Latte e Miele
C'è un posto a Seul chiamato Exo caffè. Molta gente si ritrova lì ad ogni ora per assaggiare i meravigliosi dolci che escono da quella cucina. L’attrazione principale, però, sono i fantastici camerieri: dodici ragazzi che sembrano usciti direttamente da un catalogo di moda. Corpi altletici e perfetti, mani delicate, voci melodiose e profonde. Questo ha attirato tutti gli ormoni del sesso opposto che al giorno d'oggi riempiono il locale. All'universitá si parla di quel luogo come il caffè degli angeli.
INNSOMMA, UN POSTO IN CUI IO NON ANDREI MAI.
Se non fosse per il fatto che questa mattina non ho mangiato un cazzo e, visto che di sabato il bar dell'università è chiuso, non ho molta scelta; poi il ciclo mi fa venire una fame…
Appena metto piede all'interno un incessante urlare mi spacca i timpani.
-LUHAAAN OPPA VIENI QUA!!-
-XIUMIN OPPA MI PORTERESTI QUELLA BRIOCES!?-
-OPPA NO!!DOBBIAMO ANCORA ORDINARE.-
Guardo la confusione che si instaura nel locale. I tavoli sono tutti pieni di ragazze di svariate etá; ne riconosco alcune della mia università. Sei ragazzi si muovono elegantemente tra i tavoli mentre altri sei sono occupati a lavorare da dietro il bancone altrettanto pieno di fan urlanti.
Se non fosse per un ottimo odore di zucchero e caffè.....scapperei.
E’ una vera impresa giungere al bancone...infatti arrivo dietro alle ragazze che stanno davanti.
-D.O OPPA LA MIA CIAMBELLA!!-
-KRIS OPPA POSSO IL CAFFÈ PERFAVORE?!E UN TUO BACIO?!-
Roteo gli occhi al cielo. Io non avrei la pazienza di quei tipi, i quali a ogni complimento ed effusione delle loro ammiratrici sorridono e ringraziano. Alcuni più audaci ,come ‘sto tipo...Kris mi pare, posa il bacio richiesto sulla tazzina di caffè invece che sulla ragazza; la tipa lancia un urlo allucinante.
La tentazione di farle ingoiare il caffè, con tazzina compresa, è troppo forte.
Ammetto anche io che quelli hanno una bellezza inumana, però mi sembra una reazione esagerata, e poi io non mi sono mai interessata a queste cose. In fondo, non me ne frega più di tanto.
Sono arrivata al punto di non ritorno...schiacciata da dietro e da davanti. Non ce la faccio più.
Esco a fatica dalla folla. Questa mattina mi dovrò accontentare dell'acqua.
Cerco di raggiungere la porta di vetro, quando delle ragazze mi spingono...DI BRUTTO...facendomi schiantare contro un cameriere, che perde l'equilibrio e rovescia sopra di noi le bevande roventi e i dolci.
Il silenzio si propaga in tutto il locale, tranne per le risatine e i mormorii delle clienti.
Io sono allibita e incredula. Dopo la caduta mi sono ritrovata sul petto del mal capitato, zuppa di caffè e più irritata di prima; per fortuna sono riuscita a salvare la borsa. Il ragazzo mi guarda con un espressione confusa. E CERTO, NEMMENO IO HO CAPITO COSA CAVOLO SIA SUCCESSO. Guardo dietro di me, vedendo che le vere autrici del misfatto se la stanno ridendo sotto i baffi. BRUTTE STRONZE, L'HANNO FATTO APPOSTA.
-Oppa tutto bene?! TU, COME TI SEI PERMESSA DI CADERE SOPRA SEHUN OPPA?!-
-L'avrá fatto apposta. Che mente contorta.-
-Se gli ha fatto male giuro che me la paga...-
-Razza di stupida. Solo per avere oppa per sè.-
-Chi si crede di essere?-
Ahn, capito. Vogliono farmi passare per cattiva, così loro da brave eroine avranno l'amata attenzione del loro Oppa...
Che ora mi guarda dubbioso.
Certo che certa gente deve proprio essere fuori per pianificare cose del genere.
