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•Turning into me - Onyxandopal•

Onyxandopal

Sinossi:

Leroy Perkins è cresciuto ponendo davanti a sé e qualunque suo desiderio il dovere assegnatogli dal proprio DNA: trasformare quanti più mutanti possibili. È abituato a essere l'osservatore, il cacciatore invisibile che attende godendosi la vista di una preda ignara. È Chrissy quella preda. Brillante atleta sa di doversi riscattare dal fallimento sportivo dell'ultima gara, fa di questo obiettivo la sua più grande aspirazione. Quando, però, le strade della preda e il cacciatore entrano in collisione, la vita decide di rimescolare le carte. Tutto tramuta.

Copertina:

Si vede che la copertina non ha dietro un lavoro professionale. Prima di tutto la ragazza in primo piano ha i contorni sfocati, come se fosse stato cancellato il background della foto originale e fosse stata incollata su quest'altro, che di per sé è anch'esso molto sfocato. La qualità è abbastanza bassa, infatti se si guarda bene il vestito del soggetto è come pixelato.
Il titolo è posizionato esattamente a metà e quindi non vicino ai bordi, tuttavia l'effetto metallizzato su Wattpad non si vede bene quanto nell'originale; idem la colorazione, che sull'app diventa molto più scura, quasi nera, e rende più difficile leggere la frase aggiuntiva. Quest'ultima è scritta un po' troppo in grande, infatti va quasi a toccare la ragazza, e la distanza fra le righe andrebbe diminuita. Per quanto riguarda il nome autore, va messo più al centro e consiglierei di usare il maiuscolo, che ne rende la lettura più facile.
La composizione non sembra c'entrare molto con la storia, infatti ricorda più un paranormal romance che uno young adult come quello che mi sono trovata davanti, ed è fuorviante. Non ci sono gli elementi che caratterizzano l'opera, come i mutanti, l'Accademia o la stessa coppia di Chrissy e Leroy, che troverei più azzeccati rispetto a questa.

1) Trama:

Buongiorno, lettori!
L'opera di cui parleremo oggi ha come protagonista Chrissy, una normale adolescente con una vita non propriamente ordinaria. La storia inizia quando alla scuola di lei arriva un nuovo ragazzo, Leroy, scontroso e freddo con tutti tranne che con lei: fra i due si instaura da subito un rapporto di amore/odio pregno di battute e frecciatine. Roy, tuttavia, ha un segreto: non è umano, è un mutante, un cacciatore che è stato mandato dall'organizzazione per cui lavora – la M.a.H. – a trasformare Chrissy, poiché lei è portatrice del cosiddetto gene mutante. Tuttavia, la missione non è così semplice, perché Roy si trova presto infatuato di questa ragazza e terrorizzato all'idea del rischio di ucciderla con il proprio veleno.
Nel complesso la trama è questa, imprevisti più imprevisti meno, e il genere è tipicamente YA. Purtroppo, ho trovato una consistente approssimazione della sfera paranormale: tutto ciò che riguarda i mutanti è raffazzonato, superficiale, poiché l'autrice si concentra quasi esclusivamente sulla relazione che si instaura fra Roy e Chrissy, non riuscendo a sfociare però nel paranormal romance, in quanto persino nei PoV di Leroy ci si basa solo su ciò che lui pensa o prova per Chrissy.

Sotto questo punto di vista, l'ambientazione è tutt'altro che chiara. Non sappiamo dove ci troviamo – sappiamo solo di essere in un paese anglofono, probabilmente America – né che anno sia né cosa sia all'effettivo l'organizzazione che verte al centro di tutto. Di essa sappiamo solo il nome – Mutant and Hunters Academy – e che trasforma giovani adolescenti in mutanti, le poche volte in cui riescono a non morire a causa del veleno a loro iniettato. Tendenzialmente, per come è stata raccontata la M.a.H. non sta in piedi: ciò che fa è a dir poco illegale, trasformano ragazzini senza il loro consenso, i quali il più delle volte non superano la transizione. Ed ecco che qui uno dei nodi viene al pettine: quando gli adolescenti muoiono, cosa viene detto ai genitori? Chi dice cosa ai genitori? Il governo ne è a conoscenza e lo ha accettato, o è tutto segreto? Tutta la questione va necessariamente chiarita, soprattutto la ragione per cui coloro che vengono trasformati restano ad aiutare la M.a.H. Non viene dato un motivo specifico per cui lo fanno, sieri che li tengono in vita o altro, quindi cosa li spinge a eseguire gli ordini e trasformare altri adolescenti come loro, sapendo cosa hanno vissuto?
Oltre la superficialità generale dell'ambientazione, troviamo molte falle e incongruenze sparse nel testo, più o meno gravi. Tutte quelle in cui mi sono imbattuta me le sono segnate:

