Prologo
«Ho paura».
Re Rewar si voltò verso la nutrice, seduta sulla sponda del letto con in braccio sua figlia.
Le si avvicinò, e le appoggiò dolcemente una mano sulla spalla,con fare rassicuratorio.
«Andrà tutto bene. Ora siamo in territorio amico, al sicuro».
La donna annuì poco convinta. E non poteva biasimarla. Neppure lui credeva a quelle parole. Sapeva che la Gilda li avrebbe scovati ovunque.
Re Rewar era Il regnante della Terra della Notte appena spodestato.
Sua moglie era morta di parto,dopo aver dato alla luce la sua ultima figlia.
Un mese dopo Dohor attaccò la sua terra.
Riuscì a mettersi in salvo insieme alla nutrice della bambina di pochi mesi.
L'esercito della Terra del Mare aveva trovato loro una sistemazione a Salazar. L'Anziano l'accolse con tutti gli onori, e offrì loro una casetta modesta ai piedi della torre.
È vero, erano lontani dal fronte, ma non così tanto da vivere in pace. Si sentivano il fiato della Gilda sul collo.
Uno scricchiolio li riportò alla realtà.
«Nasconditi con la bambina nell'altra stanza»sussurrò Rewar alla donna, che agì prontamente, e si chiuse silenziosamente la porta alle spalle.
Rewar sguainò la spada e si appiattì contro il muro.
Sentì voci confuse da fuori la porta.
Poi una spallata. E poi un'altra. E un'altra ancora. Finché la porta non venne scardinata del tutto. Cadde a terra con un pesante tonfo.
Erano in tre, incappucciati.
Due di loro gli si avventarono contro. Rewar cercò di difendersi, inutilmente.
Un urlo riecheggiò nella casa. La nutrice si accasciò a terra in un lago di sangue.
Quell'attimo di distrazione gli fu fatale.
Un Assassino lo colpì all'altezza dello stomaco.
Dalla stanza accanto uscì Sherva con in braccio la bambina, per nulla intimorita da quell'Assassino dallo sguardo viscido.
«Abbiamo portato a termine il nostro compito. Possiamo andare».
«Fenula!». Fu l'ultima parola che pronunciò il re prima di cadere a terra. Morto. Non contava il dolore che quella bambina aveva provocato. Contava solo che in quel momento era sua figlia, la sua piccola bambina.
Rekla li attendeva appena fuori la porta della Casa.
Era stata lei a indagare sul vecchio re della Terra della Notte. E per puro caso aveva scoperto che una delle due figlie fosse una Bambina della Morte.
Strinse gli occhi, nello scorgere tre figure a cavallo in rapido avvicinamento. Una di esse stringeva tra le mani un fagotto nero.
«è la bambina?»domandò presa da una strana euforia.
Sherva annuì, consegnandole la piccola che emise un versetto buffo non appena si trovò tra le braccia di Rekla.
La Guardia dei Veleni sorrise.
Avrebbe fatto qualunque cosa per trasformare la piccola in una perfetta macchina di morte.
Ciao a tutti quelli che hanno letto fino a qui ^^
Il prologo, lo ammetto, é corto...ma i prossimi capitoli saranno più lunghi ^^
Questa storia la potete trovare anche su EFP XD
Detto questo, buona lettura!
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