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Libro 3: 27) La decisione di Amumu

Tutto accadde così velocemente che in molti non riuscirono a capire cosa stesse succedendo. L'essere asceso che aveva distrutto il demone giullare era divenuto polvere a sua volta, facendo tornare il giovane Ezreal che, stanco ed affaticato, riusciva a malapena a reggersi in piedi. Contenere il potere di Azir, sebbene per pochi minuti, l'aveva prosciugato di quasi tutte le sue energie. Aveva la vista offuscata e voleva accasciarsi al suolo per poter dormire, ma non poteva permettersi ancora di riposarsi. Non finché il Nexus sarebbe rimasto integro. Dinanzi a lui c'era la bella Jinx che, con gli occhi stracolmi di lacrime, gioiva per il ritorno del suo amato. Ezreal le accarezzò la testa quasi come se fosse un docile animaletto e non la pazza criminale più ricercata di Piltover. In quella piazza riconobbe anche altre persone a lui care e fu ben contento di vedere che nessuno era rimasto ferito dalla sua trasformazione oscura. Vi, Lux, Annie, Amumu e molti altri erano in piedi e ricambiavano il suo sguardo con un raggiante sorriso. Jayce era ancora svenuto ed Heimerdinger gli faceva compagnia nel girocottero del collega Corki. Vide anche altri elementi bizzarri in quella piazza che indossavano vestiti di Ionia e si sorprese nel vedere anche una scimmia al loro fianco. Dopo pochi secondi, riconobbe anche la sua cara e vecchia amica sceriffo. Colei che era riuscita a raggiungerlo nell'oscurità con la sua voce. Era tremendamente felice nel vederla in piedi, sebbene fosse in lacrime per la felicità. Tutto si era risolto per il meglio.

«Non ancora...»

Disse il giovane con un filo di voce. Nella mano della ragazza dai capelli blu elettrico, c'era un Nexus pulsante di energia magica. Non poteva permettere a quell'artefatto di rimanere integro dopo tutto ciò che aveva visto nel futuro. Non erano ancora fuori pericolo.

«Jinx... Il Nexus... Dammelo, per favore.»

Chiese il prodigo esploratore alla ragazza che, senza alcuna esitazione, gli passò l'oggetto che desiderava. Non appena lo tenne in mano, una strana forza si pervase all'interno del suo corpo, quasi come se il Nexus gli stesse donando nuove energie. Sentiva uno strano gelo nel tenere in mano quell'artefatto ed era ben differente dal suo cristallo che, dopo aver sprigionato il potere immenso di Azir, aveva smesso di brillare. Per un singolo istante, il giovane pensò quasi di sostituire il proprio cristallo, divenuto una reliquia inutile e priva di poteri, con il Nexus che aveva in mano. Con il suo nuovo potere, Ezreal sarebbe potuto divenire un mago eccezionale in grado non solo di manipolare la luce, ma anche di crearla e di assoggettarla a sé. Con il potere del Nexus avrebbe potuto viaggiare per tutto Valoran con uno schiocco di dita e non si sarebbe mai dovuto più preoccupare degli enormi consumi di energia per le sue tecniche. Il suo precedente cristallo lo aiutava a sfruttare il potere magico che aveva in sé e che non aveva mai voluto sviluppare. Quel Nexus l'avrebbe reso un dio della luce senza nemmeno conoscere o creare degli incantesimi. Ma, in fin dei conti, non era quello che il giovane desiderava.

«Dobbiamo distruggerl...»

Ezreal non fece in tempo a terminare la frase che, dal nulla, un essere del Vuoto gli cadde quasi addosso, staccandogli dalle mani il Nexus e buttandolo a terra. Anche Jinx venne colpita dalla creatura dotata di una bocca con un centinaio di denti che, in maniera vorticosa, roteavano tra di loro. Le antenne della creatura dalle medie dimensioni si muovevano come se volesse esprimere felicità per quello che aveva fatto e, senza alcun preavviso, inghiottì il Nexus.

«No!»

Urlò il giovane, mentre gli altri all'interno della piazza si stavano avvicinando in fretta e furia per evitare che la creatura scappasse. Mossa quasi inutile per il fatto che, non appena Vi riuscì a raggiungere il biondo e la pazza dai capelli blu, fu scaraventata all'indietro da una cruenta forza. Sia lei che tutti i presenti percepirono un cambiamento nell'aria che, dal nulla, si fece più pesante e meno sopportabile.

