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2: The Sword

Navia e Clorinde iniziarono a camminare insieme verso il Palais Mermonia. Le loro ombre si allungavano sul selciato delle strade di Fontaine e l'aria del mattino era fresca; il rumore dell'acqua che scorreva nelle fontane della città faceva da sottofondo ai loro passi. Mentre si dirigevano verso il cuore politico della città, Navia continuava a riflettere ad alta voce, cercando di collegare i vari indizi della lettera e spiegando ogni ragionamento fatto a Clorinde.

"Sai," iniziò Navia, lo sguardo concentrato davanti a sé, "non ho scelto casualmente di recarmi a Palais Mermonia. E' che ho interpretato quella frase che mi hai fatto leggere nella lettera: 'Nascemmo secoli fa, per sconfiggere i mostri'.", le spiegò, mentre socchiudeva gli occhi azzurri con espressione concentrata.  

Clorinde adorava guardarla quando era all'opera, e ogni parte della sua mente acuta lavorava con la precisione di un orologio. 

"Mi ha fatto venire in mente i cacciatori di Marechaussèe . Li conosci, vero? L'organizzazione che nacque per proteggere Fontaine dai mostri e dalle minacce più pericolose.", chiese conferma Navia.

Clorinde annuì; i suoi pensieri corsero subito a Petronilla, sua madre. "Sì, certo. Petronilla lavorava per loro. Era una delle migliori, mi raccontava sempre storie sull'organizzazione e i suoi stili di combattimento. 

Navia colse immediatamente il collegamento, illuminandosi. "Giusto! Questo ci aiuterebbe molto a capire la seconda parte dell'indizio: "trova la nostra lama nascosta, nel palazzo dove Fontaine lavora fremente".", citò Navia, controllando prima le parole esatte scritte sulla lettera. "Se tua madre conosceva le armi della Marechaussèe, allora potresti avere qualche informazione preziosa su ciò che stiamo cercando. Magari tua madre ne ha parlato con te, o hai visto qualcosa da bambina che potrebbe aiutarci a identificarla."

Clorinde abbozzò un sorriso speranzoso. Era difficile ripescare nei propri ricordi, dopo che il passato l'aveva ferita così impietosamente, ma in un certo senso, rammentare le storie della madre la riportò mentalmente a dei momenti di conforto. "Ricordo che  Petronilla ogni tanto mi raccontava di spade leggendarie, forgiate con un metallo raro trovato solo nelle grotte più profonde di Fontaine. Erano utilizzate dai cacciatori più abili dei Marechaussèe, per combattere le creature più temibili."

Navia annuì, il suo tono più deciso. "Allora potrebbe essere questa la lama nascosta. E se è così, l'unico posto dove potrebbe essere custodita è Palais Mermonia!", confermò, con un gran sorriso. "Il palazzo dove Fontaine lavora fremente.", citò la lettera, soddisfatta. "È lì che si svolge gran parte del lavoro amministrativo e politico del nostro paese, e so anche che conserva diversi reperti storici. Se la Marechaussèe ha voluto custodire qualcosa di così prezioso, potrebbe averla affidata a quel luogo."

"Sei davvero in gamba, Navia. Non cessi mai di sorprendermi." Clorinde avrebbe voluto usare un tono più misurato, ma fallì miseramente. Era davvero colpita non solo dalla mente rapida e brillante dell'amica, ma anche dall'impegno che stava impiegando per aiutarla. Si trovò così a sorriderle dolcemente, ascoltando colpita quel ragionamento.

"Così mi fai arrossire!", scherzò Navia, e per quanto Clorinde avesse voluto che dicesse sul serio, si limitò a ridacchiare piano. Mentre continuavano a camminare, Navia proseguì a parlare velocemente e in maniera fitta, come era solita fare. "Pensavo anche che potremmo aver bisogno di un po' di aiuto per entrare. Il Palais Mermonia non è esattamente un posto dove puoi semplicemente entrare e iniziare a ficcare il naso ovunque. Ma abbiamo Monsieur Neuvillette dalla nostra parte che potrebbe lasciarci passare, almeno per dare un'occhiata."

Clorinde annuì, concordando subito con quell'idea. "Neuvillette potrebbe davvero aiutarci. Non possiamo permetterci di attirare troppo l'attenzione, e se questa lama è davvero nascosta lì, dobbiamo agire con discrezione."

Navia approvò e diede una leggera pacca sulla spalla di Clorinde, un gesto di conforto e di supporto. "Mi sembra un buon inizio. Non preoccuparti, Clorinde. Ci riusciremo. Scopriremo cosa significa questa lettera in un batter d'occhio!"

Clorinde annuì con gratitudine, il cuore un po' più leggero sapendo che non avrebbe affrontato quel mistero da sola. Mentre il profilo imponente del Palais Mermonia cominciava a delinearsi davanti a loro, le due donne erano più determinate che mai a scoprire la verità.

*****

Mentre Navia e Clorinde si avvicinavano al maestoso Palais Mermonia, il cuore della giustizia e della politica di Fontaine, l'atmosfera si faceva più solenne. Le alte colonne di marmo bianco si ergevano maestose, e i raggi del sole si riflettevano sui vetri colorati delle finestre, proiettando ombre di sfumature vivaci sul pavimento di pietra. L'ingresso era animato dal continuo andirivieni di funzionari, guardie e cittadini, tutti intenti nei propri affari, mentre un vento leggero trasportava l'eco delle conversazioni e il profumo dei fiori dei giardini vicini.

Proprio mentre si avvicinavano all'entrata principale, le due donne notarono una figura familiare camminare davanti a loro. Era Wriothesley, il migliore amico di Clorinde, nonché il Duca di Meropide, che avanzava a passo deciso verso il palazzo. Tra le sue mani, con un'espressione sorprendentemente tenera, stringeva un mazzo di fiori di romartine. I petali erano di un delicato blu e viola, colori che contrastavano con la sua figura imponente e il suo solito aspetto severo.

Navia osservò la scena, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito. "Guarda un po' chi abbiamo qui. Wriothesley con un mazzo di fiori. Non mi sarei mai aspettata di vederlo in questa veste. Chissà chi è il fortunato destinatario?"

Clorinde, notando l'espressione dolce sul volto dell'amico e guardandosi bene dal farsi scoprire alle sue spalle, accennò un sorriso divertito, che le illuminò il volto severo in maniera adorabile. "Io ho un'idea piuttosto chiara, e penso che anche tu potresti intuirlo facilmente, con la tua mente brillante."

Navia alzò un sopracciglio, tremendamente incuriosita, abbassando la voce ma non trattenendo un tono entusiasta. "Sono per Neuvillette, vero? Ho sempre sospettato che ci fosse qualcosa di tenero tra loro!"

Clorinde annuì, con gli occhi che brillavano di un'allegria complice. Navia era tremendamente felice che si fidasse tanto di lei. "Sì, hai indovinato. Hanno finalmente iniziato a frequentarsi."

Navia ridacchiò, lanciando uno sguardo complice a Clorinde. Era sinceramente contenta di quella notizia, avendo notato da tempo la complicità tra i due uomini. Di certo Clorinde aveva più confidenza di lei con Wriothesley, ma era stato praticamente impossibile non notare gli sguardi languidi che lui e Neuvillette si scambiavano ogni volta. Senza contare tutti i giorni in cui li avevano visti insieme, seduti da qualche parte a bere una tazza di té, a passeggiare sulla spiaggia o persi in interminabili discorsi.

"Devo ammettere che sono felice per loro. Wriothesley è molto audace a fare una mossa del genere proprio sul campo di lavoro, comunque! Come farà Neuvillette a restare impassibile di fronte a una sorpresa del genere?",scherzò Navia, con tono allegro. "Mi piacerebbe assistere alla scena!"

"Non resterà impassibile, credo che sia proprio questo l'obiettivo di Wrio.", ammise Clorinde, con espressione intenerita. "Anche io sono così contenta per loro.", commentò, prima di specificare. "Ma sai, forse dovremmo rimanere un po' indietro, per dargli il tempo di consegnare i fiori senza sentirsi troppo osservato."

Navia annuì, apprezzando l'idea. "Sì, hai ragione. Non vogliamo rovinare il momento, e poi... sarà bello vedere Neuvillette di buon umore prima di chiedergli il favore che ci serve per la nostra missione."

Mentre rallentavano il passo per lasciare a Wriothesley un po' di privacy, Clorinde la prese delicatamente per un braccio, invitandola gentilmente a spostarsi. Fu quando si ritrovarono a camminare così vicine, sfiorandosi più volte, che Navia avvertì un leggero calore salire sulle guance, e il suo cuore cominciò a battere più forte. La vicinanza di Clorinde, il suo profumo delicato e la naturale eleganza con cui si muoveva, la facevano sentire leggermente agitata. Faceva fatica a guardarla in volto, a volte.

Cercando di distarsi da quei pensieri, Navia chiese, con un tono curioso: "Da quanto tempo Wrio e Neuvillette stanno insieme? Mi sembra che abbiano tenuto la cosa molto riservata."

Clorinde rifletté un attimo, poi rispose: "In realtà, solo da qualche settimana. Hanno sempre avuto un buon rapporto, ma è da poco che hanno deciso di... insomma, dichiararsi, frequentarsi."

Navia sorrise, cercando di ignorare il batticuore che ancora sentiva. "Sono davvero fortunati. L'amore è una cosa meravigliosa, non credi?"

Lo credeva davvero, anche se non era fidanzata. Aveva avuto qualche ammiratore, certo, ma la sua mente e il suo cuore erano troppo impegnati a seguire Clorinde per prenderli in considerazione. Eppure, nonostante quella lenta agonia la tormentasse da tempo, non si pentiva di quel sentimento. Come avrebbe mai potuto pentirsi della gioia che provava di fianco a Clorinde, dell'affetto incondizionato che voleva offrirle?

"Sì..credo di sì." Clorinde si fermò un attimo, e quando Navia si voltò verso di lei, notò che la sua espressione era cambiata. C'era qualcosa di strano nei suoi occhi, un misto di serietà e imbarazzo che Navia non riuscì a decifrare completamente. Poi, in modo quasi esitante, Clorinde le chiese: "Stai...frequentando qualcuno, per caso, in questo periodo?"

La domanda colse Navia alla sprovvista, e sentì il rossore intensificarsi sulle sue guance. Scosse subito la testa, quasi troppo velocemente, abbozzando una risata divertita. "Assolutamente no! Non sto frequentando nessuno! Tranne tutte le scartoffie da sistemare per la Spina di Rosula!"

Clorinde sembrò sollevata, ma allo stesso tempo ancora molta rigida. "Nemmeno io," disse, anche se Navia non le aveva chiesto niente, abbassando leggermente lo sguardo. Per un attimo, il silenzio tra loro fu carico di un'emozione indefinibile, una tensione leggera ma palpabile che sembrava sospesa nell'aria.

Perché le aveva fatto quella domanda? Era forse sorta dopo il commento di Navia sull'amore? E soprattutto, perché Clorinde aveva cambiato totalmente espressione, dopo che Navia aveva negato di stare frequentando qualcuno?

Proprio quando Navia stava per dire qualcosa per rompere quell'imbarazzo, vennero interrotte dall'arrivo di due guardie del Palais Mermonia. Uno di loro, con fare rispettoso ma deciso, chiese: "Mademoiselles, avete intenzione di entrare nel palazzo? Possiamo aiutarvi in qualche modo?"

Navia, grata per la distrazione, fece un passo indietro e rispose con un sorriso educato: "Sì, stiamo solo aspettando un momento. Vorremmo incontrare Monsieur Neuvillette. Grazie per l'assistenza."

