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Rossetto rosa

Con il rossetto rosa

La puntata era terminata da qualche ora e i ragazzi erano finalmente tornati in albergo.
Sangio si lanciò praticamente subito sul letto, abbassandosi il cappellino fino a coprirsi gli occhi.
Non voleva vedere nessuno, nè tantomeno parlare: era già abbastanza difficile lottare con se stesso per negare ciò che aveva provato quel giorno.
Peccato che i suoi nuovi amici non fossero della stessa idea.
Dopo poco meno di due minuti di pace infatti, Luca e Leonardo entrarono in camera chiudendosi velocemente la porta alle spalle.
<< Bro, ma vuoi dirmi che cazzo è successo? >>
Leo sembrava sinceramente preoccupato e questo, in fondo, gli faceva piacere.
Non era abituato ad avere molti amici, le persone che lo circondavano erano perlopiù conoscenti, non era bravo a farsi voler bene dagli altri.
<< È quello che penso io? >>
Per Aka non doveva essere difficile fare due più due: era così scazzato da quando il giorno prima avevano trovato quella maledetta porta aperta e avevano spiato le due ballerine.
Si tirò su a sedere, ma non ebbe il coraggio di scoprirsi gli occhi: ciò che stava per dire era davvero troppo imbarazzante.
<< Mi sono eccitato, bro >> borbottò, senza parlare con nessuno dei due in particolare.
<< L'ho vista ballare in quel modo e mi sono eccitato come un coglione >>
I suoi amici scoppiarono a ridere.
<< E tu stai così per questo? >> lo prese in giro Luca << Guarda che a me succede ogni volta che Martina si muove e... >>
<< È questo il problema! >> lo interruppe subito il riccio.
Scosse la testa, incapace di farsi comprendere.
<< Ti vuoi alzare sto coso dagli occhi? >>
Lo fece controvoglia, sbuffando e prendendo a torturarsi le dita delle mani.
<< Non stiamo parlando di Martina, stiamo parlando di Giulia... Giulia! >>
<< E quindi? >>
Leonardo si sedette accanto a lui sul letto, ma per quanto si sforzasse non riusciva davvero a capire quale fosse il motivo di tanta enfasi.
<< Sangio guarda che Giulia è una bellissima ragazza, non so perché ti sconvolga tanto la cosa! >>
Sangiovanni non avrebbe saputo spiegarlo neppure se si fosse impegnato.
Il problema non era Giulia, il problema era lui.
Lui che aveva sempre guardato un'altra tipologia di ragazze, lui che a dirla tutta un'altra ragazza ce l'aveva già.
<< È per Margherita? >> chiese allora Aka, centrando un po' di più il punto della questione.
<< Anche >> borbottò allora lui, non osando neppure immaginare quanto la sua fidanzata si sarebbe innervosita quella sera, quando le avrebbe telefonato come faceva ogni giorno.
Leonardo si alzò di nuovo in piedi.
Aveva quasi dieci anni in più rispetto a lui, eppure la maturità di Sangiovanni aveva fatto sì che diventassero amici praticamente subito.
<< Allora Bro, io penso sia normalissimo quello che ti è successo oggi. Una bella ragazza ti balla in quel modo davanti agli occhi...insomma, se non ti si alza vuol dire che non ti funziona! >> scherzò, strappandogli un sorriso per la prima volta da quando avevano iniziato quella conversazione.
<< Adesso però cerca di non farne un dramma: come hai detto prima, è sempre la stessa Giulia, se prima non ti piaceva non ti piacerà neppure adesso >>
<< Esatto >> commentò Aka << e smettila di evitarla, che già ieri sera ho notato questa cosa >>
Avevano ragione entrambi.
Doveva accettare la situazione ed andare avanti, rimurginarci su non sarebbe servito a niente: l'aveva vista ballare in quel modo e l'aveva trovata sensuale, ma Giulia non gli piaceva e quello non sarebbe cambiato grazie ad un semplice balletto.
<< Adesso puoi smettere di rompere i coglioni con questo muso lungo e prepararti? Abbiamo una discoteca che ci aspetta stasera! >>
Sorrise nuovamente a quel modo di fare dei suoi amici.
Fosse stato un po' meno freddo, un po' meno se stesso, li avrebbe ringraziati e avrebbe espresso loro la gratitudine che provava per aver conosciuto delle persone così belle.
Ma invece era tremendamente chiuso in se stesso, così si limitò ad acconsentire e ad alzarsi in piedi per scegliere l'outfit di quella sera.

