Libro 1: 05) Spostamento arcano
Erano passati un paio di giorni da quando il piccolo essere ricoperto di bende aveva lasciato l'oasi. Il suo pianto aveva prosciugato tutta la vita che aveva attorno a sé, lasciando solo morte e distruzione. Quando si era calmato, vide solo il deserto attorno a lui. Nient'altro. Non aveva capito cosa fosse successo. Ma aveva intuito che se avesse pianto, poteva succedere qualcosa di brutto. E ciò creò una punta di sconforto nel povero piccolo.
« Andiamo... »
Si era mosso come i giorni precedenti, camminando verso sud. Le stelle gli stavano dando tanto aiuto in quel momento. Durante la notte rimaneva spesso a fissarle. Nella solitudine del deserto quelle stelle sembravano le uniche amiche che poteva avere. Gli scappava sempre un sorriso la notte perché sapeva che in quel momento non era mai solo. L'unica cosa che gli dispiaceva della visita delle stelle, era il fatto che erano mute. Spesso ci parlava con queste, sperando di avere delle risposte.
« Voi siete mie amiche, vero? »
Chiese una volta, sperando in un sibilo, un rumore nella notte che potesse dare una risposta a quella domanda. Ma non ricevette nulla. Dopo un paio di giorni di cammino e dopo aver visto solo sabbia per chilometri e chilometri, vide qualcosa che gli sollevò il morale.
« Alberi! »
Urlò eccitato. Finalmente dopo giorni di cammino vedeva un po' di verde.
« Forse lì posso trovare qualcuno che mi aiuti! »
Il piccolo corse a perdi fiato, inciampando più volte nelle sue stesse bende. Non vedeva l'ora di buttarsi in tutto quel verde o di riposarsi all'ombra di un arbusto. Fame e sete non ne aveva, nonostante le interminabili giornate passate nel deserto. Solo un pensiero gli percuoteva la mente.
« Potrò trovare qualche amico? »
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Scoppiò il panico a Piltover. All'improvviso una raffica di missili stava sorvolando la città ed erano diretti tutti verso la tesoreria . Caitlyn, assistendo alla scena in compagnia di Jayce, attivò i robot al fine di proteggere l'edificio.
« Bloccate quei missili! »
Un ordine semplice, ma efficace. Un centinaio di robot incominciarono a volare tramite dei mini razzi installati sulla loro schiena. Una volta in volo, si diressero verso i missili. Uno dopo l'altro, i robot esplodevano facendosi colpire dai missili stessi.
« Meglio sacrificare i robot che la tesoreria... Bella mossa! »
Esclamò Jayce verso il giovane sceriffo, che assisteva preoccupata l'azione kamikaze dei robot costruiti da Vi e da Jayce. Purtroppo, però, i robot non riuscirono a fermare tutti i missili. Una decina di essi erano riusciti a penetrare il palazzo della tesoreria, creando innumerevoli esplosioni. Sembravano tanti fuochi d'artificio visti da lontano. Il pericolo maggiore era stato evitato. Ma un terribile pensiero scuoteva la mente di Caitlyn. E se Jinx avesse utilizzato quei missili come diversivo? O se Jinx stessa si fosse lanciata insieme a quei missili?
« È dentro... Quella pazza è riuscita ad entrare all'interno dell'edificio! »
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Dopo aver guardato i propri robot sacrificarsi per proteggere la tesoreria, Vi non poteva trattenere la sua furia. Il portone posteriore era stato attaccato per via aerea e lei era rimasta immobile non sapendo cosa fare. Ma, la cosa che gli dava più sui nervi, era il fatto che alcuni missili erano riusciti a penetrare le mura della tesoreria. L'edificio più sicuro di Piltover era stato violato. E, con molta probabilità, quella pazza di Jinx era riuscita ad entrare.
