Capitolo speciale: Anna
-Mi sento sola in questo castello- mormora Anna –ogni giorno passo davanti alla porta di Elsa, canto, come facevamo quando eravamo piccole-
-Cosa ricordi della tua infanzia?-
Anna chiude gli occhi e sospira. –Ho dei vuoti in realtà, so che giocavamo spesso insieme, ma non ricordo che giochi facevamo-
-Prova a ripensare a quei momenti, cosa ti viene in mente?-
Anna sorride leggermente. –C'è un sogno che faccio spesso ... vanno bene anche i sogni?-
-Certo-
-Non penso che sia una cosa successa veramente, ma sogno spesso che una notte sono andata a svegliare Elsa, era una cosa che facevo spesso, poi siamo scese di sotto, e c'era una sala piena di neve, anche se fuori non nevicava, una scena bellissima-
-Prova a concentrarti su questa immagine-
Anna stringe le palpebre, come per concentrarsi.
-Cosa vedi?-
-C'è un pupazzo di neve che ha come naso una carota, andiamo vicino a lui, so il suo nome, è un nome che conosco molto bene-
-Rilassati e concentrati-
-Olaf, ecco il nome! Si chiama Olaf – apre di scatto gli occhi e si mette improvvisamente seduta.
-Ottimo-
-Cosa vuol dire?-
-Cosa vuol dire per te, la chiave di questo sogno la puoi trovare dentro di te, io posso solo aiutarti a fare chiarezza-
Lei annuisce. –Non so perché, ma Olaf è importante per me e per mia sorella-
-Ci torneremo, ora voglio chiederti come finisce il sogno-
-Questo non lo so, mi sveglio sempre prima della fine, ricordo solo che corro ed a un certo punto tutto finisce, mi sento come cadere nel vuoto e all'improvviso mi sveglio e ho sempre voglia di piangere quando succede- gli occhi le diventano lucidi.
-Bene, Anna, per oggi basta così-
-Elsa tornerà mai mia amica?-
-Questo lo può dire solo il tempo, ma prima di tutto devi pensare a te stessa ed alla tua salute-
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