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Capitolo 18


Erano passati alcuni giorni dall'incidente con la mandria, eppure né Amanda né Sam avevano ancora affrontato l'incontro per discutere. Entrambi non riuscivano a mettere da parte l'orgoglio e parlarsi a cuore aperto, perciò in casa c'erano due schieramenti ben distinti: Audrey e Amanda da una parte, Heath e Sam dall'altra; in verità i due proprietari del ranch decisero di supportare gli amici dando loro consigli e supporto per spronare, ma per il resto avevano deciso di rimanere fuori dalle loro beghe, purché non li mettessero in mezzo. Dennis aveva optato per rimanere il più neutrale possibile, per quanto amasse Amanda non se la sentiva di appoggiarla nella sua crociata contro il mandriano, voleva semplicemente osservare le cose in modo imparziale e all'ultimo intervenire per chetare gli animi focosi degli abitanti della casa.

Quel giorno faceva piuttosto caldo e c'erano molte cose da fare al ranch. Audrey stava sorseggiando un caffè con Poppy mentre decideva la torta da preparare per Kelly e i suoi ultimi giorni da lavoratrice; la bionda continuava a ticchettare con la penna sul blocco da disegno che era ora aperto sul tavolo di fronte alle due. C'erano già diversi schizzi di torte stilizzate sul foglio, e lei e la sua amica continuavano a chiacchierare sulle varie composizioni dei gusti ma erano ancora indecise sul da farsi.

- C'è del caffè anche per me? - chiese Heath, interrompendo momentaneamente i discorsi delle due ragazze e camminando con sicurezza verso Audrey che arrossì lievemente, quando si abbassò su di lei e le diede un bacio sull'angolo della bocca e facendole una piccola carezza con il pollice sul suo collo bianco e bisognoso di baci e morsi. Poppy sghignazzò dietro la sua tazza di caffè caldo vedendo l'imbarazzo sul volto dell'amica, ma dovette fare attenzione di non farsi vedere altrimenti l'avrebbe sicuramente presa a mestolate in testa, perciò rimase in silenzio ad osservare lo scambio di effusioni tra i due. Era sinceramente contenta per lei, ma anche preoccupata: Audrey era sempre stata innamorata di Heath, anche quando diceva che il sentimento di era spento. Era sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle e vogliosa di una storia seria da coltivare, ma Heath.. Non aveva mai dato segno di voler mettere la testa apposto; certo era notevole che si fosse accorto finalmente dell'amica ma temeva che fosse ancora immaturo, e che probabilmente presto si sarebbe spaventato o stancato di questa nuova relazione. Voleva fidarsi di lei, e l'avrebbe sostenuta anche quando le cose si sarebbero messe male. Cosa che sperava non avvenisse mai.

- Si c'è ancora un pò di caffè nella macchinetta, mangia qualcosa anche visto che oggi non devi andare nei campi puoi tranquillamente farla qui in casa no? - disse Audrey dopo essersi ripresa. Lui la guardò e sorrise appena - Si oggi abbiamo solo da vaccinare il bestiame, riportarlo in stalla dopo aver pulito tutto e via. Comunque vedo che siete impegnate, perciò tolgo il disturbo! Se dovessi comunque avere bisogno di me.. - disse malizioso - Vieni a chiamarmi quando vuoi! Ah dovrebbe anche venire Ethan per quella cosa più tardi - e se ne andò, lasciando Audrey boccheggiante per quel non tanto velato sottinteso e Poppy con una faccia disgustata, come se avesse ingoiato un limone molto più acido del normale.

- Come mai l'idiota deve venire qui? - chiese piuttosto seccata la ragazza, una volta che l'uomo avesse chiuso la porta dietro di sé.

- Dennis ieri ha scattato alcune foto vicino alle recinzioni, trovando i segni di pneumatici. Siccome crediamo si tratti dei ladri di bestiame, speriamo possano essere d'aiuto per le indagini - le rispose Audrey sospirando, già ansiosa nel vedere l'incontro tra i due - Non hai mai parlato ad Ethan di quella cosa? Secondo me potreste davvero arrivare ad un punto se solo parlaste. - parlò in modo gentile ma conciso. Capiva Poppy, ma non poteva però pretendere che Ethan capisse qualcosa se lei per prima manteneva le distanze.

- No e non intendo entrare nell'argomento Audrey, davvero. Per me è una questione chiusa, morta e sepolta! Ho tentato alcune volte, ma lui non mi prende mai sul serio anzi sembra quasi gli faccia schifo anche solo avvicinarsi a me perciò, che vada al diavolo! Ora torniamo al motivo per il quale sono qui: la torta per Kelly. Io opterei per una torta semplice ma dal gusto deciso, in fondo si tratta di una festicciola che si terrà per pochi al salone e lei è sempre stata una donna frizzante ed energica, quindi andrebbe bene no? - chiese, tentando disperatamente di chiudere il discorso.

Audrey annuì scrivendo appunti sul foglio e immaginando già la torta - Va bene allora, la festa si terrà domani, quindi optiamo per qualcosa di semplice da preparare ma dal gusto deciso giusto? Abbiamo anche il quantitativo più o meno che è stato invitato alla festa.. Ci siamo allora! Prendiamo la macchina e andiamo a fare compere - sorrise alzandosi da tavola.

- Ehm.. La tua amica non viene? - chiese Samantha, dopo aver afferrato la sua borsa a tracolla che aveva visto decisamente giorni migliori; era un pò innervosita dalla presenza di quella donna non poteva farci niente!

- Non credo verrebbe.. Non con quello che è successo ieri - parlò l'altra, corrugando leggermente la fronte. Era preoccupata per Amanda, poche volte l'aveva vista sconvolta e lei la conosceva bene da sapere che dopo la furia sopraggiungeva sempre la tristezza, era come se si sgonfiasse e rimanesse di lei solo un guscio rotto. Un pò come un bambino che scarta una caramella e poi getta via la carta tutta stropicciata, ecco Amanda era così: era piena di rabbia e poi diveniva sottile e rovinata come la carta colorata. Poppy la guardò incuriosita, non le aveva detto niente e voleva assolutamente sapere cosa era mai accaduto perché la sua amica era un pò giù di tono; si ripromise di saperne di più in macchina, lontane da orecchie indiscrete.

In macchina approfondirono il discorso e Poppy si sentì solidale con quella donna, poi un brivido le percorse lungo la schiena a quel pensiero e lo cacciò in fondo alla sua mente, non volendo ammettere di provare compassione per lei. Accompagnò Audrey a casa dopo la spesa e imprecò a bassa voce quando vide Ethan parlare concitatamente con Heath in salotto; come richiamato si girò verso di lei e facendole un sorrisino sghembo che lei smorzò con uno sguardo stizzito e poco tollerante, Audrey avrebbe riso se la situazione non fosse deprimente: altri due che non si parlano per la paura nel confessarsi i propri sentimenti!

- Vieni, andiamo a parlare in ufficio visto che devono usare la cucina - disse Heath, non prima di aver fatto l'occhiolino alla sua bionda e lanciarle un bacio al volo, facendo ridacchiare i loro amici che smisero subito notando la loro complicità improvvisa.

Iniziarono a preparare la base per la torta e la crema da incorporare insieme alla bagna, avevano deciso di fare la Mimosa. Poppy alla fine dovette andare a casa per sistemare gli ultimi striscioni da appendere nel negozio per il giorno dopo, invitandola a portare anche Amanda e Dennis, cosa che rese molto felice Audrey per quella piccola tregua. Nel pomeriggio, Amanda decise di andare a fare due passi con Audrey per il ranch; quest'ultima aveva deciso di fare una cavalcata a cui poi si era unito anche Dennis senza non poche difficoltà. Infatti lui non era molto bravo a cavalcare ed inoltre aveva paura dei cavalli - Non avete che ne so un pony per me? - chiese timoroso, osservando la cavalla che l'amica aveva deciso di affibbiargli, aveva il manto scuro ed era calma, adatta per bambini e per persone che cavalcavano per la prima volta.

Amanda era già in sella sul suo cavallo dal manto grigio e rise - Un pony? Ma vuoi vederlo morire per caso? Piantala di fare la checca isterica e monta su quel cavallo Dennis! - sghignazzò, facendo imbronciare l'amico che sibilò - Io non ho studiato equitazione, principessina! Audrey.. Non hai una bicicletta che possa usare per venirvi dietro? Mi basta anche quella di Aron! - piagnucolò di rimando, facendo gli occhi da cucciolo bastonato. Audrey sospirò e sorridendogli dolcemente gli disse - Coraggio, ti aiuterò io non preoccuparti! Devi solo tenerti in equilibrio, le redini le aggancerò da me.. Metti il piede nella staffa avanti, e issati qui -

A mal in cuore l'altro eseguì, non senza aver guardato sospettoso l'animale che invece se ne stava tranquillo e fermo, in attesa. - Che qualsiasi divinità esistente mi assista - pigolò Dennis, una volta seduto e continuando a borbottare nervosamente.

- Guarda che il cavallo sente la tua paura tesoro, rilassati! Non ti disarcionerà, è una cavalla docile - sospirò Amy dando dei colpi ai fianchi del suo cavallo per spronarlo a camminare, perciò dopo essersi issato e aver dato le redini ad Audrey partirono. Risero e scherzarono a lungo, Dennis scattò fotografie al paesaggio e agli animali, oltre a fare qualche foto nascoste alle sue due amiche che ora si trovavano a piedi nudi nel piccolo ruscello dove si erano fermati per abbeverare i cavalli.

- Poppy mi ha detto che stasera ci sarà una festa al saloon, che ne dite di andarci? Avrete la possibilità di vederne uno dal vivo! - rise Audrey, guardando i suoi amici che si guardavano perplessi e alzarono le spalle accettando. Tornarono a casa e mangiarono a sazietà, poi come soldati pronti ad andare in guerra marciarono nei rispettivi bagni e farsi un bel bagno, infine si vestirono. Amanda guardò dubbiosa l'armadio di Audrey e sospirò sonoramente - Ma non ti sei portata niente! Non hai un accidenti da indossare Didy! Dennis, guarda nella mia valigia dovrebbe esserci quel tubino color lampone.. vedrai, stasera sarai meravigliosa! - sorrise a trentadue denti Amy come lo stregato, facendo spaventare Audrey, che cominciava già a sudare freddo! Quasi due ore dopo, si stava specchiando allo specchio e dovette ammettere di trovarsi carina: Amy le aveva prestato un tubino dallo scollo leggermente a cuore mantenuto da due sottili spalline adagiate impalpabili sulle spalle nude, lungo fino a metà coscia e dei semplici sandali neri con un tacco non troppo alto. I capelli erano stati raccolti in uno chignon sbarazzino e il trucco era modesto ma sapiente che rendevano il suo viso luminoso, mettendo in evidenza stavolta le sue labbra da un rossetto simile al vestito. Amanda era semplicemente meravigliosa invece! Indossava un vestito color menta e alla vita aveva agganciato una cintura a vita alta color camoscio, le scarpe avevano un tacco vertiginoso ed era a spillo, le punte aperte dove si intravedevano le unghie laccate dei piedi. I capelli erano stati cotonati leggermente per dare volume ma erano lasciati sciolti sulle spalle e il trucco era deciso, la palpebra sfumata di nero e verde chiaro e le labbra rese più pronunciate grazie ad uno splendido lucido trasparente.

- Siete meravigliose mie care! Sarò l'uomo più invidiato del saloon per i primi.. cinque minuti credo! - ridacchiò Dennis, appoggiato alla porta e intento a guardare con ammirazione le sue amiche, aveva optato per un look più sobrio lui, jeans color sabbia e una camicia bianco perla e dei mocassini color testa di moro, i capelli erano leggermente sistemati invece con il gel. Audrey e Amanda lo guardarono e apprezzarono ciò che videro, sorridendogli e baciandogli le guance una per lato, prendendolo a braccetto e scendendo le scale per andare a prendere la macchina, dove li aspettava Heath che indossava dei semplici jeans sbiaditi, una camicia con le maniche arrotolate mettendo in mostra i bicipiti e gli stivali tipici. Anche vestito così rimaneva un uomo degno di nota, ad Audrey venne l'acquolina in bocca mentre lo fissava e sentendo le guance arrossirsi sotto il suo sguardo penetrante, che in quel momento la osservava bramoso e pronto a saltarle addosso. I due si guardavano con desiderio incuranti degli sguardi degli altri due, che ora si guardavano ammiccando e tenendo a stento una risata; Dennis le si avvicinò e le sussurrò - Tesoro, lo stai guardando come fosse un succulento bignè! Assaggerai la crema del ripieno più tardi però, ora dobbiamo muoverci! -

Per poco la biondina non inciampò sui suoi passi e lo fissò sconvolta, diventando di una tonalità scura di porpora e cominciò a dargli degli schaiffetti sulla nuca e sibilando - Piantala razza di maniaco! Cristo perché non puoi essere un normale gay dolce e pacato?! - per poi proseguire come un panzer verso il pick up, dove Heath fissava il terzetto con aria perplessa Audrey salire vergognosa e gli altri due ridere di lei e darsi di gomito.

- Più che bignè, direi il cannolo, eh Audrey? - la pungolò maliziosa Amanda dietro il sedile dell'altra, che si girò e la incenerì con lo sguardo - Piantatela! O giuro che vi mollo a piedi! -

Arrivarono davanti al saloon che era già pieno di gente che entrava ed usciva per fumare o aspettare il resto della compagnia; fu lì che trovarono Poppy in un abitino giallo canarino troppo corto, a giudicare dallo sguardo accigliato che Ethan accanto a lei le mandava, completamente ignorato da lei che sbuffava come una locomotiva, probabilmente non molto felice della compagnia. Ed accanto a loro, ritto e immobile come una statua c'era Sam chiaramente nervoso e non abituato da tutta quella baraonda caotica. Era da prima che nascesse Aron che non usciva per una bevuta tra amici, sempre e solo lavoro e casa non si trovava a suo agio in mezzo a tutta quella folla che schiamazzava e beveva, senza contare la presenza di Amanda che non lo aiutava di certo dopo averla vista camminare verso di lui. Amanda aveva imprecato mentalmente non pronta ad un contatto di qualsiasi genere con lui, ma non era lì per litigarci ma per divertirsi perciò decise che lo avrebbe ignorato; saluto Poppy congratulandosi per il vestito ed era sincera, e con Ethan che provò immediatamente a provarci. Ridacchiò civettuola ma si mantenne un pò in disparte non volendo avere la compagnia di un uomo per quella notte; entrarono nel locale venendo investiti da un odore di fumo e alcool, con musica assordante e risate sguaiate. I due new yorkesi si guardarono attorno e un pensiero gli venne in mente ad entrambi: '' Siamo vestiti anche troppo bene per questo locale! '', seguirono Audrey e Poppy che si avvicinarono al bancone dove trovarono Jack e Jim intenti a bere una birra e osservare il marasma di gente, in attesa delle loro prossime prede.

- Ullallà ma che bei maschioni ci son qua! - fischiò Dennis, guardando attentamente i due ragazzi che a loro volta li stavano guardando, Amanda annuì energicamente ed Audrey sospirò pregando che non la mettessero a disagio e che non si cacciassero nei guai soprattutto! Jim le sorrise e le fece un cenno con la mano, lei contraccambiò guardando Poppy dirigersi verso Jack che le offrì immediatamente una birra e cominciarono a chiacchierare a loro agio.

- Ci si rivede gattina! Sai, speravo mi chiamassi e invece ho dovuto aspettare come un anima in pena! - ridacchiò Jim, facendo accomodare la ragazza vicino a lui - Vedo che hai portato gente nuova! - disse guardando gli altri due che sorrisero. Dennis si fece avanti immediatamente - Sono Dennis, molto piacere! Mentre lei è Amanda e siamo i migliori amici della nostra Didy! - civettò prendendogli una mano e stringendogliela affabile.

- Aaah! Bene bene, ha deciso di portarvi al lato oscuro del saloon eh? Certo non si può mettere a paragone con i locali chic di New York vero? - rise Jim, ordinando altre quattro birre per la sua compagnia. - Ho visto che sei venuta insieme ad Heath.. deduco che andiate d'accordo ora o sbaglio? - sorrise appena, prendendo un sorso di birra. Audrey arrossì lievemente e annuì - Si.. Per il momento almeno.. Jim mi dispiace se ti ho dato modo di pensare.. - ma si bloccò al sorriso di lui che scosse la testa e le disse amichevole - Ehi! Guarda che c'è stato solo un bacetto e basta! Non dico che tu non mi piaccia ma ci conosciamo da poco per poter affermare che ci sia amore! Davvero, però possiamo essere tranquillamente amici! - e le porse la mano che lei accettò con gratitudine e sollievo. Poi corrugò la fronte e si girò, si sentiva osservata da un pò ma non capiva ci potesse essere visto che Heath, Ethan e Sam erano spariti nella folla.. Uno scossone la riscosse dai suoi pensieri: Amanda voleva andare a ballare, perciò si alzò e lasciò il posto a Dennis che approfittò dell'occasione per fare una conoscenza più approfondita con il bel ragazzone.

