"Mirage" di Somaiya Daud
Sinossi:
In a world dominated by the brutal Vathek empire, eighteen-year-old Amani is a dreamer. She dreams of what life was like before the occupation; she dreams of writing poetry like the old-world poems she adores; she dreams of receiving a sign from Dihya that one day, she, too, will have adventure, and travel beyond her isolated home.
But when adventure comes for Amani, it is not what she expects: she is kidnapped by the regime and taken in secret to the royal palace, where she discovers that she is nearly identical to the cruel half-Vathek Princess Maram. The princess is so hated by her conquered people that she requires a body double, someone to appear in public as Maram, ready to die in her place.
As Amani is forced into her new role, she can't help but enjoy the palace's beauty—and her time with the princess' fiancé, Idris. But the glitter of the royal court belies a world of violence and fear. If Amani ever wishes to see her family again, she must play the princess to perfection...because one wrong move could lead to her death.
Tag:
#pianeta, #guerra, #tirannia, #principessa, #amore, #arabeggiante, #sci-fi, #personaggi, #rapimento
Recensione:
In realtà questo libro avrei dovuto recensirlo a marzo, ma ho ritrovato la voglia di scrivere recensioni solo ora, quindi... ve ne beccherete un po' tutte assieme. Sorry not sorry.
Mirage è un libro che ho comprato un po' a occhi chiusi. Avevo visto questa ragazza su Instagram che vendeva una copia autografata e in edizione speciale, e ne sono stata attirata (quindi ho speso tanto per una cosa che non sapevo se mi sarebbe piaciuta ma tanto ormai è la norma).
Il libro parla di una ragazza di nome Amani, cresciuta sotto il controllo dei Vathek, che dopo aver colonizzato il suo pianeta hanno instaurato un regime brutale e crudele. Il giorno della cerimonia che segna la sua età adulta Amani viene rapita e portata sul pianeta dei Vathek, dove scoprirà di essere identica alla principessa Maram. La vita di quest'ultima infatti è in pericolo, sicché onde di ribellione hanno iniziato a muoversi, e Amani dovrà dare la propria per salvare quella della principessa.
Il libro è molto interessante, l'idea di base da cui l'autrice è partita è molto articolata, ma la realizzazione lascia un pochettino a desiderare. Seppure nel complesso il libro mi sia piaciuto, ho trovato un lack non molto sottile nello svolgimento degli eventi, che è davvero lento. Fino alla seconda metà del libro non succede quasi niente, se non il rapimento di Amani e le lezioni che deve seguire per somigliare a Maram, alternate alle feste e ai balli.
In effetti, ho trovato che il libro si svolgesse di più sul rapporto fra i personaggi, piuttosto che sugli eventi, ma nonostante questo la relazione fra Amani e Idris, il promesso sposo di Maram, è sembrata forzata e troppo veloce. I due passano due giorni insieme e boom, innamorati persi. Così.
Da questo punto di vista infatti il rapporto che si instaura fra Amani e Maram è molto più realistico, si vede che la protagonista passa piano dall'odio alla pietà, fino a provare vero e proprio affetto, e si distingue anche chiaramente il passaggio di Maram dal puro disprezzo all'amicizia.
L'ambientazione è tutta un boh. Non ho capito come quest'invasione sia successa, perché sia avvenuta e perché questo fantomatico governo galattico (che è solo nominato una o due volte) non abbia fatto niente per fermare i Vathek. Mi immagino più o meno come sia andata:
"Socio, questi Vathek hanno colonizzato e stanno ammazzando sti pori cristi di Andala. Facciamo qualcosa?"
"Beh, in effetti ora che mi ci fai pensare... naaah. Mandagli un fax dicendo che stanno violando i trattati, sono certo che li lasceranno liberi. Ah, ehi, Gianfranca ha portato la torta!"
Per il resto il libro è tutto un info-dump senza fondamento. Ci sono parti in cui vengono nominati pianeti, nomi, cose senza un contesto, come se noi lettori dovessimo conoscerli, e altre in cui vengono presentati una caterva di personaggi da una caterva di posti diversi e tu sei lì che guardi la pagina, più o meno con questa espressione:
Direi quindi che l'ambientazione è un grosso no. Poteva essere davvero interessante, ma l'autrice l'ha trattata in modo troppo superficiale, preferendo concentrarsi sulla storia d'amore e sul rapporto fra Amani e Maram.
