Ritorni indietro
Se poi ritorni indietro
e fa più male.
La prima volta che aveva visto Sangio, Giulia aveva subito capito che c'era qualcosa di diverso in lui.
Era stata una sensazione immediata, eppure c'erano voluti mesi a capire cosa fosse.
Perché si, sicuramente il suo aspetto e i suoi modi di fare l'avevano colpita, ma in realtà ciò che davvero era diverso era il modo in cui lei lo guardava.
Era abituata a trovarsi di fronte a bei ragazzi e ad apprezzarne l'estetica, ma lo sguardo che riservava a lui non lo aveva davvero mai usato per nessuno.
Rosa diceva che le brillavano gli occhi, Martina che fossero "a cuoricino".
Ma, in qualsiasi modo lo si volesse chiamare, quello sguardo adesso non c'era più: al suo posto soltanto lacrime.
Le lacrime che aveva versato subito dopo essersi allontanata da lui, quelle che gli aveva nascosto, quelle di cui si vergognava e che eppure non riusciva a controllare.
Sebbene fosse stata lei a chiudere ufficialmente la loro storia, non poteva smettere di pentirsene.
Aveva fatto la scelta giusta?
Forse, ma questo non la rendeva meno dolorosa.
Sangio era stato il suo primo ragazzo, il suo primo bacio, la sua prima volta, era stato la cosa che più la rendesse viva, anche più della danza, anche più dell'esperienza ad Amici.
Ecco, quello forse era il punto che più la toccava, l'idea che lei avesse inconsapevolmente messo la loro relazione al di sopra del programma e che lui non avesse fatto lo stesso.
Sapeva bene che l'atteggiamento giusto non era il suo quanto piuttosto quello di Sangiovanni, sapeva quanto fosse sbagliato distrarsi dal proprio sogno per un ragazzo che forse fuori neppure l'avrebbe mai guardata.
Ma quando il cuore batte così forte, quando il cervello ti si spegne in sua presenza, quando l'amore ti esplode dentro...come si fa ad essere razionali?
Lei non lo capiva.
Ed odiava il fatto che per lui non fosse lo stesso.
<< Come stai tesoro? >>
Tommaso si era seduto sul bordo del letto e le stava accarezzando i capelli con una delicatezza meravigliosa.
Non erano così tanto legati, non com'era stata con Leo o come era attualmente con Sam, eppure Tommy aveva un modo di fare estremamente premuroso: c'era sempre, c'era per tutti.
<< Sto bene >> mormorò lei, ma senza neppure pensarci a renderlo credibile.
Tommy sospirò.
<< Se può consolarti, guarda che lui non sta tanto meglio. È di là con Deddy a guardare il vuoto ed ascoltarlo suonare >>
Non era una grande consolazione, ma doveva farsela bastare.
Una parte di lei la implorava di andare a parlargli, a chiedergli come potesse rinunciare a lei dopo tutto ciò che avevano condiviso.
Ma l'altra parte, quella che in fondo proprio lui aveva tirato fuori, la incollava alle proprie posizioni.
<< Io penso che tu abbia fatto la scelta giusta, per quanto può valere >> continuò Tommy, comprendendo ormai che quello sarebbe stato un monologo più che una conversazione.
<< Lui ti ama quanto lo ami tu, si vede, ma deve imparare a lottare di più per la vostra relazione >>
Giulia annuì.
Era esattamente ciò che pensava lei.
Eppure, in fondo, le mancava così tanto che si sarebbe fatta bastare qualsiasi cosa, anche che lui non ci tenesse abbastanza da andare contro Rudy per difendere la loro storia.
Le mancava da morire.
Ed erano passati solo due giorni.
*
Il terzo giorno Sangiovanni credette di impazzire.
Aveva passato quarantotto ore a convincersi che Giulia si sarebbe pentita della sua decisione e sarebbe andata a cercarlo, gli avrebbe detto che capiva il suo discorso e che aveva ragione ma, soprattutto, avrebbe smesso di guardarlo con quegli occhi tanto grandi quanti tristi.
Non era successo.
Dopo mesi che la conosceva lei era ancora riuscita a sorprenderlo, tirando fuori una forza ed una sicurezza che lui non pensava possedesse.
Era molto più testarda di ciò che credeva, eppure gli mancava comunque.
Gli mancavano le carezze che gli lasciava sul viso quando passava, gli mancavano i suoi baci prima timidi e poi sempre più eccitanti, gli mancava abbracciarla e sentirle infilare le mani sotto la sua felpa per tenerle al caldo, le stesse felpe che poi il giorno dopo gli avrebbe rubato.
Aveva ascoltato mi manchi di Aka già tre volte e si sentiva un coglione, ma non riusciva a trovare parole che potessero descrivere meglio ciò che sentiva.
<< Non mangi? >>
Enula, accanto a lui, lo distolse dai propri pensieri.
Gli unici a cui aveva parlato della situazione erano lei e Deddy, i quali tra l'altro avevano avuto due reazioni estremamente diverse: se la prima aveva infatti cercato di comprendere le sue ragioni, il secondo lo aveva insultato senza farsi troppi problemi.
Era d'accordo con Giulia ovviamente ma, del resto, cosa si sarebbe mai potuto aspettare da un sottone come Deddy?
Per il suo amico Rosa valeva più di qualsiasi altra cosa conoscesse, forse avrebbe perfino lasciato la scuola di Amici se questo avesse significato passare la vita con lei.
Lui non si sentiva così, non avrebbe mai potuto rinunciare al suo sogno, neppure per Giulia.
Era così sbagliato?
<< A che pensi? >>
Lui sollevò le spalle.
<< Sono stanco di sentirmi sbagliato >> mormorò << Sono diciott'anni che mi sento così >>
Enula gli sorrise dolcemente, accarezzandogli un braccio.
<< Non sei sbagli... >>
Ma lui non la fece neppure finire.
<< Si invece. Sono sbagliato per Deddy, sono sbagliato per Giulia, sono sbagliato per Rudy >>
Sbuffò, passandosi nervosamente una mano tra i capelli ricci.
<< Io quello che provo per lei non l'ho mai provato prima >> continuò << Insomma, la verità è che penso di essermi innamorato >>
Era la prima volta in vita sua che diceva una cosa del genere, eppure non gli fece l'effetto che si aspettava.
Non si sentì a disagio nel dirlo e anzi, gli venne quasi naturale.
Ma forse era semplicemente perché davanti non aveva il soggetto del suo amore.
<< Ma? >> domandò allora Enula, vedendo che si era improvvisamente fermato.
<< Ma amo anche la musica e questo è il mio sogno, cazzo. Scrivere canzoni è l'unica cosa che mi sia riuscita bene nella vita ed io non posso rinunciarci, non voglio >>
L'amica annuì, prendendogli una mano tra le sue.
<< Io non credo che Giulia voglia questo, lei sa benissimo quanto tu tenga al tuo sogno e non ti chiederebbe mai di rinunciarci per lei >>
<< E allora cosa vuole? Cosa devo fare? >>
Enula scosse la testa, guardandolo con quell'aria intenerita che si riserva a chi sta vivendo qualcosa che tu hai già sperimentato.
<< Vuole che tu le dica quello che provi e che sia in grado di dimostrarlo. Non è necessario rinunciare a nulla, basta riuscire a gestire le due cose >> gli spiegò.
<< Io non credo che tu ti sia lasciato distrarre da lei e anzi, credo che la sua presenza nella tua vita ti abbia aiutato a migliorare anche dal punto di vista artistico >>
<< Lo credo anche io, ma... >>
<< E allora niente ma! >> lo interruppe subito lei << Perché non lo hai detto a Rudy? >>
Sangio fissò lo sguardo nel suo e, per la prima volta dopo tre giorni, capì.
Capì e si sentì ancora più coglione di quando aveva ascoltato a ripetizione la canzone di Aka, ancora più di quando l'aveva lasciata andare.
Giulia non gli aveva mai chiesto di scegliere lei rispetto alla musica.
E Rudy non gli aveva mai chiesto di lasciare Giulia per concentrarsi.
Aveva fatto tutto da solo, aveva lasciato che il semplice stai attento del suo coach diventasse un tarlo e aveva creduto che la testardaggine di Giulia fosse stata la causa della loro rottura, quando in realtà lui non aveva avuto un atteggiamento tanto diverso.
Sarebbe bastato andare a dormire un po' prima la sera per tranquillizzare Rudy, così come sarebbe bastato dire a lei ciò che provava davvero affinché capisse che lasciarsi era l'ultima cosa che desiderava.
Non doveva rinunciare alla musica, non doveva rinunciare a lei.
Poteva avere entrambe le cose e l'aveva capito soltanto ora, quando lei non gli parlava da tre giorni e la sua ispirazione era andata a farsi fottere assieme alla sua intonazione.
<< Ho sbagliato >> disse allora all'improvviso.
Enula sgranò gli occhi, probabilmente stupita che il suo cervello avesse ricominciato a funzionare.
<< Devo dirle quello che provo, devo trovare un modo per... >>
<< Sai già qual è il modo migliore >>
Sangio le sorrise.
Aveva ragione lei, adesso sapeva cosa fare.
Angolo autrice:
Ciao stelline! 🌻
I vostri commenti mi hanno commossa così tanto che ho scritto questo capitolo di getto, spero vi piaccia.
Sono molto curiosa di sapere cosa pensate di questa situazione, se siete "dalla parte di Giulia" o di Sangio e, soprattutto, quale pensate sia "il modo migliore" a cui si riferisce Enula.
Fatemi sapere!
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