-Prova solo a pensare che l'abbia fatto volontariamente e ti faccio i capelli arcobaleno.-
Quando incrocia il mio sguardo incazzato - PERCHÈ Sì, SONO INCAZZATA - penso davvero che, per la paura, i capelli biondi diventino arcobaleno.
-Sehun, stai bene? Tu ti sei fatta mal...-
Blocco con una mano un cameriere dai grandi occhioni, venuto ad aiutarci. Quando si combatte lo si fa a testa alta.
Mi rialzo a fatica, spolverandomi dai residui di ciambelle e biscotti. Nel frattempo la tipa si avvicina.
-Le nostre bevande. Ora ci ripaghi tutte le ordinazioni e chiedi umilmente scusa a oppa e a tutti.-
Dei piccoli applausi e cori di incitazioni si propagano per il locale. I camerieri non riescono a capire cosa sia successo realmente, e l'unica cosa che possono fare è cercare di calmare la clientela.
Mi giro verso la ragazza, che ha un sorriso strafottente sul volto. Piccola, ti sei messa contro la persona sbagliata.
Non le rispondo e raccolgo il taccuino che era caduto al ragazzo.
-Hey, mi hai sentito?!-
-Due caffè latte con fragole e panna al tavolo 6 e due muffin e biscotti al cioccolato al tavolo 2.-
Avevo avuto esperienza al liceo con il mestiere da cameriera. Che volete che vi dica, i soldi non crescono mica sugli alberi. Perciò non è un problema andare in cucina e preparare il tutto, sotto gli occhi allibiti del personale e delle ragazze. Ritorno da loro e servo i rispettivi ordini.
-Ecco. Ora mangia.-
Mi guarda stupefatta.
-D-devi pagarli, e poi le scuse?!-
Mi volto, facendola sussultare.
-SENTI RAZZA DI IDIOTA, IO IN QUESTO MOMENTO NON DOVREI NEANCHE ESSERE QUI, E PER DI PIÙ NON HO MANGIATO UN CAZZO PER COLPA DEI VOSTRI URLI DA OCHE. ACCONTENTATI CHE NON TI ABBIA RIFATTO TUTTO SENZA BUTTARTELO IN FACCIA. E poi le scuse non dovresti farle tu?!-
Arrossisce violentemente. Quando ci vuole ci vuole.
Do il taccuino al biondo, che ora mi guarda con una certa curiosità seguito dal cameriere dietro; manco mi fossero cresciute le corna. Finalmente esco da quel manicomio. QUELLO ERA L'INFERNO, ALTRO CHE BAR DEGLI ANGELI.
-Aspetta. ASPETTA!!!-
-Se vuoi che ti chieda scusa, puoi scordartelo.-
Il biondino ride di gusto.
-Tranquilla. Anzi, mi dispiace per il loro comportamento.-
E’ alto...molto alto...e io sono bassa...molto bassa.
-Che vuoi?!-
-Offrirti la colazione. Vorrei scusarmi come si deve per tutto. Sul serio.-
-Domani, ora sono di fretta. Ho perso un’ora di lezione.-
E già devo andarci bomba di caffè.
-Domani alle 7:00, me lo segno allora...-
-Sì, ora mollami.-
Mi lascia andare la mano (sagliando un leggero calore propagare lungo il braccio.)???
-UN’ULTIMA COSA…-
Urla, dall'altra parte della strada.
-DOMANI CHIEDI DI SEHUN.-
Di tutta risposta gli mostro un pollice in su.
♡♡♡♡♡♡♡♡
Il cartellone d'entrata del caffè sembra prendermi per il culo.
Non so neanche perché io sia qui.
-Permesso?!-
-Siamo chiusi.-
Un ragazzo spazza dietro il bancone, non sembra essere il biondino di ieri.
-Ehm, ora dovrei chiedere di Sehun?!-
Alza la testa. E’ bello nei suoi particolari: viso squadrato, labbra sottili e occhi scuri lucenti, sgranati dalla sorpresa. Si passa una mano tra i capelli castani.
-Oh, tu sei la ragazza di ieri vero?!-
Il suo sorriso sembra quasi quello di un bambino.
-Quella di ieri?!-
-Cavolo, so che ti sei fatta valere. Le urla si sentivano fino in cucina.-
Mi gratto la testa, imbarazzata. Non mi aspettavo una cosa del genere.
-Comunque Sehun mi ha avvisato del tuo arrivo. Sta cucinando, vado ad avvisarlo. Ah, io sono Jondae.-
Sparisce dietro la porta alle sue spalle.
Ora che il locale è vuoto posso osservarlo meglio. E’ grande e ha un non so ché d'accogliente; le vetrate, che danno sulla strada, sono collegate dal disegno di un drago.
I tavoli a forma circolare sono sia dentro che fuori, coperti da una morbida tovaglia bianca che li numera. Il pavimento è un parquet lucido dello stesso colore chiaro del bancone, il quale occupa tutta una parete. E’ grande con una lastra di vetro che dovrebbe mostrare le paste perfette che avevo visto ieri; rimango delusa nel vederla vuota. Sopra c’è una credenza piena di foto di dolci e caffè, insieme a bottiglie di champagne e alcolici raffinati vari.
Ma la cosa che più mi stupisce è la parete accanto, riempita di foto e premi vari. La maggior parte sono premi di ballo e canto, ma ci sono anche pezzi di riviste di moda o addirittura riviste intere. Poi le foto sono di tutti i tipi, ma i soggetti sono sempre quei ragazzi. Una che mi piace particolarmente li ritrae tutti insieme, distesi a cerchio su un prato con i capelli intrecciati a vari fiori.
-Bella vero?!-
Sobbalzo.
-Buongiorno anche a te!-
Ride dolcemente.
-Sono contento che tu sia venuta. Prego, siediti dove vuoi.-
Opto per il tavolo più vicino alla vetrata: da quel punto posso vedere il parco dall'altra parte. In questo periodo gli alberi di ciliegio sono in fiore e danno allo sfondo un delicato tocco di rosa.
-Cosa ti porto?-
Ci penso su. Di cosa ho voglia?!
-Tu cosa mangeresti adesso?-
Mi guarda stupito.
-E’ la prima volta che mi fanno questa domanda. Mhm .Ti piacciono i macarones?-
-Cosa sono?-
Sgrana gli occhi.
-Aspetta qui!-
Rimango pietrificata dal tono autoritario con cui lo ha detto. Torna pochi minuti dopo con un piatto pieno di dolci colorati, mi ricordano vagamente dei piccoli panini. Mi appoggia il piatto davanti, sedendosi di fronte a me.
-Assaggiali.-
Mi spinge il piatto più vicino, incoraggiandomi a prenderne uno. Ne scelgo uno a caso e, sotto il suo sguardo teso, l'addento.
LA COSA PIÙ BUONA CHE ABBIA MAI MANGIATO.
-Buonfi-
Lo sento ridere mentre divoro uno a uno quei piccoli dolci.
-Mi fa piacere. Ci ho messo tutta la mattina per farli.-
Mi blocco mentre sto per mordere il decimo.
-Li hai fatti tu?!-
Annuisce.
-Complimenti, sono davvero buoni .-
Sorrido. Sono una persona sincera.
E ora perchè ha quella faccia?! Sembra che le sue guance abbiano preso lo stesso colore dei fiori di cigliegio. Lo trovo estremamente bello.
-Ieri non ci siamo presentati come si deve. Io sono Oh Sehun, piacere.-
Si alza e fa un inchino, andando a sbattere la testa sul legno del tavolo. Rido alla sua faccia addolorata.
-Allora siete un po’ umani anche voi! Ahaha-
Smette per un attimo di massaggiarsi la fronte ormai rossa.
-Cosa intendi? Guarda che io sono umano al cento per cento.-
-Sì sì, certo. Ora vieni qua, smettila di sfregarti altrimenti s'arrosserà di più.-
Lo prendo per la mano portandolo ad inginocchiarsi di fronte a me. Cavolo, anche così è alto.
Tiro fuori un cerotto. Sono un po’ sbadata a volte, capita spesso che mi faccia male.
-In ogni caso, sono Jun Ai, piacere. Dovrai accontentarti dei cerotti con gli elefantini però.-
Arrossisco quando gli appiccico il pezzo di plastica sulla fronte.
-Sehun...-
-Cosa c'è?-
-Niente.-
Fa un adorabile broncio. No, ti prego, non fare così.
-Sul serio, niente.-
-Daiii.-
-Niente d'importante.-
-Allora c'era qualcosa!-
-No.-
-Sì.-
-Aaah, come vuoi.-
-Me lo dici?-
-No.-
-Ti prego!-
-No.-
-Daiii.-
-Sì.-
-Davvero?!-
-No.-
Sbuffa sconfitto.
-Quanti anni hai?-
-21.-
-Quindi dovrei chiamarti Oppa. Io ne ho 19.-
-Non chiamarmi oppa. Sehun va bene.-
-Ok Sehun.-
-Jun?-
Alzo gli occhi da quelle delizie divine (sì, stavo ancora mangiando) e lo guardo negli occhi. Sono due perle nere scurissime e profonde.
-Scusa davvero per ieri.-
Si sta grattando il collo, imbarazzato. A quella scena non riesco a trattenere un sorriso.
-Non è colpa tua… e poi, s-scusami tu per esserti caduta addosso.-
La risata mi giunge all'orecchio con un tono dolciastro.
-C-che cosa c'è?!-
-Ahaha, ma non avevi detto che non mi avresti chiesto scusa?-
Sto arrossendo troppe volte. Quel ragazzo mi avrá fatto ammalare.
-Ho capito, dimentica quello che ho detto, anzi spero di caderti di nuovo sopra!!!-
-E io sarò felice di prenderti in braccio.-
Questa non me l'aspettavo.
-A-almeno assicurati di non avere i vassoi la prossima volta.-
Ride ancora più forte. Arriccio le labbra in un piccolo sorriso.
-Ti faccio ridere, eh?-
-Tanto. Ah-
Jondae esce dalla cucina con dietro un altro ragazzo.
-Sehun-a, dobbiamo aprire fra poco.-
-Sì ok, arrivo.-
Mi alzo. In fondo è tardi anche per me.
-Grazie per la colazione. Io ora devo andare.-
-Verrai anche domani? -
Perché ha quegli occhi da cucciolo bastonato? Lo fisso per qualche minuto.
-Forse.-
I suoi occhi brillano, accompagnati da un accattivante sorriso.
-Non ti ho mica detto di sì.-
Si passa una mano tra i capelli. Sì, bravo, fai il figo.
-Ma non hai nemmeno detto di no.-
Ottima risposta.
♡♡♡♡♡♡♡♡
Non so come ma sono diventata una cliente abituale dell'Exo Caffè. Andare lì è diventato una sorta di abitudine.
Ogni volta che arrivo QUALCUNO mi porta da mangiare sempre qualcosa di diverso.
Ho fatto ormai la conoscenza di quasi tutti i camerieri. Quello che incontro più spesso è il gemello di Sehun, Luhan. E’ uno dei ragazzi più richiesti dalla clientela, insieme al fratello. Fa dei cappuccini da paura. Un altro che ho impresso è quello spilungone di Chanyeol. E’ uno dei ragazzi più simpatici che abbia mai incontrato, di solito lo vedo insieme a Lay fuori dal locale a suonare la chitarra.
Lay, il ragazzo dolce che chiede sempre della mia salute; tranquillo SONO una roccia, io.
E’ un martedì d'Estate, e Sehun mi fa una domanda particolare.
-Qual è il tuo dolce preferito?-
-Tra quelli fatti?-
-No! No, intendevo in generale.-
Ci penso su e sorrido.
-Non è esattamente un dolce.-
Vedo le sopracciglia scure sgranarsi dalla sorpresa.
-Beh, ad ogni modo, cos'è?-
Arriccio le labbra, squadrandolo prima di rispondere. Il batticuore non se ne andava mai, neanche con quell'espressione curiosa.
-Perché non lo scopri?-
-Stai scherzando?!-
-Affatto.-
Sbuffa. Ho notato che lo fa spesso.
Finisco il cappuccino.
