-Oggi ho nuovamente litigato con loro-

-Le tue sorelle?-

-Sorellastre- incrocia le braccia mentre lo dice.

-Raccontami cos'è successo-

-Hanno distrutto il mio vestito, lo avevo creato con tanto amore, ci avevo lavorato di notte, con la luce della candela, gli occhi mi bruciavano ma non m'importava, volevo che fosse perfetto-

-Com'era questo vestito?-

-Oh, meraviglioso, un abito bellissimo, stretto in vita, rosa, con del pizzo ... bellissimo ... -s'interrompe prima di aggiungere altro ed abbassa la testa.

-Cosa ti ricorda?-

-Il vestito preferito di mia madre- dice in un sussurro, la testa sempre bassa, lo sguardo perso nel vuoto –volevo che fosse identico al suo, l'ho creato apposta-

-Quindi tu volevi assomigliarle-

Lei esita, non risponde subito.

-È una cosa normale che tu voglia assomigliarle, oltre che molto bella-

-La mia matrigna non vuole che le assomigli ... ha fatto togliere tutti i suoi ritratti dalla casa, ha buttato via i suoi abiti ed i suoi gioielli ... o meglio sono andata a recuperarli io perché non venissero persi-

-Hai fatto bene-

-Loro non lo sanno, non devono saperlo, se lo sapessero ... - gli occhi le si riempiono di lacrime -loro vogliono che la dimentichi, hanno appeso i loro ritratti, la mia matrigna ha preso la sua stanza, l'ha completamente cambiata-

-Non si può dimenticare una madre-

-Già, non si può, loro non ci riusciranno, no, non potranno mai allontanarla dal mio pensiero-