Capitolo 38: Ciao, Mamma
N.A. La canzone di questo capitolo è:
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Julian
Feci venire Abel Creighton, che possiede il dono di gestire e riconoscere le emozioni delle persone, e le chiesi di aiutare mia madre. Alba aveva spiegato che il fatto di rimanere rinchiusa in una tomba, perdendo conoscenza una volta sì e l'altra no, avrebbe avuto delle ripercussioni sugli stati d'animo di mia madre. Per questo motivo feci venire Abel: per annullare tutto ciò che questo secolo aveva lasciato a mia madre. La sofferenza. Gli incubi. Il senso di oppressione. Tutti questi sentimenti e sensazioni dovevano essere spazzati via e Abel provvide a farlo.
Pelle bianca. Capelli neri e lunghi.
Il bip del monitor rimbomba tra le mura di una piccola stanza.
Dopo aver trasferito mia madre e mio padre in un'unica stanza per farli stare insieme, sono rimasto qui, a osservarli.
Entrambi in un letto. Immobili, come se fossero morti.
Non so se essere felice o triste, in ansia o calmo. Cosa dovrei provare?
Forse i miei sentimenti stanno venendo meno?
Mi siedo su uno sgabello girevole, accanto al letto di mia madre, e sospiro.
<<Whoah. Hmmm... Non so cosa dire... Io... avevo così tanto da dirti, ma...>> balbetto. Sbuffo.
Perché mi comporto in questo modo?
<<Ti credevo morta>>, sussurro. Sospiro alzando le spalle e scuoto la testa. <<Sentire il tuo cuore nella Sala Sulbén è stato... inaspettato. Sono successe tante cose e io non so come iniziare, perché sei la mia mamma e mi hai salvato la vita>>.
Non so cosa darei per vedere i suoi occhi.
<<Ho passato tutta la vita con il rimorso di averti uccisa. Pensavo di essere stato io, ma tutti tentavano di confortarmi dicendomi il contrario. Tuttavia, se io non fossi esistito tu staresti bene e avresti avuto la forza di contrastare Michele. Il vittimismo non fa parte di me... Ma tu sei un'eccezione. Mi rendi debole, perché sei mia madre, e non dico che esserlo sia una cosa negativa... Me l'ha insegnato papà, che a sua volta l'ha imparato da te>>.
Butto fuori, o almeno cerco di farlo, tutta la tensione che ho nel corpo e comincio a parlare seriamente: <<Sono diventato grande, cioè... Lo ero già diventato la notte in cui mi hai partorito, grazie all'incantesimo di Jules, ma... hmmm... Ho i capelli neri e sono nato con gli occhi rossi... Tutti dicono che assomiglio a entrambi i miei genitori e io non potrei essere più felice e fiero>>. Sorrido, guardando i lineamenti fini del suo viso. È bellissima.
<<So che puoi sentirmi... Perciò, che ne dici se ti aggiorno un po'?>> chiedo pur sapendo che non otterrò una risposta.
<<Sono successe tantissime cose belle ed è tutto merito tuo. Jules e Alec hanno avuto un altro figlio. È una femmina e l'hanno chiamata Alba. È un'ottima amica, ma non ci passo poi così tanto tempo. È testarda come Jules e ha i capelli rossi come Leo. Io preferisco allenarmi e rimanere al castello. Sono un solitario... Così mi chiama Alba. Mi piace leggere e... Ho dato un'occhiata alla tua libreria personale nella tua stanza e ho letto tutti i tuoi libri. Spero non ti dispiaccia. Alucard mi ha raccontato quanto ti piacesse leggere, così mi ci sono subito affezionato anch'io. Soprattutto perché quelli erano i tuoi libri.
Non siamo più in guerra e non abbiamo alcun tipo di problema con le altre creature sovrannaturali da un secolo... Che poi... Un secolo... È passato così tanto tempo. Cent'anni. Per un vampiro magari non sono tanti, ma... per te...>> Mi blocco per qualche minuto e cerco di cambiare argomento. <<Ci siamo uniti>>. Rido. <<Detta così, non potrai mai capire. Intendo le famiglie Mikelaus e Romanov. Abbiamo formato un grande clan, il più grande al mondo, e poi... abbiamo rivisto la classe sociale dei vampiri: non esiste più la nobiltà. È incredibile, ma è stata tutta un'idea di papà e...>>
Mi fermo un attimo. Le parlo di papà? Avevano litigato? Lei lo odierà? Non avevano risolto? Sono combattuto.
<<Papà...>> sospiro. <<Papà è stato grandioso. Tutti si aspettavano una brutta reazione da parte sua di fronte alla notizia sconvolgente di avere un figlio, ma lui li ha sorpresi>>, dico.
Mi volto un attimo verso il corpo immobile, come se fosse un morto, di mio padre e sorrido debolmente.
