Il Grinch, l'antieroe del Natale
Abita isolato in una grotta in cima al monte Briciolaio, il suo unico compagno è un cagnolino, odia il Natale. Sto parlando del Grinch uno dei personaggi più caratteristici del Natale e un antieroe per eccellenza.
Non tutti sanno che il Grinch fu inventato nel 1957 dal disegnatore e fumettista Dr Seuss, il quale s'ispirò a sé stesso:
"Mi stavo lavando i denti la mattina del 26 dicembre quando ho notato un aspetto molto Grinch allo specchio. Ero io! Così, ho scritto del mio acido amico, il Grinch, per vedere se potevo riscoprire qualcosa del Natale che ovviamente avevo perso".
Non è un caso che il Grinch abbia 53 anni, la stessa età dell'autore quando lo realizzò. Il nome Grinch si riferisce a una persona scontrosa, che trasmette la tristezza a tutti coloro che ha vicino. Il personaggio non rappresenta nessun animale in particolare, ma solo un essere dalle fattezze umanoidi che inizialmente era in bianco e nero. Il Grinch divenne verde solo nel 1966 quando fu realizzato il cartone animato. Pare che il Dr Seuss si sia ispirato al colore delle auto usate per scegliere il verde.
Il racconto, molto breve e in rima, ci dice poco su di lui. L'essere odia il Natale per gli addobbi e le musiche, decide quindi di rovinarlo rubando tutto ciò che è legato ad esso. Veste il cagnolino Max da renna e se stesso da Babbo Natale, poi mette in atto il proprio piano. La redenzione arriva alla fine della storia, quando il Grinch, sentendo gli abitanti del villaggio cantare, comprende che il Natale è spirituale e non materiale. Il Grinch salva la slitta con tutta la refurtiva, che stava per cadere da un dirupo, nel farlo il suo cuore aumenta di dimensione, diventando normale (prima era di due taglie più piccolo). Viene accolto dai Nonsochi che lo invitano alla loro festa. I film approfondiscono il passato del Grinch e ci spiegano perché odia il Natale. Questo ci permette d'empatizzare maggiormente con lui.
L'autore ci rivela una caratteristica del Grinch: ha il cuore più piccolo del normale. C'è chi l'ha voluto vedere come qualcosa di fisico, una malattia cardiaca, ma probabilmente l'autore si riferisce a qualcosa di metaforico. Si potrebbe pensare che questo "difetto fisico" crei un complesso d'inferiorità nel Grinch, che cerca di rimediare con un atteggiamento di superiorità, come se lui fosse migliore rispetto agli abitanti del villaggio.
Freud vedrebbe un istinto di morte nel suo desiderio di distruggere il Natale. Il Grinch si presenta come aggressivo e con uno stile evitante. Mostra dei tratti controllanti verso il suo cane Max, costretto a vestirsi da renna per assecondare i folli propositi del suo padrone. Il Grinch proietta i suoi sentimenti aggressivi sugli abitanti del villaggio. I Nonsochi diventano così l'oggetto del suo odio.
Il Grinch alla fine si redime, sentendo che i Nonsochi festeggiano anche senza addobbi. Lo spirito del Natale non è negli oggetti, ma nelle persone. C'è chi ha visto una somiglianza con Scrooge, il protagonista de Il canto di Natale di Dickens. Il Grinch potrebbe quindi trattarsi di una reinterpretazione in chiave più moderna di Scrooge. In realtà potrebbero semplicemente essere entrambi archetipi. L'uomo/essere che sceglie la solitudine, che s'isola dal mondo (fisicamente o mentalmente), ma che alla fine capisce che non si può stare soli.
Nel tempo sono state diagnosticate molte psicopatologie al Grinch. Alcuni sostengono che soffrisse di depressione, in particolare una depressione stagionale. La depressione del Grinch si potrebbe manifestare attraverso la sua irritabilità. Il suo stesso isolarsi dal mondo potrebbe essere un modo per evitare il confronto con gli altri, per cui si potrebbe forse parlare di ansia sociale.
Per alcuni invece avrebbe addirittura un disturbo antisociale di personalità, a mio dire però questo è improbabile, in quanto il Grinch manifesta senso di colpa alla fine della storia, cosa che spesso le persone con questo disturbo non hanno. Il comportamento del Grinch richiama in parte il disturbo antisociale proprio quando cerca di rubare il Natale.
Un senso di tristezza legato al Natale non è in realtà così raro. Il Natale è il momento dell'incontro con i parenti, il momento in cui spesso pensiamo alle persone che non ci sono più. Per molti diventa quindi un periodo triste. Forse anche il nostro antieroe sperimenta questa sensazione.
Il Grinch ha tutto ciò che può soddisfare i suoi bisogno di base (cibo e sicurezza), ma gli manca qualcosa che neppure l'affetto di Max gli può dare, ciò lo spinge ad attuare il suo piano. Questo bisogno è legato all'accettazione da parte degli abitanti del villaggio. L'uomo tende a essere un animale sociale in tutte le circostanze. Il Grinch non è diverso dagli altri.
Gli abitanti del villaggio danno al Grinch la sensazione di essere accettato, solo a questo punto lui può mostrare la parte buona di sé, senza temere di essere cacciato. L'ansia può essere contenuta. Il Grinch diventa umano, finalmente può vivere insieme agli altri. Il lieto fine è garantito.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Spero che questo capitolo dal profumo natalizio vi piaccia! E voi cosa ne pensate del Grinch?
Ultimamente sono stata assente sulla piattaforma (tra influenza e altri problemi). Approfitto quindi per augurarvi buone feste anche se in ritardo.
A presto!
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