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•Prisoner Hearts•

sallyclaim Ecco la tua recensione!

"𝙲𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚒 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚒𝚗 𝚌𝚞𝚒 𝚕𝚊 𝚏𝚘𝚕𝚕𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚟𝚎𝚗𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚜ì 𝚟𝚎𝚛𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚎𝚖𝚋𝚛𝚊 𝚙𝚒ù 𝚏𝚘𝚕𝚕𝚒𝚊."

Sinossi:


L' hanno da sempre affascinata tre cose: il dolore tanto profondo da essere invisibile all'occhio umano, l'impossibile e la follia. E tutti e tre gli elementi erano racchiusi in un'unica soluzione: Nigel Carte. Uno dei detenuti che le hanno affidato, uno dei tanti da studiare durante il suo stage nel carcere di San Quintino, in California. Keira si era sempre chiesta cosa fosse la pazzia, la follia e come fosse possibile etichettare qualcuno come pazzo. Esisteva un limite che una volta superato fuoriusciva dalla casella della normalità e si rientrava in quella dedicata all'anormalità, alla pazzia? Chi aveva stabilito questo limite moralmente insuperabile? Lo studio della psicologia era l'unica speranza nel saziare il suo animo affamato di elementi insani. E così fu. Terminato il liceo iniziò intraprendere un percorso dedicato allo studio dell'animo umano, del valore numerico che coincideva con il limite della normalità. Già dal primo anno, visto i suoi notevoli progressi, le fu assegnato un incarico di importante calibro. Affiancare un carcerato nella fascia d'età compresa tra i 18 e 23 anni. Doveva scovare nel suo animo la pallottola ed estrarla. Doveva diventare da un giorno all'altro una compagnia perfetta di' un animo calpestato e tutto questo la eccitava da morire, perché lei sapeva che una volta giunta lì non avrebbe fatto niente di ciò che le era stato richiesto. Era quasi ossessionata da tutto questo e i detenuti erano l'esemplare che calzava al pennello. Non aveva paura come dovrebbe, anzi era elettrizzata. Era affamata di animi marci e doveva sfamarsi. Ma il malcapitato era anch'esso un assetato. Come lei era ossessionato dall'impossibile. Era assetato di fuoco e riusciva a divorare con i suoi occhi chiunque entrasse nel suo raggio visivo. The prisoner number 111 e il suo scrigno mai aperto, temuto persino dalle guardie del carcere, ma non da lei. E a lui tutto questo non andava bene, doveva temerlo, averne paura, lui era nato per incutere terrore, no?
L'insistenza di Keira era benzina versata sull'autocontrollo di Nigel. Chi mai avrebbe usato avvicinarsi al Prisoner 111 con tanto luccichio di quegli occhi tanto profondi? Gli occhi di Keira non trapelavano alcun timore, la sua prossima vittima sarebbe stato Carter e nessuno le avrebbe impedito di instaurare una sorta di connessione con lui. Nemmeno l'elemento stesso. Ma le cose andranno veramente così?Keira riuscirà a Non cadere nelle sue ire di così oscure e tanto attente?

Tag:

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Copertina:

Come primo impatto, prima di leggere il libro voglio commentare la prima impressione sulla copertina: trasmette i brividi, pericolosità, tutto ciò che deve trasmettere Nigel,il protagonista.

Keira Reyes, 19 anni, dopo aver intrapreso un corso di psicologia ottiene miracolosamente il suo primo stage in una delle carceri più note negli Stati Uniti: il carcere di San Quintino. Posto che in qualche modo la strapperà dai demoni del suo passato che continuano a risalire a galla nonostante le mille lotte. Qui,ha il compito di assistere psicologicamente uno dei tanti carcerati di età compresa tra i 18 e i 23 anni. Un colloquio, una chiacchierata. Massima sicurezza, niente e nessuno sfugge ai detenuti, nemmeno a Nigel Carter,21 anni. Carter è uno dei tanti detenuti, temuto persino dalle guardie di sicurezza. In carcere dall'età di 17 anni sotto accuse pesanti e disumane. Cosa si nasconde dietro al "prisoner number 111?"

Costretta a trasferirsi dalla Georgia alla California con le sue sorelle, luogo in cui è situato il carcere. Tra bugie, illusioni e pericoli costanti... Keira riuscirà a sopravvivere tra le mura marce di una stanza che ospita il dolore la sofferenza di un ragazzo chiuso in se stesso e al di fuori dal mondo reale, oppure cederà?