cap. 3: nel primo PoV avviene l'incontro fra Chrissy e Roy, mentre il secondo inizia con Connel che definisce Chrissy pazza. Per quale ragione? Leggendo sembra che lei gli abbia raccontato della frase sussurrata da Leroy e lui la stia prendendo in giro, ma poi si scopre che non è così, e sfugge il senso di quella frase;

cap. 6: la parte finale è strana, poiché non sembra una conclusione vera e propria bensì una chiusura raffazzonata di fretta, e non si capisce se c'è un cambio di PoV da Ginevra a Roy;

▪ la reazione di Chrissy alla scoperta che esistono i mutanti è un po' inverosimile, urla contro Leroy e poi quando Connel le dice che è tutto vero inizia a crederci. Insomma, per quanto possano essere amici non regge, non nel ventunesimo secolo... non so se sono strana io, ma se la mia più grande amica mi dicesse di essere sempre stata un lupo mannaro io le chiederei se ha visto un bravo psicologo. Idem il rigetto che poi Chrissy ha per i due, gridando loro di star lontani dalla sua vita;

cap. 11: perché Cheryl dice che per amore di Chrissy farà in modo di aiutarla anche a costo di essere "azzannata"? È stata Chrissy stessa a chiamarla per avere aiuto, non ha senso che lei tema di essere attaccata quando teoricamente è stata invitata ad interessarsi;

▪ la reazione di Ginevra manca di senso: perché caccia Chrissy dalla squadra quando lei è la migliore di tutte? Solo perché si vede palesemente che sta male? Non credo che un adulto reagirebbe così, non se ha cognizione di causa, cosa che Ginevra ha eccome. Si è accorta del legame fra Chrissy e Leroy, e quando lei diventa così dopo la scomparsa di lui non si fa due domande? Non si preoccupa di parlarne? Di vedere se sta bene? La sgrida solo e la caccia?

cap. 12: quando Connel si affaccia alla finestra di Chrissy la cosa non è molto chiara, sembra che sia lei a immaginarselo e a chiudere le tende come in una metafora;

cap. 12: sempre qui viene detto che Leroy passa tre giorni di "sofferenze" per non poter più vedere Chrissy, ma perché solo ora, dopo tutto il tempo già passato? A meno che la cronologia non sia diversa e tutto accada nel giro di settantadue ore, ma non reggerebbe;

▪ la parte in cui la M.a.H. prende Leroy e Chrissy a scuola con la forza è estremamente confusa, non si capisce cosa accade ed è troppo improvvisa. Va chiarita, specificando dove le guardie si trovavano e in che modo avviene il tutto. Inoltre, chi sarebbe Mr. Stone? Viene definito "prof di matematica", ma non era mai stato accennato niente su di lui, prima, tranne che da Roy senza che però venisse specificato il suo ruolo. Inoltre, se potevano trasformarla subito con una siringa perché attendere Leroy, visto che si è rifiutato di farlo così a lungo? E, ultimo appunto... per tutta la parte iniziale della storia viene ripetuto che lui non può non compiere le missioni che gli assegnano, ma con Chrissy non lo fa, e nessuno ha presso alcuna sorta di provvedimento;

▪ anche la parte dove Chrissy usa il potere è confusa, infatti non si capisce appieno come si svolgono i fatti. Inoltre, la sua reazione a quello che vive e che le viene detto resta troppo calma e fredda rispetto a quello che i piccoli imput disseminati nei capitoli precedenti avevano fatto intendere;

▪ il modo in cui Chrissy cambia idea su Leroy e decide di perdonarlo è troppo improvviso. Non c'è alcuna caratterizzazione, tutto viene detto e mai mostrato;

▪ la morte della madre di lei è confusa e del tutto priva di basi stabili. Perché decide di uccidersi solo quando vede Leroy, mandando una lettera alla madre di lui? Quale effettivo scopo ha? Inoltre, viene nominato un Carter, con cui Leroy scambia un'occhiata, ma il lettore non capisce che si tratta del padre di Chrissy, perché quest'informazione non era mai stata data prima;