-Beh, ora vado. Il dovere chiama!-
-Posso accompagnarti?-
-Ma non devi lavorare?-
Porge la tazzina a Kai, dietro il bancone.
-Il mio turno finisce...ora!-
Finisce la frase nell'istante in cui entra Baekhyun. Quest'ultimo canta nel pomeriggio solitamente per intrattenere le clienti, se non avesse le gambe giurerei che sia una sirena.
-Andiamo?-
Mi prende la mano. E’ incredibile come, con un piccolo contatto, il mio corpo si scaldi ed io non possa fare a meno di essere immensamente felice.
♡♡♡♡♡♡♡
Questa è una delle innumerevoli volte in cui mi accompagna e perfino mi viene a prendere. Un giorno, volendo ricambiare, lo vado a prendere alla scuola di danza. E’ un ballerino eccezionale, mi piace vederlo muoversi seguendo le note differenti, dando loro una forma con il corpo.
Ed è guardando quei piccoli particolari che mi accorgo che quell’ intrecciarsi le mani non mi basta più.
Il nostro primo abbraccio avviene dopo sette mesi che ci conosciamo.
-Cioccolata calda?-
-Sì!! Insomma, l'inverno è alle porte.-
-È delizioso. Ma non è il mio preferito.-
Lo vedo imprecare a sé stesso.
-Però dopo un mese dalla scommessa ci sei andato vicino!-
La luce dopo giorni di buio.
La porta che sbatte attira la nostra attenzione.
-Ma porca puttana, proprio oggi doveva mettersi a piovere?!-
NO, PIOVE! Mi volto, guardando l'aumentare delle goccie.
-Vado, prima che peggiori.-
-A-aspetta, ma peggio di così?! Rimani finché non si sarà calmato tutto.-
-Non posso. Per colpa tua sono sempre in ritardo.-
Mi guarda con una serietà mai vista. Lo ho offeso? Sparisce dietro una porta senza dire nulla.
Ok, forse ho esagerato, ma cosa volete che vi dica?! E’ vero che arrivavo sempre in ritardo alla fine.
-Con questa forse andrai meglio.-
Talmente immersa nei pensieri che non l'ho sentito neanche arrivare.
In mano regge una sciarpa a righe che ha l'aria di essere bella calda.
Dolcemente l'avvolge intorno al mio collo.
-E' mia. Se me la restituirai avrò la conferma che ritornerai.-
Mi abbraccia subito dopo dicendomi di fare attenzione, ma in realtà io non lo sento, sento solo le sue braccia che mi stringono a lui riempiendomi le narici del suo profumo di menta.
♡♡♡♡♡♡♡
Un giorno dice una cosa che mi stupisce particolarmente.
-Tu non saresti un dolce.-
-Eh?!-
Sorride alla mia faccia stranita. GUARDA COME GLI PIACE SFOTTERE.
-Intendo che tu non potresti essere una torta, un pasticcino o un qualsivoglia dessert. Ti vedo più come un ingrediente principale.-
Alzo un sopracciglio, sgranocchiando il muffin.
-Sarebbe?-
-Il latte!-
-Come mai?-
-Sei essenziale per molte creazioni. Saresti una di quelle mini confezion..Ehi!!-
Schiva il pacchetto di fazzoletti appena lanciato.
-ANCORA CON ‘STA STORIA DELLA MIA ALTEZZA. VUOI MORIRE, IDIOTA?-
-Ripensandoci forse saresti del latte andato a male, a giudicare dalla tua acidità.-
-RAZZA DI STRONZO!-
♡♡♡♡♡♡♡
Dopo quell'abbraccio ne sono capitati altri e abbiamo cominciato a vederci anche fuori dal bar. Un giorno l’ho invitato ad una mia esibizione. Suono il piano da quando ero molto piccola.
Mi aveva portato una torta dicendo che la prossima volta avrebbe portato tutti, e così è stato.
La musica che suono, da quando l'ho incontrato è diventata più dolce e bella.
Nel frattempo la scommessa continua e ogni volta perde, D.O continua a prenderlo in giro facendolo sempre sbuffare.
Il giorno in cui la mia musica ha risuonato più forte è il 24/1.
-Non è questo.-
-Aish, ma tu ce l'hai davvero un dolce preferito?-
-Mmm-
-Non fare finta di niente.-
Chanyeol mi sbraita contro. Questa mattina Sehun ha il turno di pomeriggio ed è stato assegnato al più alto compito di darmi il dolce.
-Ahahah. Ti piacerebbe saperlo, eh Channie?-
-Ovvio che mi piacerebbe. Dai dimmelo! Giuro non lo dirò a Sehun.-
-Qual'è il tuo dolce preferito?-
Alza gli occhi, pensandoci su.
-Mi piacciono tantissimo i bignè ripien...aspetta, aspetta, qua si stava parlando di te!-
È più sveglio di quel che sembra.
-Oh guarda, sono in ritardo. È meglio che vada.-
-Aspett...-
-CHANYEOL OPPA LA MIA PASTA?!-
-Sìì ARRIVO.-
Esco e l'aria invernale mi travolge come un’onda. Mi stringo nella sciarpa di Sehun che mi dimentico sempre di restituirgli. Ops.
Gli alberi del parco di fronte sono ormai spogli, non vedo l'ora di rivederli pieni di fiori rosa.
Ecco, forse è per questo che non mi accorgo subito delle ragazze dietro di me che, non appena passa una macchina, mi spingono in avanti.
L'impatto è forte. La mia fronte è premuta contro l'asfalto e le persone s'agitano intorno a me; anche se sento molte voci, riesco a distinguerne solo una: urla il mio nome, lo sento, e dalla sua bocca suona come una melodia fantastica.
♡♡♡♡
Pensavate che la mia storia finisse con una tragica morte? AHAHAH...no.
Le ragazze sono state arrestate. Sono le stesse di quella volta. C'è l'hanno con me perché, dopo la loro bravata, erano state bandite dal locale. Questo io non lo sapevo, me lo ha detto Baekhyun una volta quando è venuto in ospedale.
Sehun viene ogni pomeriggio, ha perfino fatto la conoscenza dei miei genitori.
-Oh, è lui il tuo ragazzo? Quanto l'hai pagato?!-
-Mamma!!-
-Ahahah, a dire la verità mi ha minacciato.-
-Jun!-
-Ma tu anche gli credi?!-
E’ rimasta con noi fino al pomeriggio, poi papà è venuto a prenderla.
Non credevo però che la visita di mia madre potesse avere un efetto così su Sehun, che per la prima volta vedo con uno sguardo glaciale. Mi immobilizzo. Ma non dice nulla.
Mi ha fatto un’ultima visita il 30/1.
-Jun, sei sveglia?-
Sono le sei del mattino. Da quanto è lì? Vicino alla credenza posso notare dei semplici biscotti al cioccolato. Gentilmente me li porge e io mi ci butto a capofitto; erano buonissimi.
-Oggi niente dolci complicati. Comunque non è neanche questo.-
-I biscotti servono a sollevare il morale.-
Sorrido. Hanno funzionato.
Il suo viso si rabbuia all'improvviso.
-Tutto ok Sehun?.-
-Jun, vorrei reimpostare il patto.-
Alzo un sopracciglio. Dove vuole arrivare?
-Se riesco ad indovinare il tuo dolce preferito diventeresti la mia ragazza?-
Spalanco gli occhi, incredula, e il mio cuore aumenta la velocità.
-Se..-
-Vederti sull'asfalto quel giorno… Io voglio proteggerti sempre, lo penso da quando mi sei caduta tra le braccia. DA QUANDO MI SONO INNAMORATO DI TE.-
Finisco i biscotti e poso il piatto sul comodino. Lui è rigido ed impassibile e mi sento bruciare.
Rido piano, immaginandomi la scena vista dal esterno.
-Oh Sehun.-
-C-cosa c'è?-
E’ la prima volta che lo vedo in difficoltà... Onestamente, io sono messa peggio.
-Miele.-
-Eh?-
-Il tuo nome mi ricorda il miele. Questo era quello che non ti ho detto quella volta.-
Arrossisce violentemente mentre lo dico.