Ballarono a lungo, Audrey poteva vedere tutto il locale e guardare il bancone: Poppy e Jack stavano ridendo, Dennis era sparito come Jim e la cosa la insospettì e non poco, ma erano grandi e vaccinati entrambi perciò non si preoccupò molto. Amanda stava muovendo il corpo sinuosamente più del solito, attirando molte attenzioni su di sé anche se forse l'unico sguardo che voleva era quello di Sam, che la guardava da lontano con sguardo cupo e amareggiato, rosicando per non potersi avvicinare a lei e trascinarla via, urlandole addosso di non muoversi così in un locale dove la maggioranza era composta da uomini. Audrey le gridò all'orecchio che andava a sedersi e l'altra annuì, avendo trovato già un suo sostituto: un ragazzone più giovane di loro ma con la chiara intenzione di far colpo sulla donna. Era seduta da un pò quando venne raggiunta da Amanda che era stranamente su di giri - Bè? A quanto pare ti stai divertendo! - le sorrise quando si sedette accanto a lei.

- Oh si! Mi sto divertendo tutto sommato e non l'avrei mai detto bada bene! Ehi barista! Vogliamo fare un giro di cupidi alcolici qui! - urlò l'amica richiamando l'attenzione del bar man che l'accontentò subito, mettendo di fronte a loro diversi bicchierini pieni di alcol fino all'orlo. Audrey guardò impressionata Amy e le disse preoccupata - Non starai esagerando? Non voglio mica ubriacarmi! -. Amy alzò gli occhi al cielo e sbuffò - Eddai Didy, divertiti! Anche se per una volta bevi cosa vuoi che succeda!? - disse porgendole un bicchierino, e prese a fissarlo come se da un momento all'altro dovesse azzannarla alla gola, poi si decise e lo fece scontrare con quello dell'altra e lo bevvero di schiena. '' In fondo che può succedere mai? '' pensò frastornata quando la bevanda le bruciò la gola e le annebbiò i sensi. Qualche minuto più tardi entrambe ridevano sguaiate ballando scatenate in pista, l'alcol stava facendo effetto e non le interessava nemmeno delle mani che le arpionavano i fianchi, o dei bacini che si scontravano lascivi sul suo fondoschiena; quando però cominciò a stancarsi di quelle attenzioni e stava per urlare contro a quel rompi scatole che la stava palpando un pò troppo, una voce la fece fermare.

- Mi sembra che la ragazza non voglia le tue attenzioni - disse una voce suadente. E Audrey per poco non sbavò: il ragazzo era alto e con un corpo tonico, indossava dei semplici pantaloni neri e una camicia nera, i capelli erano lunghi fino alle spalle e ondulati, di un color nero inchiostro mentre gli occhi erano color giada chiaro, la mascella era appena pronunciata, il naso era aquilino e aveva labbra carnose. L'altro però ne fu infastidito e lo rimbeccò - E tu che diavolo vuoi? Sei il suo fidanzato per caso? -

Lo sconosciuto sorrise enigmatico - No, ma la conosco abbastanza per essere sicuro che tu non le vai a genio - e la prese per un polso, trascinandola lontano senza dare modo all'altro di ribattere qualcosa - Stai bene? - le chiese quando la fece sedere su una sedia, l'aveva vista e sapeva che si reggeva a stento in piedi - Sei qui sola Audrey? -

Lei lo guardò accigliata - No.. Sono qui con.. Amici.. dovrei trovare Heath - farfugliò chiedendosi chi mai potesse essere quello splendido esemplare di uomo e come facesse a conoscerla. L'altro al sentire quel nome si addombrò e un lampo di rabbia scivolò nello sguardo, poi sorrise beffardo - L'ho visto al tavolo da biliardo ed era in.. dolce compagnia. Se sai cosa intendo.. Tra stronzi ci si trova no? Ci si vede Audrey - e la lasciò lì sola, sbigottita e leggermente impaurita. Doveva trovare Heath, voleva andare a casa! Perciò dondolandosi sui tacchi, spintonò la gente fino a raggiungere il tavolo da gioco e rimase gelata: Heath era in compagnia si, ma non di Ethan e Sam ma di Rachel che gli stava vicina come una cozza allo scoglio. '' Figlio di buona donna! '' pensò disgustata, sentendo lo stomaco contrarsi e dell'acido salirle su per la gola riarsa. Probabilmente sentendosi osservata, Rachel si voltò e sorrise malignamente, accarezzando il torace del ragazzo - Ma guarda! Ciao Audrey! Sbaglio o sei ubriaca? - disse ad alta voce. Heath la guardò e capì che qualcosa non andava, con uno scatto spinse via quell'arpia che lo fissò incredula, guardandolo andare verso quella piccola stronza che ora aveva uno sguardo ferito e deluso; lui le afferrò il viso e concitato le disse - Audrey?! Che c'è? -

Audrey si riprese un attimo e sibilò - Levami le mani di dosso!! Non ci posso credere davvero! Mi pianti da sola, e poi ti ritrovo con quella vacca da monta! Dio santo ma perché me ne sto ancora qui a farmi domande?! Tu sei Heath Thompson, un nome una garanzia! - urlò lei, sull'orlo di una crisi.

Heath rimase scottato da quella frase: lo considerava come il suo vero padre? La fissò gelido e le sibilò - Sai, alle volte mi chiedo se valga la pena averti attorno. Volevo solo sapere se stavi bene, inoltre se non fossi così tremendamente infantile, ti avrei spiegato senza mezzi termini che con Rachel non ho fatto niente e che si è comportata bene, al contrario tuo che non disdegnavi le attenzioni di altri uomini, visto come ti strusciavi come una gatta in calo.. - ma venne interrotto da uno schiaffo in pieno viso. Audrey aveva già le lacrime che scendevano colandole il trucco - Mi chiedo cosa ci faccio ancora qui.. Farmi trattare e insultare come una delle tue sgualdrine.. Sarebbe meglio se me ne tornassi a New York- si morse il labbro e scappò fuori da quella bolgia, lasciando tutti di stucco. Un battere di mani lo risvegliò dall'immobilità in cui era caduto e si girò come i suoi amici: Drew Allen stava battendo le mani con un sorriso tagliente sulle labbra - Che bella scenetta! Davvero! Hai mantenuto la tua sensibilità da coglione Barkley! -

- Allen, che diavolo vuoi? Che cazzo ci fai qui? - ringhiò Heath, mentre Ethan si avvicinava all'amico per affiancarlo, ricambiando lo sguardo con lo stesso disgusto.

- Oh niente, sono solo tornato a fare una visita a casa! Mai mi sarei aspettato di trovare però la bella Audrey! Si è fatta proprio bella e che curve - rise lascivo; Heath lo afferrò per il colletto della camicia e sibilò - Tieni gli occhi e le mani lontani da lei, chiaro Allen? O ti rifaccio tutti i connotati stronzo! -

- Ah io sarei stronzo? Tu che te ne stavi qui a parlare con quella stupida, mentre tua ''sorella'' veniva importunata sulla pista da ballo? Ringrazia che qualcuno l'ha tolta da quell'impiccio! - ribatté crudele, togliendosi la sua mano di dosso con un gesto rabbioso - Poveretta.. Speriamo solo che quel tizio non la ritrovi tutta sola, magari piangente.. Una donna vulnerabile è una preda perfetta per uno privo di scrupoli! -

Heath impallidì di colpo, si girò e si mise a cercare Audrey nel locale; chiese a Poppy se l'avesse vista ma l'altra perplessa gli rispose che non la vedeva da un bel pò. Imprecò e corse all'esterno ma di Audrey non c'era traccia, provò a chiamarla al telefono ma il numero era irraggiungibile e un brutto presentimento si fece strada in lui. '' Dove ti sei cacciata Audrey? Non puoi essere scomparsa così'' pensò sconvolto, passandosi le mani tra i capelli mentre il resto del gruppo usciva di corsa e si parlavano l'uno sull'altro, ma lui non li degnò di uno sguardo mentre tremava terrorizzato.

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