E mi mette paura
ANGOLO AUTRICE:
Non vedo l'ora di sapere cosa pensate di questo capitolo e della puntata di ieri!
Ci sentiamo nei commenti 🌻
E mi mette paura
Io ti amo, Giovanni.
Dio, se ci pensava aveva ancora i brividi.
Nessun ti amo di Margherita gli aveva fatto lo stesso effetto, nessuno stream delle sue canzoni, niente che avesse mai sentito nella sua vita gli aveva fatto provare quell'emozione.
All'improvviso era come se il mondo si fosse fermato, c'era soltanto lei e le parole che gli aveva appena rivolto, lei e le farfalle nello stomaco che sentiva ogni volta che le era vicino.
Non credeva di poter provare qualcosa del genere, era sempre stato convinto che certe emozioni esistessero solo nei film e nelle canzoni, che l'amore fosse qualcosa di troppo perfetto per essere sperimentato nella vita reale.
Ed invece, di fronte al sorriso imbarazzato di lei e a quello che gli aveva detto, lui si trovò per la prima volta a credere di poter provare lo stesso.
Ma non aveva avuto il tempo di dirglielo.
Proprio in quel momento infatti avevano udito indistintamente la voce di Martina che si svegliava e rompeva quel magico momento in modo irrecuperabile.
<< Ci vediamo domani >> le aveva allora detto Sangio, schioccandole un bacio sulle labbra che sperava potesse comunicarle ciò che non era riuscito a dirle.
Cosa sarebbe successo se Martina non li avesse interrotti?
Era da quella mattina che continuava a chiederselo.
Avrebbe avuto il coraggio di dirglielo o si sarebbe limitato a baciarla e sperare che lei lo capisse?
Non riusciva a darsi una risposta.
Una fortissima parte di lui desiderava soltanto poterle esprimere ciò che sentiva ma l'altra, quella indissolubilmente legata alle proprie insicurezze, aveva paura di lasciarsi andare e farsi male.
Certo, Giulia non lo avrebbe mai ferito volontariamente, era troppo buona e pura per farlo.
Ma cosa sarebbe successo se all'improvviso avesse smesso di ricambiare i suoi sentimenti?
Sangio non lo avrebbe sopportato, non dopo averla amata davvero al cento per cento.
Eppure, forse non ne valeva la pena di evitare qualcosa soltanto per la paura che finisse, forse la chiave della felicità stava nel buttarsi senza pensare ogni volta ai possibili risvolti negativi di ogni cosa.
<< Sangio, ma mi stai ascoltando? >>
Rudy lo guardò accigliato, risvegliandolo dai propri pensieri.
No, non aveva prestato attenzione neanche ad una parola e non poteva negarlo.
<< Scusami Rudy, davvero >> mormorò << Ero distratto >>
Il professore sbuffò, mettendosi poi a sedere sulla sedia di fronte a lui.
<< Così non va >> borbottò.
<< Ascolta Sangio, io lo so che tra te e Giulia è nata una storia e capisco che a diciott'anni tu sia molto concentrato su questo, ma non devi dimenticare il vero motivo per cui sei qui. >>
Il suo sguardo era serio e benevolo, sembrava gli stesse dando consigli quasi come ad un figlio e Sangio, se da una parte apprezzava molto questo atteggiamento, dall'altra si sentiva tremendamente in difetto.
Era stato lui il primo a dire a Giulia che avrebbero vissuto la cosa con criterio: com'era passato da quello ad essere sgridato dal suo coach per lo stesso motivo?
<< Devi restare concentrato sulla musica, è questa la tua priorità adesso, soltanto questa.
Mi dispiace per Giulia perché è una ragazza carinissima, ma se ti fa perdere di vista il motivo per cui sei qui allora forse è meglio prendere un po' le distanze >>
Sangio si accorse solo allora di stare torturandosi le dita, mentre con i denti mordicchiava l'interno della guancia.
Non si aspettava quel discorso, nè tantomeno quel consiglio di prendere le distanze.
Ed era davvero buffo che tutto ciò stesse succedendo proprio mentre si decideva a dirle che l'amava.
<< Mi sono distratto per cinque minuti mentre parlavamo >> mormorò << Non penso di stare andando male in puntata, nè tantomeno che sia più concentrato su Giulia che sulla musica >>
<< Ah no? >> incalzò subito Rudy.
<< E allora il fatto che ieri notte tu stessi con lei anziché dormire e riposarti? Oppure tutti i pomeriggi che hai fatto tardi a lezione?
Perfino in puntata quando canti stai sempre a guardare verso di lei, praticamente i giudici non sanno manco di che colore siano i tuoi occhi! >>
La prima reazione fu quella di negare tutto.
Ma la seconda, suo malgrado, fu un silenzio.
Non poteva dire che non fosse vero, non quando Rudy aveva decine di filmati che potevano confermare quell'evidenza.
<< Ti ripeto Sangio, io non ho nulla contro Giulia o la vostra storia >> riprese il coach alzandosi << Ti dico solo di non perdere il focus e te lo dico perché punto moltissimo su di te, lo sai >>
Non rispose, ma non serviva.
Rudy aveva già detto tutto.
*
Giulia girò la manopola del timer, lasciando che le patatine si cuocessero all'interno del forno mentre lei si accingeva a preparare anche delle bistecche.
Da quando Leo era uscito, adesso si sentiva quasi in dovere di mettere in pratica tutti gli insegnamenti che le aveva dato durante i mesi passati insieme in hotel, sulla cucina e non solo.
<< Ehi >>
Sentendo la voce di Sangio alle sue spalle, si voltò subito con un sorriso sornione stampato in volto.
<< Ciao! Sto preparando la cena >>
Lui annuì, ma aveva una strana espressione in viso e lei non poté non notarlo subito.
Sembrava quasi triste.
<< È successo qualcosa? >>
Sangio si stupì di quanto facilmente lei avesse imparato a leggergli dentro.
<< Devo dirti una cosa, andiamo di là un attimo? >>
Giulia annuì, ma qualcosa le diceva che non sarebbe successo niente di positivo di lì a poco.
Già solo il fatto che non l'avesse in alcun modo toccata, neppure prendendole la mano per spostarsi verso le camere da letto, la diceva lunga.
<< Mi devo preoccupare? >>
Si, avrebbe voluto dirle lui, perché io sono preoccupatissimo di come reagirai.
Ma invece si limitò a scuotere la testa.
<< No, preoccupare no >>
<< E allora cosa? >>
Sangio respirò pesantemente.
Continuava a pensare a come dirglielo ma, prima di tutto, se fosse giusto farlo.
La verità era che le parole di Rudy l'avevano sconvolto più di quanto credesse possibile.
E, se già prima aveva paura di lasciarsi andare con lei, adesso si sentiva completamente impossibilitato a farlo.
<< Ho parlato con Rudy oggi >> esordì allora << Mi ha detto che mi sto distraendo a causa tua e che ho perso di vista l'obiettivo >>
Sincero com'era abituato ad essere, anche se in quel momento per lei sarebbe stato meglio che indorasse un po' la pillola.
Giulia non sapeva bene cosa aspettarsi da quella conversazione.
A giudicare dal suo viso non poteva essere nulla di buono, eppure si rifiutava di accettare che potesse farsi condizionare in tal modo da una persona completamente estranea alla cosa.
<< E... >>
<< E? >> incalzò allora, perché aveva bisogno di sapere cosa pensava lui.
<< Ed io penso che sia vero >>
Una doccia fredda mentre dormiva probabilmente l'avrebbe sconvolta di meno.
<< Non mi pare che tu abbia perso qualche sfida durante la puntata, nè che... >>
<< Non si tratta di quello >>
<< E di cosa allora? >>
Lui respirò forte, prendendo a torturarsi i capelli tra le mani.
E lei, ripensando a quando quella notte aveva stretto quelle ciocche per trattenere i propri gemiti, si sentì morire.
Voleva davvero mandare tutto all'aria per un commento di Rudy?
<< Che ha ragione. Avevo detto di vivere la cosa con criterio e all'inizio era semplice, ma poi la storia tra noi è diventata seria e... >>
Aveva capito.
Adesso sapeva perfettamente qual era il problema.
<< È perché ti ho detto che ti amo? >>
Non credeva neppure lei di poterlo dire con quella freddezza, eppure così fu.
Lui scosse la testa, ma ormai Giulia aveva chiara ogni cosa.
<< Tu hai paura >>
<< Paura? >>
Lei annuì.
<< Hai paura di ciò che provi per me e allora ti aggrappi a questa stronzata di Rudy per lasciarmi >>
Non avrebbe mai pensato di essere capace di parlargli con quella serietà, ma in quel momento aveva sentito chiaramente crescere dentro di sè una rabbia che non conosceva.
Lo amava, questo si, ma lo odiava anche perché lui non riusciva ad amarla allo stesso modo.
Giulia si era donata a lui esattamente com'era, non gli aveva mai nascosto alcuna fragilità e per lui aveva compiuto passi importanti, scavalcato i propri limiti.
Sangio invece, dietro i suoi muri continuava a viverci, donandole di sè solo ciò che era pronto a mostrarle.
Giulia sentì che c'era qualcosa di profondamente sbilanciato in tutta quella storia.
Sentì che, se ciò che lui provava era così fragile da poter essere messo in discussione da una sola frase di Rudy, allora non c'entrava proprio niente con l'amore che invece sentiva lei.
<< Io non ti sto lasciando Giù, ti sto solo... >>
<< No, però penso di essere io quella che lo sta facendo >>
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