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•They call the Rising Sun - Fullofpride•

Fullofpride

Sinossi:

Che faresti se l'intero mondo potesse avere accesso ai tuoi più intimi segreti?
Se non ci possono leggere nella mente un motivo ci sarà, no? Ma che succederebbe se ci spogliassero anche del nostro inconscio? Se alzassero la polvere dai nostri tappeti?

"Chiunque fosse entrato nella Casa del Sole Nascente, ogni volta che avesse provato ad uscire, ci sarebbe sempre ritornato."

Ci sono segreti e segreti.
Ci sono i segreti che si condividono con lo psicologo. E ci sono i segreti che non possono essere condivisi.
Ma non esiste segreto che può essere taciuto. Il silenzio porta all'incandescenza, alla pazzia. Se non con qualcun altro, bisogna condividerli almeno con noi stessi.

Buford è un giornalista cinico di una rivista decaduta che si imbatte nella Casa del Sole Nascente, un luogo dove i cittadini di New Orleans depositano in segreto le proprie confessioni per iscritto.
Ha una missione: corrompere la gestrice della casa e pubblicare nella rivista tutti i segreti più cupi.

«Stiamo parlando di segreti Lex. Segreti di gente comune. Insomma, ormai sono tutti stanchi di sentire i segreti dei VIP, perché oramai niente sorprende più. Se Sandra Bullock tradisce il marito, l'articoletto te lo leggono, ma niente di sconvolgente. È cosa da divi, i divi si divertono, sì. Ma, come ti ho detto, niente di sconvolgente. Perché loro sono lontani da noi. Loro possono. Sono in un altro mondo. Un mondo in cui la trasgressione è permessa. Ma se invece fosse la umile donna per bene Marie Jane a tradire il marito? Pensi che la curiosa vicina di casa non spenderebbe qualche spicciolo per spettegolare poi su di lei con le amichette del club di ricamo? Eh? Pensi questo?»

1) Trama:

Ebbene, eccomi qui con una nuova recensione!
Ho letto quest'opera nel giro di due giorni, ma né per un estremo bisogno di sapere né perché mi prendesse particolarmente. Perdonatemi la franchezza, ma non mi ha trasmesso molto. I capitoli hanno lunghezze altalenanti, e nonostante certi siano davvero lunghi li ho letti veramente in fretta per via della loro 'leggerezza'.
Ho trovato la trama di base poco interessante – e qui è un mio punto di vista, totalmente contestabile – e molto romanzata. Un giornalista che decide di pagare questa strana donna, Alyssa, per farsi dare da lei i fascicoli contenenti i segreti di molti degli abitanti di New Orleans, di cui lei si occupa, tenuti in vari cassetti dentro una casa abbandonata abbarbicata su una collina? Per cosa, riuscire a vendere qualche copia in più della rivista per cui lavora? Questa trama mi ha lasciata parecchio perplessa, e ho trovato superficiale il modo in cui è stata trattata. (Ripeto, questo è il mio punto di vista).
I capitoli si susseguono uno dopo l'altro, unendo vari PoV e creando qualcosa di estremamente intricato che in più punti mi ha confuso non poco, e non in positivo.
Trovo che ci sia molto da lavorare, la storia nasce per essere e si ferma lì, non so se mi sono spiegata bene. Mi ha dato l'impressione di non avere un punto in cui andare a parare, e forse mi sbaglio, ma tutto inizia con il giornalista che cerca di convincere il capo della sua idea, continua nel tentativo di spiegare ciò che succede da quel momento in poi – o almeno questo ho capito – solo per arrivare a raccontare i vari segreti che vengono pubblicati sulla rivista. Mi spiace dirlo, ma non mi ha convinto.

2) Originalità:

L'originalità c'è, ma secondo il mio punto di vista c'è ancora molto lavoro da fare sia sulla trama che sulla narrazione prima di riuscire a renderla una storia che faccia dire: "sì, accidenti, quest'opera è meravigliosa!". Ciononostante non ho trovato presenza di cliché o stereotipi – a parte un po', forse, lo stesso personaggio di Buford –, e questo è un tuo punto a favore. Sei già sulla buona strada, devi solo smussare un po' qui e lì.