<<È stato un ottimo padre. Mi ha sempre dato tutto, senza viziarmi. È stato giusto, ma non se l'è passata bene in questi anni e nemmeno tu, immagino. Lui percepiva tutto: Alba sostiene che ogni volta che eri cosciente nella tomba, papà sentiva e provava tutto quello che sentivi e provavi tu. È stato lui a trovarti e a tirarti fuori dalla tomba, pur essendo senza forze. Non tocca sangue da prima che venisse catturato dagli Akamu. Dall'ultima volta in cui l'hai visto. Per questo si trova nel letto accanto a te. Volevo che foste insieme e vi ho messi nella stessa stanza. Di nuovo. Lui ha sempre creduto che fossi viva, ma tutti gli davano del matto e a un certo punto anch'io avevo perso la fede...>>
Le prendo una mano e la stringo. Il calore che percepisco mi fa sussultare. È così calda. Questo significa che è viva...
Sospiro.
<<Ho paura, mamma. Papà, da quando sei scomparsa, ha smesso di mangiare e questo l'ha indebolito fino a farlo entrare in coma. Non so cosa fare...>> mormoro.
Mi abbasso e poggio le labbra sulla sua pelle calda, chiudendo le palpebre.
<<Obb... Obbligalo>>.
Alzo la testa di scatto e vedo mia madre con gli occhi socchiusi e le labbra semiaperte.
<<Mamma>>, bisbiglio.
Lei annuisce debolmente e apre lentamente le palpebre. All'improvviso, i suoi occhi si animano e le sue labbra si allargano.
<<Julian...>> sussurra lei.
<<Sono qui. Sono qui>>, ripeto più a me stesso che a lei.
Tossisce con la bocca chiusa e cerca di alzarsi con fatica.
<<Aspetta, chiamo Alec>>, dico alzandomi di scatto.
<<No>>, mormora stringendomi la mano. <<Rimani un attimo. Fatti guardare>>.
Lascia la mia mano e appoggia la sua sulla mia guancia, accarezzandomela con dolcezza.
<<Sei bellissimo>>, dice con gli occhi splendenti.
Le sorrido e poggio la mia mano sulla sua.
<<Mamma...>> mormoro.
Vorrei abbracciarla.
<<Come stai?>> chiedo.
<<Io... Non so... Bene, penso...>> balbetta. <<Non ricordo molto. È tutto così confuso>>.
Sospiro sollevato: il potere di Abel ha funzionato.
Inaspettatamente, mia madre Lisandra si volta verso mio padre e i suoi occhi si intristiscono.
<<Non si nutre veramente?>> sussurra.
<<No>>, rispondo scuotendo la testa e tenendo lo sguardo fisso su mio padre, rigido.
Mia madre tossisce di nuovo.
<<Dobbiamo fare qualcosa>>, afferma.
<<Ci abbiamo provato tutti, ma ha resistito persino a un umano con il gruppo sanguigno di tipo A. L'abbiamo tentato in mille modi, ma ha sempre resistito>>.
Lei mi guarda stupita e tossisce ancora.
All'improvviso la porta si apre ed entra Alec, che si mette velocemente dei guanti in lattice.
<<Lisandra, sei sveglia>>, dice lui sorridendo. Prende una piccola torcia e gliela punta negli occhi.
<<Julian, dovevi venire ad avvisarmi...>> mormora lui mentre la visita.
Mia madre fa un colpo di tosse. Di nuovo.
<<Perché tossisce?>> chiedo.
<<Perché ha la gola rauca. È umana, in fondo. Deve bere... Allo stesso tempo, però, ha bisogno di sangue, perché non si nutre veramente da tanto, anche se le polveri usate dagli Akamu la tenevano in vita. Ha bisogno di mangiare, perciò potresti prenderle una sacca di zero positivo e un bicchiere d'acqua?>>
Come ho fatto a non pensarci?
Mi alzo bruscamente e corro a prendere quello di cui ha bisogno mia madre.
Torno nella stanza e mi irrigidisco vedendo il volto scuro di mia madre. Alec scrive qualcosa su un blocco di carta, mentre lei fissa il corpo immobile di mio padre, accanto al suo letto.
<<Che cosa succede?>> chiedo. Passo la sacca di sangue ad Alec e il bicchiere d'acqua a mia madre.
<<Sono solo preoccupata>>, dichiara Lisandra.
<<Per cosa?>> domando.
<<Tuo padre>>, risponde.
<<Non sei arrabbiata con lui?>> chiedo alzando un sopracciglio.
Lei abbozza un sorriso e ritorna con lo sguardo a Lucius.
<<Lo ero, ma rimanere lontano da lui per così tanto tempo... mi ha fatto capire quanto ogni secondo sia importante. Sì, siamo vampiri e abbiamo l'eternità davanti a noi, ma... possiamo essere uccisi con il fuoco e con lo smembramento degli arti. Il tempo passa per tutti, quindi perché sprecarlo così?>>
<<Mamma>>, mormoro stringendole la mano.
<<Alec, voglio essere d'aiuto!>> esclama mia madre, lasciando il medico - alias Alec - spiazzato.
<<Che cosa vuoi fare?>> chiede lui.
