La Siguanaba 2
Leggenda della Siguanaba.
Siguanaba: dal Nahuat, Siguan: burrone, abisso, Waná: sorella e B'a: spettro.
È anche conosciuta come: Sihuanaba, Siguamonta, Siguampera, Cegua, Sigua o la Chuca, in diverse regioni dell'America Centrale.
Originariamente chiamata Sihuehuet (bella donna), rimase incinta di un figlio dal dio Tlaloc, ma si rivelò una cattiva madre e anche infedele. Tlaloc la maledisse dopo averla scoperta, chiamandola Sihuanaba (donna orribile). Sarebbe stata bella a prima vista, ma quando gli uomini le si sarebbero avvicinati, si sarebbe trasformata in un essere orribile. Condannata a vagare per la campagna, apparendo agli uomini, nei oressi delle acque. Sempre alla ricerca di suo figlio El Cipitío.
Un'altra versione dice che Sihuahet era una bella donna, che un capo la scelse per farne di lei, sua moglie. Lei lo rifiutò per un altro uomo e come punizione, il capo annegò il suo amante nel fiume e rinchiuse la donna in una grotta. Attraverso l'incantesimo di uno sciamano, ella divenne un essere spregevole. Da allora cammina ansiosa lungo le rive dei fiumi, cercando di vedere il giovane che amava tanto.
Agli uomini infedeli si presenta come una bellissima giovane donna dal bel corpo con il viso coperto dai capelli, li attira vicino all'acqua e agli anfratti con movimenti sensuali, e quando li ha a portata di mano, mostra il suo volto morto e marcio, a volte è come il teschio di un cavallo, i suoi occhi fuoriescono dalle orbite e diventano rossi come se sanguinassero. Diventa uno spettacolo raccapricciante, con seni al ginocchio, unghie lunghe, capelli lunghi e spettinati. La sua pelle prima liscia e delicata diventa rugosa e verdastra, ed emette una risata stridula che paralizza l'ascoltatore per il terrore portandoli alla follia o facendoli precipitare nel burrone. Si può respingere il suo attacco raccomandandosi a Dio o tirando i capelli della Siguanaba, allora si spaventerà e si getterà nel burrone.
Si capisce quando è vicina, perché i suoi seni colpiscono i sassi dei fiumi producendo un rumore come di applausi. La puoi incontrare vicino a specchi d'acqua e puoi vedere, da lontano, i suoi occhi rossi, che ti osservano nell'oscurità.
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