Libro 1: 21) Fuga
Era passata un'intera giornata da quando Shen aveva incontrato i due bambini. I loro tutori non avevano ancora avuto il permesso di vederli o di colloquiare con l'occhio del crepuscolo. Dopo il discorso fatto con Yi e dopo aver passato l'intera notte a sentire gli aggiornamenti di Kennen sui due piccoli, aveva deciso di fare un ultimo colloquio con i diretti interessati. Voleva parlagli di ciò che aveva deciso e voleva studiare la loro reazione. Era maggiormente preoccupato per la reazione del piccolo Amumu. Avrebbe saputo, in quel momento, che il suo destino era quello di morire per il bene dell'equilibrio e Shen sperava solo di saper reggere il potere oscuro che si celava in lui.
« Benvenuti. »
Esclamò il ninja accogliendo i due bambini all'interno della propria tenda. Era in piedi al centro della struttura, con Kennen e la bella Akali posti al suo fianco. I due piccoli, mentre si tenevano per mano, li distanziavano di pochi passi. Annie aveva uno sguardo deciso ed infuocato, mentre Amumu vedeva con allegria e spensieratezza i tre ninja dell'equilibrio.
« Akali vi ha comunicato che ho già deciso il vostro destino? »
I due annuirono, la piccola con decisione mentre lo yordle con riluttanza. Sentendo la sicurezza del piccolo così debole solo dopo le parole dell'occhio del crepuscolo, Annie diede più forza al contatto che aveva con il suo amico. Tentava di essere forte abbastanza per poter reggere il confronto con Shen.
« Annie... Sei una delle poche speranze che abbiamo per distruggere il predominio di Noxus. Verrai addestrata alla magia da uno dei più potenti maghi del nostro mondo. Sarà difficile convincerlo, ma sono sicuro che sotto la guida di Ryze diventerai, in pochi anni, la maga più potente che Valoran abbia mai visto. »
Al solo udire quel nome, Annie rimase pietrificata. Da una parte era contenta di ampliare la propria conoscenza sulla magia, dall'altra conosceva la reputazione di Ryze. Un mago vagabondo che basava la propria cultura sulle tradizioni e sul duro allenamento. Sperava solo che il suo caro amico Tibbers l'avrebbe aiutata in quei giorni.
« Ora veniamo a te... Piccolo Amumu... »
Disse rivolgendo lo sguardo verso il piccolo bendato che, per la paura, incominciò a stringere sempre più forte la presa che aveva su Annie.
« Il tuo destino è fortemente infausto. Hai in te troppe responsabilità legate al tuo potere. L'oscurità che è in te supera la luce che porti nel cuore... Dovrai sacrificarti per il bene dell'equilibrio. »
In quell'istante, il cuore di Amumu si fermò di colpo. Purtroppo l'occhio del crepuscolo aveva deciso per lui il destino più nefasto che si poteva scegliere: la morte.
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Era calato il sole a Piltover e la maggior parte dei cittadini si apprestava a chiudere i negozi per concludere la giornata lavorativa. Le strade erano state invase dai robot di Heimerdinger, che avevano il compito di ricostruire la tesoreria della città. Il caos creato da Jinx aveva insinuato tra la popolazione non poco timore e paura. Lo sceriffo aveva cercato di dividersi in due per tutta la giornata. Da una parte cercava di coordinare i robot inviati da Heimerdinger, mentre dall'altra stava accanto alla povera Vi, che si era rintanata nella sua stanza. Caitlyn l'aveva sentita piangere e singhiozzare per quasi tutta la mattinata. Solo nel pomeriggio si era calmata, più per disidratazione che per altro, pensò lo sceriffo. Ezreal, invece, era scomparso anche lui nel nulla e la giovane Caitlyn non poteva non stare in pensiero per il suo amico. Sapeva dove si era diretto e sapeva anche perché non gli aveva detto nulla dei suoi piani. Ezreal conosceva l'ubicazione del nascondiglio di Viktor e, per proteggere sia lei sia Vi, le aveva tenute all'oscuro per poterle far rimanere a Piltover. Aveva avuto lo stesso pensiero maschilista di Jayce.
« Uomini... »
Proprio quando pensava di tornare a casa, vide all'orizzonte una piccola macchia nera, che diveniva sempre più grande ogni secondo che passava.
« Cos'è quella cosa? »
Chiese Caitlyn intimorita dall'oscurità che si avvicinava a Piltover. Dopo qualche secondo, riuscì ad identificare la figura nera che si stagliava sul panorama di Piltover. Coperto da un velo oscuro, lo sceriffo vide un uomo dai capelli neri e con abiti da avventuriero che, con lo sguardo di fuoco, si materializzava e scompariva velocemente dal nulla. Il suo volto, arrabbiato e affaticato allo stesso tempo, non potè che incutere un senso di dispiacere negli occhi di Caitlyn, che riconobbe subito il suo viso e la sua tecnica dello spostamento arcano.
« Ezreal... »
Qualche istante più tardi, l'amico avvolto dal velo oscuro, planò nella piazza, attirando l'attenzione di tutti i presenti. Il giovane aveva tra le mani il corpo pallido di Jayce.
« Ezreal! »
Esclamò nuovamente lo sceriffo, scioccata nel vedere il proprio amato in quelle condizioni. All'improvviso, l'oscurità scomparve nel nulla, lasciando spazio alla solita luce che caratterizzava il corpo dell'avventuriero. Anche i suoi capelli erano tornati al loro normale colorito ed i suoi occhi avevano acquistato calma e ragione. Il biondo, vedendo l'amica scioccata per la sua trasformazione, cercò di farla tornare nel mondo reale mostrandole le condizioni critiche dell'eroe di Piltover. Parlava a fatica e tossiva in certi momenti per la stanchezza e per lo sforzo che aveva compiuto, mantenere quella forma l'aveva completamente prosciugato di tutte le sue forze.
« Jayce... È ferito ed è in grave condizioni... Bisogna portarlo in ospedale... Ora! »
Urlò cercando di avere una reazione da parte dell'amica, che, per fortuna, arrivo repentina.
« Dallo a me... Tu riposa... Più tardi dovrai spiegarmi cos'era quello! »
Caitlyn prese in custodia il difensore del domani e chiamò rinforzi per poterlo portare al centro di cure più vicino. Ezreal, notando l'ira repressa nella voce dell'amica, si sdraiò in mezzo alla piazza, stremato e distrutto dal lungo viaggio. Ma non era stato il potere oscuro a levargli il fiato, bensì qualcos'altro che, nel suo corpo, stava risucchiando pian piano le forze del biondo.
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« Devo morire? »
Chiese il piccolo Amumu che, stringeva sempre di più la mano di Annie, così forte da farle male. Lo sguardo vuoto di Shen creava nel piccolo bendato una marea di tristezza e di malinconia. Proprio ora che era riuscito a trovare un essere simile a lui. Proprio ora che era riuscito a farsi un'amica.
« L'equilibrio necessita del tuo sacrificio. Mi duole dire che nessuno di noi può garantire il tuo futuro. E credo che neanche Ryze o il mio maestro possano riuscire ad aiutarti nel tuo cammino di crescita verso la luce. Tutto ciò che ti circonda è male. »
Il piccolo si girò verso l'amica, cercando un appoggio morale o un aiuto. E, per sua fortuna, lo sguardo di Annie pareva infuocato. Guardava arrabbiata l'occhio del crepuscolo, non condividendo la sua decisione. Amumu, ammirando la sua forza, trovò il coraggio di non piangere e di non peggiorare quella situazione.
« Non lo accetto! »
Gridò la piccola, spiazzando Kennen ed Akali che non si aspettavano un urlò così potente proveniente da un essere così piccolo. Shen, invece, non si mosse. Restò nella sua posizione guardando la piccola con il suo solito sguardo di ghiaccio.
« Amumu ha una forza paragonabile alla mia! Può essere anche lui uno degli eroi che salveranno Runeterra dal predominio di Noxus. Concedetegli una possibilità! »
Lo sguardo infuocato della bambina era contrapposto a quello dell'occhio del crepuscolo.
« Non abbiamo un potere abbastanza grande per poter rimediare ad un errore del genere. Se gli permettiamo di vivere e di allenarsi nell'uso dei suoi poteri, c'è il rischio di non riuscire a contenerlo. Non ho intenzione di creare un nuovo Veigar! »
Al pronunciare quel nome, la piccola Annie trasalì. Il padre le aveva già accennato dell'enorme potere di quell'essere oscuro, ma non aveva mai avuto l'onore o il dispiacere di incontrarlo.
« Ci sono io! »
Annie si puntò il dito sul suo petto, lasciando la presa di Amumu e tenendo sempre più stretto a se l'orsacchiotto di pezza.
« Io ho un potere in grado di contenere Amumu! Mi assumo io la responsabilità di tutte le sue azioni! »
Shen valutò la sua proposta, trovandola lo stesso inaccettabile e troppo rischiosa.
« Mi dispiace... L'occhio del crepuscolo ha deciso. Per il bene dell'equilibrio, Amumu deve essere cancellato da Runeterra. »
Shen, a quella frase, si aspettava una reazione sia da parte di Annie sia da parte di Amumu, per poter vedere se la loro natura era portata alla luce o all'oscurità. Proprio per quella ragione aveva avvertito sia Kennen sia Akali di stare attenti ad ogni segno da parte dei piccoli. Ma, non successe nulla.
« Ok... »
La piccola Annie si avvicinò all'amico e gli riprese la mano per poterlo supportare. A quanto pare Shen aveva ottenuto l'esito che sperava. Nessuno dei due esseri aveva reagito a quelle provocazioni. Avevano superato il suo test. Tutti e due potevano continuare a vivere.
« Peccato... Avere Ryze come insegnante sarebbe stato bello... »
La frase della piccola spiazzò i presenti. All'improvviso Annie lanciò il suo orsacchiotto per aria e, dal nulla, una luce accecante avvolse la tenda. L'orsacchiotto si era trasformato nella sua vera forma ed era diventato un orso ombra ricoperto dalle fiamme.
« Tibbers... Saluta i nostri amici... »
L'urlo dell'orso fu talmente forte da far indietreggiare i tre ninja dell'equilibrio e, per la prima volta, anche Shen fu costretto a mettersi in posizione d'attacco.
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« Si rimetterà... Ha perso molto sangue, ha parecchie ustioni e riporta una brutta ferita da taglio dietro la schiena. Ma i responsi sono positivi. »
Disse la bella Caitlyn al giovane Ezreal. Si era fatta sera ed entrambi erano al di fuori della stanza dell'ospedale di Jayce. Vi, invece, era al suo fianco ed aspettava il momento in cui l'eroe di Piltover aprisse gli occhi, così da essere la prima persona a dargli il bentornato. Ezreal si sentiva non poco a disagio nel trovarsi al fianco dello sceriffo dopo averle fatto vedere il suo potere oscuro. Era stato costretto ad utilizzare quel potere dato che non aveva più un briciolo d'energia in corpo all'arrivo a Zaun. Solo tramite l'oscurità sarebbe riuscito a tornare in tempo a Piltover per portare al sicuro Jayce. Per fortuna tutto si era concluso per il meglio.
« Hai intenzione di spiegarmi quello che ho visto o intendi tenermi tutto nascosto? »
Chiese acida l'amica. Il biondo si era accorto che era delusa dal suo comportamento. Tenerle nascosta un tale potere era una responsabilità enorme da mantenere. Perciò, dato che ormai non poteva più far altro per nascondere la verità, decise di raccontare per filo e per segno tutto lo scontro con Shaco, senza tralasciare alcun dettaglio. Ogni volta che ne parlava, Caitlyn notava un tentativo di freno da parte dell'amico, ma pensava che lo scontro fosse stato talmente traumatico da esser rimasto impresso nella mente in maniera negativa. Non si aspettava mica che il freno fosse causato dalla vergogna che provava per il suo potere oscuro. Ezreal raccontò anche come lui non amasse possedere quel potere, ma, dato che doveva convivere con esso, doveva imparare a controllarlo. Evitò di parlare di Jinx e del suo aiuto, solo per rispetto verso il padre.
« E ti piace usarlo? »
Lo sceriffo spiazzò il giovane che si interruppe nel suo discorso.
« Come? »
« Il potere oscuro che ti scorre nelle vene e che convive con quella luce che ti rende uno degli esseri più puri di Valoran, ti piace usarlo? Cosa provi quando hai la tua "trasformazione"? »
Caitlyn avrebbe accettato solo una risposta da parte del biondo. Qualsiasi altra avrebbe compromesso il loro rapporto ed avrebbe minato il pensiero dello sceriffo verso l'avventuriero.
« Paura... »
« Risposta corretta. », pensò la giovane che tirò un respiro di sollievo. Ezreal non era cambiato, aveva solo un male dentro di se di cui aveva paura. Quel potere era come un tumore che premeva sul potere dell'amico.
« Non sei riuscito a trovare nessuna soluzione per bloccarlo? »
« Non ancora... Ho provato a cercare da solo qualche rimedio, ma senza ottenere nessun risultato. Sono riuscito a controllarlo senza l'utilizzo del cristallo, ma sono ben lontano dalla cura. »
Caitlyn stava per dire qualcosa controvoglia e si morse le labbra per ciò che stava per consigliare ad Ezreal.
« Hai provato a richiedere l'aiuto di Lux? »
L'odio e l'invidia che provava per la maga di Demacia era immenso, ma anche lei era un essere di luce. Se c'era qualcuno che aveva una soluzione per dissolvere le tenebre nel cuore di Ezreal, quella era Lux. Sua eterna rivale per le attenzioni del biondo.
« Non gli ho detto nulla per la stessa ragione che non ho detto nulla a nessuno di voi... Avevo paura di esser considerato un mostro. »
Caitlyn, capendo quanto fosse difficile quella situazione per l'avventuriero, gli prese la mano, in segno di conforto. E così rimasero finché non si fece l'alba e finché Jayce non aprì finalmente gli occhi.
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La tensione che c'era nell'aria era enorme. I tre ninja dell'equilibrio si tenevano a debita distanza dal gigantesco orso ombra che gli ringhiava contro e che li minacciava con i suoi artigli. Intanto, sia Annie che Amumu erano saliti in groppa al terribile Tibbers. Shen aveva commesso l'errore di abbassare la guardia per un singolo istante e ciò aveva permesso alla piccola maga di evocare il suo grosso "compagno di giochi".
« Annie! Ritira il demone che controlli! »
Urlò l'occhio del crepuscolo nel tentativo di dissuadere la piccola da compiere qualcosa di folle. Se avesse attaccato anche solo uno dei tre ninja, si sarebbe creata dei nemici potenti in tutta Ionia. E, tutto ciò, solo per difendere un non-morto conosciuto una decina di ore prima.
« Tu ritira ciò che hai detto! Risparmia Amumu e non succederà nulla di male! »
La piccola aveva una grinta e un'energia incredibile e ciò non fece altro che far aumentare la stima che provava il piccolo bendato per lei.
« L'equilibrio non può essere stravolto... Ed il tuo gesto non fa che peggiorare la vostra situazione! »
Le grida di Shen erano tanto esagerate per provocarla e per vedere fin dove fosse arrivata. Annie, non apprezzando la sua risposta, diede un segnale a Tibbers, indicandoli l'uscita. Akali, vedendo quel cenno della piccola, si diresse verso l'unica uscita della tenda, bloccandola con il proprio corpo. Annie, non volendo far del male alla bella ninja, ideò un nuovo piano.
« Questo è un addio, occhio del crepuscolo. Dica a mia madre di non preoccuparsi della mia partenza, per favore. »
Con un rapido movimento delle mani, creò una palla infuocata che lanciò contro uno dei lati della tenda, incenerendola in pochi istanti. Vedendo un'ottima via di fuga coperta con l'aiuto delle fiamme, Tibbers si gettò tra di esse, sparendo nell'oscurità della boscaglia di Ionia e fuggendo dall'accampamento. Shen, Kennen ed Akali, impreparati a quella reazione da parte della bambina, si dannarono per l'errore commesso. Si preoccupavano di Amumu quando la minaccia maggiore era insinuata nella piccola bambina.
« Akali, spegni le fiamme! Kennen, portami i genitori di Annie ed i due yordle. Devono sapere che i loro figli saranno presto due ricercati di Ionia e che per volontà dell'equilibrio devono essere fermati ad ogni costo! »
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