*

<< Sono ridicola >>
Mattina sbuffò per l'ennesima volta.
<< Ma la vuoi smettere, Giù? Questo vestito ti sta da Dio! >>
Continuava a rigirarsi davanti allo specchio, non trovando davvero nulla nel suo aspetto che la convincesse almeno un po'.
I capelli troppi lisci, il viso troppo da bambina nonostante tutto il trucco.
Il mascara troppo nero, il rossetto troppo rosa.
E poi, come se non bastasse, la sua compagna di stanza l'aveva obbligata ad indossare un tubino nero troppo attillato e decisamente troppo corto, abbinato ad un paio di tacchi a spillo sui quali neppure sapeva camminare.
<< Guarda che io lo dico per te! Sangio non ti toglierà gli occhi di dosso e... >>
<< Sangio? >>
Per poco non cadde dai tacchi.
<< Cosa c'entra Sangio? >>
L'amica alzò gli occhi al cielo.
E Rosa, che per ascoltare quel discorso aveva perfino interrotto la sua sessione di make up, scoppiò a ridere.
<< Ma l'hai visto come ti guardava oggi? >> esclamò la ballerina napoletana << Ho avuto paura che ti spogliasse lì davanti a tutti! >>
Martina ridacchiò divertita, mentre Giulia non ebbe alcuna reazione se non arrossire in modo imbarazzante.
<< Non te ne sei accorta? >> le chiese ancora l'amica, al che lei scosse la testa.
Certo, aveva notato il suo sguardo fisso su di lei, ma per tutto il tempo aveva pensato stesse semplicemente eseguendo il compito che gli avevano dato.
Non le era passato per la testa che lui potesse avere i suoi stessi pensieri, non aveva ipotizzato che anche Sangio si sentisse andare a fuoco in quel momento.
<< Beh, ti assicuro che è andata così >>
Mattina prese la parola, infilandosi intanto un paio di vertiginosi tacchi a spillo che Luca avrebbe sicuramente disapprovato.
<< Secondo me piaci anche a lui >> mormorò la sarda.
<< A me non piace Sangio! >>
Le sue amiche scoppiarono a ridere.
<< Ma stai zitta! >>
<< Sul serio! >>
Rosa la guardò sollevando un sopracciglio.
<< Giulia, tu sei la ragazza più loquace che io conosca >> le disse << Eppure ogni volta che c'è lui ti ammutolisci, sei nervosa e ridi ancora più rumorosamente del solito >>
<< Per non parlare poi di come tu lo guardavi oggi! >> si accodò Martina << Alla faccia del non so come fare ad essere sensuale! >>
Giulia si mordicchiò il labbro, estremamente a disagio.
Non poteva negare ciò che le ragazze avevano appena detto, eppure non poteva neppure accettare la verità.
Sangiovanni aveva una ragazza, una che era lontana anni luce da lei e con la quale non avrebbe mai potuto competere.
E poi, se anche quel giorno l'aveva davvero guardata in modo diverso, quello dipendeva dalla coreografia e non certo da lei.
<< Già lo so a cosa stai pensando >> mormorò Martina, alzandosi in piedi e sistemandole i capelli dietro le orecchie.
E bastò quel semplice gesto perché Giulia percepisse che lo sapeva davvero e che, pur senza parlare, in qualche modo la stava rassicurando.
<< Se parli di quella Margherita, guarda che io non gli do più di qualche settimana ancora insieme eh! >> si intermise Rosa.
<< Anzi se stasera balli come oggi in puntata, non gliene do neanche una! >>

*

La discoteca era affollatissima, ma per fortuna loro avevano prenotato l'intero privè così da non avere nessuno che gli rovinasse la festa.
Certo, qualcuno aveva preferito restare in pista per tentare di fare conquiste, ma Giulia non aveva mai avuto quell'intenzione e pertanto era felice di poter semplicemente ballare con i suoi amici.
La musica era altissima, eppure ai tavoli si riusciva comunque a chiacchierare in qualche modo.
Fu per questo che, quando si allungò per prendere da bere, riuscì a sentire Sangio che la chiamava.
Era seduto su uno dei divanetti e sorseggiava un drink contenente chissà cosa.
Quella sera, Giulia doveva ammetterlo, era davvero carino: aveva finalmente lasciato i capelli ricci liberi dai soliti cappellini ed aveva indossato un semplice jeans con una t shirt bianca, un look decisamente meno eccentrico del solito che però gli donava ugualmente.
Le fece segno di sedersi accanto a lui e le passò un braccio attorno alle spalle, così da esserle abbastanza vicino da poterle parlare all'orecchio.
<< Come va? >>
Giulia si stupì di quanto riuscisse ad essere naturale, lui che fino a poche ore prima l'aveva evitata e che invece adesso le sorrideva come se niente fosse.
Non poteva sapere quanto Sangio si stesse impegnando, quanto sforzo richiedesse quella sua finta nonchalance.
Gli sorrise.
<< Tu non balli? >>
Lui scosse la testa.
<< Non so ballare >> ammise << Le uniche volte che lo faccio è per provarci con qualcuna! >>
Giulia ridacchiò.
<< Ti insegno io >> rispose, impegnandosi affinché non suonasse come un puoi provarci con me.
Lui si mordicchiò il labbro indeciso.
Ballare con lei non era decisamente l'idea migliore, soprattutto considerando come si era sentito l'ultima volta che l'aveva vista muoversi, eppure se voleva sembrare tranquillo non poteva non acconsentire.
Si alzò quindi in piedi, prendendole la mano.
<< Andiamo >>

ANGOLO AUTRICE:
Ecco a voi il nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate e, se vi va, passate a dare un'occhiata alle altre storie che ho scritto qui su Wattpad e al mio profilo @hannasstories su Instagram.

L'aggiornamento arriverà tra venerdì e sabato e posso solo dirvi che Sangio stringerà amicizia con una delle ragazze della scuola...chi sarà? Per chi indovina, uno spoiler in privato!

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