«Che dono inaspettato...»

In un istante, alle spalle di Ezreal apparve una specie di portale violaceo. Un vento gelido ne fuoriuscì, facendo rabbrividire il biondo che, non appena sentì quella voce, si girò terrorizzato, capendo che non aveva ancora finito di combattere per salvare la sua linea temporale dalla catastrofe.

«Il Vuoto ti ringrazia.»

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In una manciata di secondi, la creatura del Vuoto fece un balzo verso il suo padrone, consegnando il Nexus nelle sue mani dopo averlo sputato. Gli occhi di tutti erano puntati su di loro e, nel panico generale, solo una persona si fece avanti per attaccare Malzahar.

«Prendi questo!»

Alle spalle del dominatore del Vuoto apparve il coraggioso Wukong che, per istinto, corse verso il nemico con l'intento di spaccargli la testa con il suo bastone. Era intervenuto immediatamente non appena sentì una sensazione di pericolo attraversargli la schiena. Si era mosso prima ancora dell'arrivo della bestia del Vuoto.

«Sparisci.»

Con un movimento delle mani, Malzahar respinse il bastone del primate che, a causa della forza d'urto, venne scaraventato all'indietro. Sebbene il suo attacco non fosse andato a buon fine, un leggero sorriso era stampato sul suo volto.

«Vai!»

Nascosto dal corpo della scimmia, dietro di lui apparve Yasuo che con una velocità immane tirò fuori dalla federa la sua katana con l'obbiettivo di fare a fette l'avversario. Non appena vide Wukong muoversi, anche il samurai lo seguì a ruota, sapendo bene che, nel caso di insuccesso del combattente Wuju, sarebbe toccato a lui cogliere l'occasione giusta per finire l'avversario. In effetti, il dominatore del Vuoto, dopo aver respinto il primo attacco, era rimasto scoperto sul fianco, cosa che Yasuo non poté farsi sfuggire. Caricò il colpo con tutta la potenza che aveva in corpo e tagliò l'aria con il suo fendente, ma non bastò.

«Ma cosa?»

Dal nulla apparve la creatura del Vuoto dai denti aguzzi che, tramite un portale molto più piccolo del precedente, si materializzò proprio in mezzo ai due, beccandosi il fendente sul viso e venendo lacerato dalla potenza immane del vento generato dal samurai. Malzahar aveva utilizzato la propria creatura come "scudo" e, dopo quell'attacco, con un altro movimento della mano, respinse anche il samurai, scaraventandolo proprio verso il corpo del suo compagno. I due sbatterono contro il terreno e rimpiansero l'occasione persa per poter togliere dalle mani di quell'individuo la causa di tutti i mali della città di Piltover.

«Inutili esseri... Come avete osato? Ve la farò pagare... Tutti pagheranno con la loro vita per permettere al Vuoto di diffondersi e prosperare in questa terra! Questa città sarà l'inizio della fine per il mondo intero!»

Con un colpo inaspettato, Malzahar spinse il Nexus sul suo petto, inglobando l'artefatto e scatenando una specie di vortice attorno a lui. Tutti i presenti vennero spazzati via dalla potenza della sua magia e, dopo un paio di secondi, il dominatore del Vuoto volò in alto, porgendo le proprie mani al cielo.

«Diamo inizio all'era del Vuoto!»

Il vortice precedentemente, scatenato dalla sua potenza magica, si scatenò verso l'alto, squarciando il cielo e creando un enorme portale freddo e oscuro sopra la città di Piltover. Il corpo di Malzahar pulsava di energia oscura e, secondo dopo secondo, il portale si allargava sempre di più fino ad avere le dimensioni della città stessa.

«Venite a me, creature del Vuoto! Siate miei compagni ed io vi darò questa dimensione come ricompensa!»

In un istante si udì un grido che pietrificò i presenti per la paura. Dal portale apparirono numerosi tentacoli violacei grossi quanto dei palazzi, generando il terrore negli occhi di tutta la popolazione.