Nel libro ci sono anche alcune incongruenze, come ad esempio il fatto che Amani deve avere il viso perfetto, sicché deve impersonare Maram... e la principessa e Nadine, la consigliera del dittatore, la picchiano. In faccia. Con gli anelli. Ferendola.
Beh, mi pare legittimo.
L'originalità è difficile da determinare se devo essere sincera. Personalmente il libro mi è piaciuto, seppure abbia vari difetti, fra cui le 100 pagine di nulla, e il concetto da cui si parte è interessante, ma l'autrice a mio parere si è un po' (tanto) persa nel mezzo e non è riuscita a seguire i paletti che si era fissata. Diciamo che pare una bozza iniziale, più che un libro fatto e finito.
Spero che nel sequel (in cui hanno pure cambiato edizione mannaggia al demonio) le cose miglioreranno.
La narrazione non ha grossi difetti, anzi, funziona in modo più che perfetto considerando quanto sia lento lo svolgimento... se non per le descrizioni. I personaggi sono caratterizzati poco, fisicamente parlando, e i luoghi sono solo appena accennati: la maggior parte dei posti che si vedono (che specifico sono completamente nuovi per Amani), sono stata capace di immaginarli in modo molto netto nella mia testa per il semplice fatto che ho una buona immaginazione, perché se mi fossi dovuta affidare completamente alle descrizioni fornite dall'autrice ciaone proprio. Credo avrebbe dovuto concentrarsi un pochettino di meno sulle emozioni di Amani e descrivere un po' di più le scene.
I dialoghi comunque funzionano benissimo, soprattutto considerato che il libro verte sui personaggi e la loro caratterizzazione.
I personaggi infatti hanno una personalità che si distingue in modo molto netto. Anche Nadine o l'imperatore, per esempio, che compaiono poche volte e hanno pochissime battute, si riconoscono nell'insieme. Persino il fratello di Amani dimostra un carattere proprio.
Gli unici che forse mi hanno deluso sono i ribelli, di cui vediamo solo un accenno e che sinceramente non paiono fare molto, facendo fare invece tutto il lavoro alla protagonista, visto che è "infiltrata". E certo, è una spia... ma non sa combattere né ha delle armi... almeno darle un appoggio? No, eh? Il massimo che fanno è mandare un terrorista a sacrificarsi per uccidere Maram. Okay.
Voglio poi spendere due parole su Idris, che certo, dolcissimo e adorabile... ma ha la stessa capacità mentale di un cucchiaio. Come ha fatto sto qua a sopravvivere per anni nella corte dell'impero senza tradirsi da solo? Non è che brilli per intelligenza.
In ogni caso, lo stile mi è piaciuto. È fluido (se non per quegli info-dump orribili in cui non si capisce niente) e come inglese è pienamente comprensibile. Il lessico non è ricercato ma presenta comunque una buona conoscenza della lingua, quindi se avete una buona base di inglese non dovreste avere problemi a leggerlo.
Quindi, questo libro vale? Non mi sento di dire di no, però poteva essere fatto meglio, quello sì. Riconosco le idee e lo sforzo dell'autrice nel cercare di metterle su carta, ed essendo il suo esordio non mi sento di stroncarlo, anzi. Ha fatto meglio di molti altri, seppure i vari problemi presenti.
Lo consiglio? Personalmente sì, se vi piacciono i libri incentrati sui personaggi e dall'ambientazione un po' strana (tecnicamente sarebbe sci-fi, però sembra più arabeggiante). È un libro che comunque si legge in fretta e come stacco fra una lettura e l'altra non è male.
A me non è dispiaciuto, infatti leggerò anche il seguito, più che altro perché la protagonista e la principessa mi hanno davvero colpita e sono curiosa di vedere dove l'autrice voglia andare a parare.
Stelle: ⭐⭐⭐
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