La metamorfosi, storia di un rifiuto
Quando Gregor Samsa si svegliò una mattina da sogni inquieti, si trovò trasformato nel suo letto in un immondo insetto.
La Metamorfosi di Kafka è un racconto angosciante. Racconta del giovane Gregor, un ragazzo comune che abita in casa con la sua famiglia, che una mattina si sveglia e si accorge di essersi trasformato in uno scarafaggio. Questo sarà l'inizio di una storia che porterà alla fine alla morte del ragazzo, ormai un rinnegato dalla sua famiglia (e potremmo dire dall'intero genere umano), ma qual è la spiegazione di questo racconto?
Prima di tutto possiamo esaminare l'animale in cui Gregor si trasforma: uno scarafaggio, un animale che nella convinzione comune è legato a tutto ciò che è negativo. Come tale Gregor non può che essere considerato abbietto ed escluso dalla società e dalla famiglia, non valgono neppure più i rapporti affettivi (se mai in una famiglia simile affetto ce n'è stato).
Nel racconto potremmo vedere una trasposizione del rapporto conflittuale tra Kafka e il padre. Tutta la complessità del rapporto tra i due si può ritrovare nello scritto "Lettera al padre", in cui lo scrittore esprime tutti i suoi sentimenti nei confronti del genitore.
Carissimo padre, di recente mi hai domandato perché mai sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo risponderti niente, in parte proprio per la paura che ho di te, in parte perché questa paura si fonda su una quantità tale di dettagli che parlando non saprei coordinarli neppure passabilmente. E se anche tento di risponderti per iscritto, il mio tentativo sarà necessariamente assai incompleto, sia perché anche nello scrivere mi sono d'ostacolo la paura che ho di te e le sue conseguenze, sia perché la vastità del materiale supera di gran lunga la mia memoria e il mio intelletto."
Kafka parla di come si è sempre sentito svalutato dal padre che avrebbe voluto un figlio diverso. Lo scrittore si sfoga contro il padre e critica la sua educazione rigida.
Nel racconto il padre di George lo ferisce addirittura lanciandogli una mela quando il figlio-scarafaggio si spinge fino in cucina, lasciando la sua camera in cui era confinato.
La situazione finanziaria inoltre, con l'impossibilità di Gregor di lavorare, diventa precaria e la sorella deve dedicarsi completamente alla sua cura. In seguito la sorella troverà un lavoro e nessuno baderà più al povero Gregor.
La storia si conclude con il protagonista che muore e il suo corpo da scarafaggio viene semplicemente buttato via mentre la famiglia tira un sospiro di sollievo.
La storia potrebbe essere vista come il rifiuto da parte della famiglia di Kafka di accettare la sua parte artistica, il loro vederlo come un peso, proprio come i familiari vedono Gregor come un peso e sperano che muoia, nonostante la cosa arrechi anche a loro dolore.
Si potrebbe anche intravedere un disturbo dismorfico nel racconto, che spingerebbe l'autore a vedersi mostruoso come uno scarafaggio. Kafka era alto, esile, a suo parere eccessivamente magro. Il rapporto con il proprio corpo, che vedrà sempre come deforme e troppo fragile, percorrerà tutta la sua vita. Lo scrittore percepiva il proprio fisico come innaturale, orrendo, quasi una punizione. Kafka era inoltre molto timido e introverso. Il rapporto complicato con il padre non fa che rendere ancora più drammatica la sua situazione. Lo scrittore ricorda di quando lo portava in piscina e lo costringeva a spogliarsi, provocando in lui vergogna e imbarazzo. Hermann Kafka, uomo pratico, ricco commerciante, criticherà sempre la passione di Kafka per la letteratura, una passione che lui non comprende.
Kafka è un autore complicato, la sua stessa vita privata fu travagliata: l'autore ebbe diverse relazioni e pensò più volte al suicidio. La sua opera letteraria, seppur a volte di difficile comprensione, resta comunque una pietra miliare.
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