Harry e Louis trascorsero parecchi minuti a coccolarsi e a baciarsi, poi il ragazzo dagli occhi blu dovette ritornare in cortile perché sapeva che l'ora d'aria stava finendo.

Sfiorò un'ultima volta le labbra di Harry con un bacio e poi se ne andò, dandogli appuntamento per il giorno dopo in biblioteca.

Uscì nel cortile proprio quando la sirena stava suonando e così seguì gli altri detenuti verso la zona delle celle.

Quella sera lavorò parecchio ai suoi minerali e trovò dei pezzi più o meno interessanti.

Ovviamente non teneva le pietre che trovava, ma riempiva con esse le tasche della tuta e le buttava nel cortile quando usciva.

Quando fu stanco appese il poster di Madonna a coprire ciò che aveva fatto al muro e si stese sul letto.

Si addormentò con il sorriso sulle labbra e sognò occhi verdi, capelli ricci e lunghe gambe snelle.

Il giorno dopo Harry fu scortato da una guardia in biblioteca e Louis lo mise subito al lavoro facendogli archiviare i libri accatastati sulle mensole.

Il riccio era lento e meticoloso e Louis si stupì di quanto piacevole fosse lavorare con lui.

Giorno dopo giorno la biblioteca divenne sempre più bella e accogliente e un numero sempre maggiore di detenuti iniziò a frequentarla.

Un mese dopo arrivò a Louis una lettera dal governatore del Maine e con sua enorme gioia scoprì che era stata accettata la richiesta di fondi per l'ampliamento della biblioteca.

I lavori iniziarono subito e, nel giro di qualche mese, vennero terminati.

La biblioteca divenne un ambiente grande e luminoso, pieno di tavoli per poter leggere e consultare le riviste e gli scaffali vennero riforniti con nuovi libri.

Louis continuò a lavorare per Norton e ad accumulare per lui una grande quantità di soldi.

Come ricompensa gli venne concessa una maggiore libertà, che consisteva nel rientrare nella cella un po' più tardi e nel girare per il carcere senza l'accompagnamento delle guardie.

Trascorreva anche molto tempo con Harry e il loro rapporto era diventato molto forte e solido.

Spesso si ritrovavano a baciarsi dietro gli scaffali dei libri quando erano soli e le loro mani si cercavano sempre anche solo per sfiorarsi.

Louis era felice, ovviamente per come può essere felice un detenuto e sperava che questa felicità sarebbe durata per sempre.

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