Le guardie annuirono, lasciando che le due donne riprendessero il loro cammino verso l'ingresso del palazzo. Navia e Clorinde si scambiarono un ultimo sguardo, un po' imbarazzato ma anche complice, prima di procedere verso la loro missione.

****

Navia e Clorinde si avvicinarono all'ingresso del Palais Mermonia, pronte per l'incontro imminente. Quando entrarono nella grande hall, i loro passi rimbombarono lievemente sul pavimento di marmo lucido, facendo eco nell'imponente struttura. L'atmosfera era carica di formalità e ordine, tipica del cuore amministrativo di Fontaine.

Mentre si avvicinavano all'ufficio di Neuvillette, lo videro insieme a Wriothelsey all'interno della stanza; la porta era semiaperta, e i due uomini erano seduti su un divanetto vicino a una grande finestra. La luce del sole filtrava attraverso le vetrate, illuminando le loro figure con un caldo tepore. I due fidanzati erano immersi in una conversazione tranquilla, e Navia non poté fare a meno di notare come le loro mani si sfiorassero delicatamente, con un'intimità discreta ma evidente. Sembravano completamente a loro agio l'uno con l'altro, e quel semplice gesto di affetto parlava più di mille parole. I fiori che Neuvillette aveva ricevuto dal fidanzato erano sistemati in un vaso, e le loro labbra erano increspate in due sorrisi allegri. 

Mentre Navia e Clorinde attesero per qualche istante sulla soglia della porta, Wriothesley si voltò leggermente, accorgendosi della loro presenza. Il suo viso si aprì in un sorriso sincero, e si alzò, stringendo ancora la mano di Neuvillette prima di lasciarla andare e avvicinarsi alle due donne.

"Navia, Clorinde," le salutò, gentilmente. "Che piacere vedervi qui. Siete venute per parlare con Neuvillette?"

Neuvillette si alzò a sua volta, avvicinandosi con la sua solita calma e compostezza. "Buongiorno," disse con un leggero inchino del capo. "Posso assistervi in qualcosa?"

"Buongiorno a voi!" Navia ricambiò il sorriso, andando dritta al punto. "In realtà, sì. Abbiamo bisogno di un favore. Clorinde ha ricevuto una lettera davvero particolare. Dobbiamo cercare di capire il suo significato con attenzione."

"Oh. Stai bene, Clori?", si preoccupò subito Wriothesley. Clorinde abbozzò un'espressione riconoscente nei confronti del migliore amico, annuendo rapidamente. "Spero che non siano i soliti fanatici che minacciano di vendicarsi dei tuoi duelli."

"Niente del genere, non preoccuparti. E' solo un messaggio molto enigmatico. Guardate pure.", disse Clorinde, tirando fuori la lettera dalla tasca e porgendola a Neuvillette. "Ho ricevuto questa lettera stamattina. Contiene un enigma che crediamo possa essere collegato a una vecchia arma dei cacciatori di Marechaussèe. Navia ha riflettuto attentamente su questo caso, e ritiene che la 'lama nascosta' di cui parla si trovi qui, al Palais Mermonia."

"Capisco.." Neuvillette prese la lettera, esaminandola con attenzione. I suoi occhi si strinsero leggermente. "E' singolare, in effetti."

Accanto a lui, Wriothesley lesse con altrettanta cautela. Rimase silenzioso, ma il suo sguardo era attento, come se stesse già valutando il prossimo passo.

Dopo un momento, Neuvillette annuì lentamente. Clorinde, arrivata a quel punto, dopo tutto ciò che avevano passato negli ultimi mesi, era diventata più abile a decifrare le sue emozioni. Un po' come lei, Neuvillette non era espansivo in quanto a gestualità, ma quando si concentrava sul risolvere una questione, dimostrava il suo interesse con attente riflessioni. 