▪ perché mai Leroy, Nora e Judith decidono di dire a Chrissy che la madre era una Cacciatrice e che la depressione era colpa dell'Accademia? Se loro vogliono che Chrissy ne faccia parte dovrebbero voler tenere il più nascosta possibile quest'informazione, non volergliela dire al funerale! E Judith quando arriva? Leroy si avvicina a Nora, le parla e poi spunta Judith dal nulla, narrata però come se fosse stata sempre lì. Secondariamente, la reazione di Chrissy resta poco verosimile, col carattere che ha e il potere di cui è dotata mi sarei aspettata andasse dritta alla M.a.H. e li uccidesse tutti;

▪ Chrissy reagisce troppo bene anche alla notizia di essere incinta. Insomma, ha diciassette anni, dovrebbe essere terrorizzata e sconvolta, non fare battute con la migliore amica! Già il fatto che resti lucida è a dir poco inverosimile! D'altro canto, va tenuto a mente che la storia della gravidanza sembra buttata a caso nella storia per mettere qualche ostacolo in più. Non sembra infatti che vi sia una trama che colleghi ogni cosa, sembra più che l'autrice non sapesse bene cosa far succedere e come far evolvere gli eventi e quindi abbia raffazzonato un po' il tutto con colpi di scena casuali;

▪ perché Edwin è così tanto contrario a Chrissy e alla sua relazione con Roy, se non la conosce? Tenta di convincere l'amico a lasciarla, insistendo come se ne valesse del suo futuro e la loro fosse una relazione distruttiva, ma non è così, quello fra i due è tutto tranne che un amore malato.

Nel complessivo, come detto, la trama non sembra seguire un filo logico, gli eventi che accadono paiono messi senza alcuna cognizione di causa o ragione valida. Un esempio resta la gravidanza. Magari con lo svolgersi dell'opera si scoprirà che ha un motivo più profondo, ma per come è stata mostrata sembra avere l'unico ruolo di rafforzare la relazione fra i due protagonisti, che a conti fatti sono ragazzini. Si conterebbero sulle dita di una mano prima di tutto gli adolescenti capaci di cotanta freddezza mentale e secondariamente i genitori che accetterebbero la questione. Mi stupisce che il padre di Chrissy non abbia cacciato Roy a calci nel sedere!
Quindi, la storia per com'è ora come ora necessita assolutamente di una revisione e di trovare basi più solide, perché con ventuno capitoli letti non ho ancora idea di dove vorrebbe andare a parare, e questo non è molto positivo, né ho chiara l'ambientazione, anche questo abbastanza grave.
Personalmente consiglio quindi di fermare l'opera e fare il punto della situazione, perché non credo l'autrice abbia un'idea ben chiara di cosa voglia trasmettere l'opera.

L'ultimo appunto che voglio fare a riguardo della trama, scollegato dai precedenti... è la relazione di Connel. Io apprezzo tanto le opere che contengono coppie a tema LGBT, perché facendo io parte di quella comunità mi fa sempre piacere... ma qui la storia è diversa. La relazione fra Connel e Andrea appare del tutto infondata, non ci sono basi precedenti che facessero intuire che Connel fosse gay/bisessuale/altro (la cosa non si capisce), anzi, dai primi capitoli pareva lui fosse del tutto etero ma non interessato a Chrissy in quel modo. Poi, però, a metà storia si scopre che ha un fidanzato segreto, senza che ciò venga nemmeno lontanamente motivato. Questo va sistemato, perché una coppia – che sia gay, etero o quel che volete – ha bisogno di una ragione valida per formarsi e comparire in una storia, non funziona mai con il perché sì, perché un romanzo è quello che l'autore vuole che sia e il caso non esiste.

2) Originalità:

Mi spiace dirlo, ma nemmeno con l'originalità ci siamo. La storia parte dal più abusato dei cliché, sia nello YA che nel paranormal romance (ragazza adolescente, nuovo arrivato, mondo fantastico), ma non riesce a caratterizzarlo in modo personale. Come già detto, infatti, il genere non viene rispettato in sé, perché seppure il mondo dell'Accademia sia fondamentale tutto verte su Chrissy e Roy e al loro amore, che più che amore è un tira e molla continuo in cui i due si allontanano per le ragioni più sciocche e superficiali, litigando su cose a dir poco inutili. Il problema non si porrebbe se ciò fosse in relazione alla loro giovane età, ma così non è, nonostante i motivi per cui i due si lasciano e riprendono di continuo vengano tratteggiati come sostanziali. Personalmente ho mal sopportato tutta la questione per tutto lo svolgersi dei capitoli, perché va bene una volta, va bene anche due, ma dalla terza si inizia a scadere nel visto e rivisto e un lettore perde interesse.
L'opera è quindi pregna di cliché che non sfrutta a dovere, prima fra tutti la protagonista, unico centro di tutto e importante per qualunque personaggio: tutti vogliono lei, tutti sono suoi amici o nemici, lei è il perno della squadra di corsa, la M.a.H. la vuole assolutamente, gli adulti le fanno passare tutto senza remore... e ciò la rende un'indiscutibile Mary Sue. In una storia non c'è solo la protagonista, ci sono tanti personaggi, i quali non vivono la propria esistenza in relazione a lei, come non avviene nel mondo reale. Perciò il fatto che certi personaggi spuntino fuori a metà storia, mai nominati prima ma trattati come se fossero stati presenti sin dal principio e che i loro pochi PoV siano basati solo su ciò che pensano o provano per Chrissy risulta un po' assurdo. La poca verosimiglianza è infatti il vero problema dell'opera.
Non so quanti anni l'autrice abbia e se sia ancora alle prime armi, ma nel caso consiglio di aumentare le letture (di cartacei) e seguire dei corsi che spieghino i passaggi fondamentali per scrivere un libro, poiché le idee ci sono, ma non le conoscenze necessarie per creare un romanzo dotato di basi solide.

3) Sintassi:

Tutti gli errori sono stati corretti su un file Word che verrà inviato all'autrice tramite e-mail.

4) Narrazione:

a) gli eventi e le azioni molto spesso risultano accozzati e varie volte sono stata costretta a rileggere le parti per essere sicura di aver capito bene. Questa generale confusione è accompagnata poi dalla velocità con cui tutto sembra accadere, e dalla rapidità con cui i due protagonisti stringono il loro rapporto e poi si innamorano. Gli avvenimenti si intuisce si svolgono nell'arco di qualche mese ma da come sono narrati sembra trascorra al massimo un mese e mezzo. Un esempio? Verso gli ultimi capitoli viene detto che Natale è passato, ma per tutto lo svolgimento non se ne è accennato affatto, nemmeno per quanto riguarda le vacanze, le decorazioni o l'ambiente generale.
Inoltre, spesso ci sono salti temporali di brevissima durata, lunghi giusto un paragrafo, prima di un altro salto temporale. Questo rende ancor più confusa la lettura, poiché basterebbe accorpare il pezzo alla parte precedente o seguente;

b) le descrizioni sono pressoché inesistenti, sia per quanto riguarda i luoghi sia per quanto riguarda i personaggi: non abbiamo tratteggi degli ambienti in cui si svolgono gli eventi né abbiamo chiare descrizioni dei personaggi, se non quelle basilari di capelli, occhi e a volte dell'altezza;

c) i dialoghi la maggior parte delle volte risultano forzati e volutamente poetici, quando la poesia nella situazione c'entra poco o nulla. Ciò riguarda nello specifico le parti "dolci" fra Chrissy e Leroy, che vorrebbero forse ricordare un po' i dialoghi profondi di certi libri o film d'amore, ma che alla fine rischiano solo di scadere nell'inverosimile (certe cose un adolescente non le pensa). Un altro grave problema riguarda la forma, in quanto la punteggiatura è il buon 99% delle volte sbagliata, mancano i punti alla fine, si va a capo quando è lo stesso personaggio a parlare o si scrive la reazione di un dato personaggio nella riga del dialogo di un altro ancora;

d) con lo stile di narrazione non ci siamo, poiché non ce n'è uno fisso. Il narratore è onnisciente, quindi al passato e in terza persona, ma la focalizzazione è quella che definisco "ballerina": in buona parte dei PoV presenti si passa dalla focalizzazione interna a quella esterna, per poi passare di nuovo a quella interna; faccio un esempio: un PoV di Roy non resta mai interamente di Roy, perché a un certo punto si passa ad analizzare i pensieri di Chrissy, prima di tornare di nuovo su di lui, senza una ragione effettiva. Questa cosa sarebbe fattibile, ma bisognerebbe essere davvero bravi per poterla usare senza scadere nelle falle di cui sopra. Secondariamente, la coniugazione dei verbi non sempre è giusta, soprattutto per quanto riguarda i trapassati.

