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Libro 3: 23) Il piano di Teemo

Lux si muoveva a fatica e non rendeva la vita facile alla piltoveriana che, nel frattempo, stava cercando di elaborare un piano di fuga efficace per evitare lo scontro diretto contro quel potente individuo. Caitlyn non riusciva a percepire la forza magica attorno a lei. Comprendeva che, in certe situazioni, quella poteva essere un'arma molto efficace contro nemici sconosciuti, ma non era mai riuscita ad esprimere alcun tipo di potere magico, sebbene avesse provato a lungo a poter almeno imparare le basi della magia. Al contrario di Ezreal che, invece, possedeva un potenziale enorme, ma non aveva mai avuto la voglia di applicarsi nell'utilizzo degli incantesimi. Sebbene avesse questo "handicap", in quel momento la sua debolezza la stava salvando. Se avesse percepito il potere di quell'uomo, sarebbe finita come Lux: sconvolta e tremante.

«Vieni qui!»

Gli urlò dopo un forte strattone. Le due belle ragazze si nascosero all'interno di un vicolo buio posizionato poco lontano dalla pizza nord della città. Caitlyn non era stanca, ma respirava a fatica a causa di tutto quello stress.

«Lux, devi reagire. Non posso proteggerti in questo modo. Mi fai faticare il doppio e siamo in netto svantaggio rispetto a quel coso!»

La demaciana fece finta di non ascoltarla, era concentrata a comprendere il potere oscuro scatenato dal loro avversario. Aveva valutato la sua forza in quei pochi secondi ed aveva compreso che non era un potere arcano. Dietro di lui c'era di più. Era una magia spinta dalla follia e dal "vuoto" nel vero senso del termine. Non riusciva a vedere nulla in lui ed un senso di freddo e di sconforto attanagliò la sua mente quando cercò di studiare a fondo quel tipo di magia.

«Non possiamo vincere contro di lui. Utilizza un potere molto superiore alla mio e dubito che i tuoi proiettili possano causargli gravi ferite. In più è legato molto a quelle creature... Molto probabilmente è lui che le ha evocate e che dirige l'attacco alla città.»

Le parole di Lux, nonostante fossero molto negative, diedero la carica allo sceriffo. Era riuscita a trovare il bersaglio perfetto per la sua caccia.

«Pensi che se lo facciamo fuori, queste bestie possano scomparire?»

Chiese esaltata la giovane che caricò il suo fucile per esser pronta ad un possibile attacco a sorpresa. Sentiva che qualcosa si stava avvicinando a loro. Percepiva un distinto rumore di passi.

«Ti ho già detto che non abbiamo speranze contro di lui. Ed anche ad ucciderlo, dubito che le creature scompaiano del tutto. Al massimo potremmo evitare di farne evocare altre.»

Affermò la bionda che, sentendo anche lei quel rumore, si allontanò di qualche passo nell'eventualità dovessero fuggire di nuovo. Il vicolo in cui si trovavano era molto stretto, ma avrebbe potuto essere un ottimo luogo per organizzare un agguanto contro i nemici.

«Sempre meglio di niente.»

Disse Caitlyn alla compagna, ottenendo una risposta soddisfacente. Se bastava far fuori quell'avversario per fermare l'invasione di nuove bestie, Caitlyn avrebbe rischiato volentieri la vita in quello scontro. Intanto, il rumore dei passi si fermò di colpo poco prima dell'incrocio. Il cuore delle due batteva a mille e Caitlyn stava solo attendendo il prossimo passo di quell'individuo.

«Pronta?»

Domandò a Lux dopo un breve silenzio. La demaciana annuì e si preparò ad evocare un incantesimo per incatenare chi si sarebbe presentato. Caitlyn, invece, preparò un proiettile trappola che nascondeva una resistente rete al suo interno e che avrebbe catturato chiunque si sarebbe trovato dinanzi a lei dopo lo sparo. Un istante dopo, le due sentirono un altro passo e, senza esitare, lanciarono i loro colpi.

«Ma cos...»

Dall'incrocio sbucò dal nulla una loro vecchia conoscenza che, per nulla preparato alla trappola, si beccò la rete in fronte e l'incantesimo di Lux. Le due lo scaraventarono a pochi metri di distanza da loro e, sorprese a loro volta, si pentirono di ciò che avevano fatto. Avevano catturato Ezreal.

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Shaco faticava a muoversi a causa di tutto quel veleno e temeva che, in caso avesse fatto ulteriori passi, potesse imbattersi in altre trappole. Quel piccolo demonio dagli occhi socchiusi lo aveva fregato senza nemmeno rendersene conto e, come se non bastasse, stava per finirlo con qualche altra strana arma.

«Per te è la fine.»

Disse lo yordle, preparando un dardo velenoso da lanciare all'avversario. Non sarebbe stata una morte indolore, il veleno da lui preparato lo avrebbe finito all'istante ed il giullare avrebbe sentito bruciarsi dall'interno, come se stessero andando a fuoco tutti i suoi organi. Una fine dolorosa per un individuo sadico e malvagio. Teemo non doveva lasciare scampo all'avversario, altrimenti se ne sarebbe uscito con qualche trucchetto per potersi salvare e tutti i suoi sforzi per trarre fuori dai guai i presenti sarebbero risultati inutili. Non si aspettava l'arrivo di Amumu, ma è stato fondamentale il suo calcolo del territorio e la sua strategia contro un avversario imprevedibile come Shaco. Annie era in salvo e, sbigottita, si trovava protetta dalle calde bende di Amumu.

«Amumu...»

La bambina era quasi in lacrime nel vedere il suo amico sano e salvo. Anche i suoi genitori erano stati trascinati dalla sua mossa ed Amoline, dopo un momento di confusione, ritornò a curare il marito che, sebbene fosse debole, non era ancora morto.

«Pensavo di averti perso per sempre!»

La piccola si sfogò con un pianto incontrollato tra le braccia dell'amico che, con un leggero imbarazzo, ricambiò quel gesto di affetto come meglio poteva.

«Scusami se sono sparito. Ho viaggiato a lungo per poter tornare.»

Disse la mummia, ricordando tutto ciò che aveva causato nel passato ed il piano che aveva organizzato con Ezreal. Era libero da ogni preoccupazione ed aveva compreso come poter usare i suoi poteri al meglio dopo il suo viaggio.

«Sei cresciuto dall'ultima volta che ti ho visto.»

Alle spalle della mummia comparì Tristana che, appoggiando teneramente la mano sulla sua testa, era incredibilmente felice di rivederlo. La yordle lo vedeva cambiato. Sentiva qualcosa di diverso in lui e comprendeva che si era evoluto in qualche modo.

«Ho smesso di piangere.»

Affermò con orgoglio Amumu con un leggero sorriso che riscaldo i presenti. Annie stava ancora piangendo tra le sue braccia e la madre era impegnata a salvare il marito, ma si intravedeva una leggera speranza in quel momento. Speranza che sarebbe dovuta diventare realtà con il colpo finale di Teemo. Senza dire nulla a nessuno, lo yordle lanciò il dardo contro il demone giullare.

«Nocturne!»

Urlò Shaco nel tentativo di salvarsi e, per sua fortuna, la sua creatura oscura deviò il dardo con il braccio sinistro.

«Quello cos'è?»

Teemo, arretrando di qualche passo, vide qualcosa di oscuro e diabolico dinanzi a lui. Un potere magico simile a quello di Amumu, ma mille volte più pericoloso. Era apparso dal nulla dopo l'urlo del giullare e l'aveva protetto senza alcuna difficoltà. Levitava a pochi centimetri da terra, perciò le sue trappole velenose non scattarono quando ci passò sopra. Il suo aspetto scatenò una tremenda paura tra i presenti.

«Sorpreso? Adesso vediamo se riesco a strapparti un altro sorriso. Nocturne, attacca!»

Non appena ricevette l'ordine, quella figura oscura si avventò contro lo yordle, come se fosse una marionetta controllata da quel giullare folle. Teemo si trovava in guai molto seri.

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«Ezreal!»

Urlarono in coro le due ragazze dopo aver colpito per sbaglio il piltoveriano che, confuso e stordito, si ritrovò a terra in meno di un secondo.

«Sono felice di vedervi sane e salve...»

Disse frastornato il giovane esploratore mentre le due cercavano in qualche modo di liberarlo dalla rete di Caitlyn. Nessuna delle due si sarebbe aspettata la sua presenza in quel luogo a causa di ciò che Annie ed Amumu le avevano detto, ovvero della sua possibile dipartita all'interno della piramide di Shurima.

«Questo dovremmo dirlo noi a te! Pensavamo che fossi morto!»

Caitlyn tratteneva a stento le lacrime, dato che, fino a quel momento, pensava che non l'avrebbe mai più rivisto. Una volta liberato dalla rete, si buttò tra le sue braccia in silenzio. Lux la fissò con rabbia, anche lei avrebbe voluto fare lo stesso, ma la piltoveriana era stata più rapida di lei.

«Morire io? No... Le leggende non possono morire.»

Rispose ironicamente, guardando negli occhi la sua cara amica. Aveva sentito tanto la sua mancanza, soprattutto durante il viaggio nel futuro. Non voleva per niente al mondo il ripetersi di quei avvenimenti e non poteva permettersi di farle del male. Dopo l'abbraccio dello sceriffo, toccò a Lux che, per ottenere un piccolo vantaggio sulla rivale, tentò di avvicinare le sue labbra a quelle del biondo.

«Non mi pare il momento adatto. Lo senti anche tu?»

Rispose freddamente Ezreal che, sebbene non volesse declinare l'allettante offerta di Lux di un dolce bacio, avvertiva la presenza di due potenze magiche terribili. Una si stava avvicinando lentamente a loro, mentre l'altra era poco più a nord di dove si trovavano.

«Dobbiamo muoverci. Non abbiamo un minuto da perdere. Amumu è andato a nord e dobbiamo raggiungerlo.»

Le due ragazze non riuscivano a concepire come il giovane avesse così tante informazioni. Nemmeno loro erano a conoscenza della posizione di Amumu, soprattutto dopo la sua sparizione. Ezreal, invece, aveva avuto un po' di tempo per potersi organizzare con la piccola mummia. Infatti, poco tempo prima, Amumu aveva chiesto il permesso di incontrare Annie per l'ultima volta prima di poter completare la sua missione. Ezreal, comprendendo il suo spirito, accettò la richiesta e, per quel motivo, si erano divisi. Amumu avrebbe seguito il potere magico sprigionato dall'amica, mentre Ezreal avrebbe raggiunto e cercato di contenere il potere magico più alto ed oscuro che si trovava nella città. La sua ricerca, però, l'aveva condotto da un individuo incappucciato che si muoveva spinto dal gelo del Vuoto. Probabilmente si trattava di Malzahar, ma non poteva sprecare tempo nell'affrontarlo senza Amumu. Il problema era dovuto dal fatto che non riusciva a sentire altre potenze magiche abbastanza potenti da esser paragonate alla mummia e ciò voleva significare che Shaco non aveva ancora scatenato la sua arma finale. Ezreal doveva rimanere al fianco di Amumu prima di incontrare Shaco e Nocturne e, per quella ragione, non poteva permettersi di perdere altro tempo. Però, d'altro canto, riusciva a capire il motivo per il quale le ragazze fossero leggermente confuse.

«Vi spiegherò strada facendo. Adesso andiamo!»

Ezreal, con un leggero sorriso, corse in direzione della piazza. Caitlyn e Lux lo seguirono a ruota senza pensarci due volte. Si fidavano di lui e, per merito suo, anche Lux non aveva più problemi a muoversi, nonostante lo scontro con quel potere oscuro così tremendo. Ezreal aveva riportato in loro la luce.

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A nulla servì il dardo lanciato in pieno viso contro quell'essere oscuro che, senza alcuna esitazione, tentò di falciare lo scout. Per pochi millimetri, Teemo riuscì ad evitare il colpo buttandosi a terra. La creatura che Shaco chiamava con il nome di "Nocturne" gli aveva lacerato il cappello con un solo colpo. Se non avesse avuto il suo naturale istinto di sopravvivenza, non ne sarebbe uscito vivo. Dopo la prima carica, Teemo si lanciò versò sinistra, tentando di allontanarlo dai presenti. Doveva elaborare una strategia utile per poterlo sconfiggere, sebbene avesse poco tempo a sua disposizione. Ma, se i suoi dardi erano inutili, doveva basarsi sui poteri dei suoi compagni.

«Bambina! Smettila di piangere e concentra tutta la tua magia in un sol colpo. Devi distruggerlo!»

Ordinò Teemo ad Annie che, sebbene fosse rimasta scossa dalla presenza di un'altra potenza magica simile ad Amumu, era ancora in lacrime tra le piccole braccia della mummia. Gregori Hastur era fuorigioco e non poteva chiedere alla moglie di abbandonarlo al suo destino. Doveva contare su una squadra totalmente improvvisata e la magia di Annie era fondamentale per poter distruggerle quell'essere.

«Annie, non...»

