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Ludovico II, la triste storia del re delle fiabe

Voglio rimanere un eterno enigma, per me e per gli altri.

Ludovico II di Baviera

Re infelice, sognatore, appassionato di letteratura e musica, la storia di Ludovico II sembra perdersi nel mondo delle fiabe, peccato che questa volta non ci sarà un lieto fine, come per la sua amata cugina Sissi.

Ludovico venne incoronato re a soli diciotto anni, poco interessato alle faccende politiche, preferiva dedicarsi alle arti e alla costruzione dei suoi castelli, in particolare quello di Neuschwanstein, a cui la Disney s'ispirò per ideare quello di Cenerentola. Inoltre si appassionò alla storia di Lohengrin, il Cavaliere del Cigno (nel quale s'identificò e qui possiamo quasi vedere la ricerca di una nuova identità e il rifiuto di sé) e ordinò una serie di opere a Wagner.

La storia di Ludovico si perde nel mito. Fidanzato con Sofia, sorella di Sissi, dopo qualche tempo ruppe il fidanzamento, mandando la cugina nella più cupa depressione. Probabilmente Ludovico era omosessuale, infatti non si sposò mai ed ebbe diversi favoriti, inoltre combatté contro la sua stessa natura, convinto che il suo orientamento sessuale fosse sbagliato (pensiero derivante dal clima dell'epoca). Forse questa sua lotta interiore fu alla base del suo progressivo ritiro a vita privata, arrivò infatti al punto di vivere di notte, dormendo di giorno, lontano dalla vita di corte.

Nel 1886 Ludovico fu dichiarato pazzo dal dottor Gudden (maestro di Kraepelin, noto psichiatra), cosa su cui oggi molti storici non concordano, probabilmente si trattò di un modo per allontanare dal trono un uomo che non solo non si occupava di politica, ma che prosciugava le casse dello stato con i suoi progetti.

La perizia psichiatrica che gli fu fatta fu basata su una serie di comportamenti del re (anche se non furono mai indagati fino in fondo): le misure di sicurezze di cui il re si circondava, l'insonnia e la preferenza per la vita notturna (tanto da organizzare cavalcate e giri in slitta di notte), l'uso d'ipnotici per dormire, gli scatti d'ira e le punizioni violente a cui parrebbe sottoponesse i suoi servitori, le pantomimiche che a volte metteva in atto davanti allo specchio, le forti emicranie, il fatto che spendesse senza limite il denaro, il grande decadimento fisico (in poco tempo aveva perso vari denti ed era ingrassato parecchio).

Di cosa soffriva in realtà Ludovico? Non possiamo dirlo con certezza, ma probabilmente soffriva di un disturbo di personalità (forse bordeline o narcisistico) e forse di depressione (visto anche la presenza di casi simili nella sua famiglia).

Il re fu preso in custodia. E proprio qui si vede l'amore che il popolo nutriva per lui. Si dice infatti che una baronessa arrivò al cancello del castello in cui era rinchiuso agitando un ombrello e minacciando i carcerieri di Ludovico, anche un gruppo di contadini si recò al castello, pronto a liberare il loro re e a farlo fuggire oltre la frontiera, Ludovico però rifiutò l'aiuto. Pochi giorni dopo il re morì. La cronaca ufficiale racconta che annegò nel lago di Stamberg, il suo accompagnatore, un medico, fu trovato morto poco distante. Le teorie sulle reali cause della sua morte sono molte (dato anche il fatto che Ludovico era un ottimo nuotatore), secondo alcuni fu ucciso, secondo altri morì per un infarto o un ictus.

Il mito di Ludovico, il re triste che voleva imitare Luigi XIV, il re sole, vive ancora oggi, grazie soprattutto ai suoi bellissimi castelli.

  

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