L'incoronazione, avvenuta tre anni dopo quella tragedia, era stata un completo disastro: Elsa aveva litigato con Anna per colpa di quell'Hans delle Isole del Sud e si era fatta scoprire.

Aveva portato l'inverno nel suo regno in piena estate.

Stava correndo sul lago ghiacciato, con le scarpe con il tacco che le davano solo fastidio ai piedi, impedendole di correre come si deve.

Inciampò diverse volte, finendo faccia a terra.

Le lacrime le si congelavano sulle guance, ma non le importava più di tanto: voleva solo scappare da lì, nascondersi da qualche parte e non farsi più trovare.

Arrivata sull'altra sponda del lago, iniziò la faticosa salita sulla punta della montagna che era proprio lì vicino, aggrappandosi ad ogni appiglio per poter salire.

Quando non ce la fece più, decise di aiutarsi con i suoi poteri, creando per la sua comodità ponti e scale di ghiaccio.

Arrivata nel punto che riteneva più adatto, eresse la sua dimora, superba ed elegante com'era colei che avrebbe dovuto viverci, e ci si rinchiuse dentro.

Appoggiata con la schiena alla porta, riprese fiato e scivolò a terra dolcemente.

Iniziò a ridere, felice di essersene andata da quel castello che era stato la sua prigione, felice di essere libera, finalmente!

Si alzò in piedi, lanciò via la sua corona e liberò la sua treccia dalla morsa delle forcine.

Aveva lasciato il mantello pesante per strada, non ne poteva più di coprirsi con tutti quei vestiti scuri, così cambiò anche il suo abbigliamento, creandosi un vestito celeste coperto di cristalli, leggerissimo e fresco.

Adesso sì che si sentiva se stessa.

Fece un bel respiro profondo, inspirando una notevole boccata di aria fresca che sapeva di neve.

Adesso poteva fare quel che voleva.

Si sentiva così potente, libera di esprimere la sua natura, maledetta o miracolosa che fosse.

-Elsa!

-Jack?

-Che cosa hai fatto?

Elsa non riusciva a sopportare la delusione negli occhi di Jack: si fidava di lei e lei l'aveva tradito.

Però non gli avrebbe permesso di rovinare il suo momento di gloria.

-Non ti sei controllata ... adesso dovrai ...

-Io non devo fare un bel niente! Qui decido io e se ho deciso inverno perenne, così sarà! Dopotutto l'hai detto tu che un po' di freddo non ha mai fatto male a nessuno.

Elsa lanciò a Jack un sorriso di sfida, invitandolo a fermarla.

-Hai ragione. Qui sei tu la regina ed io mi occupo dei bambini, non degli adulti, quindi tolgo il disturbo.

Detto questo, si alzò in volo e uscì da una finestra.

Adesso nessuno le avrebbe impedito di fare quel che voleva.

-La brava ragazza che credevate fossi è sparita! È morta! Adesso ci sono solo io!!

La sua affermazione rimbombò con potenza tra le pareti trasparenti, suo unico pubblico, gelido e silenzioso.