Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Faccia a faccia con i serpents

Il mese seguente tutto sommato fu abbastanza tranquillo per gli standard di Jughead Jones.
Passò le sue giornate a coccolare Betty, agli allenamenti di football oppure in giro con suo padre, visto che avevano un sacco di cose padre-figlio da recuperare.
Si era finalmente lasciato alle spalle anche la Jangle, era pulito da due settimane ormai e ne era felice, era stata durissima ma aveva vinto quella battaglia a testa alta, grazie al sostegno dei suoi amici e della sua ragazza, che gli era stata sempre accanto come una crocerossina, anche nei momenti peggiori.

Ora che stava finalmente meglio era giunto il fatidico momento di mettere ai voti il suo rientro nei serpents.
Accadde un pomeriggio di fine febbraio, al White Wyrm, il loro bar/ritrovo, erano presenti tutti i membri, dai più vecchi alle nuove reclute, erano tutti li riuniti per decidere del suo futuro.
Accadeva di rado che la banda concedesse seconde possibilità, ma il ragazzo dagli occhi verdi avrebbe dato tutto per tornare ad essere uno di loro.

Dall'altro lato della sala Fangs gli faceva un timido sorriso d'incoraggiamento, mentre Toni era accanto a lui per sostenerlo, SweetPea non era ancora arrivato invece, tipico, quel ragazzo era un ritardatario cronico, peggio di Betty.
Erano finalmente tornati ad essere un quartetto affiatato, tra di loro le cose erano tornate come un tempo, anzi meglio, in quel mese avevano trascorso molto tempo insieme, condividendo ogni cosa.

Quando finalmente tutti i convocati furono presenti si radunarono intorno al bancone, dovevano essere circa una sessantina di persone, rigorosamente tutti con addosso la giacca di pelle nera col serpente stampato sul retro.
Suo padre, FP Jones richiamò l'attenzione della folla salendo sul bancone del bar e d'improvviso il chiacchiericcio generale cessò all'istante, in segno di rispetto verso il loro capo, tutti gli occhi erano puntati su di lui adesso, in attesa.
L'uomo non li fece aspettare neanche un secondo e schiarendosi la voce inizió a parlare.

FP: Buon pomeriggio signori e signore, sapete che i convenevoli non fanno per me, quindi veniamo subito al dunque, sapete perché vi ho convocati tutti qui oggi.
Un nostro ex membro, Jughead Jones, poi passato dalla parte dei Ghoulies si è in seguito pentito della sua scelta, facendo di tutto per aiutarci a sventare i piani dei nostri nemici, che avevano intenzione di uccidere Tallboy e ci sarebbero sicuramente riusciti senza il suo prezioso aiuto.
So che non è da noi perdonare e non vi sto chiedendo di fare un'eccezione perché sono suo padre, ma rischiare la propria vita, si perché Penny ha avuto dei sospetti e lo ha quasi ucciso, per salvare la nostra, è qualcosa che va premiato secondo me.
La decisione compagni ora e nelle vostre mani, ma prima lasciate che il ragazzo dica la sua.

Un paio di timidi applausi accompagnarono il discorso di FP, che cedette subito la parola al figlio, anche lui salito sul bancone.
Come sempre parlare davanti ad un pubblico così grande lo metteva a disagio, ma poi, scrutando i loro volti non vide altro che la sua famiglia, quella che si era scelto, con cui era cresciuto da quando Gladys lo aveva abbandonato, con loro era sempre stato al sicuro. Così inizió a parlare, il suo tono era dolce e determinato allo stesso tempo.

Jug: Ciao a tutti e ben ritrovati, se devo essere sincero, mi siete mancati dal primo istante in cui me ne sono andato.
È stata la decisione peggiore della mia vita, credetemi, non c'è giorno in cui io non la rimpianga, è accaduto in un momento in cui ero particolarmente fragile, ai ferri corti con mio padre.
Credevo di ferirlo andando con i Ghoulies ma in realtà stavo ferendo prima di tutto me stesso senza rendermene conto.
Ho pensato tante volte a come tornare, ma quella troia di Penny mi teneva sotto scacco con la Jingle Jangle, ero diventato un drogato, disposto a tutto per avere un'altra dose, ma non ero disposto a permetterle di uccidere la mia famiglia.
Ho messo da parte l'orgoglio e sono tornato da papà per raccontargli tutto, poi sono diventato la vostra spia, riuscendo a fermarla.
Io non vi chiedo di perdonarmi adesso, so che il tradimento peserà sulla mia testa per sempre, come una spada di Damocle.
Ma permettetemi di redimermi, di tornare fra voi. Sono disposto a tutto per dimostrarvi quanto questa banda sia importante per me.

Il ragazzo fissava il gruppo sotto di lui, aveva gli occhi lucidi, era un discorso che gli era venuto dal cuore, senza filtri, si era messo a nudo e ora era in attesa di un segnale, di qualsiasi tipo, voleva conoscere il suo destino.
Ma le facce che lo guardavano non facevano trapelare alcuna emozione.
Stettero così, a fissarsi per alcuni istanti, poi un coro di Bentornato si levò all'unisono dalla banda, lo avevano riaccolto di nuovo dopotutto.
Come punizione però fu stabilito che dovesse affrontare di nuovo l'iniziazione, che sarebbe stata molto più difficile stavolta visto che non era più un ragazzino.
Jughead se lo era aspettato, lo trovava giusto in fin dei conti, quindi non fece troppe storie e prese il bicchiere che Toni gli stava porgendo per brindare tutti insieme al suo ritorno.
Fu una serata meravigliosa, i serpents si che sapevano come fare festa.

