Ninfe, bellezza e sensualità
Sono esempio di bellezza: le ninfe, creature a metà tra il mondo umano e quello delle divinità, indissolubilmente legate al proprio elemento. Possiamo trovare la loro origine nella credenza che ogni cosa naturale ha un suo spirito. Inoltre c'è un chiaro riferimento alla Dea Madre, Dea della Terra. Le ninfe sono tutto ciò che le donne greche non potevano essere: sono libere, sensuali, vivono senza un uomo e non si legano a nessuno. Molte di loro sono capaci di uccidersi piuttosto che di appartenere a qualcuno, si pensi alla bella Britomarti che per fuggire da Minosse si lancia da una rupe.
Ma chi sono le ninfe? Creature superficiali oppure esseri che vogliono godere a pieno della loro libertà?
Prima caratteristica comune delle ninfe è la bellezza. Walter F. Otto scrive che la bellezza fa parte dell'essenza delle Ninfe poiché è frutto del silenzio in quanto perfezione... all'occhio devoto il silenzio si palesa proprio attraverso la bellezza. La loro bellezza è tale che nessun essere, umano o divino, può resistervi. Sono molti gli amori tra le ninfe e gli dei che ci vengono tramandate dai miti. Questo potrebbe essere un'espressione del desiderio degli uomini del tempo, il voler creare degli esseri che hanno una bellezza che non appartiene a questo mondo e con cui vorrebbero avere una relazione.
Le ninfe amano ballare, suonare e vivere nel loro elemento, ma ci sono alcune qualità delle ninfe poco conosciute. Infatti amano tessere, cosa comune alle donne greche, sono inoltre compagne di caccia di Artemide, cosa che le accomuna un po' alle donne spartane, s'intendono delle arti curative e sono anche delle educatrici, si pensi al fatto che sono proprio delle ninfe ad accudire Zeus quando ancora neonato viene nascosto dalla madre per sfuggire al padre. Sono inoltre protettrici delle nozze. E si parla anche di soggetti che da loro vengono posseduti, ovvero coloro che grazie alle ninfe riescono a raggiungere un livello più vicino a quello divino. Si ricordi che presso i Greci la possessione non aveva una connotazione negativa, al contrario, era il modo in cui gli dei ispiravano i loro protetti, si pensi agli oracoli delle sibille. Le ninfe sono anche legate alla sessualità e secondo una leggenda è proprio una di loro che fa conoscere l'erotismo all'essere umano. Queste ultime caratteristiche, insieme al fatto che rappresentino donne libere e spesso in abbigliamenti succinti e in comportamenti libertini, potrebbero spiegare perché nel Medioevo le ninfe furono considerate creature nefaste, legate al mondo del male.
Delle ninfe parlano scrittori famosi, come Dante, per il quale sono creature eteree, oppure Bocaccio, che considera il loro lato più carnale.
Alla fine allora chi sono le ninfe? Sicuramente creature create dagli uomini per incarnare tutte quelle qualità che desideravano in una donna e che spesso, nell'epoca greca, le donne non possedevano. Libere e legate al loro elemento, eteree eppure carnali, dedite ai piaceri ma anche disposte a tutto per scappare da chi non le aggrada. In fondo non sono poi così diverse dalle donne comuni.
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