i ➪𝐍𝐨𝐦𝐞✍︎︎
"𝑪𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒎𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝑪𝒉𝒂𝒓𝒍𝒊𝒆, 𝒆̀ 𝒎𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐"

» James Charles

ii ➪𝐂𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞✍︎︎
"𝑫𝒂𝒊, 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒍𝒆 𝒅𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒖𝒏𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆!"

» Kettley

iii ➪𝐄𝐭𝐚̀✍︎︎
"𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒐"

» Dodici anni.

iv ➪𝐏𝐫𝐨𝐯𝐞𝐧𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚✍︎︎
"𝑵𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐... 𝒅𝒊𝒑𝒆𝒏𝒅𝒆 𝒅𝒂𝒊 𝒑𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂"

» Londra, 1890.

v ➪𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞✍︎︎
"𝑺𝒕𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒊̀"

» Maschio cisgender

vi ➪𝐎𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐞✍︎︎
"𝑵𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒐... 𝒒𝒖𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒄𝒖𝒐𝒍𝒂 𝒆̀ 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒆, 𝒎𝒂 𝒅𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒗𝒆𝒏𝒈𝒐 𝒊𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒆̀."

» Demisessuale

vii ➪𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐨☜︎
"𝑺𝒐𝒏𝒐... 𝒄𝒂𝒓𝒊𝒏𝒐?"

» Thomas Brodie Sangster

» Ha i capelli biondo cenere tendenti al castano e gli occhi scuri. È abbastanza basso, solo 1.45, ma è proporzionato al suo peso e anche al fatto che da quando e dove veniva lui non aveva molto da mangiare.

viii ➪𝐂𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞✍︎︎
"𝑷𝒆𝒓 𝒇𝒂𝒗𝒐𝒓𝒆, 𝒑𝒆𝒓 𝒇𝒂𝒗𝒐𝒓𝒆. 𝑵𝒐𝒏 𝒎𝒊 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒓𝒆"

» È gentile e disponibile, sempre pronto a dare una mano, e molto romantico. È molto schietto e soprattutto onesto, tranne quanto si tratta della sua vita prima della Scuola. Anche se ha solo dodici anni è molto serio e intelligente.
» Nonostante la gentilezza e l'apparente calma e tranquillità, è molto malinconico e ferito nel profondo da alcuni avvenimenti del passato, tra cui quelli che lo hanno portato e provare una forte repulsione per qualsiasi tipo di contatto fisico. Il minimo contatto può scatenare una reazione abbastanza imprevedibile, potrebbe mettersi a urlare così come semplicemente non dire niente ma allontanarsi nel panico. Riesce a contenere queste sue reazioni solo se sa che una persona sta per toccarlo e conosce bene quella persona. Per fortuna grazie al modo in cui si dorme nella Scuola non gli succede più, ma prima aveva incubi tutte le notti e ancora adesso se non dorme nelle capsule gli vengono gli incubi.

ix ➪𝐁𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐨𝐫𝐲✍︎︎
"𝑫𝒊𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒎𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒍𝒂𝒓𝒏𝒆"

» Il padre morì in un incidente d'auto poche settimane prima che Charlie nascesse, e la madre fece appena in tempo a dargli un nome (James, il nome del padre, e Charles, il nome del nonno) prima di morire anche lei dandolo alla luce. Lui quindi passò la sua intera vita  in un orfanotrofio.
» Quando aveva dieci anni arrivò un ragazzo di molti anni più grande, che venne messo in camera con lui. Inizialmente si dimostrò gentile, ma dopo circa un mese cominciò ad approfittarsi di lui in tutti i sensi, dall'estorcergli promesse e favori fino ad abusarlo e violentarlo in maniera vera e propria, cosa che gli lasciò un profondo trauma.
» Questa cosa andò avanti per più di un anno, prima che un insegnante non prendesse Charlie sotto la sua protezione spiegandogli successivamente che era un indovino e portandolo alla Scuola. 

x ➪𝐒𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐭𝐢𝐩𝐢✍︎︎
"𝑵𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒍𝒂 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆, 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒎𝒊 𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐"

» Tipo bromo, specialità elettrica

xi ➪𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀✍︎︎
"𝑬̀ 𝒖𝒏 𝒈𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐?!"

» È allergico ai gatti e ne ha anche paura;
» Ha delle cicatrici che gli circondano i polsi, ormai sbiadite, ma che quando usa molto i suoi poteri diventano rosse;
» In genere ci presenta con il suo nome completo ma aggiunge di chiamarlo semplicemente Charlie;
» Nella scuola ha conosciuto alcuni ragazzi degli anni 2000 che gli hanno fatto conoscere gli One Direction e lui ci si è appassionato, il suo membro preferito della band è Louis.

xii ➪𝐀𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞✍︎︎
"𝑰𝒐? 𝑴𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒐 𝑪𝒉𝒂𝒓𝒍𝒊𝒆, 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆𝒓𝒆"

𑁍Charlie sta aspettando𑁍

xiii ➪𝐎𝐮𝐭𝐟𝐢𝐭✍︎︎
"𝑪𝒐𝒔𝒂? 𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒎𝒃𝒓𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒐 𝒔𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍,𝒐𝒕𝒕𝒐𝒄𝒆𝒏𝒕𝒐? 𝑬̀ 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒖𝒏𝒕𝒐"

» Odia vestirsi con abiti della sua epoca, quindi indossa vestiti degli anni duemila che gli ha regalato uno dei suoi primi amici.

xiv ➪𝐕𝐨𝐜𝐞✍︎︎
"𝑫𝒆𝒗𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒊 𝒔𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆"

» Gabriele Patriarca, che ha doppiato:

» Thomas Brodie Sangster in Love Actually, l'Ultima Legione, Nowhere Boy, Pinocchio, Doctor Who, Game of Thrones e tutta la saga di Maze Runner;
» Matthew Lewis in tutti gli Harry Potter;
» Liam Aiken in Una Serie di Sfortunati Eventi.
» E mooooooolti altri.

E͟c͟c͟o͟ l͟a͟ p̲r͟i͟m͟a͟ d͟e͟l͟l͟e͟ m͟i͟e͟ t͟r͟e͟ c͟r͟e͟a͟t͟u͟r͟i͟n͟e͟ p̲e͟r͟ l͟a͟ m͟i͟a͟ R͟o͟l͟e͟p̲l͟a͟y̲ :̲p̲
S͟e͟ v͟o͟l͟e͟t͟e͟ l͟e͟g̲g̲e͟r͟e͟ a͟n͟c͟h͟e͟ l͟e͟ a͟l͟t͟r͟e͟ v͟i͟ c͟o͟n͟s͟i͟g̲l͟i͟o͟ d͟i͟ t͟e͟n͟e͟r͟e͟ l͟a͟ s͟t͟o͟r͟i͟a͟ i͟n͟ b͟i͟b͟l͟i͟o͟t͟e͟c͟a͟ c͟o͟s͟ì͟ c͟h͟e͟ v͟i͟ a͟r͟r͟i͟v͟i͟n͟o͟ l͟e͟ n͟o͟t͟i͟f͟i͟c͟h͟e͟ q̲u͟a͟n͟d͟o͟ l͟e͟ p̲u͟b͟b͟l͟i͟c͟o͟.̲