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Ti tratto bene

Okay che sono alto
e che ti tratto bene

Giulia si stiracchiò rumorosamente, aprendo gli occhi sul mondo ogni volta con lo stesso entusiasmo della prima.
La sera precedente erano tornati tardissimo dalla discoteca e, considerando che di domenica mattina non c'erano lezioni, aveva deciso di non impostare alcuna sveglia.
<< Buongiorno! >> esclamò in direzione di Martina, accorgendosi solo in quel momento che non era l'unica presenza in camera.
C'era anche Rosa infatti, seduta anche lei sul letto sella ballerina sarda.
Il giorno prima era stato molto pesante per lei, considerando che Riccardo era uscito dalla scuola per lasciare il posto ad Alessandro, un nuovo ballerino decisamente molto versatile.
Anche Giulio aveva perso la sua sfida, lasciando il posto ad un cantante di nome Dennis, in arte Deddy, che Giulia trovava più espressivo e anche molto più carino a dirla tutta.
<< Ciao Giù >> mormorò Rosa, ma il suo modo di parlare era diverso dal solito.
Non c'era leggerezza nella sua voce, ma neppure la tristezza del giorno prima quando aveva dovuto dire addio al suo amico più caro lì nella scuola.
Era come se fosse preoccupata per qualcosa, come se ci fosse qualcosa che non aveva il coraggio di dire ad alta voce.
<< Che succede? >>
Giulia si alzò, avvicinandosi alla cassettiera per recuperare il proprio IPhone.
<< No! >>
L'urlo di Martina l'aveva paralizzata.
<< Ma che ti prende? >>
Rosa si alzò anche lei, strappandole il telefono dalle mani.
<< Niente, niente >> mormorò << Tranquilla >>
<< Tranquilla un corno! Voi mi nascondete qualcosa >>
Rosa sbuffò.
<< D'accordo, siediti >>
Cosa poteva mai essere successo?
Aveva dormito solo qualche ora in più rispetto a loro, mica era stata via per giorni!
<< Cosa succede? >>
Martina sospirò pesantemente.
<< Non so come dirtelo >>
Era sicura che c'entrasse Sangiovanni.
Rosa e Martina erano le uniche che sapessero del suo interesse verso il ragazzo, l'avevano capito anche prima di lei.
Forse la sera prima, dopo la discoteca, avevano visto Sangiovanni con Enula e avevano avuto la sua stessa sensazione, o forse avevano scoperto qualcosa in più e adesso avevano paura di dirglielo.
<< Oh andiamo Marti, glielo dico io >> sbuffò Rosa, sempre più aggressiva e diretta rispetto all'altra.
<< La ragazza di Sangio ti ha offesa su Instagram >>
Che?
<< Margherita? >>
Martina annuì.
<< Datemi il telefono >>
<< No >>
Giulia le trucidò con lo sguardo.
<< Datemi il telefono >> ripetè e stavolta aveva un tono così perentorio che neppure la si riconosceva.

*

<< Ma tu hai letto? >>
Leonardo irruppe nella stanza con più impeto di quanto fosse abituato ad avere.
<< Cosa? >>
Luca si voltò verso di lui con sorpresa.
Si alzò dal pavimento, asciugandosi il sudore con un asciugamano e spegnendo la musica.
Fino a pochi secondi prima si stava allenando, ascoltando intanto una playlist di Spotify con gli inediti di Amici 2020.
<< Dov'è Sangio? >>
<< Sotto la doccia >> borbottò Aka, che davvero non capiva quale fosse il problema.
<< Mi spieghi che succede? Ho appena finito quaranta minuti di allenamento, non ho voglia di tirare ad indovinare >>
Leo gli allungò allora il proprio telefono.
Il profilo Instagram aperto era quello di una bellissima ragazza bionda ed il nome utente itsmarghe lasciava intuire benissimo di chi si trattasse.
<< Guarda le storie >>
C'era una casella per le domande e una serie di Instagram stories in cui lei rispondeva in maniera più o meno elaborata.
E poi, ad un certo punto, quella domanda: cosa ne pensi di Giulia?
Margherita aveva risposto con un boomerang in cui si copriva il volto con una mano e una seconda storia in cui aveva scritto:

Cosa penso? Beh raga, cosa devo pensare? Ahahah
Come ballerina non mi sembra questa gran cosa, non ha un bel fisico e sinceramente non capisco perché le assegnino coreografie da "donna" con quella faccia da bambina che ha.
Poi boh, ride in continuazione e sembra un po' stupida.
Magari prima di ridere così tanto potrebbe sistemarsi i denti, no?

Aka scosse la testa incredulo.
<< Non è possibile! >>
<< E invece si >>
<< Dio! >> esclamò << Ma certo che questa è proprio stronza >>
Leonardo annuì.
<< Secondo me è solo gelosa dopo la puntata di ieri, ma resta comunque una vipera >>
Luca non ci poteva credere.
Giovanni gli aveva sempre parlato di Margherita come una ragazza matura e forte, una tipa tosta che gli sapeva tenere testa e che, quando sarebbe venuta a trovarlo a Roma, sicuramente sarebbe stata simpatica a tutti.
Non si aspettava che potesse essere così crudele e la gelosia certamente non poteva giustificare le sue parole.
<< Ma ora come glielo diciamo a Sangio? >>
Proprio in quel momento la porta del bagno si aprì.
<< Dirmi cosa? >>

*

Esa le accarezzò il viso sorridendole e Giulia avrebbe voluto ricambiare, ma davvero non se la sentiva.
Non appena la notizia si era sparsa sulle varie pagine social e tutti lo avevano scoperto, i suoi compagni avevano cominciato ad entrare in camera uno alla volta.
Raffaele, Evandro, Tommaso, Samuele, Arianna e perfino Enula, nonostante il loro rapporto non fosse così forte come con gli altri.
Le avevano detto di aver letto ciò che era successo e che la ragazza di Sangiovanni aveva davvero esagerato, che era una stronza e che lei non doveva assolutamente calcolare le sue parole.
Glielo avevano detto in tanti, eppure lei non aveva ascoltato nessuno.
Esa era arrivato un po' dopo rispetto agli altri, si era seduto accanto a lei sul letto e l'aveva stretta forte a sè.
<< Sai già quello che penso >> mormorò << Sai già che per me sei la più bella di tutte >>
In qualche modo quelle parole ebbero più effetto su di lei di quelle di tutti gli altri.
Esa aveva ragione, lei sapeva che lui pensava davvero ciò che diceva, sapeva che ai suoi lei non fosse una bambina e i suoi denti non fossero così tremendi, sapeva che era sincero.
Eppure non le bastava.
Non se pensava che a dirle quelle cattiverie era la stessa ragazza che poteva avere ciò che a lei era precluso, non se immaginava che le stesse cose le pensasse anche lui.
<< Me lo fai un sorriso? >>
Giulia scosse la testa e le scese qualche altra lacrima.
Era passata un'oretta dal suo risveglio, da quando quella stupida story di Instagram l'aveva mandata in paranoia.
Perché Margherita non era la prima a dirle quelle cose. Perché era tutta la vita che si sentiva vomitare addosso quelle cattiverie.
Bussarono alla porta.
Martina andò ad aprire e Giulia non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse, le bastò sentire la sua amica che chiedeva a tutti gli altri di uscire dalla stanza.
Sangio si avvicinò al letto mentre i loro compagni uscivano, ma Esa non sembrava avere intenzione di mollarla.
<< Esa, mi lasci solo con Giulia per favore? >>
Il ragazzo acconsentì e lei si sentì una stupida, perché quel solo con Giulia in qualche modo l'aveva colpita.
Sangio cominciò a parlare solo quando sentì il rumore della porta che si chiudeva.
<< Posso sedermi? >>
Lei annuì appena.
Si sentiva a disagio in quella situazione, più di quanto fosse mai stata in sua compagnia.
Fino a pochi giorni prima la sua era semplicemente l'ansia che si prova bello stare vicino ad un ragazzo che ti interessa, ma adesso tra loro c'erano troppe cose e dentro di lei altrettante.
C'era la sua esibizione e il modo in cui lui l'aveva guardata per tutto il tempo, c'era la serata in discoteca e ciò che lei aveva percepito mentre ballavano, c'era la sua ragazza e le parole che le aveva rivolto...e poi c'era il suo cuore che, inevitabilmente, ogni volta che lui si avvicinava cominciava a perdere battiti.
<< Ho passato mezz'ora a litigare con Margherita per telefono >> esordì lui << Mi dispiace davvero per le cazzate che ha scritto >>
Lei scosse la testa.
<< Non sono cazzate >>
Aveva il viso rivolto verso il basso, i capelli che glielo coprivano: non voleva che lui la vedesse, aveva il terrore che potesse pensare le stesse cose della sua ragazza.
