Capitolo 23 - parte seconda -
Sam era posato sulla staccionata e mordeva insistentemente un filo di fieno tra i denti. Sembrava un cane rabbioso, in procinto di azzannare il primo povero diavolo che avesse avuto la sfortuna di capitargli davanti perciò gli altri cowboy che erano con lui in quel momento, se ne rimanevano bellamente alla larga.
Aveva molte cose a cui pensare, primo tra tutti l'accesa discussione avuta con la sua ormai ex moglie alla taverna. Non si capacitava di come avesse potuto sposare una simile stronza ed profittatrice senza nemmeno accorgersene; non solo aveva deciso che non voleva tenere il bambino almeno durante le festività, ma pretendeva un cospicuo assegno mensile e metà della casa che faticosamente aveva costruito dopo anni di sacrifici! No, non glielo avrebbe concesso! Per Aron forse era un bene staccarsi da una donna simile, ma per i soldi doveva assumere un buon avvocato, e se non avrebbe accettato di patteggiare, l'avrebbe citata in tribunale. Infine il pensiero corse, irrimediabilmente mentre fissava il cielo, ad Amanda e al suo sguardo ferito e accusatorio. Cristo se ripensava che la sua ex gli aveva taciuto che anni prima Amanda era andata fino in Montana con la speranza di rivederlo e invece aveva dovuto tornarsene a casa perché lui era troppo furioso e stupido, e quindi aveva preso la decisione assurda di sposarsi.. Forse, se non fosse stato tanto rancoroso ed orgoglioso, avrebbe preso un altro volo e avrebbe fatto un altro tentativo di parlarle, magari avrebbe sposato lei ed Aron sarebbe potuto essere il loro bambino. Ma era troppo tardi, e non si poteva piangere sul latte versato.
- Ehi Sam, cos'hai che non va amico? - chiese Heath, che era andato con loro nonostante dovesse rimanere a casa a riposo, non c'era verso di farlo rimanere a poltrire, nemmeno se avesse avuto una pallottola in corpo!
L'altro sospirò - Cosa vuoi sentirti dire per prima? Ho probabilmente minato ogni possibilità di avvicinare Amanda con le mie parole, ho incontrato la mia ex moglie ed infine, Amanda ha visto noi due insieme e chissà che diavolo ha pensato! Risultato? Ha accettato l'invito di uno, e stasera lei e la tua ragazza andranno al vecchio fienile per una delle solite feste! - ringhiò frustrato.
- Oh. - disse l'altro.
- C'era anche Audrey, ergo con Amanda ci andrà anche lei -
- Aspetta cosa?! No no no! Assolutamente no! - sbottò Heath. - Non esiste! C'è sempre un casino assurdo a quelle feste, e Audrey non si è ancora ripresa! - '' E non potrei nemmeno proteggerla in questo stato '' pensò - Inoltre non sappiamo ancora chi ci sia dietro all'incidente, e se l'assalitore fosse ancora nei paraggi?.. Devo chiamare Ethan, dobbiamo seguirle e tenerle d'occhio Sam, non possiamo sottovalutare la cosa! -
Sam annuì; ci aveva pensato anche lui e concordava che l'idea di andare ad una festa piena zeppa di persone non era buona. - Hai ragione, e poi chissà, magari è l'occasione per parlare con Amanda - disse più a se stesso che all'amico.
Nello stesso momento, una ragazza stava stravolgendo l'armadio, e la pazienza dei due amici, che si limitavano a fissarla sconsolati mentre abiti di ogni colore e lunghezza volavano nell'aria per poi piombare con un dolce fruscio sul pavimento.
- Mi spieghi cosa stai facendo? Ti rendi conto almeno che saremo in mezzo all'erba, e tu stai cercando un vestito che nemmeno sui red carpet? - sospirò Audrey massaggiandosi la fronte.
- Ma sarà una grande festa no? E poi, se non ci vestiamo bene noi, chi lo fa? Piuttosto voi due, alzate i vostri dorati deretani e datevi una mossa! Non avete ancora deciso - rispose piccata l'altra, mettendosi le mani sui fianchi e fissandoli torva.