« Dimmi che anche tu pensi che sia entrata... Non vorrei essere il solo ad averlo pensato. »
Disse il biondo avventuriero ammirando la sequenza di esplosioni dovuti allo scontro tra i robot ed i missili. Vi era colma d'ira. L'unico pensiero che aveva in mente era quello di entrare nella tesoreria e prendere a calci la pazza dai capelli blu.
« Entriamo anche noi! »
Urlò con foga. Ezreal la guardò scettico.
« Vorresti farti a piedi un edificio di quindici piani e controllare ogni angolo del palazzo? Ci metterai una vita... »
Vi aveva perso la pazienza anche con il suo compagno, bloccò con fatica l'istinto a dargli un pugno sul suo bel viso.
« Hai idee migliori? »
Senza dire nulla, Ezreal fece un salto verso l'alto. D'un tratto, il corpo di Ezreal si illuminò e scomparve nel nulla.
« Ma cosa? »
Il gesto del biondo lasciò di stucco la giovane ragazza, che, alzando la testa, vide Ezreal comparire e scomparire sempre più velocemente verso l'alto, facendo aumentare i bagliori della luce che emetteva.
« Aveva un'idea migliore... »
Bisbigliò quasi sconsolata ed entrando dal portone principale della tesoreria.
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L'ultimo piano della tesoreria, il posto più alto di tutta Piltover, era stato letteralmente distrutto. Dalle macerie, ne uscì Jinx, più divertita che mai. Era da anni che non si divertiva in questo modo. L'eccitazione che la pervadeva era palpabile nell'aria. Dopo essersi ricomposta e dopo aver ripreso in mano le sue armi, si avviò verso la scala che portava al piano inferiore. La sua camminata, però, fu bloccata da una decina di robot che salirono nel suo stesso piano. I robot da combattimento, composti da una lega abbastanza leggera, sembrava più dei manichini. La cosa che li distingueva dai robot pacifici era il fatto che, durante una situazione di pericolo, questi robot cambiavano il colore degli occhi. Passavano da un fievole blu ad un rosso intenso. Quel rosso che Jinx vide nei loro occhi, accese un fuoco in lei.
« Allora... Dov'ero rimasta? Ah, si... Spacco-devasto! »
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Ezreal ammirò la scena da dietro un pezzo di muro rimasto incredibilmente intatto. Vide qualcosa di pazzesco, seppur aveva un certo fascino. La giovane Jinx stava mettendo fuori combattimento tutti i robot del piano a suon di mitragliatore. Quando si stancava della sua arma, incominciava a sparare a raffica con una specie di pistola elettrica che emetteva scintille blu contro l'avversario.
« Mi hai preso... Ma anche no! »
Urlò quando incominciò a correre lontano dai robot. Sembrava quasi come se stesse giocando con loro a rincorrersi. Chi perdeva moriva. Questa era l'unica regola. Jinx, appena vinceva, si stancava del suo avversario e lo faceva esplodere con una bomba a mano. La forma delle sue bombe era alquanto strana. Ezreal notò che la parte superiore era dentata e, non appena venivano lanciate da Jinx contro l'avversario, incominciavano a mordere l'aria o il robot stesso fino a che non esplodevano cinque secondi dopo.
« Ti ho visto! »
L'urlo della pazza squarciò la sala e puntò il suo lanciarazzi in direzione del muro in cui si nascondeva il biondo esploratore. Ezreal non ebbe il tempo neanche di rispondere che dovette scomparire nel nulla per non essere colpito dal colpo di Jinx.
« Forte! Dove sei finito? Dai che non ti colpisco più a tradimento! »
Due secondi dopo, sentendo un sibilo tagliare l'aria, Jinx si abbassò a terra. Sopra di lei si era materializzato il giovane Ezreal, che aveva cercato di tirargli un calcio sulla nuca. L'attacco era fallito.
« Ah! Sei morto! »
Jinx le sparò da distanza ravvicinata, ma Ezreal fu così veloce che scomparve dal nulla per ricomparire poco distante da lei. Quel giochetto che lo faceva teletrasportare da un luogo all'altro richiedeva un consumo enorme di energia.
