Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

~ 4 ~

"Non mi piace..." mormorò Rodolphus osservando dalla finestra il cielo farsi insolitamente scuro. Non avvertiva alcuna traccia di Magia Oscura, ma sentiva tra le dita e sul viso qualcosa che rendeva l'aria sgradevole e troppo secca. Una sensazione del genere l'aveva già sentita, anni fa, quando si era scoperta la gravidanza di Bellatrix e pochi mesi dopo la nascita di Delphini.

Alexandra osservò la finestra sentendolo borbottare, e anche lei ebbe la stessa identica sensazione: quello era rancore celato. Non capitava da tempo, da quando avevano saputo che Antheo aveva deciso di recuperare il rapporto con la sorellina: grazie a quel passo avanti era riuscito a sfondare quella cortina di risentimento che si era creato, tessendo una nuova e fondamentale fase della loro vita.

Ma chi poteva essersi ridotto a tanto? Tutti sapevano quanto quella parte di psiche fosse in grado di alterare la realtà, seppur difficile da credere. Ma la magia era così: imprevedibile e a volte anche più pericolosa del padrone stesso.

"Non mi stupirebbe se..." mormorò Bellatrix della poltrona vicina, "fosser i ragazzi. Sapete com'è l'adolescenza".

"Pensi che siano i ragazzi a fare questo?"

"Non volontariamente, ovvio. Figuriamoci se qualcuno decide di far cadere nell'oscurità il mondo così!"

Alexandra sospirò, Bellatrix in effetti non aveva torto: quando Egan aveva comunicato che sarebbe andato in Francia a insegnare, soprattutto Roddie l'aveva preso un po' male, anzi parecchio male. Aveva celato quella tristezza nella gioia collettiva, ma quando si erano ritirati tutti nelle proprie stanze, Roddie le aveva confessato la sua inquietudine e lei sapeva quanto aveva legato con il primo figlio di Antheo.

"Roddie è molto intelligente, vedrai che gli passerà" l'aveva rassicurata Rodolphus raggiungendola nel letto poco dopo, ma il suo istinto materno le aveva fatto scattare diversi campanelli di allarme.

Ciò nonostante, aveva alte speranze che i suoi ragazzi e i ragazzi di Antheo sarebbero stati in grado di superate tutti gli ostacoli prima che fosse troppo tardi, in fondo erano pensieri leciti, specie quando cresci insieme a qualcuno, lo vedi tutti i giorni e finisci per condovidere tutto. Egan e Roddie erano così simili che chiunque li vedeva era stra convinto fossero fratelli uniti, e nessuno aveva mai voluto specificare la reale parentela. Forse questp vedeva anche il fatto che, consoderando l'età di differenza, sembrava sempre il contrario: Egan pareva lo zio e Roddie il nipote.

"Spero solo non facciano più danni di quanti me ne aspetto nella norma" sospirò Béatrice affiancandosi ad Alexandra e passandole una tazza di tè, "Ovviamente mi riferisco al mio, non oso immaginare quanto li stia facendo impazzire".

"Heiko è molto vivace, in effetti, ma dai un po' di fiducia! Ha sedici anni anche lui in fondo, ha tempo per regolarsi!"

"Tu hai troppa fiducia in lui, conosco il mio pollo: tutto il padre dall'inizio alla fine, ed io che speravo che certi elementi non fossero ereditari..."

Alexandra rise davanti a quell'affermazione, evidentemente Antheo era risultato un mistero da svelare anche dopo anni di relazione. Dovette comunque complimentarsi per la sua tenacia nel sopportarlo e stargli vicino, non era da tutti. In quel tempo aveva anche avuto modo di stare loro vicino, nei momenti difficili dovuti alla guerra, durante la latitanza di Antheo e dopo il parto di Heiko, che come il padre aveva deciso di nascere in modo molto turbolento.

"Dai, non ci disperiamo prima del tempo: i nostri ragazzi sono forti, sanno quello che fanno".

"Giusto Alex, non sono degli sprovveduti, hanno solo bisogno di fare i conti con loro stessi di tanto in tanto".

In quel momento riapparve Antheo dal camino, la fuliggine venne prontamente pulita da Polly che disegnò un perfetto perimetro per impedire che lo sporco potesse espandersi durante il procedimento. Antheo osservò i presenti e le loro espressioni, assumendo lo stesso sguardo perplesso: "Mi sono perso qualcosa?"

"Ti sei perso il cielo" Rodolphus indicò la finestra, e il figlio buttò l'occhio oltre il vetro, iniziando a capire bene la situazione. A quanto pare qualcuno aveva un animo piuttosto tormentato.

"Allora è a questo che si starà riferendo Egan nella lettera. Ho visto Delphi qualche giorno fa e non aveva nessun'aura ascura, buffo sapendo le origini".

"Quindi Egan sente quest'anomalia nell'aria, potrebbe essere magari..."

"Pensi che il più calmo dei nostri figli si lasci percorrere da sentimenti tanto negativi?" Antheo rideva, una in realtà sapere benissimo che era plausibile: lo aveva visto tante volte quel graduale astenersi dalla famiglia da parte di Egan, e ma era mai riuscito a capirne la ragione, nemmeno chiedendolo. Quando avevo annunciato la partenza in francia, nei suoi occhi Antheo aveva letto qualcosa, ma non di positivo.

Dopo quel momento aveva dovuto calmare anche una scenata di Béatrice prima di dormire, che non concepiva quella decisione presa su due piedi del figlio. Era in quei momenti che saltava fuori il lato apprensivo di sua moglie.

"Tranquilli: se Egan ha qualche grillo per la testa, Roddie è un bravo consigliere per lui".

"Hai molta fiducia in tuo fratello" sorrise Alexandra sentendo il tono calmo e apprensivo di Antheo, e la mano che lui mise sulla sua spalla.

"Sai, quel carattere lo ha preso dalla fonte migliore".

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro