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Recensione cartaceo 3: "La quinta onda" di Rick Yancey

Trama del libro:

Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che "loro" arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da "loro", esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare.

Recensione:

... È da cinque giorni che aspetto di fare questa recensione, ne avevo talmente tanta voglia che le dita mi prudevano, e finalmente posso digitare sulla tastiera e parlare a ruota libera di questo libro con qualcuno che non cercherà di fulminarmi con un'occhiataccia perché parlo troppo.
Quindi, dopo le mie solite premesse, passo a raccontarvi di un libro che mi ha preso dall'inizio alla fine, tenendomi incollata alle proprie pagine senza permettermi di allontanarmi un singolo istante.

Quest'oggi, come avrete intuito, parliamo de La quinta onda, di Rick Yancey. Molti di voi probabilmente lo conosceranno per via del film uscito nei cinema all'inizio di quest'anno, e ammetto che francamente prima che me ne parlassero non avevo mai sentito accennare a quest'opera.
Questo libro è uno young adult di genere fantascientifico/distopico, in cui il pianeta Terra è stato preso di mira da questi alieni, chiamati Altri, che grazie a varie "Ondate" sono riusciti a far diminuire drasticamente la popolazione unana mano a mano, uccidendo miliardi di persone.
La storia inizia subito dopo la Quarta Onda, che si appresta a essere seguita dalla Quinta. La protagonista è Cassie, una sedicenne che se ne va in giro da sola, in un mondo distrutto - dopo aver visto morire parte della sua famiglia ed essere stata allontanata con la forza dalla parte restante -, munita di un pungente sarcasmo, un carattere diffidente, una pistola Luger e un M16.
Cassie narra piano piano ciò che è accaduto a lei e al resto del mondo nei mesi dopo l'Arrivo degli Altri e dopo la Prima Onda. Ma Cassie non è l'unica protagonista, perché per tutto il libro assistiamo a cambi di PoV tra i personaggi più importanti. Questa scelta all'inizio mi ha fatto storcere il naso, soprattutto per via del fatto che spesso e volentieri quando mi abituavo a un certo punto di vista e si arrivava alla parte interessante l'autore cambiava di nuovo personaggio. Ma piano piano ciò ha iniziato a piacermi – ho apprezzato molto la decisione di utilizzare la parte uno, la parte due, tre e così via per cambiare PoV –, soprattutto quando alla fine grazie a questi stessi cambi si riesce a comprendere meglio la storia generale e le scelte, le azioni e i caratteri dei vari personaggi.

In quanto a originalità qui non spicchiamo particolarmente, sono presenti stereotipi, cliché, fan service e punti in cui il lettore può azzeccare perfettamente ciò che accadrà dopo, e ciò è un problema quando quelle stesse parti dovrebbero essere i colpi di scena. Tuttavia spesso è lo stesso autore a riempire i capitoli di indizi per far arrivare il lettore alla soluzione prima del personaggio, e riuscire a farlo senza "inciampare sui propri piedi" non è per nulla facile.
L'idea generale riguardo Alieni, come agiscono e come sono fatti non è unica nel suo genere, anzi. Ovviamente qui la razza extraterrestre attacca quella umana, come succede in praticamente tutte le opere che trattano questo argomento, e la descrizione della vera forma degli Altri ricorda un po' quella proposta in The Host di Stephanie Meyer.

I personaggi sono la parte che, insieme ai colpi di scena rivelati mano a mano, mi è piaciuta di più.
Il mio personaggio preferito in assoluto è senza ombra di dubbio Evan Walker. Evan è un'incognita, un dubbio costante che non si riesce mai a comprendere al cento per cento. È silenzioso, gentile, dolce, ma nasconde una parte più dura nel suo carattere, è aperto ma chiuso in se stesso, ha una relazione fin troppo stretta con la sofferenza ma al tempo stesso è capace di dare a Cassie una stabilità che lei da sola non riesce a trovare, e sa quando e come certi segreti devono essere svelati. Insomma, Evan è un mistero vagante, e proprio per la sua storia, per il suo carattere scostante e il modo in cui è reso, è quello che più ho adorato.
Al secondo posto c'è invece Cassie. La nostra protagonista è scaltra, calcolatrice, dura, scontrosa, sarcastica, con un cuore di pietra che si lascia sciogliere fin troppo facilmente. Ha paura ma, per citare il libro stesso, mentre gli altri esseri umani si fanno fermare da quella stessa paura, tremano e piangono, Cassie la usa per avere la forza di andare avanti e per portare a termine la promessa che la anima. La nostra Cassiopea è una protagonista con – perdonatemi il termine, ma più adatto non riesco a trovarlo – i controcazzi. Già dal terzo capitolo io stravedevo per lei: o la ami o la odi, non ci sono vie di mezzo.
Al terzo posto c'è, invece, Ringer, una soldatessa con un'affinità innata per le armi, con un passato fin troppo misterioso e una mente fin troppo sveglia. Non so per quale preciso motivo sia entrata nelle mie grazie, ma Ringer – nome che ottiene alla base militare in cui viene addestrata – mi ha colpito sin da subito, con il suo carattere forte e il suo istinto da leader, che nonostante tutto è perfettamente capace di mettere in secondo piano per obbedire al suo sergente, Zombi, il quarto di questa lunga lista di personaggi preferiti, un co-protagonista capace di mettere a repentaglio la propria vita solo per salvare un bambino con cui non ha nessun legame di sangue e costantemente afflitto dal senso di colpa per via del suo passato.
Insomma, questo riassunto ha un solo scopo: farvi capire che ogni personaggio, nessuno escluso, non è solo una marionetta nelle mani di Yancey, ma una persona, con la propria storia, i propri sogni, le proprie speranze e le proprie sofferenze. Ognuno di loro è diverso dall'altro, dotato di una profondità davvero notevole.

L'opera è scritta al presente, in prima persona, e nonostante solitamente le storie che adottano questo tipo di narrazione siano mal rese proprio per questo – in quanto questo tempo estremamente difficile da usare correttamente –, lo stile scelto va a braccetto con la storia.
Sono presenti tuttavia molti errori, alcuni con le virgole, alcuni di battitura e alcuni con i tempi verbali. Ci sono inoltre parti che mi hanno lasciata perplessa, perché gli eventi vengono scombinati. Vi faccio un esempio: c'è un punto, nella seconda parte del libro, in cui il personaggio in questione inizia a narrare al presente, passa poi a raccontare di un avvenimento passato e, senza una motivazione plausibile, quell'evento passato diventa presente, come se si fosse tornati indietro nel tempo, cosa totalmente impossibile. Ci sono inoltre parti, con tanto di azioni e dialoghi, che appaiono fin troppo sbrigative e confusionarie, soprattutto quando si tratta di Evan e Cassie. Forse sono io, ma ho trovato certi loro discorsi un po' troppo poco sensati, e le azioni che contornano questi stessi discorsi altrettanto poco sensate.

Nonostante questo, però, l'opera vale un sacco. Leggendola ho riflettuto parecchio, cosa che mi fa affermare che il libro abbia una morale veramente tangibile. In particolare, mi hanno colpito i ragionamenti di Cassie riguardo ciò che definisce un umano un umano, cosa farebbe l'umanità se si trovasse a doversi appropriare di un pianeta appartenente a un'altra razza e soprattutto come si comporterebbero gli umani di fronte a una catastrofe simile.
Insomma, questo libro lascia qualcosa nel lettore, quando finito, e soprattutto molti interrogativi anche importanti.

Lo consiglio? Assolutamente sì. Ci sono ovviamente pecche, nessun libro è mai perfetto al cento per cento, ma nonostante questo l'opera non ne perde, anzi. Quindi sì, la consiglio, a me è piaciuta davvero tanto, e al momento ho due certezze:
1) finirò tutta la saga;
2) non vedo l'ora di poter vedere il film per appura quanto abbiano rovinato la storia quando l'hanno riportata sullo schermo. Perché diciamocelo, già dal trailer sembra una teenagiata galattica.

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