3) Sintassi:

Capitolo uno:
- all'inizio del capitolo scrivi che la casa è chiamata "Rising Sun Blue", ma poi scrivi che invece si chiama "Rising Sun Blues". Quale delle due è corretta?
- "è solo un illusione" -> un'illusione;
- "Ah, sì va bene ma dovresti cambiare il titolo" -> metterei una virgola anche dopo il "sì";
- "Mentre discuteva con qualcuno di un progetto già ne pensava ad un altro" -> già pensava a un altro;
- "E se c'era una cosa a cui era bravo Muffuletta era quella di rimandare tutte le novità" -> in cui era bravo;
- "E tutta queste loro confessioni" -> tutte;
- "Sì ma non darei certo le mie confessioni segrete in mano ad un'estranea" -> metterei una virgola dopo il "sì";
- "Tu sei cattolico Lex, giusto?" -> ci va una virgola prima di "Lex".

Capitolo due:
- "Dalla stessa porta inesistente su cui il giornalista si era tentato di appoggiare" -> attenta ai verbi;
- "Ah sì eh?" -> ah sì, eh?
- "E' tutto una via di mezzo" -> ci va l'accento, non l'apostrofo. Ricordalo, perché commetti questo errore ogni volta.

Capitolo tre:
- "Non avrebbe senso neanche pensarci, tanto, che Alyssa si fosse sbagliata, non sarebbe mai capitato" -> avrei scritto "avrebbe avuto", piuttosto che "avrebbe", fossi stata in te;
- "Pensavo fossi uno che ascoltasse, mentre gli altri parlano" -> ti consiglio di rivedere questa frase;
- "Senza motivi di fondo e senza logica nemmeno" -> e nemmeno senza logica;
- "E quindi mi sono chiesto, ma solo per poco eh" -> metterei una virgola prima di "eh";
- "Ma di questo ci ho pensato proprio qualche secondo." -> non credo abbia molto senso compiuto, questa frase.

Capitolo quattro:
- "Mio Dio Lex..." -> ci va una virgola prima di "Lex";
- "Se provassi, se provassi una dannata volta a rischiare nella tua vita!" -> metterei una virgola prima di "nella tua vita";
- "Stiamo parlando di segreti Lex" -> segreti, Lex;
- "perchè oramai niente" -> si scrive "perché";
- "Non possiamo permetterci un occasione" -> un'occasione;
- "Mi sto impegnando Lex" -> ci va una virgola prima di "Lex";
- "sente quella vecchia intesa che aveva con il buon vecchio zio Lex tanti anni addietro" -> aveva avuto;
- "Ma Alexander sembra impassibile. Niente l'avrebbe più fermato" -> fino ad ora ho ignorato, magari era una scelta ponderata... ma non puoi mettere nella stessa frase passato e presente quando stai narrando dello stesso momento. È grammaticalmente sbagliato;
- "Quel gran pezzo di ragazzi prende forma" -> ragazza.

Capitolo sei:
- "Nel muro verde di Muffuletta vi erano appesi" -> sul, casomai?
- "Le donne invece servono solamente a fare le stupide vero?" -> ci va una virgola prima di "vero";
- "Ma che cazzo ne so Lex?" -> ci va una virgola prima di "Lex";
- "Sempre sorridente anche ai tempi in cui il marito alzava il gomito" -> stai parlando di un momento ancora più passato;
- "Senz'altro Bessie, senz'altro" -> ci va una virgola anche prima di "Bessie", o il significato cambia;
- "Bessie ascolta" -> Bessie, ascolta.

Capitolo sette:
- "Quella signora... Amanda mi pare... Se ne è andata di corsa appena gli ho dato un assegno" -> "[...] Amanda, mi pare [...] appena le ho dato un assegno".

Capitolo otto:
- "E magari gli avesse vietato soltanto le sigarette, magari" -> dovresti togliere uno dei due "magari", è scorretto ripeterlo;
- "Una storia che spetterà solo a Frederik stesso, di raccontarvela" -> il "di" è scorretto;
- "Ah, i treni! Oh, meglio, le stazioni!" -> penso ci starebbe meglio una "o", piuttosto che una "oh";
- "Ma, perbacco, il destino volle che quella donna si sedesse proprio nel posto che era stato assegnato a lui" -> la donna è già seduta quando lui la nota, quindi è corretto scrivere "si fosse seduta", invece di "sedesse".