<< Giulia... >> mormorò lui e lei pensò che il suo nome non fosse mai stato così bello << Giulia, guardami >>
Scosse la testa.
Lui allora allungo le dita a sistemarle i capelli dietro l'orecchio, così che almeno il suo viso non fosse più coperto.
<< Margherita è incazzata con me e se l'è presa con te >> le disse << Tu non c'entri niente e si, quelle che ha scritto sono solo cazzate >>
Lei deglutì profondamente, trovando solo in quel momento il coraggio di guardarlo.
<< Perché ce l'ha con te? >>
Lui si morse il labbro, alzando gli occhi al cielo come chi si imbarazza di ciò che sta per dire.
<< Non è evidente, Giù? >>
No, non lo era.
Non era evidente il perché una ragazza dovesse offenderla per farla pagare a lui, non era evidente cosa c'entrasse lei nella relazione con la sua fidanzata.
<< Le è bastato vedere la puntata per capire quanto io sia attratto da te e... >>
Fosse stata un'altra, lei avrebbe voluto spalancare la bocca incredula, saltare dalla gioia, urlare e baciarlo allo stesso tempo.
Ma invece era solo Giulia.
E, da brava Giulia qual era, scoppiò a ridere.
<< Tu sei attratto da me? >>
Lui si leccò le labbra lentamente, a disagio.
<< Ti sembra così assurdo? >> le chiese con le sopracciglia aggrottate, come se davvero non potesse capire il perché.
<< Beh, si... >>
Lui ridacchiò.
<< Insomma hai una ragazza così bella, perché mai dovresti essere attratto da me? >>
Non riusciva a credere alle sue parole, eppure gli occhi di Sangio erano così puri che non poteva pensare le mentissero.
<< E tu perché sei attratta da me? >>
Giulia per poco non si affogò con la propria saliva.
<< Che? >>
Cominciò a tossire, rovinando come sempre un momento pseudo sexy con la propria goffaggine.
Sangio scoppiò a ridere.
E Giulia, di riflesso, non potè che fare altrettanto.
<< Mi piacciono i tuoi denti >>
Giulia si paralizzò.
Con gli altri era riuscita a restare sulle proprie, ma con lui le era impossibile non sorridere.
<< Mi hanno sempre presa in giro >> non sapeva bene perché glielo stesse dicendo, ma in qualche modo sentiva di volersi raccontare a lui. Soltanto a lui.
<< Per i denti, per la risata, per il mio essere infantile... >>
E gli raccontò ciò che non riusciva mai a dire, del bullismo che aveva subito alle scuole medie, della scuola di danza dove le ragazzine più brave erano solite prenderla di mira, della sua perenne ansia del giudizio altrui.
Sangio la ascoltò in silenzio.
Erano appoggiati alla spalliera del letto, l'uno accanto all'altra, ed ogni tanto lui allungava una mano per accarezzarle il viso.
Non si era mai sentita così a suo agio nel parlare con un ragazzo, non aveva mai pensato che sarebbe riuscita a raccontarsi così.
<< Perfino con i ragazzi non sono mai riuscita a stare bene >> mormorò << Pensa che non ho ancora dato il primo bacio... >>
Lui strabuzzò gli occhi.
<< Sul serio? >>
Giulia annuì imbarazzata.
<< E così strano? >>
<< Si >>
Aveva risposto di slancio, accorgendosi soltanto dopo di come quella sua parola potesse essere interpretata.
<< Aspetta, non è strano che tu non lo abbia fatto >> le spiegò << È strano che nessuno ci abbia mai provato >>
Lei deglutì imbarazzata.
Dentro di sè sentiva ancora l'eco delle sue parole, il suo sono attratto da te.
Tu mi baceresti?
Avrebbe disperatamente voluto chiederglielo, ma non avrebbe mai osato.
Il suo cuore non avrebbe potuto superare un rifiuto, non in quel momento, non da lui.
<< Si >>
Giulia lo guardò senza capire.
<< Si cosa? >>
Lui le sorrise, ma era un sorriso nuovo e Giulia non avrebbe saputo descriverlo in altro modo se non malizioso.
<< Quello che non vuoi domandarmi...la mia risposta è sì. >>

Angolo autrice:
Oggi capitolo un po' più lungo del solito, fatemi sapere cosa ne pensate!
Il prossimo arriverà sabato 🎀

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