Tremotino e l'inconscio
La storia di Tremotino offre diversi spunti per l'analisi.
La fiaba narra di un mugnaio che si vantava molto della figlia, tanto da dire che riusciva a trasformare la paglia in oro. Un giorno la notizia giunse all'orecchio di un re che volle mettere alla prova la ragazza, così la chiuse in una stanza con moltissima paglia da filare e con la minaccia che se non ci fosse riuscita entro la mattina successiva l'avrebbe uccisa. La fanciulla pianse, certa del proprio destino, quando dal buio arrivò un nano che le propose di aiutarla in cambio della sua collana. La giovane accettò e il nano trasformò la paglia in oro. Il giorno dopo nuovamente il re chiuse la giovane in una stanza con la paglia da filare e la fanciulla rinunciò a un anello purché il nano l'aiutasse nuovamente. Infine il terzo giorno, non avendo più nulla da donargli, gli promise il suo primo figlio (e qui un po' ci ricorda Raperonzolo, data dai genitori alla strega), certa che il nano avrebbe dimenticato il patto. Alla fine il re sposò la fanciulla. Qualche tempo dopo nacque un bel bambino e il nano venne a reclamarlo. La regina, disperata, lo pregò di lasciarle il piccolo e qui il nano le diede un'ultima possibilità (per pietà o per un'estrema crudeltà?), se avesse indovinato il suo nome lui le avrebbe lasciato il figlio, ma per farlo avrebbe avuto solo tre giorni. Sarà solo per caso che un servitore passando vicino alla casa del nano lo sentirà cantare e pronunciare a gran voce il proprio nome. Il nano, sconfitto, precipiterà nella terra.
Esiste un racconto simile a questo, in cui una fanciulla viene aiutata a filare da tre donne che chiedono poi di essere invitate al suo matrimonio. La ragazza le presenta come le sue tre zie e il principe, incuriosito dal loro brutto aspetto, le interroga al riguardo. Le tre donne spiegano come le loro deformità derivino dal filare, così il principe vieta alla moglie di toccare l'arcolaio.
Prima di tutto possiamo notare che nella fiaba di Tremotino i genitori non ricoprono un ruolo positivo. Il mugnaio infatti mette nei guai la figlia pur di vantarsi, mentre la stessa ragazza non esita poi a promettere il proprio figlio al nano pur di ottenere salva la vita. Tema centrale è poi il tentativo di fare qualcosa ben al di sopra delle proprie capacità e qui possiamo quasi pensare che i personaggi della fiaba siano parti di una stessa persona. Da una parte il mugnaio, la parte narcisistica, quella che ci spinge a fare l'impossibile, dall'altra la ragazza che potrebbe rappresentare l'Io, mentre il re è quasi un Super-Io pronto a punire l'Io che ha aspirato a troppo. E Tremotino? Può ben rappresentare l'Es, l'inconscio che ci viene in aiuto nei momenti più difficili (lui arriva dal buio, solo di notte, è una creatura che sembra non appartenere al mondo conscio ma all'inconscio, potremo quasi paragonarlo all'Ombra junghiana), che risolve i nostri problemi, ma che ci richiede un prezzo che arriva addirittura a essere inaccettabile perché avere a che fare con il nostro inconscio può far uscire parti di noi che non accettiamo.
Nella fiaba originale (tedesca, dei fratelli Grimm) il nome del nano è Rumpelstilzchen, che significa "paletto rumoroso", ma sembra anche derivare dal termine goblin (e la natura dell'essere è molto simile a quella di un goblin, una creatura del folklore, essere spesso malvagio).
Tremotino chiede alla Regina d'indovinare il suo nome e qui ci si ricollega ad antiche leggende secondo le quali conoscere il nome di una persona dava completo potere su di lei. Tremotino-Inconscio viene riconosciuto dalla Regina per quello che è, viene smascherato e solo così può essere reintegrato nella propria personalità.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro