Belén: La Tomba Di Nachito
La storia di Nachito nel Cimitero di Belén.
La storia di Nachito pare abbia inizio nel 1881 il 24 maggio, quando, si dice, nasce il bambino Ignacio Torres Altamirano alias "Nachito" così era conosciuto e con quel nome sorge la sua leggenda.
Si dice che sin da quando Nachito era nato, temesse l'oscurità, o almeno, è quello che raccontano perché si dice che il medico che assistì al parto, notò che quando lasciava il neonato nell'oscurità, questo piangeva forte e che, accendendo la luce, si calmava; per cui i genitori fecero molta attenzione a non lasciarlo mai al buio. Essi tenevano sempre delle lampade a olio, a terra, intorno alla sua culla durante la notte, e non doveva esserci nulla tra la luce e il bambino perché si spaventava e cominciava a piangere disperatamente.
I servi dovevano sempre mettere olio alle lampade, ogni notte, in modo che per nessuna ragione si spegnessero. Si
racconta che una sera in cui Nachito dormiva, i servitori dimenticarono di riempire le lampade con olio, cosicché queste, al mattino presto, si spensero e quando Nachito si svegliò, vedendosi in totale oscurità, si spaventò così tanto che gli venne un attacco di panico, ciò gli provocò un infarto fulminante causando la sua morte immediata.
Successe allora, che dopo la veglia funebre, si procedette alla sua sepoltura nel Pantheon di Belén.
Tutto procedette normalmente, il bambino fu sepolto come si faceva solitamente, ma il giorno successivo accadde qualcosa di incredibile: il feretro del bambino era stato dissotterrato.
Il becchino si spaventò e si sorprese molto al vedere la bara fuori dal suo posto.
Il necroforo riportò l'accaduto alle autorità e vedendo che il corpo del bambino era intatto ed era solo la bara che stava fuori dalla fossa, procedettero di nuovo al seppellimento.
Si ipotizzò che forse alcuni ladri di tombe volevano qualcosa del corpo del bambino.
Quale fu la sorpresa del beccamorto, quando la mattina successiva si era ripetuto l'evento: la cassa del bambino era fuori dalla sua tomba, il becchino segnalò l'accaduto ma non c'era niente da fare.
Si dice che questo fatto si ripetè per 10 giorni di fila.
Gli amministratori del pantheon al vedere l'uomo stufo della situazione andarono a parlare con i genitori del bimbo, raccontando loro quello che stava succedendo in quei giorni; questi sorpresi per i fatti avvenuti, si resero conto immediatamente, che il loro figlio appena defunto, aveva ancora paura dell'oscurità anche dopo la sua morte.
E poiché non si poteva impedire che ogni mattina il feretro del bambino albeggiasse sotto le intemperie, concordarono di lasciarlo fuori dalla sua tomba, in questo modo lo spirito del piccolo sarebbe stato tranquillo e in pace.
E così è accaduto.
Nel corso dei giorni la gente visitava il Pantheon e delle persone cominciarono a sentire la presenza del bambino; qualcuno sentì pure la sua voce che gli chiedeva se voleva giocare con lui o lo sentivano che chiedeva di portargli anche dolci o cioccolatini. È così che è nata la storia di Nachito, la sua leggenda, e da quel momento le persone che visitavano il Pantheon, gli portavano giocattoli e talvolta sentivano la risata del bambino, che si divertirtiva, lì, nel pantheon.
Nota:
La data di nascita non è esatta poiché la sua lapide ha la data del 24 maggio 1882: data della sua morte, questo ci fa pensare che quando morì, Nachito aveva un anno, il che non può essere perché a quell'età, i bambini iniziano a malapena a pronunciare delle parole. Si dice in alcune storie che il bambino sia morto a due anni, altri dicono a quattro anni per cui ipotizzerei che aveva tra tre e quattro anni, giacché a quell'età i bimbi già parlano meglio. La voce del bambino che è stata sentita, sembra una voce di quell'età: tra tre e quattro anni.
Si dice anche, che invece delle lampade a olio, la famiglia usasse delle candele che si spensero nel momento in cui entrò una folata di vento, penetrato attraverso le finestre che lasciavano sempre aperte.
https://youtu.be/TP1zy6wjRP4
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