"Se questa lettera è autentica, potrebbe effettivamente riferirsi alle antiche reliquie dei cacciatori di Marechaussèe. Il Palais Mermonia è effettivamente uno dei luoghi storici di Fontaine, dove molte armi e oggetti di valore sono stati custoditi nel corso dei secoli. Sarò felice di permettervi l'accesso a qualsiasi zona che riteniate necessaria per la vostra ricerca."

Wriothesley, che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio, aggiunse con un sorriso cordiale: "Se volete, posso accompagnarvi anche io. Conosco bene il palazzo e potrei aiutarvi a trovare ciò che cercate più rapidamente."

Navia e Clorinde si scambiarono un rapido sguardo, sollevate dal supporto offerto. "Grazie. Sarebbe davvero di grande aiuto," rispose Clorinde, grata. "Non sappiamo esattamente cosa stiamo cercando e perché questa persona mi ha fatto questa richiesta, ma qualsiasi aiuto potrebbe fare la differenza."

Era incredibilmente riconoscente ai suoi amici per l'aiuto che le stavano offrendo. Clorinde poteva anche essere un asso nel combattimento, ma non sarebbe mai riuscita a completare un'indagine così complessa da sola. Navia, Wriothesley e Neuvillette le stavano dedicando del tempo per darle una mano, e non poteva che esserne più felice: il pensiero di risolvere quel mistero le dava pace. 

"Ci mancherebbe. Sarò felice di aiutarvi." Il volto di Neuvillette mostrò un'espressione gentile , quando restituì la lettera a Clorinde, poi fece un cenno verso una porta. "Vi accompagnerò io stesso. Andiamo pure. "

****

I quattro amici si addentrarono nei labirintici archivi del Palais Mermonia. Le alte scaffalature in legno scuro, cariche di tomi antichi, pergamene e manufatti storici, emanavano un senso di storia e mistero. Il soffitto era così alto che le luci delle lanterne appese illuminavano a malapena gli angoli più remoti della stanza. Mentre camminavano, il rumore dei loro passi sembrava ovattato dal silenzio solenne dell'ambiente.

Lo Iudex, con la sua usuale compostezza, aveva iniziato a spiegare ad alta voce i prossimi passaggi che intendeva effettuare: avrebbero controllato, prima di tutto, i documenti che registravano la precisa collocazione di ogni manufatto, per rintracciare la sezione destinata alle armi dei Marachaussee.

"Navia, Clorinde.." domandò Neuvillette, con la sua voce pacata, "per caso avete qualche informazione in più su questa spada?"

"Non ho mai visto dal vivo delle autentiche armi antiche dei Marechaussèe,. Ma mia madre mi ha mostrato delle copie più moderne, ispirate ad esse. E mi ha raccontato anche tante storie su queste spade." intervenne Clorinde, con una nota di nostalgia nella voce.

Petronilla era stata una maestra severa, ma quando finivano gli allenamenti, si concedeva più morbidezza, e le lasciava ammirare l'acciaio lucente di quelle armi da vicino. Inoltre, le gesta degli eroi delle Marechaussèe avevano accompagnato le serate in cui si stringeva nelle coperte, d'inverno, ascoltando le parole della madre. Erano alcuni di quei rari momenti in cui Petronilla le stava accanto senza allenarla, e le mancavano terribilmente.

"Oh. E' notevole che avesse anche solo delle copie.", osservò Wriothesley, colpito. "Dove le aveva prese?"

"Mia madre, Petronilla, lavorava proprio per i Marechaussee e aveva imparato le loro tecniche. Mi ricordo che diceva sempre che le loro armi non erano semplici spade o lance. Erano state forgiate in passato con l'iridio, per combattere creature potenti, talvolta mostruose, capaci di resistere ai colpi di armi normali. Tuttavia, senza un adeguato allenamento, possono rivoltarsi contro a chi le utilizza, e molte delle tecniche per utilizzarle sono andate perse nel corso dei secoli.", spiegò Clorinde, cercando di riportare tutto ciò che aveva memorizzato al tempo. "La loro lama, in particolare, aveva un simbolo unico inciso, che rappresentava la protezione contro il male. Posso disegnarvelo, se può aiutarvi."

Neuvillette si fermò per ascoltare con maggiore attenzione. "Interessante," mormorò. "Se possono essere così pericolose, non sono sorpreso che siano nascoste qui, e non in mano a delle persone. Le armi destinate a un simile scopo potrebbero essere state catalogate in una sezione molto specifica degli archivi. Forse tra i manufatti storici o nelle registrazioni sulle difese di Fontaine."

Navia, che aveva seguito attentamente il discorso, si voltò verso Neuvillette con un'espressione pensierosa. "Abbiamo pensato la stessa cosa. Non è un'arma comune, quindi è probabile che sia conservata tra gli oggetti di valore storico e strategico."

Neuvillette annuì con decisione. "Hai ragione. Gli archivi relativi alla Marechaussee si trovano in una parte specifica di questi scaffali, e se la tua ipotesi è corretta, potrebbe esserci un riferimento a quella lama. Dividiamoci, Wriothesley e Clorinde, voi cercate tra i registri delle armi, mentre io e Navia consulteremo i documenti strategici e storici.", propose l'uomo, prima di aggiungere, pensieroso: "Tuttavia, se dovessimo trovare quest'arma..credo che sia meglio lasciarla qui, e portarla sul luogo indicato della lettera soltanto dopo che avrete trovato gli altri due oggetti richiesti. Non vi consiglio di portarla in giro durante le vostre ricerche."

"E' un ottimo suggerimento.", sospirò Clorinde. "Dobbiamo pensare anche a questo, prima di metterci a rischio. Dopotutto, non vorrei che questa persona stesse solo cercando un modo di ottenere tutti questi oggetti preziosi in una volta."

*****

I due gruppi, come concordato, si separarono per la ricerca. 

Neuvillette fece un cenno a Navia, e i due si allontanarono verso un'ala diversa degli archivi.Mentre Clorinde e Wriothesley rimanesero soli tra gli scaffali, lui le lanciò un'occhiata di sottecchi, con un sorriso leggermente divertito. 

"Beh, allora...vedo che Navia ti sta dando una mano.", commentò l'uomo, mentre prendevano due scale dallo sgabuzzino, allontanandosi dagli altri due.

"Già.", mormorò Clorinde, intuendo già dove l'amico stesse per andare a parare.

Era l'unico che fosse a conoscenza della verità direttamente da lei; Neuvillette probabilmente aveva intuito che a lei piacesse Navia, o forse glielo aveva accennato Wrio, ma Clorinde era riuscita ad ammetterlo solo di fronte al migliore amico.

Restare sola con Wriothesley era sempre un mix di familiarità e vulnerabilità. Lui riusciva a vedere oltre le sue maschere, a smontare le sue difese con una semplicità disarmante. Per tanti anni, era stato il proprio confidente, e lo stesso lei aveva fatto per lui, rallegrando il grigiore di Forte Meropide, dove l'amico lavorava. Il loro comune carattere introverso li aveva paradossalmente riuniti, spesso di fronte a una tazza di té e a dei pasticcini, sciogliendoli in chiacchiere sempre più amichevoli. Clorinde faceva molto fatica ad aprirsi con gli altri, ma era riuscita a fidarsi abbastanza di lui da spiegarle ogni dettaglio della sua relazione con Navia, dall'infanzia al momento attuale.

Mentre si trovavano lì, immersi nel silenzio e nella luce fioca, a guardare uno scaffale dietro l'altro, sapeva di non avere scampo. Doveva aggiornarlo. Sarebbe stato difficile, ma anche liberatorio. 

"Quindi..." iniziò con quel tono leggero che usava quando voleva affrontare qualcosa di serio senza sembrare invadente, "come vanno le cose tra te e Navia? Mi sembrate piuttosto vicine ultimamente."

Clorinde sentì un nodo salire dalla gola al petto, un misto di emozione e incertezza che faticava a spiegare anche a se stessa. Anche lei aveva avuto la stessa impressione, ma non voleva illudersi. Sapeva che rimandando la propria dichiarazione avrebbe rischiato di perdere Navia, ma era così difficile fare quel passo, nonostante alcuni indizi vertessero a proprio favore.

Non rispose subito, prendendosi un momento per organizzare i pensieri. "Sì, beh, Navia è fantastica, come sempre. Mi sta davvero aiutando con tutto questo, è un'ottima amica" disse, cercando di mantenere il tono casuale, ma sentendo che non riusciva a nascondere tutto.

Wrio inclinò leggermente la testa, il suo sguardo era gentile, ma c'era una consapevolezza in quegli occhi, come se sapesse già cosa provava, prima ancora che lei stessa se ne rendesse conto del tutto. "Beh... Navia sembra molto felice di aiutarti, ma non mi riferivo a questo.." Fece una pausa per far pesare le sue parole. "Hai mai pensato di... dichiararti? Avete fatto pace da mesi, ormai, e ora che starete tutto questo tempo insieme, potrebbe essere una buona occasione." Le sue parole fluirono come una lama affilata, ma non crudele. Wrio aveva ragione: era da mesi che Clorinde trovava scuse per non dire a Navia la verità. Era terribilmente codarda.

Clorinde si sforzò di mantenere un contegno, ma il suo corpo la tradiva. Un leggero rossore colorava le sue guance, e il suo sguardo scivolò via, evitando il contatto visivo. "Wrio... non è così semplice," mormorò, la sua voce più debole di quanto avesse voluto. "Io e Navia... siamo amiche da tantissimi anni, e non voglio complicare le cose. Non voglio rischiare di rovinare tutto.", ammise, con un sospiro, prima di incrociare il suo sguardo. "Prima che litigassimo, ero sul punto di dichiararmi. Ma adesso, ho paura che facendolo potrei perderla ancora."

Clorinde si era sentita terribilmente male, nelle settimane in cui lei e Navia non si erano parlate. Aveva vissuto quel distacco con immenso dolore, sfogandosi con l'amico fin troppe volte. Per scusarsi, gli aveva regalato dieci nuove confezioni di tè.

Dopo aver sperimentato l'assenza di Navia, era terrorizzata a vederla sparire ancora.

"Capisco cosa intendi. Era lo stesso per me con Neuvillette. Ci ho messo anni, ma adesso.. guarda dove siamo arrivati." Ridacchiò leggermente, facendo finalmente sorridere Clorinde.

"Ho notato! Eri adorabile, con quei fiorellini in mano, prima.", sghignazzò appena la donna.

"Non distrarmi da ciò che volevo dirti.", la rimbeccò affettuosamente l'amico, facendosi poi più serio. "Capisco la tua paura, Clori, però sai cosa? Non credo che Navia se la prenderebbe mai con te, anche se non dovesse ricambiare.", osservò, stringendosi poi nelle spalle con aria sicura. "Ma tanto so che ti ricambia."

Prima che potessero continuare la conversazione, furono interrotti da Neuvillette che, insieme a Navia, si avvicinò con un libro in mano. "Abbiamo trovato qualcosa di interessante," disse Neuvillette. "Potrebbe essere un riferimento alla lama che stavamo cercando."

Navia sorrise leggermente, facendo segno ai due di avvicinarsi. "Abbiamo trovato una registrazione di un'arma antica appartenente alla Marechaussee, descritta come una 'lama celata', usata solo in occasioni speciali. Potrebbe essere la chiave per risolvere il mistero."

Wriothesley e Clorinde si scambiarono un breve sguardo, mettendo da parte la loro conversazione. Era il momento di concentrarsi sul p rossimo passo.

"Venite a vedere", esclamò Navia con entusiasmo, mostrando un grosso libro aperto sul tavolo.