Dennis annoiato alzò le spalle - Maglietta e jeans saranno più che sufficienti. E poi, chi vuoi che ci guardi? Saranno tutti impegnati a bere e a ballare, oppure a nascondersi dietro a qualche albero a scopare come orsi -
Audrey lo fissò scandalizzata, certe volte dimenticava che per quanto gay, il suo amico rimaneva un uomo - Dio santo! Ho conosciuto diversi gay tra i clienti che venivano alla pasticceria Dennis, ed erano adorabili! Tu.. Sei peggio di uno scaricatore di porto! -
- Senti chi parla! Voi due quando vi incazzate sembrate delle taglialegna russe in quanto a imprecazioni! -
- Certo certo, divagate pure quanto vi pare voi due.. Poi come al solito vi ritroverete all'ultimo a correre avanti e indietro per la stanza! E Dennis? Cosa significava quella sceneggiata di stamattina? - chiese angelicamente Amanda.
- Non ho niente da dire a riguardo. Ho espresso tutto già poco fa - rispose evasivo il ragazzo, nascondendosi il volto dietro ad un cuscino.
- Eh no bello mio! Ci dai delle egoiste e poi dovremmo lasciar correre? Avanti, sputa il rospone! - sibilò Amy saltandogli addosso.
Iniziarono una lotta tra loro, per poi coinvolgere anche Audrey in una vera e propria lotta di cucini che durò per parecchio tempo fin che non collassarono tutti e tre sul pavimento. Dennis prese fiato e si mise a sedere composto - Ho litigato con Jim -
Audrey lo fissò - Come mai? -
- A me lui piace. E' il primo ragazzo dopo la morte di Ben che mi ha preso non solo a livello fisico.. Quando però gli ho chiesto cosa provasse per me non ha detto niente, mi ha chiesto perché gli facessi una domanda del genere e io ho ribattuto con un: forse perché da quando sono qui scopiamo allegramente? E lui ha sottolineato lo scopare, che ci stiamo divertendo e basta.. Quando però gli ho detto che per me non era solo una scopata, che poteva essere qualcosa di più.. Mi ha detto: perché rovinare tutto? Tanto tra qualche giorno ripartirai no? Perché chiedere di più? -
Amanda sospirò - Che imbecille.. -
Audrey lo abbracciò - Ho piccolo Den! E' davvero un idiota, ma forse.. Forse lui non è l'uomo per te, vi conoscete appena e forse non siete fatti per stare insieme a lungo.. Forse nessuno di noi tre è adatto a rimanere qui.. -
- Heath e Sam sono innamorati di voi. Sareste delle imbecilli se ve li lasciate sfuggire di mano! - mugugnò tristemente affondato nei capelli dell'amica.
- Sentite, stasera ci divertiremo ok? Faremo vedere loro che possono perderci in qualsiasi momento e che quindi devono decidersi una volta per tutte se ci vogliono o no! Non siamo le loro bambole! Perciò ragazzi miei, vestiamoci come se andassimo ad una sfilata di Vouge! - ribatté Amanda, battendo le mani.
I due amici gemettero sconsolati: si prospettavano ore estenuanti!
La musica si sentiva già ad un chilometro di distanza, e quando scesero dall'auto che dovettero parcheggiare a diversi metri dal locale improvvisato, e lo raggiunsero Amanda sospirò di stupore. Mai si sarebbe aspettata una massa così ingente di gente che era già mezza ubriaca! C'era da dire che avevano raggiunto la festa alle undici di sera, ma che fossero così tanto sbronzi non se lo sarebbe aspettata! Solo sentire la zaffata di alcool nei respiri di alcuni uomini che le si erano avvicinati l'avrebbero portata a coma etilico.. Ma d'altronde erano semplici cowboy, non avevano la grazia degli ubriachi di New York.
- Questo posto è.. è.. -
- E' semplicemente fantastico! Cristo, io qui mi ci trasferisco! Non si trattano proprio male qui eh Audrey? - la punzecchiò Dennis, dandole di gomito. L'altra fece una smorfia: lei non amava molto i posti affollati, anche se in città aveva imparato a tenere a bada l'ansia. Ma con un pazzo in circolazione, era seriamente preoccupata.
- Sentite.. Non vorrei essere ripetitiva, ma ricordate che non rimarremmo qui a lungo. E soprattutto rimaniamo vicini! Possibilmente stiamo vicini all'uscita d'emergenza!! - sibilò nervosa Audrey, guardandosi attorno. Aveva già intravisto Rachel e la sua fida cagnolina, e questo le aveva fatto annodare lo stomaco; ricordava ancora lo sguardo di puro odio che le aveva riversato qualche giorno prima. La trovava fastidiosa, ma non la odiava nonostante le avesse rovinato la scuola ai tempi, ma odiarla.. Invece nello sguardo di Rachel quello che aveva visto, le aveva fatto accapponare la pelle.
- Si si abbiamo capito! Ma ora.. Buttiamoci nella mischia! - urlò Amy afferrandole un braccio e trascinandola nella massa.
Dennis aveva iniziato a ondeggiare il capo e i fianchi a tempo di musica, mentre si destreggiava tra la marmaglia per raggiungere il bancone; Jack stava preparando i soliti drink e fece un piccolo cenno di saluto al ragazzo, offrendogli poi una birra. Non sapeva quanto Jim gli avesse detto, ma a quanto sembrava doveva saperne abbastanza di quella sottospecie di relazione in cui si era gettato con il bel barman.
- Ehi piccolo new yorkese! Sei tutto solo stasera? - gli chiese Jack, spillando altra birra dal fusto.
- Eh? Oh no! Ci sono anche Amanda e Audrey, sono laggiù! Stanno cercando di raggiungere l'altro lato del bancone - disse disinvolto, sorseggiando e gustandosi appena la birra. '' Dove diavolo è Jim? '' si chiese '' Dovrebbe essere qui con il fratello! Spero non sia da qualche parte imboscato.. '' pensò mentre una fitta di fastidio gli pungeva insistentemente lo stomaco.
- Capisco, siete un trio inseparabile eh? -
- Bè.. Si, viviamo praticamente in simbiosi noi tre. Forse perché a New York gira brutta gente ed è meglio non girare soli, in fin dei conti è così che ci siamo conosciuti -
- Davvero? Anche qui comunque gira brutta gente, dovreste fare attenzione ovunque non solo in città -
- E' forse un allusione a qualcuno? -
- Forse - rispose Jack facendogli l'occhiolino, andando a servire altre persone.
Dennis non capiva, cosa significava quella frase? Non sapeva perché, ma un brutto presentimento si fece strada dentro di lui; si alzò ed andò dalle ragazze che stavano ballando al ritmo d'una canzone molto ritmata, o meglio: Amanda ballava come una selvaggia, Audrey sembrava dondolare come un'ubriaca sul posto. Si mise in mezzo alle due e afferrò una mano di entrambe facendogli fare una piccola giravolta, ridendo alle facce delle sue più care amiche. Qualcuno picchiò sulla sua spalla, e quando si voltò sorrise: Sam era davanti a loro, chiaramente incazzato. Forse aveva visto quanto Amanda si strusciasse su ogni uomo della sala!
- Posso prendere la tua amica? Heath è fuori, fareste meglio a uscire e tornare a casa. E' successa una cosa, è meglio quindi che usciate - bisbigliò all'orecchio. Dennis annuì incerto e fissò le altre.
Amanda inviava sguardi infuocati all'uomo, chiedendosi per quale motivo fosse lì e la stesse disturbando; lo vide avvicinarsi e, prima che potesse dire qualcosa, venne trascinata lontano dagli amici.
Iniziò a divincolarsi come una furia - Che diavolo fai?! Cosa vuoi?! E lasciami! - urlò inferocita.
- Che ti piaccia o no, ora mi ascolterai dannazione! Chissà che questa storia alla fine non finisca finalmente con un lieto fine! O magari mi manderai al diavolo, ma per ora cazzo mi ascolterai! - ribatté lui, trattenendo a stento la rabbia.
Dennis e Audrey li fissarono andarsene, poi lei domandò - Ok, cosa vi siete detti? Tanto per sapere come salvarti il culo dalla furia da banshee di Amy più tardi -
- Dobbiamo uscire, Heath è qui fuori e vuole che torniamo a casa. Non so altro, ma credo ti spiegherà tutto lui -
Uscirono a fatica all'esterno, e fecero molta fatica a trovare l'uomo; Dennis si guardava attentamente in giro, poi vide qualcosa che lo fece bloccare sul posto e mancare il respiro: Jim, l'uomo per cui provava più che della semplice attrazione, stava avvinghiato ad una ragazza poco distante da lui. La stava baciando e toccando in modo lascivo e per poco non rigettò la cena sull'erba. Come poteva? Lui veniva baciato con passione, lui veniva toccato languido e dolce, da un ragazzo altrettanto dolce e passionale. Quello non era Jim, il suo Jim.. No quello era qualcuno che non aveva mai conosciuto, Jim non era mai stato suo.
- Dennis, che succede? - chiese Audrey accigliata, seguendo la direzione del suo sguardo. Imprecò mentalmente, furibonda - Andiamo Dennis! Non merita niente quel.. -
Il suo amico stava tremando visibilmente, e temette per i suoi nervi che sarebbero crollati da un momento all'altro.
- Sei un bastardo!! - urlò furioso, con gli occhi lucidi.
Jim si staccò immediatamente e lo fissò completamente disorientato: non si aspettava di vedere Dennis alla festa!
- Dennis.. - bisbigliò sconvolto, allontanando la ragazza che mugugnò di disappunto. Si avvicinò immediatamente ma l'altro non gli diede il tempo di aprire bocca: gli sferrò un pugno in faccia senza troppi complimenti. JIm cadde a terra, tenendosi il naso che aveva preso a sanguinare, guardando addolorato il ragazzo.
- Mi fai schifo! Schifo! Sei solo un bastardo a cui basta un buco qualsiasi per venire! Anche se si tratta di un buco maschile! Sei.. - la voce si incrinò, mentre calde lacrime caddero lungo le guance.
- Dennis, fammi spiegare.. - tentò Jim, alzandosi.
Audrey si parò di fronte - Stagli alla larga, hai già fatto abbastanza, razza di bastardo! Osa anche solo fare un fiato verso di lui, e giuro su Dio che ti strappo le palle e le faccio ingoiare!! - sputò disgustata, afferrò Dennis e lo trascinò lontano, lasciando l'altro a fissare le loro schiene allontanarsi velocemente.
- Ehi Audrey! - urlò una voce alla sua sinistra.
Si fermò, e vide Allen correre verso di lei. Sembrava un tantino troppo su di giri per i suoi gusti, e gli era anche troppo vicino.
- Stai andando via? Dai, vieni con me a ballare! - disse lui, sorridendole e afferrandole il polso, stringendolo troppo.
- Allen.. Mi spiace.. Dobbiamo rientrare, il mio amico non sta bene.. Per favore, mi lasci? Mi stai facendo male.. - disse lei. Non sapeva perché, ma sentiva che non doveva fidarsi di lui. C'era qualcosa di strano, e soprattutto l'odore che aleggiava sulla sua pelle e sui suoi vestiti era fastidioso.
- Mollala immediatamente! Non te lo ripeterò una seconda volta! - tuonò una voce davanti a loro.
Heath si era avvicinato velocemente e guardava furibondo l'altro - Ora Allen! -
- Ma tu guarda! Il cavaliere dalla scintillante armatura! Anche se un po' ammaccata direi! Dovresti lasciare decidere a lei, non credo voglia tornare a casa con te, non sei suo padre! -
- No, sono il suo uomo infatti. E so per certo che vorrà venire via con me. Stalle lontano Allen, sappiamo entrambi perché sei qui e non ti permetterò di rovinare tutto, ancora una volta - sibilò gelido, afferrando la mano ad Audrey che si era irrigidita: cosa significava quella frecciatina?
Allen lo guardò con odio, e digrignò i denti - Attento Barkley, non sono più il nerd della scuola.. -
- Io invece sono rimasto il solito stronzo, e se ti azzardi ancora a toccarla ti spacco la faccia senza troppi problemi - ribatté Heath - Andiamo! - ordinò, trascinando gli altri due via da quella festa.
- Che significava quello scambio di sguardi e battute? - domandò lei, abbracciando l'amico che singhiozzava ancora ma più flebilmente.
- TI spiegherò le cose a casa - rispose secco e furioso l'altro.
'' Non si prospetta nulla di buono '' pensò lei sconfortata '' Sapevo che questa serata non avrebbe portato a nulla di buono! ''
Lo so, questo capitolo non è il massimo. In effetti è stato un parto, ma ora le cose cominceranno ad avere un senso lo giuro! Mi spiace se i miei tempi di aggiornamento si stanno allungando, ma è un periodo veramente da schifo anche per me.. Scusatemi
Un bacione
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