Capitolo 34: L'inizio di una nuova Alba.
N.A. E qui mi parte il mio disneyfangirlo hahahahha
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Jules
Fitte all'addome. Urla di dolore. Vista sfocata. Dilatamento eccessivo. Voci confuse. Ero circondata da Alec, che però non rappresentava mio marito, bensì il mio medico, da Leo e da Sara, la compagna di mio figlio, che mi stringeva la mano. Stavo partorendo. In casa. Un'altra volta.
<<Fa' dei grossi respiri>>, continuava a ripetere Sara cercando di mostrarmi come respirare, ma non ci riuscivo.
<<Il bambino non respira>>, mormorò all'improvviso Alec, preoccupato, ma dopo cinque ore di dolore e panico nacque mia figlia. Sara la lavò velocemente e, dopo averla avvolta in diverse stoffe, mentre Alec e Leo mi stabilizzavano, la mise tra le mie braccia.
Era bellissima. Era diversa da Leo, ma molto simile a me.
Mentre Sara e Leo riordinavano la stanza d'ospedale improvvisata e Alec e io osservavamo beati il viso della piccola creatura, qualcuno suonò alla porta.
<<Chi può essere?>> domandai.
<<Sono i Romanov>>, rispose Leo. <<Erano preoccupati. Sara li ha avvisati quando sei entrata in travaglio>>.
Alex andò ad aprire e quando i tre fratelli Romanov, Licano e Julian entrarono nella stanza, dissi: <<Non era necessario>>. Sorrisi. Licano e Julian avevano un palloncino di congratulazioni in mano.
<<Non sapevamo cosa portati>>, spiegò Julian imbarazzato.
<<No. È bellissimo. Grazie>>, dissi ridendo mentre la piccola tra le mie braccia si addormentava.
<<Siamo contenti che tutto sia filato liscio>>, mormorò Sebastian.
<<Chi altro avrebbe potuto rimproverarci?>> scherzò Nicolae.
Il maggiore dei fratelli Romanov si voltò verso il terzo fratello per nascita - Lucius - in attesa di qualche parola di congratulazioni e di conforto, ma dalla sua bocca non uscì nulla. Era in piedi, rigido, il suo viso era duro come una statua e dagli occhi trapelava soltanto dolore.
<<Lucius?>> lo richiamò Nicolae. Nessuna risposta.
<<Lucius?>> domandò Licano.
Ancora niente.
<<Papà?>> Julian si avvicinò a lui e lo scosse leggermente all'altezza delle spalle. Fu in quel momento che i suoi occhi ripresero a vivere. <<Papà, stai bene?>>
<<Si>>, sussurrò. <<Sto bene. Jules, sono contento per te e per il tuo compagno. Ora, se volete scusarmi, ho delle commissioni da fare>>, disse e abbandonò la casa.
Non c'era nessuna commissione da fare.
<<Come la chiamerai?>> chiese Licano.
Guardai Alec e riflettei per qualche secondo.
<<Alba>>, affermai.
<<Alba?>> domandò Licano.
<<Si. Alba Silver. Che ne pensi?>> domandai a mio marito.
<<Mi piace. E poi ha un significato...>> disse lui dopo aver letto i miei pensieri.
<<Quale significato?>> chiede Julian curioso.
<<In fondo che cos'è l'alba? Non è altro che un momento in cui la speranza torna a fiorire e, soprattutto, che simboleggia un nuovo inizio. L'alba riporta la luce nelle nostre vite oscure, così come questa piccola creatura che ho tra le braccia mi ha riportato il sorriso dopo un periodo buio>>, spiegai accarezzando il viso di mia figlia.
<<Vorrei che anche Lucius seguisse questa tua filosofia>>, dichiarò a bassa voce Nicolae.
<<Perché?>> chiesi. <<Ha ricominciato a comportarsi...>> supposi qualcosa di crudele. In stile Lucius, ma...
<<No. Al contrario. Si rifiuta di mangiare e a causa di questo non so cosa gli sta accadendo. C'è ma non c'è. È come se fosse immobilizzato da una forza superiore e...>> disse Sebastian turbato.
<<È il dolore>>, suppose Alec, scuro in volto.
<<È anche la sete>>, intervenne Julian.