Wriothesley e Clorinde si avvicinarono, notando un disegno antico di una spada con il simbolo che Clorinde aveva descritto. Era chiaramente un'arma dei Marechaussee, con una lama lunga e affilata, e decorazioni intricate che simboleggiavano protezione e forza. La didascalia sotto il disegno forniva ulteriori dettagli sulla sua collocazione.

"È lei," mormorò Clorinde con un misto di stupore e rispetto. "La spada di cui mia madre mi parlava. Non pensavo che l'avrei mai vista."

Navia annuì, osservando attentamente le informazioni. "La spada è custodita in una delle camere segrete qui al Palais Mermonia. Sembra che la tengano in un luogo sicuro per evitare che qualcuno possa usarla in modo improprio."

Neuvillette si alzò, con la sua solita compostezza, e chiuse il libro. "Bene. Andiamo a recuperarla, ma ricordate, non è un'arma qualunque. Dobbiamo trattarla con il massimo rispetto e cautela."

I quattro si incamminarono verso la camera segreta indicata nei registri. Dopo aver attraversato corridoi silenziosi e poco illuminati, giunsero di fronte a una pesante porta di ferro. Neuvillette fece un gesto alle guardie, che con un movimento fluido la aprirono.

All'interno della stanza, immersa in una luce fioca, giaceva la spada. Era ancora più imponente dal vivo, la sua lama scintillante sembrava emanare una strana energia. Le decorazioni lungo il manico e la lama riflettevano la luce in modo quasi ipnotico, e il simbolo della Marechaussee era inciso con precisione millimetrica.

Navia fece un passo avanti, gli occhi pieni di meraviglia. "È incredibile. Non posso credere che questa sia davvero l'arma che stavamo cercando."

Clorinde rimase in silenzio, lo sguardo fisso sulla spada. Sembrava come se i racconti della madre stessero prendendo vita davanti a lei.

Neuvillette si avvicinò, esaminando l'arma con attenzione. "Questa spada sarà tenuta sotto stretta sorveglianza fino al giorno in cui dovremo usarla. Non possiamo permetterci di correre rischi. La farò custodire qui, e sarò io stesso a consegnarla a voi quando sarà il momento. Fino ad allora, continuerete la ricerca degli altri oggetti."

Wriothesley incrociò le braccia, guardando la lama con un leggero sorriso. "Sembra che siamo sulla strada giusta, allora. Il mistero si sta lentamente rivelando."

Navia annuì, rivolgendo uno sguardo deciso a Clorinde. "Sì, e con la spada localizzata, siamo un passo più vicini a risolvere tutto questo."

Clorinde si rilassò un poco, sentendo il peso della tensione alleggerirsi, per quanto non potessero abbassare la guardia. In fondo, l'autore della lettera era ancora sconosciuto. "Vi ringrazio, tutti quanti. Mi siete stati di immenso aiuto."

"E' stato un piacere, Clorinde.", disse Neuvillette, abbozzando un sorriso. "Quando continuerete la ricerca?"

Clorinde guardò Navia, che le rivolse un'espressione carica di sicurezza. "Anche stasera, se Clorinde è pronta. Dobbiamo muoverci verso il secondo indizio, ovvero le conchiglie nascoste sotto al mare.",spiegò prima di proporle, con tono leggero ma lasciandola senza parole: "Che dici, Clorinde? Andiamo a cercare una bella locanda dove andare a dormire insieme?"

*******

NOTA DELL'AUTORE

Hello <333 

Scusate il ritardo, sono tornato da poco dalle vacanze :D tra poco si torna a lavorare, motivo per cui ho aggiornato oggi ;))

Il primo indizio è stato trovato, credo che ne farò uno per capitolo  + un capitolo o due finali. Spero che la storia vi stia piacendo, nonostante 'ste due grandissime polle non ce la possano fare. Almeno Navia si butta un po' dai ahahaha

Buon weekend tesori <3

Kieran


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