Capitolo nove:
- "Le sue domande e possono iniziare" -> quella "e" è di troppo;
- "se mai sarò ancora.." -> i punti di sospensione sono sempre e solo tre;
- "Ho sempre preferito il dolce" -> qui, nel testo, sei andata a capo con "dolce", quindi dovresti rivedere;
- "stare al calduccino e rannicchiarmi sotto le coperte, se è estate, o al fresco con l'aria condizionata, se è inverno" -> non so se sia intenzionale questa parte... ma non è un po' strano?
- "farle sanguinare e continua continua e continua" -> ci va una virgola prima del secondo "continua";
- "Che ha senso ha piangere?" -> attenta;
- "di New Orleans a a gioire" -> attenta anche qui.

4) Narrazione:

a) le parti d'azione sono relativamente poche e si riconducono solo ed esclusivamente al modo di comportarsi dei personaggi, ad esempio quando sono alle prese con un dialogo. Oltre a questo, una buona percentuale di volte mi sono persa, durante la lettura, nel cercare di capire chi facesse cosa e perché;
b) le descrizioni sono poche ma buone, questo devo riconoscerlo;
c) i dialoghi sono ben scritti, in quanto a punteggiatura, tuttavia li ho trovati insensati e spesso e volentieri troppo campati per aria. Faccio un esempio: ad un certo punto, nei primi capitoli, c'è Buford che parla con Lex e inizia a raccontare senza una motivazione precisa della madre solo per fare una similitudine. Ebbene, ciò andrebbe anche bene, se si andasse però a parare da qualche parte e se la grammatica fosse perfetta! Il problema, è che ciò non è. Questo punto, quindi, necessita un'attenzione particolare;
d) lo stile di narrazione scelto va bene, in quanto presenti più punti di vista, ma due cose vanno sistemate a riguardo:
- il narratore esterno sembra un po' troppo soggettivo quando racconta, come facesse parte anche lui della storia;
- capita che fondi insieme presente e passato nello stesso capitolo e nella stessa frase, quando la storia è scritta al passato remoto. Ciò è sbagliato, in grammatica. E sì, magari è una tua scelta ponderata, ma ciò non cambia il suo essere sbagliato.

5) Caratterizzazione dei personaggi:

I personaggi sono ciò che ho apprezzato in tutta la lettura. In soli otto capitoli sei riuscita a caratterizzarli e approfondirli tutti, senza eccezioni, persino narrando di loro tramite la 'bocca' di un altro personaggio. Ti faccio un esempio: nel capitolo otto viene riportato il segreto di Frederick Tower, in cui racconta della sua vita, della famiglia in cui è cresciuto, dei figli e della moglie. Solamente grazie al suo resoconto sono riuscita a delineare perfettamente il personaggio di lei, e credimi, riuscire a farlo probabilmente senza nemmeno volerlo non è per nulla facile.

6) Stile di scrittura:

Questo è forse il punto più "delicato" di tutto il capitolo.
Ho letto varie recensioni sulla tua opera e i commenti postati sotto i tuoi capitoli dagli altri utenti, e ho visto come molti ti abbiano detto che non ci sono imperfezioni, nella tua scrittura, riconducibili alla grammatica. Ebbene, io non sono d'accordo. Ho trovato molti refusi – anche molto gravi – non solo con i tempi verbali, ma anche con le virgole, gli accenti/apostrofi e a volte persino con le preposizioni e i pronomi indiretti. Il tuo stile è buono, hai molto potenziale, ma è ancora acerbo.
Il mio consiglio, dopo aver letto la tua storia e aver avuto prova di come scrivi, è quello di esercitarti e leggere tanto. Sono convinta tu possa diventare veramente brava, ma per riuscirci bisogna impegnarsi. Ti suggerisco quindi di mettere un attimo in pausa l'opera, allenarti nello scrivere e poi riprendere in mano il tutto, revisionando ciò che non va e delineando meglio dove vuoi andare a parere con la tua storia.

Valutazioni:

- Trama: 5
- Originalità: 8
- Sintassi: 6
- Narrazione: 4
- Caratterizzazione: 10
- Stile: 6

Totale: 39 su 60

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