Lui, Fangs, Toni e SweetPea decisero di fare il karaoke, stabilendo però che ogni volta che qualcuno di loro stonava doveva bere uno shot.
Inutile dire che alla fine finirono tutti e quattro ubriachi, non la finivano di ridere per le cose più stupide, come il fatto che Toni si era buttata addosso un'intera lattina di birra per colpa di Fangs che l'aveva spinta e ora la sua maglietta bianca lasciava intravedere il reggiseno nero al di sotto.

Sembravano essere tornati bambini, cancellando di colpo gli ultimi anni, ció che li legava era qualcosa di indissolubile e ora ne stavano riscoprendo la forza.

Ad un certo punto FP si avvicinó loro, il corvino notó con sorpresa che non era ubriaco, era la prima volta che suo padre non alzava il gomito ad una festa circondato da alcool, lo guardò con occhi fieri, era davvero orgoglioso che stesse provando ad uscire dall'alcolismo.
Jughead lo tiró da parte per dirglielo di persona.

FP: Figliolo! Vedo che ti stai divertendo! Ero venuto a dirti che la tua iniziazione avverrá domani al tramonto, hanno deciso cosa farti affrontare, sarà dura ma sono sicuro che ce la farai, ho fiducia in te.

Jughead faticava a capire di cosa stesse parlando il padre, forse aveva esagerato con gli shot, perché invece di preoccuparsi si mise semplicemente a ridere.

Jug: Papà non sei ubriaco! Sono fiero di te papà si vede che stavolta fai sul serio.
E grazie, per aver parlato con loro e per essermi stato vicino, te ne sono grato.

FP: Beh è merito tuo ragazzo, ho visto con quanta determinazione ti sei tirato fuori da quella merda, e mi sono detto che potevo farcela anche io una buona volta.
Mi sono reso conto che l'alcool non cancella i problemi, quando torni sobrio sono di nuovo lì, magari ti aiuta ad ignorarli per un po', ma non serve a nulla. Voglio prendermi le mie responsabilità, soprattutto come padre, ti ho ferito troppo, sia dentro che fuori, non c'è giorno in cui io non ci pensi e mi stupisca che tu sia ancora qua.

Il ragazzo con lo strano cappello prese una mano del padre tra le sue e la strinse, era un gesto che faceva quando era bambino e il papà era triste dopo che aveva litigato con la mamma.
Le loro mani erano della stessa grandezza ormai, ma il significato del gesto restava lo stesso. Rassicurante, familiare.

Jug: È vero papà, sono stato male a causa tua, ma almeno tu non mi hai mai abbandonato, ho scelto io di andarmene.
E adesso non desidero altro che stare con te, io e te siamo la resistenza papà, ciò che è rimasto ancora in piedi nonostante tutto quello che ci è successo e che lotta ogni giorno per fare la cosa giusta.
Credimi non è mai facile scegliere di cambiare, di essere la versione migliore di se stessi, ma se si ha qualcuno per cui farlo, qualcuno da cui lasciarsi salvare da questa merda, allora diventa più semplice.

FP: Lo so figliolo, sei tu quella persona per me, come Betty lo è stata per te.
A proposito, tienitela stretta, ragazze come lei non le trovi tutti i giorni.

Tornarono alla rulotte che era ormai mattino, la festa era durata più del dovuto, ma fu un occasione per rinsaldare il legame della banda, che permise ai membri di conoscersi meglio e stringere nuove amicizie.

I Jones si svegliarono nel primo pomeriggio, quando qualcuno bussó alla loro porta.
Jughead ancora assonnato andó ad aprire stropicciandosi gli occhi e sbadigliando sonoramente.
Ad attenderlo dall'altro lato della porta c'era Betty Cooper, con lo sguardo accigliato, che la rendeva ancora più sexy ai suoi occhi, complice anche il vestitino di pizzo che indossava probabilmente.
Il ragazzo si avvicinó per baciarla, ma lei invece di rispondere al bacio gli tiró uno schiaffo in pieno viso, lasciandogli un segno rosso e un gran bruciore.

Jug: Ahi! E questo per cos'era?

Betty: È da ieri pomeriggio che non mi rispondi, sono venuta qua ma non c'era nessuno, Archie non sapeva dove fossi, ero preoccupata dannazione, non puoi fare così!

Il ragazzo compresa la situazione si scusó con lei, dicendole che aveva avuto da fare con i serpents, senza scendere troppo nei dettagli, omettendo la festa.
Non voleva che sapesse che si era ubriacato di nuovo, aveva paura di deluderla e poi forse si sarebbe fatta strane idee su lui e Fangs e non aveva voglia di litigare con lei, non ora che si sentiva così felice e in pace col mondo.
Fu difficile toglierle quello sguardo incazzato, ma alla fine riuscì a farsi perdonare dalla bionda a forza di farle gli occhioni dolci e chiederle scusa.
Passarono il resto del pomeriggio insieme a guardare una serie su Netflix mangiando i pop corn mezzi bruciacchiati che FP aveva preparato per loro con tanto amore.
Non ebbero il coraggio di dirgli che erano immangiabili, sembrava così soddisfatto di essere riuscito a prepararli da solo che alla fine li mangiarono lo stesso per non deluderlo.
Il corvino non le disse neanche che quella sera aveva l'iniziazione, le raccontó invece una bugia per farla andare via quando il sole era ormai basso all'orizzonte, non voleva che si preoccupasse ancora inutilmente, d'altronde era sicuro che sarebbe andato tutto bene, non lo avrebbero mai messo davanti ad un pericolo reale.

Ma sfortunatamente il ragazzo dallo strano cappello si sbagliava e presto se ne sarebbe reso conto, trovandosi faccia a faccia con la morte.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro