[MIKASA P.O.V.]

Arrivate a casa, entriamo, lasciando cadere i nostri zaini poco dopo la porta d'ingresso in legno.
Io e Christa viviamo da sole, in questo piccolo ma grazioso appartamento a 10 minuti, a piedi, da Ponte Vecchio e 15 minuti dalla Piazza della Signoria.

Non abbiamo molto spazio, un unica grande stanza, appena entrati dalla porta, funge da salotto e cucina, a destra il divano con davanti la tv, sopra a un mobile dove dentro mettiamo principalmente le lenzuola, a sinistra invece c'è la cucina, perpendicolare rispetto alla sistemazione del salotto, per riuscire a risparmiare più spazio.
Abbiamo quattro sgabelli da bar, dietro a un balcone in marmo verde smeraldo lucido, dove sopra sono messe sempre in bella mostra delle bottiglie di whisky, finte, per fare arredamento, tra il balcone e l'effettivo piano dove cuciniamo c'è un tavolo circolare che può ospitare al massimo 4 persone, è molto bello con delle gambe ricurve su se stesse che si sposano molto bene con la robustezza del tavolo.

Infine c'è il piano da cucina e sopra di esso i cassetti, i quali sono divisi in due zone: la prima, partendo da destra, attaccata al muro, contiene all'interno pentole e padelle, invece nella seconda parte ci sono posate, tovaglioli, ecc... le due zone sono divise da una luce a neon che illumina i fornelli e il lavandino, dove sotto di esso c'è il forno, perfettamente in centro rispetto ad altre due zone piene di cassetti, sotto il piano dove si cucina.
Il tutto si conclude sulla sinistra, col frigo, dove io e Christa attacchiamo alcune foto delle nostre passeggiate per Firenze.

Poi abbiamo ancora tre stanze, una, che è la nostra camera, l'altra, è la camera degli ospiti per quelle volte che Sasha viene da noi a dormire e l'ultima stanza, è il bagno che funge anche da collegamento alla camera degli ospiti alla nostra.
Guardo l'ora, sono le 16.00, vado in camera, mi cambio, mettendomi dei pantaloni della tuta grigi e una t-shirt bianca, a maniche corte e larghe, con disegnato su di essa il logo dei Simple Plan band che amo alla follia, mi butto sul letto e scrollo instragram, noto che Sasha ha appena postato un nuovo post, raffigurante lei e Connie all'ingresso di un negozio di vestiti, solo ora mi torna in mente l'invito da parte di Connie per una festa.

Mi alzo e guardo se nell'armadio ho effettivamente qualcosa da mettermi per occasioni del genere... Dopo aver scartato diversi capi, afferro un vestito da sera non troppo scollato, senza maniche che avevo usato in occasione del mio diciottesimo compleanno, il 10 febbraio, dopo quell'occasione l'ho messo da parte.
Il vestito non mi manca, ora vediamo se Christa ha voglia di andare a questa festa... 

IO: "Christa!"

La risposta arriva dal salotto, dove molto probabilmente è distesa sul divano leggere

CHRISTA: "Sì?"

IO: "In questi giorni hai voglia di andare a una festa?"

CHRISTA: "Di che tipo?"

IO: "Le tipiche feste a cui vanno Sasha e Connie"

CHRISTA: "Quindi quelle dove c'è più gente lì che ad un concerto, dove ci si ritrova in una villa che addirittura Paperon de' Paperoni farebbe fatica a permettersi, dove la musica è a palla e sei fortunata ad uscire di lì con semplicissimo mal di testa, intendi quelle feste?"

Potrà non sembrare ma Sasha e Connie vanno a feste del genere quasi ogni fine settimana, è davvero bizzarro, lì vedi da fuori e sembrano una coppietta tranquilla invece vanno a feste del genere dove prima di entrare dicono ai freni inibitori a che ora tornare del giorno seguente. 

IO: "Sì"

CHRISTA: "Non è che muoia dalla voglia di andarci..."

IO: "Scegli tu..."

CHRISTA: "Però..."

Sbircio la mia amica stravaccata sul divano a fissare il soffitto di legno con aria pensierosa...

CHRISTA: "Magari incontro qualcuna d'interessante..."

Ah già, Christa si è lasciata da poco più di un mese con Rico Brzenska, ed è ossessionata dal trovarsi una nuova ragazza al più presto per farla ingelosire

IO: "Christa, te lo abbiamo ripetuto ormai chissà quante volte, Rico pensava di essere lesbica e per questo vi siete messe assieme, poi ha scoperto di essere etero e quindi ti ha lasciato"

CHRISTA: "Pffff, una scusa penosa... Figurati se una dall'oggi al domani capisce se è etero o meno"

IO: "Infatti ci ha messo quasi due mesi per capirlo"

Ma niente da fare, Christa mi mette il broncio e torna a leggere il suo libro e mentre lo legge mi fa una strana domanda

CHRISTA: "5 o 10?"

IO: "Come scusa?"

CHRISTA: "Rispondi"

IO: "Non so... 5?"

CHRISTA: "Ok, allora andremo alla festa"

Sbuffo e nel mentre mi dirigo verso il bancone a sedermi su uno sgabello a bere un bicchiere d'acqua.

Tra un sorso e l'altro capisco come Christa abbia seriamente intenzione di andare a quella festa... Bene, allora è meglio chiamare Connie e farsi dare tutte le informazioni riguardanti questa famigerata festa.

Il giorno dopo chiamai Connie, mi feci dire tutti i dettagli riguardanti la festa, andai con Christa a comprare orecchini ed altri accessori carini da metterci, in più lei spese una fortuna in trucchi come se a casa non ne avesse già abbastanza.
La festa era fissata per giovedì, quindi 5 giorni dopo l'ultimo giorno di scuola, nei giorni prima di essa fui costretta a subirmi le continue sfilate di Christa in soggiorno, mentre provava ogni singolo capo nel suo armadio, fu così che arrivammo ad oggi, il giorno della festa.

Sono le 15.00 e stiamo aspettando Connie e Sasha, che ci porteranno in stazione e prenderemo un treno diretto a Bologna, una volta arrivati lì ci faremmo portare in questa villa leggermente più in alto rispetto a Bologna dove si terrà la festa... Vediamo cosa succederà.

N.D.A.:"Finalmente ci siamo!!!!! Salve a tutti ragazzi/e da oggi la storia verrà pubblicata ogni Sabato intorno alle 16.00 circa, spero di non annoiarvi con questa nuova Eremika.
Quindi ci vediamo questo sabato insieme a Mikasa per andare a questa festa,ciaouuu"