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Post straordinario

Rieccoci qua, a sto giro con toni molto più pacati e molta più testa rispetto a ieri sera.

Parlerò ancora delle storie a tema COVID, un pelo meglio spero.

Ringrazio ancora chi mi ha fatto notare non solo i miei toni sbagliati, ma anche il fatto che stessi esageratamente esagerando nella generalizzazione.

Indi per cui ho deciso di togliere questo post, e riscriverlo dopo essermi fatta un giro più approfondito tra le storie taggate COVID e coronavirus.

Sono rimasta positivamente sorpresa nell'appurare che ci sono effettivamente delle storie decenti, fatte con un minimo di criterio, come mi era stato segnalato. Peccato solo che siano poche. Molto poche... però è giusto sottolineare che ci sono.

Parliamo però delle altre. Questa è pur sempre una raccolta sulle cose che mi irritano, e sarebbe un pelo un controsenso parlare bene e basta.

Come già detto mi sono fatta un bel giretto sta mattina sul sito, e... devo dire che in realtà le mie sensazioni a riguardo non sono tanto più positive rispetto a ieri sera. Anzi, ho visto che la situazione è persino peggiore di quella che avevo visto. Ci sono delle storie decenti (grazie al cielo), ma gli obbrobri sono veramente tanti di più.

Vorrei potervi fare vedere la mia faccia, perché penso che certe cose si comunichino meglio attraverso la mimica facciale. Non so davvero come descrivere alcune delle cose che ho visto, ma cercherò di farlo.

Partiamo con ordine.

Mi sono fatta una mini lista delle cose che ho visto e letto. Mi sono letteralmente armata di blocchetto per segnarmi le varie cosine per fare le cose fatte bene. Quando voglio so essere professional.

Comunque sia, ho fatto questa lista e ora la voglio condividere con voi, commentandola piano piano.

Iniziamo:

1 - le fanfiction

Non so quante ce ne siano in totale, non lo voglio sapere, ma ci sono. Ne ho viste di diverso genere, tra cui anche delle romantiche(?). E ci tengo a sottolineare che non sto parlando della fanfiction su Conte. Quelle sono una cosa a parte.

Quelle, a mio personale parere, rientrano nel deeb web di Watty. Non riesco a concepire la loro esistenza, mi turbano parecchio, ma le reputo allo stesso livello delle ff su Salvini e Di Maio. (Che problemi oscuri avete, non lo so e non sono affari miei. Parlate con i vostri terapisti)

Io parlo di fanfiction a tema covid con tanto di idol del momento, o personaggio di qualche serie. Roba alla "siamo tutti in quarantena, cosina esce per motivo X e si ritrova davanti *inserire nome tipo famoso*".

Perché?

Ma neanche nelle ff la gente riesce a stare a casa?

Ok...

Passiamo al punto successivo, e voglio essere sincera. Quando ho trovato questa tipologia di storia mi sono messa a ridere, perché mi sembrano letteralmente fuori dal mondo. Immaginate la mia faccia come una delle qualsiasi facce di Yotobi quando ancora faceva le recensioni brutte.

2 - i racconti erotici

Ok?

Mi sembra di averne trovate due, e... quella che mi ha lasciato più basita parlava di una sorta di giro di prostituzione, gestito per permettere di far sfogare le persone durante la quarantena.

Lascio a voi il commento.

Io veramente non so che dire.

3 - le raccolte

Oh, le raccolte. Queste forse sono le mie prefe nella lista.

Gente che ha creato delle raccolte normalissime, come può essere questa o quelle dei miei disegni per esempio, e c'ha schiaffato nel titolo, nell'immagine copertina e direttamente negli hashtag (questa cosa tenetela a mente, perché ne riparliamo più avanti) le parole chiave che potete ben immaginare.

ORA, finché fai una raccolta di poesie a tema o di vostre esperienze nei giorni di quarantena, posso capire.

Ma raccolte alla "I miei disegni al tempo del COVID" no.

Sarà un mio limite mentale, ma non le concepisco. È come se io cambiassi il titolo di questa raccolta in "Le cose che mi irritano di Wattpad ai tempi del COVID".

No.

Ma no, raga.

Mi sembra veramente una roba allucinante.

I titoli clickbait no.

Come vi detto prima, tenete in mete la cosa degli hashtag, perché ora passiamo al quarto punto della lista.

4 - gli hashtag

Sappiamo più o meno come funzionino. Ne clicchi uno, e ti appaiono tutte le storie o raccolte che presentano lo stesso #. Bene.

Ce ne sono una manciata che: o non c'entrano veramente un cazzo con tutta la situazione e non hanno alcun tipo di riferimento al virus/quarantena O hanno uno/due capitoli in cui ne parlano.

Per farvi un esempio per l'ultimo caso è come se io, pubblicato questo post, andassi ad aggiungere hashtag quali #covid #quarantena e similari tra le parole chiave di questa raccolta.

Io sinceramente non mi sentirei una bella persona, però questo è e rimane il mio punto di vista.

Se voi siete apposto con voi stessi, buon per voi.

Andiamo avanti con il numero 5.

5 - "L'amore ai tempi del COVID"

Vi giuro, le ho contate, ho trovato 10 (DIECI) storie con questo esatto identico titolo, ma sono sicurissima che siano persino di più.

Originalità portami viaaaaaa.

Non le ho lette tutte, solo un paio, e... c'è un modo carino per dire che mi sarei voluta cavare gli occhi con un cucchiaino? Troppo cattiva?

Parlo per quelle che ho letto, e veramente ragazzi io mi sto sforzando di essere una personcina per bene, ma ho letto di quel pressapochismo e superficialità che tirerebbe il peggio fuori da chiunque.

Non solo cose scritte male, ma veramente male, che ti farebbero piagne sangue di base, ma pure con un'idiozia di fondo inenarrabile. Idiozia rivolta proprio per il tema del virus. E no, non erano storie volutamente demenziali. Se lo fossero state sarei stata molto più felice.

E comunque, consiglio spassionato, cambiate titolo. Non vedevo un titolo così abusato dai tempi di "Innamorata di un bad boy".

Per il punto 6 in realtà mi sono scritta un paio di robe che cercherò ora di riassumere in un punto solo.

Quindi, ci provo.

Ho notato che in molte storie che ho letto ritornavano delle situazioni comuni, che posso sintetizzare con le battute "Non ci divertiamo più sigh sob" e "Stupido virus".

Sinceramente mi spiace vedere che la preoccupazione di queste persone sia focalizzata più sul "che palle sono a casa, non posso fare niente" che sulla vera problematica della situazione.

Da un altro punto di vista magari potrebbe sembrare anche una cosa positiva, perché non si sta a pensare troppo al lato negativo della situazione, ma sinceramente mi risulta più una cosa legata a una visione più immatura della faccenda.

Perché se tu mi vuoi raccontare la storia di un personaggio X, e di come vive la quarantena e il doversi ritrovare isolato, non puoi parlarmi della ragazzina che piagnucola perché non può uscire con le amichette per colpa di questo "stupido virus". Mi spiace, ma no.

Perché non mi stai raccontando di un adolescente, per esempio, che soffre per la reclusione. Mi stai parlando di una persona che piagnucola, come se si stesse parlando di una situazione futile. Come se stessi parlando di una ragazzina che piange perché il papà non le ha comprato l'IPhone.

A me lettore non arriva la sofferenza di una persona che sta male. Vedo solo un personaggio, in molti casi ragazzine, che piagnucolano per motivi futili.

E chiariamo, non considero il non vedersi con le amiche un motivo futile. Assolutamente.

Ma se tu scrittore me la fai passare così, c'è evidentemente un problema di base.

Guardate che scrivere di questioni delicate e dolorose non è facile, anche per chi le vive certe situazioni. Non solo bisogna avere una sensibilità sull'argomento, ma bisogna anche essere in grado di comunicarlo. Non è automatico che, se hai vissuto un evento traumatico per esempio, allora lo sai raccontare. Bisogna anche capire i propri limiti, a mio parere.

Spero di essere riuscita a spiegarmi bene o male.

Andiamo avanti.

Parlando di sensibilità, c'è evidentemente gente che non sa cosa sia.

Abbiamo un grande ritorno, signori e signore:

7 - le storie piene di emoji

Vi prego.

Spiegatemi il nesso tra emoji e coronavirus. Io non l'ho capito.

Ditemi perché una persona dovrebbe fare una storia, in cui cerca di parlare penso in maniera mediamente seria della vita in questi giorni, buttandoci in mezzo diecimila disegnini e emoji varie.

Non commento, voglio solo sapere il perché.

8 - storia a tema bad boy + COVID + bullismo + le solite mirabolanti cose

Non credo esista un insulto adeguato per chi crea un aborto del genere. E se uso una parole forte come "aborto", che non uso veramente mai, va fa capì che la situazione è degenerata.

Non so se voglio uscire i titoli delle storie (non c'ho voglia di fa' flame) però la tentazione è altissima.

Come lo dissi nei primi capitoli, lo ripeto qua. Avete il rotto il cazzo a buttare robe così nelle vostre storie solo per impietosire i lettori nei confronti delle vostre protagoniste, e perché pensate che faccia figo. NO.

Questa cosa si commenta da sola.

Io non ho bisogno di nominarle le storie così. A parte che penso che possiate trovarle benissimo da soli (basta cercarve covid e vi si apre un mondo), ma veramente... penso che queste persone si sputtanino benissimo da sole.

Penso, spero, che qualsiasi essere umano con due neuroni di numero ci arrivi che ci sono dei limiti.

Io sto provando anche ad immedesimarmi nelle persone dall'altra parte, e non riesco a capire. Nella mia testa mi farei una terra bruciata intorno mica da ridere a fa' na roba del genere.

Però, vabbe.

Andamo avanti.

Lascio tutti i commenti a voi.

Passiamo all'ultimo punto della lista e chiudiamo.

Tra l'altro l'ultimo punto è molto collegato a quello precedente, e alla storia che ho ben in mente.

9 - le storie romantiche banaline classiche che, magicamente, ad un certo punto sono diventate a tema COVID, con tanto di diecimila hashtag a tema sotto.


Voglio concludere dicendo una cosa.

La parole hanno un peso, e molto spesso ce ne dimentichiamo. Io per prima me ne dimentico, basti vedere quello che avevo scritto ieri sera, perché come voi sono un essere umano. E come tale, sono dotata di una testa pensante.

Come si dice: "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico".

Come io ho sbagliato, me ne sono resa conto e ho chiesto scusa, spero che anche determinate persone si rendano conto del peso delle loro parole.

Con questo io vi saluto, e vi auguro una buona serata.




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