<<L'ho sentita>>, concordò Leo.
<<Si rifiuta ancora di nutrirsi? Quante volte entra in uno stato di transizione come quello di prima?>> chiesi.
<<Ci abbiamo provato, ma nemmeno Cocco riesce a persuaderlo>>, disse Licano.
<<Circa una volta ogni due giorni...>> rispose Julian.
<<Vabbè. Come hai detto tu: è una nuova Alba. Dobbiamo pensare a risollevarci>>, disse Nicolae cambiando argomento.
<<Come procede la questione politica?>> domandai.
<<Domani un gruppo di guardie partiranno insieme ad Alucard e Julian per diffondere il referendum. Speriamo di concludere in fretta>>, rispose Nicolae.
Dopo aver discusso un po' con i Romanov e lasciato Alba nelle mani di Leo e Sara, salutai tutti e dissi a Julian: <<Starai attento?>>
<<Sono sempre attento>> ribatté fiero di sé.
Più trascorrevano i giorni, più diventava difficile andare avanti. Più le ore passavano, più sentivo le forze venir meno. Più andavo avanti, più la voglia di sopravvivere diminuiva.
Questo era quello che gli occhi di Lucius dicevano da circa vent'anni.
Oh, Lisandra.
C'erano così tante cose da raccontare e, nonostante io ti parlassi sempre nella mia testa, per una volta avrei voluto tanto avere una risposta da parte tua. Anche la più piccola cosa sarebbe andata bene. Non riuscivi a battere dei colpi sul muro, come facevano gli spiriti nei film?
Di che cosa vorresti parlare oggi? Iniziavo sempre così.
Beh, di nulla di così urgente e importante, continuavo.
Hai presente Alba? Sì, mia figlia. Proprio lei. La secondogenita della piccola famiglia che sto costruendo ha fatto... e ha...
Ti riempivo di notizie orgogliose su Alba, forse perché cercavo di distrarti da quello che stava accadendo a Lucius.
Per quanto ogni giorno per me fosse pieno di avventura, per Lucius non lo era.
Stavo insegnando alcuni incantesimi ad Alba, visto che riusciva a praticare la magia pur essendo un ibrido vampiro, quando Lucius si presentò alla mia porta.
<<Possiamo parlare?>> chiese non appena la aprii.
Annuii.
Mi voltai, dissi ad Alba di rimanere in casa e uscii con Lucius. Aveva un aspetto orribile. Sebbene fosse un vampiro, Lucius sembrava stanco, quasi consumato, asciutto. Era per via del fatto che non voleva nutrirsi.
<<Cosa succede, Lucius? Ci sono dei problemi?>> gli chiesi.
<<No, nessun problema>>, sussurrò camminando per il bosco.
<<Di cosa volevi parlarmi?>>
<<Di niente>>, rispose.
Non capivo. Era strano, ma in seguito capii che voleva solo stare accanto alle persone che gli ricordavano Lisandra.
Camminavamo lentamente e in silenzio per il bosco.
<<Come stai?>> sussurrai.
<<Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire>>, rispose.
<<Chi l'ha detto? È una citazione?>>
<<Shakespeare>>, mormorò.
<<Non potresti dirmi come ti senti con le tue parole?>>
<<A volte scegliamo di apparire forti, freddi o incomprensibili solo perché vorremmo essere capiti senza dover spiegare tutto ogni volta>>, disse.
<<È ancora una citazione?>>
<<Sì, ma questa volta è mia>>.
Quella non era la prima volta che veniva da me solo per camminare.
<<Ciao, Lucius>>, dissi aprendo la porta.
<<Come hai fatto a vedermi? Sei da sola in casa...>> mormorò lui accigliato.
<<Usciamo?>> proposi.
Si limitò ad annuire. Iniziammo a camminare, finché non gli chiesi: <<Come stai?>>
<<Bene>>, disse.
<<Lucius, perché facciamo questo? Nel senso... Sei di poca compagnia e...>>
<<Sai cosa diceva Bukowski?>> chiese.
Scossi la testa.
<<Io sono poco di compagnia, parlare non è certo la mia passione. Non ho voglia di condividere idee o anime. Per me stesso non sono altro che un blocco di pietra. E dentro quel blocco voglio stare in santa pace>>.
Un'altra volta gli feci la stessa domanda, ma con altre parole: <<Perché camminiamo in silenzio?>>
Lui mi rispose con un'altra citazione, questa volta di Dostoevskji: <<Io poi sono un maestro del parlar tacendo. Tutta la mia vita l'ho trascorsa parlando in silenzio, e sempre in silenzio sono passato, solo con me stesso, attraverso autentiche tragedie>>.
Da quella volta mi rassegnai: Lucius stava sempre peggio e io ero preoccupata. Continuai a camminare nel bosco, quando lui veniva da me.
Julian e tutti noi eravamo angosciati da questo strano comportamento.
Non lo vedevi da dove eri? Lo stavamo perdendo?
I suoi momenti di transizione aumentavano e alle volte non si notavano nemmeno, perché si chiudeva nella stanza di Lisandra e ci rimaneva per giorni, se non per mesi. L'unica persona in grado di riportarlo alla realtà era tuo figlio, Julian.
Lui è davvero grande. Assomiglia a te, ma anche a Lucius. È un'ottima combo. È tenebroso e misterioso, ma allo stesso tempo gentile e altruista. Quest'ultimo fattore è importante... Tu lo sai... Julian ha scoperto di avere un potere incredibile: è un guaritore. Riesce a curare gli animali e le persone.
Lucius
Qualcuno bussò alla porta.
Ero nella stanza di Lisandra, che facevo pulire ogni giorno; ero seduto sul suo letto, come sempre, e... Non so cosa facevo.
Entrò Nicolae e si sedette accanto a me.
<<Lucius, ci sei?>> chiese.
<<Sì>>, sussurrai.
<<Bene>>, mormorò.
<<Che cosa vuoi, Nicolae?>> domandai.
<<Vedere come stai>>, rispose.
<<Come pensi che io stia?>> ringhiai. <<Non mi hai lasciato partire>>.
<<È successo un secolo fa>>, ribatté.
Come un secolo?
Mi voltai e lo guardai confuso. <<Che c'è?>> chiese.
<<Non può essere passato così tanto>>, risposi.
<<Lucius...>> disse alzandosi e iniziando a camminare avanti indietro. Si avvicinò alla porta, la aprì e chiamò qualcuno. La richiuse dietro di sé e mi guardò preoccupato.
<<Perché mi guardi così?>> domandai.
<<Perché siamo preoccupati per te>>.
<<Non devi restarmi accanto solamente perché mi vedi solo o perché pensi che sia giusto così, perché credi che nessuno debba stare da solo. Non voglio farti pena>>, dissi.
<<Non mi fai pena. Sei mio fratello>>, ribatté Nicolae.
Dopo qualche minuto entrarono Sebastian, Julian, Grigore, Emilian e Licano.
<<Perché siete qui?>> chiesi.
<<Dobbiamo parlare>>, disse Sebastian.
<<Di che cosa?>> sospirai.
<<Hai bisogno di aiuto>>, affermò Emilian.
Non so chiedere aiuto.
Non l'ho mai fatto.
Non lo so fare.
Non l'ho mai fatto.
<<Che cosa gli sta succedendo?>> dissero all'unisono Licano e Sebastian.
<<Quando cade in questi stati di transizione, io non vedo nulla, se non il buio...>>
<<Chiamiamo Jules e Alba. Dobbiamo fare qualcosa>>, disse qualcuno e all'improvviso ritornai a essere prigioniero della mia testa.
Non sentivo più le parole di tutti coloro che mi circondavano e la vista non mi funzionava. Era come se non fossi più padrone del mio corpo. Di nuovo.
Spazio Autrice
Ecco qui un nuovo capitolo!
Se vi piace, lasciate una ⭐️ e commentate con cosa vi è piaciuto di più. Avete capito come passa il tempo? Come sta cambiando Lucius? E poi...? Cosa gli sta succedendo?
Un nuovo personaggio è arrivato e ve lo presento.
Ecco a voi: Alba Silver
Le pubblicazioni future saranno a SORPRESA❤️ Se volete essere sempre aggiornati, scrivetemi su Instagram ❤️
Vi aspetto❤️
Un saluto a tutti con amore ❤️
alicepaliuca02 Alba is for you <3
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