5) Caratterizzazione dei personaggi:

La caratterizzazione, come già accennato, non è stata ben analizzata. Ciò che i personaggi provano ci viene detto, non mostrato, pertanto c'è un grave problema con lo show don't tell, accompagnato da un'incoerenza generale fra:
▪ ciò che viene raccontato su un certo personaggio;
▪ ciò che quel personaggio effettivamente fa;
▪ la differenza fra una certa azione/reazione e un'altra azione/reazione seguente.
Ad esempio, per tutta l'opera ci viene detto che Chrissy ha un carattere forte, che è aggressiva e sempre sorridente... ma fra queste caratteristiche in tutti i capitoli io ne vista solo una, quella dell'aggressività, che esce maggiormente quando lei diventa mutante. Questa forza intrinseca a me non è parso di vederla, ho visto solo una ragazzina aggressiva e chiusa in se stessa, con gravi problemi di autostima.
Per quanto riguarda i pochi altri personaggi che conosciamo (Leroy, Nora, Andrea e Connel), la situazione è la stessa, con l'ulteriore aggravante che i PoV si concentrano bene o male tutti su Chrissy. Di qualunque personaggio si tratti il vertice è sempre lei, persino nelle parti fra Andrea e Connel, che magari sono più intime delle restanti, a discapito della caratterizzazione. A tutto ciò si aggiungono poi le azioni raffazzonate di alcuni fra i personaggi (ad esempio Ginevra o Chloe), che sembrano compiere un certo gesto senza una vera motivazione ma solo per andare gli eventi in un certo modo.
Un problema molto grave a cui è soggetta l'opera è il fatto di non dire le cose: quasi a metà storia ci viene mostrata una certa Cheryl, che non era praticamente mai stata nominata prima ma a cui l'autrice si rapporta come se il lettore la conoscesse. Lo stesso succede con i genitori di Chrissy, di cui sappiamo i nomi solo verso la fine (della madre un po' prima, più o meno nella parte di storia in cui si toglie la vita) e con Edwin, il migliore amico di Leroy, che ci viene presentato come ovvio (esattamente come per Cheryl) quando ovvio non lo è. Questa è una cosa che va assolutamente sistemata, perché va a intaccare la già precaria stabilità di tutta la storia.

6) Stile di scrittura:

Lo stile non segue uno schema specifico, ci sono parti in cui il lessico è davvero molto semplice e pieno di errori e altre in cui il modo di esprimersi diventa più ricercato, senza sfociare comunque nell'aulico. Una cosa che consiglio all'autrice di evitare è di usare certe similitudini e metafore infantili in quanto danno al testo un'aria meno seria: ad esempio, quella del "cucciolo di foca in cerca di coccole".

Gli errori sistematici si riconducono a:
▪ punteggiatura: non si va a capo quando serve e ci sono tanti punti, dove magari ci starebbero bene invece i due punti, il punto e virgola o delle semplici virgole. Sempre i punti, poi, mancano alla fine delle frasi;
▪ ripetizioni;
▪ pensieri: non sono scritti in corsivo né fra le virgolette, quindi non vengono divisi in alcun modo dalla normale narrazione, creando ulteriore confusione;
▪ frasi lunghe e contorte senza una ragione, che spesso mancano di senso logico e grammaticale;
errori di battitura.

Una cosa che mi ha fatto storcere il naso, ma che è invece scollegata, è il fatto che alcuni capitoli fossero monoblocco, cosa che dal regolamento è vietata. Perciò vi chiedo di controllare sempre prima di iscrivervi, perché io non posso arrivare al capitolo dieci e poi trovarmi a dover leggere un testo monoblocco tutto di seguito, perché a quel punto non posso nemmeno mollare la lettura. Vi chiedo quindi di seguire per cortesia il regolamento, o se Wattpad non vi salva le modifiche di almeno avvertirmi.

Per quanto riguarda i consigli finali, mi trovo a ripetere quello che ho già detto al punto della trama: non so quanti capitoli manchino alla fine, ma consiglio caldamente di fermare la storia e fare il punto della situazione, capire dove si vuole andare a parare e come ci si vuole arrivare. Ora come ora la storia non ha delle basi solide, anzi, traballa molto, poiché né lo svolgimento, né l'originalità, la narrazione o la caratterizzazione sono stati fatti ad hoc, anzi. Per ovviare direi quindi di leggere molto, magari anche dei manuali di scrittura creativa, che potrebbero aiutare a riempire le lacune presenti, ma soprattutto di - anche se la recensione è molto critica - non abbattersi, perché c'è sempre tempo per migliorare e risistemare ogni cosa.

Valutazione:

- Trama: 1
- Originalità: 2
- Sintassi: 8
- Narrazione: 1
- Caratterizzazione: 1
- Stile: 7

Totale: 20 su 60

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