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Mary Poppins, una bambinaia praticamente perfetta

Con un poco di zucchero la pillola va giù,

la pillola va giù, pillola va giù.

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù.

Tutto brillerà di più.


Si tratta forse della bambinaia più famosa del mondo fiabesco, Mary Poppins, che arriva portata dal vento e trasforma la vita dei protagonisti in una continua avventura, tra balli ed eventi impossibili. Ma chi è veramente Mary Poppins?

Prima di tutto bisogna chiarire che la storia ha origine da un romanzo e che la Mary del film Disney è molto diversa da quella dell'omonima opera letteraria. Mary nel libro è bruttina, tremendamente vanitosa (si specchia ovunque riesca) e insopportabile. La Travers, autrice della serie di romanzi, si sarebbe ispirata all'eccentrica zia (che andava in giro con uno strano ombrello e con una borsa da cui tirava fuori qualsiasi cosa) per creare la figura della bambinaia. La stessa Travers era una donna molto eccentrica, con un triste passato alle spalle, fin da bambina aveva dovuto infatti badare ai fratelli più piccoli (anche a causa della depressione della madre e dell'alcolismo del padre) e proprio per intrattenerli aveva iniziato a raccontarli la storia di una bambinaia fuori dal comune.



Mary arriva all'improvviso, sempre quando la famiglia ha bisogno di lei, come se fosse stata evocata. Nella storia non ci viene detto chi sia in realtà, una strega forse (nella sua prima versione l'opera si chiamava: Le avventure di una strega)? Oppure una fata? Certamente Mary è una creatura magica, ma forse ci dovremmo spingere un po' più in là nel folklore per capire cos'è...che si tratti di un trickster, essere mitologico conosciuto come burlone, una creatura divina con poteri quasi illimitati che usa per fare ciò che vuole? In effetti sembra che la donna possa fare qualsiasi cosa, inoltre l'ombrello ha legame con il divino e con il cielo. Anche i guanti bianchi possono indicare un collegamento con il divino, come se Mary non potesse venire in contatto diretto con le cose terrene. Ma Mary non potrebbe essere qualcosa di molto più umano? Lei arriva quando la famiglia ha bisogno di lei e se ne va quando ha sistemato le cose, è una perfetta bambinaia, capace di mantenere l'ordine, d'istruire, ma anche di farsi amare dai bambini nonostante (nei romanzi) sia parecchio odiosa. Porta con sé uno sciroppo che cambia gusto in base a chi lo beve, conduce i suoi pupilli in mille avventure, lontano dalla monotonia della vita quotidiana. I libri si ambientano negli anni Trenta, nel periodo della Grande Depressione, un momento in cui ci sarebbe stato proprio bisogno di evadere. E se Mary fosse il frutto del desiderio dei bambini di avere una bambinaia che badi a loro e li faccia divertire?

Mary Poppins potrebbe anche rappresentare un ponte verso l'inconscio, lei legge i desideri dei bambini, trasforma in realtà ciò che immaginano, è una creatura che arriva quando se ne ha bisogno (e qui ricorda un po' Tremotino che arriva dall'ombra quando la protagonista ha bisogno di lui) e che poi altrettanto velocemente se ne va. Interessante il fatto che Mary non agisca solo sui bambini, ma soprattutto sui genitori, permette loro di comprendere cos'è veramente importante.

Noi non sappiamo cosa pensi Mary, nel libro ci viene detto che lei non esprime mai la propria opinione e questo la può rendere ancora più adatta per proiettare su di lei i propri pensieri e i propri desideri, come se fosse in realtà una bambola.

Mary sembra non voler ammettere i propri sentimenti:

Le persone praticamente perfette non si lasciano confondere da sentimenti.

Un chiaro caso di negazione. E a volte Mary si mostra molto criptica.

 Io non spiego mai niente.

Interessante è il rapporto tra Mary e lo spazzacammino, il quale fu ispirato a una persona vera: George Russell (e forse non è un caso che il padre dei ragazzi si chiami proprio George). Russell fu come un padre per la Travers e la donna quando vendette i diritti del suo libro a Disney volle che fosse chiaro che tra la sua Mary e lo spazzacammino (che nel romanzo è un venditore di fiammiferi, perché Russell era un gran fumatore e lasciava cerini ovunque andasse) non ci fosse nessuna storia d'amore (cosa che in realtà non fu rispettata del tutto, infatti nel film viene fatto intendere che tra i due ci sia stato del tenero). Nel secondo romanzo dedicato a Mary appare il Sole e la bambinaia si dimostra molto dolce con lui, forse anche il Sole è un'altra raffigurazione di Russell, soprattutto per il fatto che l'uomo muore proprio durante la stesura del libro.

E infine c'è la parola più famosa di tutto il film:

Supercalifragilistichespiralidoso che si potrebbe tradurre (scomponendola e traducendo le varie parti) con fare ammenda per la possibilità di insegnare attraverso la delicata bellezza.

Mary se ne va senza salutare nessuno, è lei stessa che dichiara che non è portata per gli addii e preferisce andarsene via così, senza dire nulla. In effetti Mary lo aveva già detto che non sarebbe rimasta per sempre.

Resterò fino a quando non cambierà il vento.

E quando il vento è cambiato Mary ha mantenuto la sua promessa.

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