Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 3


La settimana scorsa è accaduto qualcosa di inaspettato e incredibile. Il Re, per la prima volta da quando ho memoria, ha indetto una riunione pubblica nella piazza principale. Tutti erano invitati: ricchi, poveri, borghesi, artigiani. Un evento senza precedenti.

Tutta la famiglia Sanvitale era presente sul palco, eccetto lei: la presunta figlia di cui si vociferava da anni.

Il Re prese la parola, la sua voce ferma e autoritaria risuonò tra la folla:

"Popolo, buongiorno. Siete stati riuniti qui oggi per ricevere un messaggio molto importante per la nostra famiglia. Fino ad oggi abbiamo mantenuto il segreto sull'esistenza della nostra unica e amata figlia, Greta, per proteggerla da possibili incantesimi e maledizioni. Ma oggi, la nostra famiglia si trova davanti a una scelta difficile.

Greta, promessa sposa da anni al principe dei Borbone di Soragna, ha raggiunto la maggiore età. Tuttavia, ha espresso la ferma volontà di rifiutare il matrimonio. Nonostante anni di insistenza da parte mia e le inevitabili conseguenze di questa scelta, non posso ignorare il suo desiderio. Lei non vuole essere costretta a sposare un uomo che non ama.

Sebbene questa decisione sia una grave offesa alla mia autorità, non posso dimenticare che Greta è mia figlia, l'unica figlia del Re, e prossima Regina di Fontanellato. Per questo motivo, ho deciso di dare al popolo l'opportunità di scegliere il futuro Re.

Tra trenta giorni inizieranno le '12 fatiche', una serie di prove durissime aperte a ogni giovane tra i diciotto e i ventitré anni. Soltanto uno sopravvivrà e conquisterà il diritto di sposare Greta, diventando Principe e futuro Re di Fontanellato. Tuttavia, vi avverto: queste prove sono pericolose, letali. Invito soprattutto i giovani borghesi, che per esperienza di vita sono più preparati, a partecipare."

Un mormorio attraversò la folla. Io e Federico ci guardammo increduli. Lo spinsi scherzando: "Dai, iscriviti tu! Eheheh."

Improvvisamente, la Regina alzò la mano, imponendo silenzio. La sua voce autoritaria tagliò l'aria:
"Silenzio! Per la prima volta, il popolo vedrà la principessa Greta! Ora!"

Ci fu un momento di immobilità. Poi, una finestra del castello si aprì lentamente. Gli occhi di tutti erano puntati lì. Dopo secondi interminabili, apparve lei.

Greta.

Capelli castani lisci che scendevano sulle spalle, un fisico minuto ma armonioso. Il viso era incorniciato da lineamenti delicati, gli occhi chiari e luminosi, il sorriso... un sorriso che non dimenticherò mai. Indossava un lungo vestito bianco con manicotti raffinati e una collana con una pietra violacea che sembrava brillare di luce propria. Sembrava un sogno.

Alzò la mano in un gesto delicato per salutare il popolo. Poi sorrise.

Rimasi senza parole. Accanto a me Federico, con la bocca spalancata, sembrava altrettanto stregato. Un applauso spontaneo si sollevò, seguito da un coro: "Evviva la principessa, evviva la principessa!" Mi unii anch'io, trascinato dall'entusiasmo. Greta era la ragazza più bella che avessi mai visto.

Lei non parlò. Poco dopo si ritirò nel castello, seguita dai suoi genitori. La folla iniziò a disperdersi e io, ancora sotto l'effetto di quell'apparizione, camminai verso casa con Federico. Parlammo solo di lei, della sua bellezza e della sorpresa di scoprire finalmente che la principessa esisteva davvero.

Quella notte non riuscii a dormire. Avevo un fuoco dentro. Un'emozione mai provata prima. Priscilla, in due anni, non era mai riuscita a farmi sentire così. Non potevo smettere di pensare a Greta.

Il giorno seguente, durante la cena, trovai il coraggio di dirlo ai miei genitori:
"Voglio iscrivermi alle '12 fatiche'."

La reazione fu immediata. Mio padre scoppiò a ridere:
"Tu? Figlio di un fabbro? Lascia perdere. Quelle prove sono per i nobili, i figli dei Re."

Mia madre, invece, mi guardò preoccupata. Con una voce dolce, ma ferma, cercò di dissuadermi:
"Arturo, hai sentito bene il Re? Si rischia la vita. Quelle prove non sono per te. Saranno presenti guerrieri, uomini addestrati... tu non sei pronto."

Le loro parole mi ferirono, ma dentro di me sapevo che non potevo cedere. Risposi deciso:
"Ho diciotto anni. Deciderò io il mio futuro. Mi preparerò ogni giorno, dopo il lavoro."

Mia madre abbassò lo sguardo, una lacrima le rigò il viso. Non disse nulla.

Mio padre, borbottando sottovoce, uscì dalla stanza:
"Le donne hanno sempre fatto più morti che la guerra."

Rimasi seduto a fissare il piatto vuoto. Avevo preso la mia decisione. Non importava quanto fosse difficile. Dovevo provarci. Per Greta.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro