Torniamo dalla nostra amatissima beniamina - paladina - guerriera della luna.

Dopo averle detto che stava per prendere un anno sabbatico "per andare a cazzeggiare" (seh, vabbè,), ha continuato a infierire, dicendole  testuali parole:

➡️Dobbiamo vedere come procedere, non vorrei arrivare al punto di trovare soluzioni alternative⬅️

Il suo cervello si è subito messo all'erta:

🔊Ti sta dicendo che potrebbe licenziarti.

Quindi, dopo aver pianto come una cogliona, ha chiamato subito sua zia - una nata babbana ma con grandi poteri, deve avere qualche parentela con Hermione - che lavora per la CGIL ergo: ha colleghi sindacalisti.

Intanto le ha detto che avrebbe potuto mettersi in maternità anticipata, ma Bunny non l'ha fatto (capra, capra, capra, porca merda); poi le ha detto di stare tranquilla perché, a eccezione di rarissimi casi, una donna incinta non può essere licenziata e, anzi, l'avrebbe potuto fare lei andando comunque a percepire la disoccupazione (nb: questa non è solitamente percepibile in caso di licenziamento autonomo, tranne in pochissimi casi, e questo è uno: le pressioni del datore di lavoro sulla donna in stato di gravidanza).

Questa è stata la seconda e ultima perla alla quale la nostra guerriera della luna non ho dato risposta. Ma dopo... Beh, dopo è storia.

😈COSA AVREBBE RISPOSTO KEJA OGGI😈

Oh, sei proprio sicuro di quello che stai blaterando? Sì? Okay, d'ora in avanti con me parlerai SOLO tramite avvocato. Bye, baby.

E voi? Cosa avreste risposto a una velata minaccia di licenziamento in tronco per un motivo per genere?

A presto, con la seconda testimonianza.