Provò a replicare Amoline alle parole dello yordle, non voleva che sua figlia rischiasse la vita contro quel mostro. Ma fu Tristana a bloccare la sua voce.

«Tu pensa a curare tuo marito. Se Annie non partecipa alla battaglia, siamo tutti spacciati... Fidati di Teemo.»

Disse la yordle con un grande sorriso prima di avanzare nel mezzo della mischia. Con un balzo enorme, Tristana cercò di colpire con un colpo di cannone estremamente potente Nocturne, riuscendo a farlo arretrare di un metro.

«Questi li senti!»

Urlò la bombardiera di Bandle City che ne approfittò per scaricargli tutti i colpi che poteva, spostando la sua attenzione da Teemo a lei stessa. Lo scout, non volendo sprecare quell'opportunità, iniziò ad attuare la sua strategia. Annie, invece, seguì l'indicazione dello scout ed concentrò il suo potere magico in una piccola palla di fuoco all'interno della sua mano sinistra. Con la destra, invece, lanciò il suo bambolotto di pezza per terra, evocando la sua terribile creatura. Tibbers poteva essere un ottimo alleato in battaglia e doveva aiutare i suoi compagni con ogni mezzo che poteva.

«Arriviamo anche noi!»

Gridò Amumu che salì in groppa all'orso-ombra di Annie. Insieme caricarono la creatura distratta dai colpi di Tristana con l'obiettivo di dargli una testata in pieno petto. Purtroppo per loro, Nocturne, con un solo fendente, lacerò la schiena di Tibbers. Mancò di un soffio Amumu e, insieme all'orso, caddero rovinosamente per terra.

«Tibbers!»

Annie cercò di caricare più potere che poteva nella sua mano e cercava di alimentarlo anche tramite la rabbia che provava in quel momento. L'orso-ombra, nonostante il colpo subito, si rialzò in piedi, pronto per un'altra carica. Amumu risalì velocemente sul suo nuovo compagno e, tramite il potere magico, cercò di ricucire la ferita dell'animale con le sue bende. La sua magia era in grado di fare grandi cose e solo adesso ne aveva la consapevolezza.

«Muori!»

Nella confusione generale, nessuno si accorse della presenza di Teemo che, dal nulla, sbucò alle spalle di Shaco, tentando di colpirlo con un suo dardo velenoso direttamente con le proprie mani. Utilizzò quel piccolo dardo come se fosse un coltello, ma sarebbe bastato anche un piccolo graffio per porre fine al suo controllo di quel burattino. La sua speranza consisteva nel fatto che, se fosse morto il padrone, quella creatura sarebbe stata inutile.

«Nocturne!»

Con una rapidità impressionante, Nocturne balzò alle spalle di Teemo e lo colpì in pieno volto. Teemo, prevedendo la sua rapidità, si spostò quanto bastava per venir colpito con il lato non affilato delle sue lame. Nonostante ciò, il colpo fu talmente forte da scaraventarlo contro la parete di un'abitazione vicina.

«Teemo!»

Urlò Tristana, cercando di avvicinarsi al punto in cui era stato spazzato via. La sua strategia si era rilevata quasi perfetta. Aveva concentrato le attenzioni della creatura su altri bersagli mentre lui mirava a colpire il cervello che controllava Nocturne. Non pensava che quella creatura fosse tanto rapida da non permettergli nemmeno di sfiorare Shaco, ma, nonostante tutto, aveva ancora un asso nella manica.

«Adesso Annie!»

La piccola, dopo aver concentrato tutto il suo potere in una piccola palla di fuoco, lanciò con rabbia il suo incantesimo in direzione di Shaco e Nocturne. Teemo, nonostante tutto, aveva anche pianificato un piano B. Far trovare i due bersagli in un unico punto e tentare di spazzarli via con la loro arma più potente: la magia di Annie. Nonostante le ossa rotte dello yordle, causate dal colpo violento di Nocturne, Teemo sorrideva soddisfatto per la riuscita del suo piano. Non c'era alcuna speranza per i due avversari di schivare il colpo.

«Esplodi!»

Annie rilasciò il suo incantesimo di fuoco, scatenando un'enorme esplosione che coinvolse tutti i presenti, facendoli volare per una decina di metri. Le fiamme divamparono per una decina di metri d'altezza ed il terreno si incenerì all'istante. L'incantesimo era esploso dopo aver colpito la pelle dell'essere oscuro, quindi c'era la certezza che il colpo avesse centrato i bersagli. Il piano di Teemo era completo.

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