-Perché me lo dici ora?-
-Non volevo metterti a disagio... insomma, volevo mettermi a disagio anche io per non mettere in disagi...AAAA-
-Ahahahaha... Indovinerò qual è il tuo dolce preferito.-
-Ti vedo pallido, tutto ok?-
-Oh sì, voglio solo perdonarmi e dimostrare a me stesso che posso meritarti.-
Sono confusa, non capisco a cosa si riferisce.
Il bacio che sento sulla fronte è proprio come il miele, e io da copione mi sciolgo tra le coperte. Se solo avessi fatto più attenzione.
♡♡♡♡♡
Successivamente mi vengono a trovare tutti i ragazzi del locale, ogni ragazzo con un dolce diverso. Sono sorpresa nel notare come quei dolci abbiano perso la loro dolcezza...li sento acidi nella mia bocca e molto spesso non li finisco neanche. Sono ancora spiazzata per la proposta di Sehun. Da quel giorno lui non si è più fatto vivo. Kai ha detto che è colpa degli allenamenti, ma dallo sguardo che mi ha lanciato ho capito. A confermare il tutto è Luhan un giorno di Febbraio.
-Anche oggi non è venuto?-
-Mmmm, tu come stai?-
Sorride debolmente
-A quanto pare meglio di Sehun.-
Luhan distoglie lo sguardo.
Sehun sta male non fisicamente, ma si sente responsabile per il mio incidente. Suho l'aveva trovato piangere in bagno. Quanto vorrei abbracciarlo.
-J-jun.-
Sto piangendo. Il ricordo dell'ultima volta che l'avevo fatto è sfocato.
-L-lo amo.-
Dico, guardando quei cristalli liquidi che bagnano le lenzuola.
-Cosa?!-
-PER L'AMOR DEL CIELO LUHAN!!! SONO FOTTUTAMENTE INNAMORATA DI TUO FRATELLO.-
Quello che succede dopo è veloce. Luhan che da di matto per portarmi fuori dall'ospedale, la macchina che fa quasi due incidenti.
E io che sfondo le porte dell'EXO caffè con le stampelle...sì, ho ancora adosso la veste bianca del centro medico.
-OH SEHUN.-
Per volere del destino me lo ritrovo davanti.
E’ ancora più bello con quei capelli dalle sfumature più vivaci.
-È ancora quella cretina.-
-Cosa sará venuta a fare?-
-TACETE RAZZA DI OCHE. HO UNA DICHIARAZIONE IMPORTANTE DA FARE.-
Nel locale il tempo si è come fermato. Non andare in panico....non andare in panico....
Fisso gli occhi del ragazzo di fronte a me.
-Una volta mi hai detto che somiglio al latte. MI HAI PARAGONATO A UN FOTTUTISSIMO CARTONCINO MINI DI LATTE…ma avevi ragione; perché, onestamente anche io mi rispecchio in esso, come è vero che tu potresti essere una vaschetta di miele di Winnie Pooh.-
Le risate si sentono in tutto il locale.
Io sto ancora piangendo.
-Questi due elementi essenzialmente però hanno qualche difetto. Il latte ad esempio è insapore, e il miele è troppo dolce...Però unendoli verrebbe un equilibrio perfetto, tanto che potrebbe essere il mio dolce preferito.-
-Perciò sii mio come io sono tua, se vuoi davvero vincere la scommes..-
Sono labbra quelle sopra le mie. Sono morbidi e dolci proprio come il miele, ne vorrei ancora.
-Ti amo.-
-Ti amo.-
Mi guarda con il sorriso più bello che abbia mai visto. Ormai le stampelle sono a terra e io mi reggo praticamente a lui. Nel frattempo, il locale è un mix di pianti, fischi e applausi.
-Hai visto? Alla fine mi hai fatto davvero diventare i cappelli arcobaleno.-
-Idiota.-
Mi scocca un altro bacio.
-A proposito, qual è davvero il tuo dolce preferito?-
-Latte e Miele.-
-Seriamente.-
-...-
-Daiii.-
-...Beh...se devo essere sincera...-
-Siii?-
-...-
-...-
-Preferisco il salato.-
-Brutta piccola stronza!-
-AHAHAHAH.-
Spero vi sia piaciuta. Buona giornata ^^
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