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La situazione non poteva diventare più critica. Malzahar aveva in pugno l'immenso potere del Nexus ed aveva appena aperto un portale che connetteva Runeterra con la dimensione del Vuoto. Dal portale stava fuoriuscendo qualcosa di mostruoso che avrebbe inghiottito Piltover in un sol boccone. Non si riusciva ancora a vedere la testa della bestia, ma tutti erano rimasti paralizzati dalle dimensioni dei suoi tentacoli. Come se non bastasse, anche altre creature fuoriuscivano dal portale, tutte dalle stesse dimensioni di quelle affrontate durante l'assalto a Piltover.

«Ho già visto tutto questo...»

Disse una tenera voce alle spalle di Ezreal. Quando il biondo si girò, vide la piccola mummia che camminava lentamente verso di lui. Poco distante dai due, c'erano Wukong, Yasuo e Jinx. Quest'ultima era stesa per terra e non riusciva a distogliere lo sguardo dal portale. Caitlyn, Annie, Zac e Kennen si avvicinarono ai compagni, mentre Malzahar librava nel cielo, concentrando tutto il suo potere verso il portale. Attorno a lui si era innalzata una specie di barriera violacea che lo teneva distanziato dal resto del mondo. Lux, invece, aveva raggiunto Teemo e Tristana, così da poter curare le ferite dello yordle. Poco distanti da loro, Amoline continuava a curare il marito, nonostante fosse fuori pericolo, voleva ristabilirlo completamente, aspettandosi il peggio. Vi, invece, dopo esser stata scaraventata all'indietro, raggiunse il corpo privo di sensi di Jayce, occupandosi della sua salvaguardia e di quella dei due yordle, Corki e Heimerdinger, che erano nelle vicinanze.

«L'hai già visto?»

Chiese il giovane esploratore nel tentativo di capire ciò che Amumu volesse dire.

«Nel passato ho creato un uragano capace di creare un portale simile a quello che si trova sopra di noi. Non era così grande, ma percepisco lo stesso senso di freddo e solitudine che provai quel giorno.»

La giovane mummia continuava a fissare il portale con serietà, mentre Ezreal si rimetteva in piedi.

«Lo possiamo chiudere?»

Domandò il biondo, valutando bene ogni possibilità che avevano.

«Non lo so. Credo che l'unico modo che abbiamo di scoprilo, sia quello di distruggere la fonte del potere che lo tiene aperto.»

Detto ciò, Ezreal iniziò a pensare al modo migliore per raggiungere Malzahar, distruggere la sua barriera, prendergli il Nexus dalle mani, disintegrarlo in mille pezzi e scappare via illeso. Ma la vedeva dura.

«Allora... Io potrei...»

«No.»

Amumu lo bloccò prima che avesse l'occasione di poter esporre la sua idea. Non era ottimale e non sapeva se avrebbe avuto successo con quella tattica, ma non riusciva a pensare a nulla di meglio. A meno che...

«Vuoi sacrificarti, non è vero?»

Disse il giovane, facendo rimanere tutti i presenti allibiti per quelle parole. Annie per prima che era riuscita a raggiungere gli altri.

«Cosa intendi dire?»

Domandò la piccola, mentre Amumu continuava a guardare serio il portale creato da Malzahar. Aveva già deciso cosa voleva fare e non avrebbe permesso a nessuno di ostacolarlo.

«Annie...»

«Stai zitto!»

La piccola mummia venne bloccato dalla rabbia della bambina che, in un momento di collera, minacciò il suo amico, mostrandogli la mano ricoperta dalle fiamme.

«Non te lo permetterò! Tu sei l'unico essere in questo mondo che può capirmi! Non puoi pensare di andartene via e lasciarmi da sola! Non ti ricordi? Noi siamo amici!»

Il silenzio tra i presenti si fece sempre più nitido e Amumu stringeva forte i pugni per la pressione del momento. Annie, d'altro canto, continuava a generare delle fiamme possenti per intimorire la piccola mummia. Era con le lacrime agli occhi e non aveva intenzione di lasciarlo andare via. Ezreal, purtroppo, nulla poteva contro di lei. Anche lui sperava di non dover sacrificare Amumu, ma, a quel punto, il ricongiungimento dei due Nexus sarebbe stata l'unica scelta saggia da fare. Se avessero riunito i due pezzi, avrebbero fatto collassare l'intero potere dell'artefatto. Come aveva scoperto nel futuro e come gli aveva confermato Zilean, senza il pezzo distrutto da Jayce nello scontro contro Victor, i due Nexus non sarebbero stati in equilibrio e non avrebbero retto il loro stesso potere. C'era anche da considerare il fatto che solo Amumu avrebbe avuto abbastanza potere per poter contrastare la barriera creata da Malzahar, dato che Ezreal, senza il suo cristallo, era quasi del tutto inutile e non avrebbe potuto utilizzare tutto il suo potenziale al meglio, dato che utilizzava il suo cristallo come catalizzatore per gli incantesimi di luce.

«Ti ringrazio per tutto.»

Quelle parole incrementarono le lacrime della bambina, facendo commuovere anche chi gli stava accanto. Amumu avanzò lentamente verso di lei e, senza alcun preavviso, abbracciò la bambina ricoperta dalle fiamme per la rabbia. Nonostante l'abbraccio, Annie non fermò il fuoco del suo incantesimo, ma Amumu non sentì alcun dolore in quel momento.

«Senza di te, non avrei mai potuto provare affetto e sarei finito per distruggere tutto. Mi hai salvato dall'Occhio del crepuscolo, mi hai accompagnato in questa folle avventura e sei stata la mia prima amica. Ti voglio bene.»

Annie non la smetteva di piangere e singhiozzare per le parole dell'amico, mentre, in lontananza, qualcuno si stava avvicinando a loro. Intanto, le fiamme si erano completamente estinte.

«E, proprio perché ti voglio bene, farò di tutto per proteggerti! Mi dispiace.»

Dal nulla, al fianco della piccola mummia apparve Tibbers. L'orso-ombra della piccola Hastur si era chinato per far salire Amumu sul suo dorso.

«No...»

Le parole di Annie, a quel punto, erano quasi inutili. Amumu lanciò una delle sue liane e salì sopra il caro Tibbers che, privo di qualsiasi timore, aveva deciso di accompagnare il piccolo mummia nella sua ultima avventura.

«Addio, amica mia.»

Sotto lo sguardò sgomento di Annie, l'orso partì alla carica del palazzo più vicino. Il suo intento era quello di arrampicarsi sul piano più alto dell'edificio per poter permettere ad Amumu di essere il più vicino possibile a Malzahar che, pian paino, saliva sempre di più verso il cielo. Annie voleva corrergli dietro, ma fu bloccata da Caitlyn che, con il viso in lacrime, l'abbracciò, fermandola di colpo.

«No!»

L'urlo di Annie fu coperto dal fragore della corsa di Tibbers che, senza accorgersene si trovò altra gente da dover trasportare.

«Non pensare minimamente di dover affrontare tutto questo da solo!»

Al fianco di Amumu apparve il giovane Ezreal che, con un sorriso sprezzante, non volle lasciare tutto il gravoso compito sulle spalle dell'amico.

«Sarò anche più debole senza il cristallo, ma dovrei essere ancora in grado di portarti il più vicino possibile al nostro obbiettivo. Ti posso promettere, al massimo, uno "spostamento arcano".»

Ezreal voleva rendersi utile a tutti i costi e, a quanto pare, anche altri la pensavano come lui. Dietro l'orso-ombra, apparvero tre individui veloci quanto la bestia di fuoco.

«Permettici di coprirti le spalle!»

Wukong, Yasuo e Kennen si mossero non appena videro il piccolo partire a cavallo dell'orso, sicuri del fatto che ci sarebbe stato bisogno della loro forza nel caso la situazione fosse degenerata. Poco distanti da loro, anche Zac di lanciò verso l'edificio, sebbene lo fece in una maniera del tutto particolare. Si era trasformato in una specie di palla e rimbalzava così velocemente che per poco non li superava.

«Non mi tirerò indietro a questo punto. Si gioca!»

Sebbene non avessero mai combattuto insieme e non si fossero mai parlati prima, tutti loro sapevano cos'era giusto da fare. I tre combattenti di Ionia e l'eroe di Zaun ignoravano il modo in cui Amumu avrebbe sconfitto Malzahar, ma non si sarebbero tirati indietro per nessuna ragione al mondo, anche a costo della propria vita. Mentre, tutti gli altri, non potevano fare altro che assistere alla scena e sperare per il meglio.

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