Parlando della trama,intanto posso dire che è molto completa, chiara e senza errori. Mi sa un po' di mare fuori per il fatto che c'è un detenuto che comanda anche all'interno del corpo di Polizia. Ma d'altro canto mi piace molto come è gestito il tema originalità. Ad ogni modo la trama è molto intrigante:

A) I personaggi sono descritti abbastanza bene, specie i protagonisti. Vorrei sapere di più su Nigel perché mi incuriosisce moltissimo. Inoltre l'idea di mettere le foto e che man mano le aggiornerai è molto utile per chi legge.
Oltre al fronteggiarsi dei due protagonisti,mi piace molto il rapporto fra Keira e Beth. È molto unito,solido.
Mi incuriosisce anche il fatto di come Keira sia così coraggiosa nel fronteggiare Nigel:

1.Nigel Carter.

È il protagonista,soprannominato "Prisoner 111". Tale soprannome non è appunto solo un nome per lui ma rispecchia qualcosa di più profondo. Ha 21 anni ed è un carcere non per suo volere ma per aver coperto suo fratello. Ha i capelli castani,gli occhi scuri ed è molto muscoloso, inoltre sul corpo ha molti tatuaggi. Ha un carattere molto provocante e aggressivo.


2.Keira Reyes.

È la psicologa che lo assisterà,anche lei molto giovane. Keira ha le sue debolezze dovute dal passato. Ha i capelli rossi,le lentiggini e la pelle molto chiara, le labbra carnose e gli occhi chiari. Caratterialmente è una pasticciona e non segue mai le regole.

3.Ryan Lawrence Jones.

Ha i capelli mossi,scuri. I suoi occhi sono chiari,per esattezza un blu leggermente oceano. Ha le labbra carnose e le mandibole molto pronunciate. Nella storia rappresenta l'ex ragazzo di Keira,che però continua a starle appresso.

4.Elisabeth Reyes.

È la sorella maggiore di Keira,diventata come una madre per lei dopo la morte dei suoi genitori. È bionda,ha un viso molto dolce e le labbra carnose. É magra e veste molto elegante,per enfatizzare il suo comportamento responsabile, rispetto a Keira.

5.Edward Carter.

Fratello di Nigel, anch'esso moro ma rispetto a Nigel ha i capelli leggermente più lunghi ed è meno muscoloso e tatuato. Presenta un aspetto più elegante.

6.Lily Milkovic.

È la compagna di stanza di Keira,in carcere. È molto timida e infatti segue la massa,per quanto riguarda il ragionamento.Ha i capelli biondi,lunghi e si veste molto sportiva.

7.Elliot Carter.

Anch'esso fratello di Nigel,quello che doveva andare in carcere. Edward a differenza sua è molto più assente. Dall'aspetto assomiglia molto di più a Nigel, infatti hanno la stessa corporatura,non è tatuato ma si veste in maniera sportiva. Ed è moro.

B) Anche qui,niente da aggiungere. Sono descritti benissimo e molto dettagliati,chiari e privi di errori. Descrivi benissimo persino le celle.

C) I dialoghi li vedo molto veritieri,realistici e molto scorrevoli. Mi piacciono tutti questi dibattiti fra Keira e Nigel. Già li adoro.
I dialoghi non presentano errori grammaticali di nessun tipo.

D) Come genere letterario hai scelto il Romanzo Rosa:Il romanzo è un genere letterario fondato su regole fondamentali, per sua natura mutevole sia negli argomenti che negli stili e che non ha né una tradizione né un modello ideale a cui fare riferimento. La caratteristica principale del romanzo è quella di imitare, riflettere, deformare e sognare il mondo reale. Generalmen basato sulle scene d'amore,in particolare in questa storia ci vedo un Enemies To Lovers. Genere che io amo tantissimo nei romanzi, e devo dire che con i colpi di scena ci sai fare abbastanza,mi riferiscono alle provocazioni fra Carter e Reyes.

Ti faccio i miei più sinceri complimenti perché la storia non presenta errori,almeno fino ai capitoli che ho letto per completare la recensione. Inoltre l'unico errore trovato e più volte ripetuto sono l'uso dei puntini di sospensione. Essi sono sempre ed esclusivamente tre,se messi a fine frase (cosa che di norma non si fa ma ho visto che l'hai usato per mettere più suspense al dialogo) la frase successiva deve sempre avere la maiuscola.
Come consiglio ti direi che nei dialoghi starebbero meglio i segni di apertura e chiusura dialogo anziché delle virgolette(<< >>).
Ovviamente da sistemare è l'uso dei puntini di sospensione.
Ad ogni modo continuerò questa storia,la AMO.
È da sistemare anche l'uso della punteggiatura, perché mi sono accorta scrivendo la sinossi che il secondo prologo presenta molti errori di punteggiatura, per quanto riguarda l'uso delle virgole.

VALUTAZIONI:

Trama:10
~
Originalità:10
~
Copertina:10
~
Sintassi:8.30
~
Narrazione:10
~
Scrittura:10
~
Caratterizzazione dei personaggi:10
~
Totale:68.30/70

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