Parte tre: la tempesta
Passarono gli anni [Sì, ok, ma quanti?] e le piccole sirene vissero mille avventure! [Esattamente mille eh, non una di più, non una di meno] Un brutto giorno Lilla si svegliò di soprassalto e ?? [E??] nel mare era scoppiata una tempesta buia e spaventosa ["Era una notte buia e tempestosa..."]. La sirenetta non sapeva cosa fare [In che senso non sapeva cosa fare? Non sarà di certo la prima volta che vede una tempesta! E se anche fosse, i suoi genitori di sicuro sanno cosa fare, e cioè stare chiusi in casa e lasciare che passi...e invece no] e così parte [La consecutio temporum...] in missione con Mia e Fran [Cosa? Come? Perché?]
Ma ad un cierto punto [Avete della candeggina per caso? Ho bisogno di lavarmi gli occhi] la sirenetta disse: "Tropical girls!" [Questo momento non ha un minimo di senso ed è inserito così tanto per avere il "titolo" di questa pregevolissima opera all'interno della storia, ma almeno lo spelling è giusto! Miracolo! O forse è solo perché era letteralmente scritto sulla copertina del diario su cui ho tracciato delle lettere per comporre questo abominio] vuol dire 'femmine tropicali' [E te pareva che lo spelling è giusto, ma poi non so tradurlo, bisognava fare un errore madornale per controbilanciare la roba corretta] cioè Mia e lei stessa [Più tardi nella storia verrà indirettamente confermato che queste sirene vivono nel Mediterraneo, che a quanto mi risulta non si trova ai tropici. Quindi 'femmine tropicali' un corno. Baby Daphne bocciata anche in geografia, oltre che in inglese e italiano]
Così mandò per prima Mia [Wow, che amica premurosa che sei, Lilla]; Mia [quanto mi danno fastidio le ripetizioni! Ho ancora questo problema quando scrivo, ma sto cercando di migliorarmi. Il dizionario dei sinonimi e contrari mi sta aiutando molto] però non resisteva alle tempeste [Di nuovo consecutio sbagliata, e la tempesta che si moltiplica diventando più tempeste...non ce la posso fare] "Aiuto! Aiuto! Aiuto!" gridava terrorizzata. Subito Lilla partì al salvataggio da sola [Mi pare giusto, dato che sei stata TU a metterla in pericolo in quel modo in primo luogo, da amica premurosa che sei]; Fran intanto si rifugiò dietro la sua schiena per non affondare negli abissi bui e pure spaventosi e pericolosi [Capito? Gli abissi non sono solo bui, ma pure spaventosi, oltre che pericolosi. "Era una notte buia e tempestosa..." parte due. Ah, e posso solo dedurre che con 'la sua schiena' intenda la schiena di Lilla] si tiense [Sono abbastanza sicura che questa cosa non esista in italiano] forte e solido perché se rischiava tra le onde un rischo fortissimo [ la 'i' di 'rischio' non pervenuta] ma per fortuna è lì appeso alla schiena di Lilla [Ok, avevo ragione]
I loro genitori [Evviva, un focus sui genitori! Ci sarà da divertirsi] erano disperati [Ci credo, i loro figli si sono lanciati in una missione potenzialmente suicida, si suppone senza dire niente a nessuno, e presumibilmente vanno alle elementari!] sia i genitori di Mia che i genitori di Fran sia i genitori di Lilla erano tutti disperati quel giorno [Ripetizioni ed orrori grammaticali in una sola frase...perfetto, direi]. Sospiravano: "Spero che i nostri figli stiano bene" [Oddio! Un congiuntivo giusto! Miracolo! Comunque, se siete così preoccupati, perché non chiamate la polizia delle sirene o qualcosa del genere? Perché non uscite a cercare i vostri figli?] "Sì, non dire bugie signorina Sol, Lilla, Mia e Fran staranno bene di sicuro" [Chi sta parlando? Chi è la signorina Sol? Perché la persona che parla le da del tu e poi la chiama 'signorina'? Credo che questa persona stia cercando di negare la realtà e convincere più sé stessa che la signorina Sol. A proposito, perché mai la signorina Sol avrebbe mentito? A me sembra che abbia solo espresso un ragionevole dubbio] "Spero che anche il mio piccolo Fran stia bene, come le sue amichette" [Quell''amichette' non dovrebbe farmi così ridere, così come quel 'piccolo'. Forse mi sbaglio, ma non credo che i genitori in genere chiamino i loro figli 'il mio piccolo Fran'. A proposito, si suppone che stia parlando uno dei genitori di Fran] e la mamma di Mia aggiunse: "Mia sta bene, spero" e i genitori di Lilla: "Ho Lilla [Non è così che funziona il vocativo...] piccola nostra Lilla stai bene?" [Ma chi cavolo parla così? Nessuno!] "Sì, starà bene, dobbiamo solo avere pazzienza" [Pazzienza con due zeta, mi raccomando, altrimenti non va bene] "Sarà ancora viva Lilla?" [Bella domanda. Io sinceramente spero di no] disse il suo padre Pirolo [Aspe', ho letto male oppure 'il suo padre' (il padre di Lilla, si suppone) si chiama davvero Pirolo? Se è così, mi dispiace molto per lui, anche più di quanto mi dispiace per Fran e Dalisina. Ma sinceramente, tutto questo dialogo è una deduzione un po' campata per aria di quello che immagino il testo significasse, perché in questa parte è davvero impossibile capire chi sta parlando, quindi non si piò mai essere sicuri di niente] e pensò che Lilla stesse bene ed era la verità [Allerta spoiler: nella pagina seguente si vedrà che non era la verità perché Lilla non sta per niente bene]
Dopo un po' Lilla, Fran e Mia tornarono a casa dai loro genitori
[Sembra un lieto fine, vero? E invece no! Perché? Lo scoprirete nella prossima punta- ehm, nel prossimo capitolo!]
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