Il Rigel Ramon e il Desiderio di Sissy
A Gherol, un piccolo Paese nel Nord della Sardegna, la Piccola Sissy, nell'oscurità della sua cameretta piangeva.
Fissando la bellezza della Luna, si fece un po' di coraggio e in un sussurro disse: << Vorrei tanto essere uguale a tutti gli altri bambini! >>
Per un attimo giurò di aver visto la Luna sorridere, così sperando che davvero la stesse ascoltando, cominciò a ripetere senza sosta quel pensiero.
La Luna, davanti alla cantilena della Piccola, non poté rimanere indifferente; capì immediatamente che aveva bisogno di aiuto, ma soprattutto riconobbe in quelle parole, la vera essenza di un desiderio.
Mostrandosi a lei in tutta la sua bellezza, la prese tra le sue braccia, e in un lampo di luce argentea, la condusse nel Magico Mondo di Sharda.
Seppur incredula di ciò che stava capitando, si lasciò guidare senza timore; quando la densità della luce che la avvolgeva si dissolse, si ritrovò davanti all'unione di due impetuose cascate.
Fu così, che con la meraviglia negli occhi, attraversò il portale magico di Sharda; ad attenderla, un simpatico Rigel, Scoiattolo Spirito dei Sogni.
Ramon, avvisato dalla Luna, sapeva già del suo arrivo, e con un gran sorriso, le fece un inchino per darle il benvenuto. La Piccola incantata rispose con grazia, e la sua avventura ebbe inizio.
Essendo la prima volta di Sissy, sul suolo del Mondo Magico, fu portata da Ramon a conoscerne tutto il suo Incanto.
Mentre passeggiavano, lo Scoiattolo le raccontò la Storia del suo Mondo e del suo Magico Potere. Meraviglia dopo meraviglia, Sissy ebbe anche l'onore di conoscere tanti dei suoi abitanti.
Stanchi di camminare, andarono a riposarsi nella casetta di Ramon, un'incredibile Ghianda, che dondolava tra le alte fronde dei Vega, possenti Alberi Danzanti.
<< Dimmi Sissy ... >> cominciò il Rigel, preparando una tisana.
<< Di solito, io mi devo immergere in un sogno, per sapere del desiderio. Tu, sei stata portata qui dalla Luna, raccontami tutto! >>
Sissy, che curiosava tra le mille ampolle sulla mensola del camino, a quella richiesta perse il sorriso.
Tale era però, la bellezza e la pace di quella meravigliosa avventura, che senza sforzo, riuscì a trovare il coraggio per affrontare, seppur in parte, il racconto.
<< Vorrei tanto essere uguale a tutti gli altri bambini! >> disse sicura di sé.
<< Mmh ... un desiderio davvero particolare. Forse non sai che sono proprio le differenze a renderci speciali. >> borbottò Ramon, facendo apparire dal nulla dei biscotti appena sfornati.
<< La mia diversità non ha nulla di speciale! >> ribatté Sissy.
<< Se io non sarò uguale ai miei compagni di classe, non potrò mai diventare una Maestra! >>
Ramon sorrise, e le porse una tazza di tisana fumante. << Ecco dunque il tuo vero desiderio. La Luna capisce tutto all'istante, ecco perché ha scelto di portarti qui! Per avere il mio aiuto però, devi spiegarmi perché ti senti diversa. >>
Sissy però, non aveva nessuna intenzione di continuare a parlare ma accadde qualcosa nell'istante in cui fece un sorso della tisana.
Un calore improvviso le invase tutto il corpo sin dentro l'anima, e poi tutto ciò che tratteneva al suo interno, esplose come un fiume in piena.
Senza fermarsi, la Piccola confessò la sua diversità, considerata da lei, un vero e proprio problema.
Solo da qualche giorno, aveva scoperto di essere Dislessica. Tutti le avevano detto che non era grave, ma come può essere non grave, se ogni volta che doveva leggere, le letterine danzavano?
Ogni volta che provava a concentrarsi su una parola, loro dispettose si scambiavano di posto o peggio ancora, si tramutavano in altre simili.
Altre volte, era come se schizzassero via dal libro, come se un improvviso vento soffiasse apposta per metterla in difficoltà; per non parlare poi, di quando si mettevano d'accordo tutte le parole di una riga.
Dondolavano da una parte all'altra, sospinte da un lento ritmo, e poi si nascondevano dietro di quella che sembrava fitta nebbia.
A peggiorare il tutto, il terrore di sbagliare che faceva impazzire la danza.
Finito il racconto, Sissy non si stupì di averlo fatto, sapeva che era opera della tisana, per di più, dopo tutti i sorsi fatti, la tazza si presentava ancora piena.
<< Sai cosa penso Sissy? >> disse Ramon dolcemente.
<< Pensi anche tu che non diventerò mai una Maestra? >>
<< No al contrario! Penso che sarai un'Insegnante eccellente, soprattutto sarai un esempio di forza per chi vive la tua stessa condizione! >>
<< E come posso studiare per arrivare a esaudire il mio sogno? Provo a danzare anch'io con
loro? >> disse Sissy seria.
<< Hai appena scoperto la causa della danza. Sono sicuro che Specialisti e Insegnati metteranno presto in atto dei metodi a tua misura. Vedrai che imparerai presto ad aggirare questa
difficoltà! >> aggiunse Ramon fiducioso.
<< Ramon ... parli proprio come la mia Mamma! >>
<< Allora mia Cara Sissy, tu hai una Super Mamma! >>
I due parlarono ancora un po'. Il Rigel riuscì a rasserenare del tutto Sissy, e inoltre la convinse del fatto che essere diversi, ha un'infinità di vantaggi.
Fu così, che Ramon si mise all'opera per creare un Dono Speciale.
Mescolando pozioni variopinte e con l'aggiunta di Polvere di Stelle, il Desiderio di Sissy fu messo al sicuro in una luminosa chiave dorata. Fiducioso, Ramon la donò alla sua nuova Amica, con la promessa che la sua Magia avrebbe sempre protetto l'Incanto del suo Desiderio.
<< Portala sempre con te! Lei ti darà la forza per realizzarlo! >>
<< Lo farò Ramon. Promesso! >> disse Sissy emozionata.
Con un ultimo abbraccio, i due si salutarono.
Leggermente rattristata di lasciare tutto quell'Incanto, Sissy tornò nella sua cameretta avvolta dalla Luce Argentea della Luna.
Finalmente libera da ogni preoccupazione, ci mise un attimo per cadere in un dolce e profondo sonno.
Negli anni a venire, Sissy con il giusto aiuto, scoprì il piacere dello studio.
Grazie ai metodi giusti, fatti spesso di mappe e immagini, la sua carriera scolastica fu ricca di soddisfazioni e successi.
Non mancarono certo le difficoltà ma grazie alla Chiave e alla compagnia di Ramon, ebbe sempre la giusta determinazione per affrontarle.
Diventò una Meravigliosa Insegnante.
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