23.
Ti voglio e basta
Respira l'aria di novità
C'è una nuova coppia in città
Gaia.S.
•ℂ𝕒𝕥𝕙𝕪•
Parte piccante, se vi disturba saltate al prossimo capitolo.
☆☆☆
Sale a cavalcioni su di me senza mai interrompere il bacio. Posiziona le mani di fianco alla mia testa e, impugnando sopra la mia testa, dei lembi della coperta, li strizza con forza.
Sento una pressione, proveniente dalle profondità di me che mi spinge ad andare avanti.
Ho voglia di esplorare il suo corpo e che lui tocchi il mio. Ho bisogno delle sue mani addosso, voglio Kyle.
Respiri pesanti escono dalle mie labbra non appena inizia a scendere con i baci verso il mio collo scoperto.
Succhia una piccola porzione di pelle, alternando con dei morsetti, facendomi perdere la testa.
Inarco la schiena verso il suo petto nell'istante in cui lo sento sfiorare un punto delicato, che mi fa sciogliere sotto di lui.
Fa passare le mani sul mio corpo, sfiora le mie curve arrivando così, alla fine della maglietta.
Inizia ad alzarla e con lei anche il suo capo si alza per guardarmi negli occhi «per qualsiasi motivo, se non vuoi fare qualcosa dimmelo io mi bloccherò, ok bestiolina?» Domanda, con una punta di incertezza nella voce.
Annuisco sicura, non aspettando altro che mi tocchi di nuovo.
Sfila in una mossa la maglia, lasciandola cadere da qualche parte nella stanza. E la stessa fine fa il piccolo reggiseno bianco che portavo.
Guarda il mio petto nudo famelico. Porta un pollice sull'elastico dei boxer che mi ha prestato precedentemente, facendolo passare su tutta la lunghezza.
Apre la mano e inizia a salire delicatamente su tutto il mio petto, delineando con estrema precisione tutte le mie forme, arrivando fino ad un seno e strizzandolo non appena avvolto del tutto.
Mi bacia con una lentezza spaventosa il ventre, risalendo con una scia di baci, senza mai lasciare la presa sul mio petto.
Prende in bocca il capezzolo non contenuto nella mano, iniziando a leggere e succhiare leggermente.
Dei sospiri di piacere nascono dalle mie labbra non appena inizia ad alternarsi pure con l'altra mano, massaggiando la superficie morbida.
Si stacca bruscamente e un senso di disapprovazione generale si fa spazio in me.
Lo voglio vicino.
Anzi... lo voglio e basta.
Allunga le mani sui miei boxer tirandoli via. Mi prende le cosce allargandole tanto quanto basta per posizionarci la testa in mezzo.
Inizia a lasciare dei baci caldi sopra la mia intimità, sento il mio respiro accelerare all'impazzata.
Appena smette, il contatto morbido viene sostituito immediatamente da quello umido della sua lingua.
Mi lecca compiendo dei movimenti circolari lenti che mi fanno perdere la testa e sussurrare il suo nome.
I movimenti man mano aumentano di velocità, posiziono le mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente.
Le cosce si avvicinano, schiacciando la sua testa tra di esse, ma con forza le stringe riaprendole di colpo senza mai smettere di leccare.
«Kyle...» gemo sentendo una sensazione strana. Credo di essere in una bolla, dove ci siamo solo io e lui. Non sento il letto sottostante, sembra di star fluttuando.
Poi arriva, una scarica veloce e potente, parte dalla punta dei piedi arrivando fino allo stomaco.
Apro gli occhi e spalanco la bocca assuefatta da questa sensazione nuova e bellissima, senza fare uscire il minimo rumore, se non un leggero gemito.
Tendo le gambe e inarco la schiena quasi come posseduta. Appena si stacca mi rilasso completamente sotto di lui. Vedo tutto un po' sfocato e le farfalline volare per la stanza.
«Non hai ancora visto niente...» sussurra roco, alzandosi e avvicinandosi ad un cassetto. Prende una bustina piatta di colore azzurro e dopo averla aperta e tirato fuori il contenuto, si riposiziona su di me.
Appoggia quello che sembrerebbe essere un elastico in gomma, sul mio stomaco.
Si toglie anche lui i boxer e questi ultimi fanno la stessa fine degli altri indumenti, buttati per terra chissà dove.
Riprende in mano il sacchettino e nel mentre fisso il suo corpo marmoreo.
Senza esitazione se lo infila ed io rimango spiazzata non avendo mai guardato così da vicino un ragazzo e non sapendo che fare, chiudo gli occhi.
«Voglio vedere i tuoi occhioni bestiolina, li voglio vedere durante, dopo, appena scoprirai questa nuova sensazione e appena lì vedrò bianchi perché rovesciati dal piacere che ti farò provare» mi sussurra all'orecchio. Un brivido mi trapassa la schiena e io li riapro come richiesto «sentirai un po' di bruciore inizialmente, ma non temere passera subito» annuisco poco convinta dopo queste parole.
Si avvicina facendo strusciare la sua intimità sulla mia, lascia un bacio sulla fronte, poi uno sulla guancia ed infine uno a stampo di durata nettamente maggiore.
Sussulto non appena lo sento entrare in me con un colpo secco. Appoggio le mani sulla sua schiena muscolosa, graffiandola e tirandola.
Stringo i denti e respiro profondamente, lui mi aspetta rimanendo fermo.
Lacrimo un pochino e Kyle mi bacia le guance dolcemente, così facendo riesce a distrarmi dal dolore.
Appena questa sensazione si attenua, rilasso le mani, smettendo di graffiare la schiena di Kyle e con calma, riprende il movimento.
Si muove lentamente, aventi ed indietro. Sospiro appagata dalla sua presenza al mio Interno.
Il dolore sparisce completamente, lasciando spazio ad un piacere immenso che non riesco a trattenere. Inizio a gemere sentendolo andare ad una velocità sempre più elevata.
Riesce a toccare un punto in particolare che mi fa sfiorare il cielo con un dito e toccare le stelle.
«Ti prego... lì Kyle, lì» supplico, inarcando la schiena all'inverosimile. Segue il mio consiglio, accontentandomi.
Rovescio gli occhi all'indietro accolta da una disarmante dose di piacere, mai provato prima.
«Oh sì amore, adoro quando mi supplichi» dice ghignando, per poi baciarmi.
Ha la fronte imperlata di sudore, così come i suoi muscoli, i quali ad ogni spinta si contraggono, dandomi una visuale quasi più goduriosa dell'atto.
Poi tutto accade, di nuovo quella sensazione. Molto più potente di prima.
Sento un calore improvviso invadere il mio corpo e involontariamente, giro la testa di lato.
Vedo tante piccole lucine girare intorno alla stanza e sembra di stare in paradiso.
Mi sento quasi molle, impotente. Ma soprattutto: appagata.
Lo sento sospirare pesantemente e mentre sta per uscire lo trattengo «rimani ancora un po' per favore» lo supplico.
Un sorriso sbilenco invade il suo volto contento. Non dice nulla e si sdraia su di me, infilando il naso tra le pieghe del mio collo e aspirando il mio profumo.
«Bestiolina...» trattengo il respiro non sapendo che rispondere. Sento di potermi fidare ciecamente di lui, sento un istinto che mi dice di non lasciarlo mai.
Però non mi ricordo, non mi ricordo chi sia e niente di lui.
«Ti amo» sussurra. E io sgrano gli occhi, rivedendo tutto quello accaduto nel mio passato.
«La memoria...» rispondo a bassa voce. Kyle alza la testa per guardarmi confuso e io continuo «mi è ritornata la memoria...».
☆☆☆
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