<<Da quello che ho capito, lui non voleva nutrirsi finché non mi avrebbe riavuta indietro, giusto?>>
Io e Alec annuiamo.
<<Per capire che sono viva dovrebbe bere il mio sangue>>, propone.
<<Non se ne parla!>> sbotto.
Mio padre non si nutre da tanto e, nonostante l'età avanzata - e quindi il suo autocontrollo -, sarà difficile resistere e, soprattutto, lasciare qualcuno dopo che lo si è morso.
<<Calmati, Julian>>, dice Alec. <<Le prelevo il sangue e lo versiamo nella bocca di Lucius. Così lui riprenderà conoscenza e Lisandra non si farà del male>>.
Lo guardo con sospetto, ma poi annuisco.
<<Però lo facciamo domani...>> borbotto, sentendo il senso di colpa nei confronti di mio padre. <<Sei ancora troppo debole e...>>
<<Julian, sto bene>>, ribatte testardamente mia madre. <<Voglio farlo adesso>>.
Aggrotta la fronte e mi fa ridere.
<<Perché ridi?>> mormora.
<<Perché è vero quello che aveva detto papà. Quando ti imbronci o ti arrabbi, ti si forma questa rughetta sulla fronte. C'è l'abbiamo uguale>>. Ridacchio e lei ricambia.
<<Perché mai Lucius ti ha parlato della mia rughetta?>> chiede ridendo.
<<Perché ti ama>>, sospiro.
<<Te l'ha detto lui?>> ribatte lei.
<<Non ha fatto solo questo>>, rispondo.
<<E cos'altro ha fatto?>>
<<Ogni giorno andava nella tua stanza e faceva togliere solo la polvere, mentre il resto doveva essere perfetto, perché il tutto doveva ricordargli te. Lucius si comportava come se tu non fossi mai andata via. Faceva portare i pasti in stanza e tutto il resto. La differenza stava nel suo modo di comportarsi: diventava sempre più strano e adesso abbiamo capito tutti il motivo...>> spiego e lei capisce al volo la mia allusione.
La loro connessione Ateyo.
Mia madre mi prende per mano e me la stringe, sorridendo. <<Voglio farlo, Julian. Adesso. Penso che abbiamo bisogno di parlare e...>>
<<Va bene>>, la interrompo prima che inizi a piangere, visto che la sua voce è tremante. <<Ma io e Alec saremo presenti>>, le dico severamente. Lisandra scuote la testa.
Rivolgo uno sguardo ad Alec, che annuisce, e continuo: <<Facciamolo>>.
Alec mi guarda per qualche secondo e poi attacca la sacca di sangue che gli avevo portato prima al braccio sinistro di mia madre; nel frattempo, con una siringa estrae il sangue da dare a mio padre.
<<Whoah>>, dico mentre vedo il liquido nero, il sangue di mia madre, scorrere nel tubino per poi finire dentro una sacca vuota. Dall'altra parte, il sangue rosso fluisce nel corpo di mia madre.
<<Okay, fatto>>, dichiara Alec staccando tutti i tubi.
<<Grazie, Alec>>, dice mia madre sorridendo. <<Sei diventato un grande medico. Mi piacerebbe conoscere Alba e rivedere tutti gli altri...>>
Sono così felice. Mia madre è tornata e sta bene.
<<Ci sarà tempo>>, commenta il medico.
Alec si dirige verso il letto di mio padre e attende un mio segnale.
<<Sei sicura di volerlo fare?>> chiedo a mia madre.
Lei annuisce sorridendo e mi stringe la mano per l'ansia. Sento il suo cuore battere a ritmo irregolare per via dell'ansia e il suo respiro farsi frastagliato.
Alec apre la bocca di mio padre e inizia a versare al suo interno il sangue nero. I suoi occhi si aprono di scatto e le sue braccia afferrano velocemente la sacca di sangue.
<<Alec, Julian, potreste lasciarmi da sola con Lucius, per favore?>> bisbiglia mia madre, mentre mio padre finisce di nutrirsi.
Quando me lo chiese, avrei voluto urlare <<No!>>, ma sapevo che era necessario. Ne avevamo bisogno entrambi.
<<Per qualsiasi cosa, urla. Io sarò fuori dalla porta>>, dissi.
Uscii insieme ad Alec. Appena chiusi la porta capii che mia madre aveva insonorizzato la stanza, perché non riuscivo più a sentire alcun suono.
Deglutii in preda all'ansia, ma sapevo che non potevo fare nulla per evitare che quei due parlassero.
Spazio Autrice
Ecco qui un nuovo capitolo!
Che cosa accadrà nel prossimo capitolo?
Se vi piace, lasciate una ⭐️ e commentate con cosa vi è piaciuto di più.
LISANDRA
LISANDRA
LISANDRA
LISANDRA
LISANDRA
SIETE CONTENTI? HHAHAHAH
Le pubblicazioni future saranno a SORPRESA❤️ Se volete essere sempre aggiornati, scrivetemi su Instagram ❤️
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