In un batter d'occhio mi ritrovo su Namek sul quale è calata la notte.

<Impossibile, su Namek la notte non scende mai!> mi giro e... un abnorme drago, molto più inquietante di quello terrestre mi fissa, per poi dire:

<Ho esaudito il vostro primo desiderio. Passate al secondo.> dice con la sua voce cupa.

<Parlami di grandi sfere del drago, simili alle tue, ma molto più grandi: più o meno come pianeti di proporzioni gigantesche!> gli comando, ma sembra ignorarmi del tutto. Allora mi rivolgo al muso verde con cui ho stretto quel patto.

<Ehy! Tu! Dimmi perché non mi risponde!>

<Bardak, devi formulare il desiderio in namecciano...> viene interrotto.

<Vi siete decisi?! O posso anche andare?.> quel drago inizia a seccarmi. Poi il muso verde riprende il discorso:

<Bardak, chiederò al drago qualsiasi cosa tu voglia, traducendolo per te. Descrivimi queste sfere.> mi ritrovo nuovamente a parlarne, tra i lamenti di quello stupido drago. Una volta conclusa la descrizione, il namecciano esprime parole a me sconosciute. Quando...

<Posso dire con certezza che il loro nome è Sfere del Desiderio, furono ideate e create dal Dio dei draghi, e da esse spunta fuori un drago, che, al contrario mio e del drago terrestre, non ha limiti e può esaudire qualsiasi desiderio venga in mente a chiunque. Le sette sfere sono disperse tra il sesto e il settimo universo che non sono nient'altro l'universo in cui viviamo e il suo opposto... nel complesso esistono dodici universi, che, tutti assieme formano il tredicesimo. Questo è quanto. Passate al terzo desiderio!> dice il mostro verde.

<Voglio incontrare mio figlio nel futuro, pochi mesi prima che inizi lo scontro finale con Freezer!> chiedo, ansioso di vedere come si sarà allenato, e di come, su Namek, abbia sconfitto Freezer. Il namecciano traduce sicuro, faccio un cenno di ringraziamento con lo sguardo.

<Come desideri.> li guardo ancora, poi il nulla: per alcuni istanti non vedo niente. Atterro su una casa bianca, a forma di cupola, di testa, perdendo così conoscenza. Mi risveglio sentendo delle urla strazianti...

<Chi sarà mai?!> mi avvicino alla fonte delle urla, ma sembra essere dentro la casa, così sbircio dalle finestre... inaspettatamente il mio orgoglio viene ferito nel profondo: Kakaroth è accudito da una terrestre, nemmeno troppo bella.

<Chichi, voglio andare ad allenarmi!> esclama lui.

<NON DIRE SCIOCCHEZZE, IDIOTA, HAI VOLUTO SFIDARE IL DIO DELLA DISTRUZIONE?! E ORA NE PAGHI LE CONSEGUENZE! OLTRETUTTO MI HAI PROMESSO DI METTERE LA TESTA A POSTO PER QUELLA COSA LÌ!> strilla lei... non so come non abbia fatto a non ucciderla... aspetto che la donna lasci la camera, per passare le mie forze a Kakaroth e vedere cosa ha fatto in tutti questi anni. Mi sembra scosso, ma a quanto pare non gli dà peso, scende di corsa dal letto, si veste con degli strani abiti arancioni e blu, e poi esce di casa senza nemmeno rendersi conto di me. Ovviamente lo seguo, senza farmi vedere, ma ad un tratto...

<Chi sei? Mi segui da un pezzo.> la sua voce si fa sentire forte e sicura di sé.

<Così ti sei accorto di me eh?>

<Da quando ero in camera. Su avanti! Chi sei?!> lo ignoro completamente, e preso dalla furia:

<Cretino! Quando eri piccolo sei stato mandato su questo Pianeta per distruggerlo! E invece tu hai pensato bene di rimanerci! Cosa credi?! Che noi Sayan siamo idioti?! Perché non l'hai distrutto?!> osservo che mi guarda allibito.

<Urcaaa, ma io e te siamo identici!> poi torna serio

<Non l'ho distrutto per diversi motivi. Chi sei?!> mi chiede sicuro di sé.

<È ora che tuo padre ti metta in riga, se vuoi sconfiggere Freezer.> gli rispondo con aria sicura.

<Se sei un Sayan sai anche che mio padre è morto in seguito all'esplosione del nostro pianeta natale! E poi... Freezer è morto tanti anni fa, l'ho sconfitto già.> riesce a fregarmi. No, non può essere che il drago si sia sbagliato, ho chiesto di voler ammirare il loro scontro finale, non ci credo! È impossibile!

<Ne sei proprio sicuro?> rispondo alludendo sia al primo argomento che al secondo. Poi mi trasformo in quel guerriero dai capelli d'oro.

<Se rispondi così a tuo padre, dovrò per davvero rimetterti in riga!> continuo.

<Sai trasformarti anche in Super Sayan? E anche in quella forma mi assomigli, ma mio padre è morto!> mi risponde.

<Super... Super Sayan, lo chiami così tu? Q-questo vuol dire che... anche tu...> lo vedo trasformarsi di fronte a me. Prima stupito, poi contento gli sorrido.

<Allora, figliolo, affrontami, voglio capire fin dove arriva la tua forza.> mi preparo al combattimento, e per coincidenza, assumiamo la stessa posa da combattimento. Ci scagliamo l'uno contro l'altro e...

***Leggi***

Si, ammetto di essere stronzo a fermare lo scontro all'inizio, ma regà... non posso mettere tutto in un capitolo, vi pare? e.e oltretutto stava iniziando ad essere un pochino troppo lungo. BEEEEEENE. Detto questo... come finirà questo scontro padre-figlio? Cosa succederà? Perché Bardak è arrivato in una fase temporale posteriore a quella dello scontro tra Goku e Freezer? Lo saprete solo leggendo i prossimi capitoli. Vi ricordo che se vi piace potete lasciare la bella stellina, che a me fa sempre bene, commentate (purché sia in modo costruttivo) e condividete questa fanfiction con la djente a cui potrebbe piacere. Noi ci vediamo al prossimo capitolo e sono ad 890 parole. Arrivo a 900 e chiudo.

897
898
899
900!