« Hai dei riflessi felini... Ti devo fare i miei complimenti. Sei la seconda persona che è riuscita a schivare un mio attacco dopo che ho usato lo "spostamento arcano". »
Il biondo stava cercando di riprendere fiato e di perdere tempo. Aveva usato quella tecnica troppe volte per salire fino all'ultimo piano della tesoreria, poi per poter schivare ed attaccare Jinx.
« Ma tu sei... »
Jinx lo guardò con gli occhi che brillavano. Uno strano sorriso si delineo sul suo volto. Non un sorriso pazzo, quasi desideroso. L'espressione assunta da Jinx fece rabbrividire il giovane che non riusciva a capire cosa le frullasse per la testa.
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Vi era instancabile, era già arrivata all'ultimo piano. Stava cercando di fare il più presto che poteva per non lasciare Ezreal da solo in compagnia di quella pazza. Più il tempo passava, più i rischi per il biondo aumentavano. E, se gli fosse successo qualcosa, Caitlyn non glielo avrebbe mai perdonato.
« Resisti Ezreal! Sono qui! »
Non appena arrivò all'ultimo piano, vide intorno a se solo macerie. In mezzo a tanta distruzione, Jinx era distesa sul corpo immobile del giovane Ezreal.
« No... Non saranno mica morti entrambi? »
Si domandò in preda al panico. Come l'avrebbe detto a Caitlyn? Come avrebbe reagito? Se solo fosse stata più veloce. Dopo qualche secondo, però, vide il corpo di Jinx muoversi.
« È ancora viva? »
Jinx era ancora viva e vegeta. Aveva sconfitto Ezreal, il grande avventuriero, e stata disonorando il suo cadavere. Questo fece scattare in lei una scarica di rabbia che doveva essere sfogata. Si lanciò di scatto contro la giovane dai capelli blu. Ma, a pochi passi di distanza da lei , si bloccò incredula. Quasi non riusciva a credere a ciò che stava vedendo.
« Questo sarà ancora più difficile da dire a Caitlyn... »
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« ...così carino! »
L'affermazione della giovane Jinx lasciò di stucco il biondo avventuriero. Non credeva possibile che in un momento come quello una sua avversaria avesse detto una frase del genere.
« Cosa? »
Chiese sperando di aver sentito male.
« Non posso ucciderti... Sei troppo carino! »
Ezreal aveva sentito bene. La sua avversaria si era infatuata di lui. Di cose strane Ezreal ne aveva viste a bizzeffe nei suoi innumerevoli viaggi, ma questa tipa le batteva tutti. Senza alcun preavviso, Jinx sparò un raggio elettrico blu dalla sua pistola, colpendo in pieno il giovane. Era stato colto alla sprovvista.
« Centrato! »
Il corpo di Ezreal venne travolto da un'infinità di scosse elettriche, che si placarono dopo qualche secondo. Non era morto, quel colpo l'aveva solo stordito. O forse no?
« Non riesco a muovermi... »
Il biondo era bloccato a terra, con gli arti completamente paralizzati a causa del colpo di Jinx. La ragazza, invece, si avvicinava lentamente verso il corpo disteso del giovane.
« La mia Zapper rallenta i movimenti del nemico per un certo lasso di tempo e, con la giusta frequenza, può anche uccidere... Non è forte? »
Non appena si trovò a pochi passi dal biondo avventuriero, gli saltò addosso, bloccandogli le braccia con le ginocchia e puntandogli Zapper sul viso.
« Sorridi... Non stai mica morendo! »
Ezreal era serio in volto. Non voleva far vedere in lui una paura che non aveva. Si era trovato in situazioni peggiori di quelle, doveva solo prendere tempo ed attendere l'arrivo dei rinforzi.
« Non hai intenzione di uccidermi? »
La sua espressione seria fece ridere l'avversaria che lo guardava mordendosi le labbra. Quasi come se pregustasse il momento in cui avrebbe premuto il grilletto.
« Non stai ridendo... »
Jinx riuscì a far sfuggire un accenno di sorriso al biondo e questo significava che anche lui aveva incominciato a giocare con lei. Dopo qualche secondo, la giovane si accorse di un grosso diamante posto sul suo guanto sinistro. Luccicava talmente tanto che per poco Jinx non ne rimase abbagliata.
« Bello... Posso averlo? »
« No aspetta! »
Senza alcun permesso slacciò la catena d'oro che legava il diamante al guanto e lo ammirò tra le sue mani. Quel diamante era bellissimo, talmente bello che la ragazza lo considerava già suo.
« Che bel regalo che mi hai fatto... Sono così contenta che... »
La voce di Jinx si spezzò prima di terminare la frase. Qualcosa stava cambiando nel biondo. Il suo battito cardiaco era aumentato ed aveva incominciato a sudare.
« Non dovevi levarmi il diamante! »
Gridò in preda alla rabbia. Jinx non potè che stringere maggiormente la presa su di lui per bloccarlo a terra, temeva in una sua fuga, o peggio. Qualche istante dopo, il giovane incominciò a cambiare. L'aria di sicurezza e di calma fu sostituita da un'espressione maligna e delirante. Il suo corpo, prima impregnato da una fioca luce biancastra, ora emetteva dei raggi oscuri, la sua stessa pelle era impallidita ed era sommerso da un'aura nera. I suoi capelli passarono dal biondo dorato al nero pece, mentre i suoi occhi divennero color rosso sangue.
« Restituiscimi il diamante! »
Urlò a gran voce, facendo quasi tremare l'aria. Jinx si dovette tenere ben stretta a lui per poter evitare di essere spazzata via dalla forza interiore che emetteva. Ma, tutto ciò, non la spaventava. Al contrario, era eccitata alla vista di quella metamorfosi, alla vista di quella trasformazione così malvagia, così paurosa, così pazza. Non riusciva a staccare lo sguardo dai suoi occhi, rossi come il sangue e vivi come un animale inferocito.
« Come posso resistere? »
Detto questo, Jinx pose il diamante per terra e prese tra le mani il volto di Ezreal, baciandolo senza alcun preavviso.
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Dopo aver unito le sue labbra a quelle di Jinx, Ezreal si bloccò di colpo. La sua ira stava scemando ed il suo battito cardiaco stava tornando alla normalità. L'aura oscura che l'avvolgeva lo stava lentamente abbandonando, tornando nuovamente al suo vecchio colorito ed alla sua vecchia aurea magica. Anche i capelli tornarono al loro colore originale, biondi come l'oro. Gli occhi si schiarirono tornando di nuovo ad essere celesti come il cielo. Dopo aver sentito sulla propria pelle gli effetti della trasformazione, anche la mente si lasciò trasportare dalla passione e dalla frenesia del bacio della ragazza dai capelli blu. Ormai non ragionava più con la propria testa. L'unica a comandare il suo volere era la giovane che, tenendo sempre le braccia bloccate ad Ezreal con le ginocchia e stringendo la sua testa fra le mani, lo baciava passionalmente con desiderio. Ezreal non poteva fare altro che lasciarsi trasportare dalla pazza. E tutto ciò era di suo gusto. Il calore che Jinx infondeva in lui tramite il semplice scambio di saliva era inebriante. Lasciava Ezreal con la mente svuotata da tutte le preoccupazioni, lasciando solo il piacere del momento.
« Questo sarà ancora più difficile da dire a Caitlyn... »
Al sentire la voce di Vi, Ezreal e Jinx tornarono nel mondo reale e si staccarono lentamente dal lungo bacio. Vi era ancora bloccata per lo shock, non si sarebbe mai immaginata che Jinx la pazza avrebbe baciato uno dei paladini di Piltover. « Caitlyn l'ammazzerà... », pensò la giovane. Jinx, fissando la sua nuova avversaria, non vedeva l'ora di riprendere lo scontro a suon di proiettili.
« Ops... Beccati! »
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