Prima me.
Nessuno di voi sa chi sono, ma stando qui su wattpad una cosa l'avrete capita, amo scrivere e leggere.
Forse la scrittura è l'unica cosa che riesco a mandare avanti per lungo tempo.
Tutto il resto di solito, dopo poco tempo, lo abbandono.
Ho deciso di scrivere questa storia per dare sfogo a varie idee che mi saltano in mente, spesso accade alla fermata del bus o direttamente all'interno, incontro persone che scaturiscono in me interesse.
Ma non solo le persone che vedo lì mi interessano; ogni capitolo sarà diverso e con lunghezze differenti, dipende da quello che elaborerà la mia mente contorta haha.
Prima però di inziare credo vi parlerò di me, a grandi linee.
Sono nata il 16 agosto 1997, ma non vi dirò dove, in ogni caso nel nord Italia.
Sin da piccola sono cresciuta con la mia migliore amica, abbiamo fatto asilo materna e medie insieme.
Lei era come una sorella per me, facevamo e dicevamo le stesse cose, ci piacevano le stesse cose, giocavamo insieme ogni giorno.
Poi siamo cresciute e abbiamo smesso di giocare, però uscivamo. Ma non tutto era come sembrava.
Lei era sempre con me anche nei momenti più brutti, nei momenti in cui i miei genitori litigavano.
Ho vissuto e visto cose che avrei preferito non aver visto e vissuto, ma purtroppo le cose sono andate così e non posso farci niente.
Quelle cose, quei momenti.. beh mi hanno segnata.
Sono cresciuta con delle ferite aperte che mi hanno cambiata.
Col tempo mi sono fatta una compagnia di amici che però non sapevano nulla.
E forse era meglio così, più mi conoscevano e più venivo derisa e presa in giro, io ero quella strana, quella con lo sguardo perso nel vuoto, quella innocente che non arrivava al kilo.
Ne ho subite di tutti i colori, ero un pupazzino, messa lì a caso.
Venivo presa in giro davanti e dietro le spalle, io lo sapevo ma preferivo fare finta di nulla perché credevo che quelli fossero i miei veri amici, non volevo stare sola e così quel minimo di divertimento che ricevevo mi bastava.
Credevo fosse tutto apposto, mi facevo mettere i piedi in testa, quelle ferite aperte non volevano chiudersi e così restavo sempre ferma nello stesso punto.
Sembra una storia finta sentita così, sembra una storie di quelle ragazzine disagiate, il problema però è che io quelle cose le ho vissite davvero.
Davvero sono stata presa in giro, davvero ho ricevuto offese, mi hanno presa di peso e gettata in un bidone dell'immondizia, presa per i capelli e costretto a bere.
La cosa più preoccupante però è che la persona più importante per me era lì, la mia migliore amica era sempre lì al mio fianco e non ha mai alzato un dito per difendermi.
Poi un giorno dopo l'ennesima sofferenza ho pregato, ho pregato perché la persona giusta per me arrivasse e si prendesse cura di me.
Quel giorno era il 24 luglio 2013, ore 12.30; il 24 luglio 2013 alle 21.00 ho incontrato lui.
E da allora siamo insieme fino ad oggi, e oggi è l'8 luglio 2016.
Quella sera avevo solo 15 anni e non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, quella sera scherzando dissi che l'avrei sposato e adesso dopo quasi 3 anni di relazione abitiamo insieme; se le cosse andranno per il verso giusto tra un anno o due io lo voglio sposare.
Quel 24 luglio la mia vita è cambiata, è arrivato lui che con tanto amore ma soprattutto tanta pazienza è riuscito a far chiudere quelle ferite, adesso di loro rimane solo una cicatrice, grande e probabilmente visibile ma è una cicatrice e le cicatrici non provocano dolore perché ormai sono chiuse, sigillate.
Grazie a lui adesso sono una persona forte, o almeno mi piace pensare di esserlo.
Lo amo con tutto il cuore e se mai dovesse leggere quello che sto scrivendo beh sappi che ti ringrazio, e ti ammiro per quello che hai fatto.
Mi hai vista quella sera e hai deciso di prendere per mano quella ragazzina strana, con lo sguardo perso nel vuoto e con le ferite aperte; hai avuto pazienza e lentamente hai messo punti di sutura qua e là, mi hai indicato sempre la via giusta e le mie ferite sono diventate cicatrici, il mio sguardo non è più perso nel vuoto, ma strana lo sono e lo sarò sempre.
Solo adesso dopo anni ho realizzato quanto la mia infanzia e adolescenza siano state tristi, solo adesso ho realizzato quello che ero per loro, di come mi abbiano presa in giro e umiliata.
Quella che credevo essere la mia migliore amica è scomparsa dalla mia vita, rendendosi conto di come mi ha trattata, non so se si senta in colpa ma sarò sincera, spero di sì.
Forse è un po' brutale da dire per una persona che vuole diventare testimone di Geova ma davvero spero che lei, quando pensi a me si senta in colpa per essere stata così stronza nei miei confronti, per averni trattata cone il suo cane.
E tutti quelli che una volta credevo miei amici.. a volte li penso e mi viene un senso di nostalgia, ma subito dopo realizzo e penso "ma va a cagare va là".
Adesso ho quasi 19 anni, i miei genitori sono divorziati, il rapporto con mio padre è.. la parola più adatta è "insolito", il rapporto col resto della famiglia è.. beh insolito pure quello ma leggermente migliore, più o meno.
Abito in casa coi miei suoceri e all'inizio è stata difficile e orribile, adesso la cosa è gestibile e infondo non sono brutte persone anche se spesso mi fanno arrabbiare.
Ho due amiche, una è Giulia e per quanto il nostro sia un rapporto strano, in un modo o nell'altro ci sentiamo sempre, forse ho deciso di prenderla più come una sorellina, non ne ho idea ma anche se non ce lo siamo mai dette in anni, le voglio bene.
Poi c'è Chiara, lei è arrivata da poco nella mia vita ma abbiamo legato subito e spero fortemente che resti, perché ormai faccio fatica a fidarmi delle persone ma di lei ci riesco, probabilmente l'annoierò spessi coi miei problemi per cui tento di parlargliene il meno possibile, in fondo è ancora piccola.
Per il resto beh lavoro, ho una topa che si chiama Melissa ed è dolcissima.
Non si vede benissimo, ma è carinissima lo giuro.
E poi c'è lui, abbiamo lottato contro tutti e tutto per stare insieme, ancora lottiamo e sono sicura che lotteremo sempre.
Perché quel 24 luglio io ci ho sperato e per fortuna qualcuno era dall'altra parte ad ascoltare le mie preghiere.
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