Anna ed i ricordi rimossi
Io ed Elsa eravamo così unite da piccole. Ma poi, un giorno mi ha escluso completamente dalla sua vita e... non ho mai saputo il perché. (Anna)
Frozen si apre mostrandoci il forte legame che unisce le due sorelle protagoniste: Anna sveglia infatti Elsa e le due corrono in una sala del castello per giocare. Il gioco preferito delle due bambine riguarda il potere di Elsa, infatti questa fa nevicare e ghiaccia tutta la stanza. Sarà qui che vedremo per la prima volta il pupazzo di neve Olaf, creatura che nasce proprio dalla fantasia delle due sorelle e che poi prenderà vita. Il momento di divertimento però finisce con il ferimento di Anna, una scheggia di ghiaccio le colpisce la testa e questa verrà salvata dai troll, mantenendo comunque un segno dell'incidente: un ciuffo bianco tra i capelli. I troll le cancelleranno i ricordi, facendole dimenticare il potere di Elsa.
In tutta questa storia potremo vedere quasi un ricordo rimosso. A parlare di ricordi rimossi è Freud ed il neurologo si riferisce a tutti quei ricordi che sembrano dimenticati dal paziente e che vengono alla luce, dopo una certa resistenza, nello studio dello psicoanalista e che permettono di fare luce su un qualche fatto. Molto spesso sono ricordi che risalgono al periodo infantile, come in questo caso. Ma cosa si potrebbe davvero nascondere dietro la rimozione di Anna?
Secondo Freud i ricordi vengono rimossi perché possono intaccare l'Io e l'idea che abbiamo di noi. Spesso riguardano il complesso edipico. In questo caso però potremmo dire, almeno superficialmente, che si può trattare di un modo per superare un trauma, ovvero il ferimento da parte di una sorella a cui Anna era molto legata. Forse la bambina non riesce ad accettare che proprio chi avrebbe dovuto proteggerla la invece ferita, seppur accidentalmente. Oppure potremmo scavare più a fondo. Forse Anna vuole dimenticare qualcos'altro? Forse c'entra il complesso edipico? Oppure riguarda il fatto che forse il ferimento non è stato accidentale ma voluto da Elsa per invidia verso la sorella più piccola? Difficile dirlo con così pochi indizi.
Interessante notare che al termine della storia la ciocca di capelli bianca torna rossa, come ad indicare che una volta ricordato viene meno il sintomo, si pensi alle isteriche curate da Freud, oppure al caso di Anna O., che non appena riesce a recuperare un ricordo subito dopo sparisce anche la manifestazione fisica da esso provocato.
La terapia? Sedute di psicoanalisi oppure secondo alcuni l'ipnosi.
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