La Leggenda Della Tía Toña
C'è una leggenda che racconta la storia di un'anziana donna che viveva in un'enorme casa nel Bosque de Chapultepec . Si dice che il suo spettro viva ancora nell'enorme proprietà abbandonata che un tempo era la sua residenza. Indipendentemente dalla sua veridicità, questo mito urbano racconta una storia terrificante, che vale la pena ascoltare.
Molti anni fa, si dice, una ricca donna di nome Antonia viveva in una grande casa nella terza sezione del Bosque de Chapultepec . Secondo alcune versioni, questa vecchia (conosciuta anche come Tía Toña) era vedova ed era sola in questo mondo. Un giorno decise di condividere la sua casa e la sua fortuna con i bambini di strada e invitò un gran numero a vivere con lei, pensando che le avrebbero fatto compagnia in mezzo alla sua terribile solitudine. Questo le fece guadagnare una grande reputazione tra le persone, che pensavano che la zia Toña fosse buona e molto generosa.
Poco dopo il loro arrivo, i ragazzi e le ragazze cominciarono a comportarsi sempre peggio, persino a rubare cose all'anziana signora che, a poco a poco, perdette la pazienza. Un bel giorno, li trovò che frugavano alla ricerca di soldi e cose di valore in casa sua, da rubare. Disperata, li picchiò a morte, poi scaricò i loro corpi senza vita nel burrone che costeggia la casa.
Dopo aver realizzato il terribile atto che aveva commesso, la donna si chiuse nella sua stanza Disperata, la zia Toña non riuscì a far fronte al senso di colpa e si tolse la vita nella sua stanza. Da qui nasce la leggenda di questa donna e della sua terribile storia, c'è chi crede che il corpo della zia Toña sia ancora là dentro, motivo per cui, nella proprietà, si sente molto energia forte e pesante.
Si dice che nel corso della storia e dopo che questi terribili eventi sono accaduti, diverse persone che hanno tentato di entrare nella casa non hanno avuto successo, soprattutto perché la villa è circondata da sentieri molto boscosi e acciottolati, dai quali è difficile avvicinarsi.
C'è anche chi afferma di essere andato in esplorarazione e dice di aver sentito delle presenze, oltre ad udire le grida dei bambini assassinati; alcune persone affermano anche di aver visto la sagoma di quello che potrebbe essere lo spirito della Tía Toña.
Nonostante l'assenza di documenti chiari, la leggenda metropolitana narra che un intero gruppo di giovani escursionisti, che viaggiava su un pullman, morì dopo aver tentato di recarsi nella villa infestata, presumibilmente a causa della maledizione che circonda la proprietà e i suoi dintorni.
Alcune delle persone che sono state lì giurano di aver visto la sagoma di una donna sporgersi dalle finestre della casa abbandonata, inoltre sostengono che uno spirito maligno spesso butta cose fuori dalle finestre della villa. Altri ancora, quelli che sono entrati nella villa, confermano che il cadavere della vecchia è ancora nella residenza.
Come tutte le leggende, quella della Tía Toña ha molte varianti: si dice che l'anziana abbia inforcato un fucile da caccia per ammazzare i bambini, in un raptus. I piccoli schiamazzavano vivacemente e lei che non si sentiva bene, li aveva pregati di smettere di urlare ma i bimbi avevano continuato, portandola all'esasperazione e spingendola ad ucciderli.
Un'altra versione dice che la perdita del marito l'aveva affettata psicologicamente, tanto da perdere la sanità mentale; un'altra versione dice che le pratiche esoteriche che ella attuava, avevano dato accesso a qualche entità maligna, in questa dimensione, che la possedeva spingendola a commettere delle atrocità,
addirittura, si dice che questo sia un racconto senza fondamento, che tutto ciò che si dice di lei, non sia mai accaduto. Checché se ne dica, la storia dell'anziana e del suo esaltato fantasma è diventata una parte importante della cultura del Messico.
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