Baciami
Baciami sulla bocca
<< Obbligo o verità, sul serio? >>
Leonardo sbuffò.
<< Non abbiamo dodici anni >> si lamentò Aka.
<< Beh, Sangio più o meno si! >> ridacchiò Enula.
Il ragazzo la guardò indispettito.
<< Ne ho quasi diciotto >> si lamentò, ricevendo in risposta una serie di risate divertite.
Tommaso si fece avanti.
<< Dai raga, non è così male se si è bravi a fare le domande! >>
I presenti acconsentirono quasi tutti, sebbene senza troppa convinzione.
Giulia non ricordava neppure chi fosse stato a proporre il gioco e, a dirla tutta, non era entusiasta all'idea di svolgerlo: aveva paura delle verità scomode, ma ancora di più degli obblighi.
Temeva che potessero costringerla a fare qualcosa con Sangio ma, forse ancora di più, aveva il terrore che invece accoppiassero lui con qualcun'altra e lei con qualcun altro.
Eppure il ragazzo le aveva fatto spazio sul divano accanto a lui, così che le fu praticamente impossibile rifiutare.
<< Allora, chi inizia? >>
Iniziò Rosa e scelse verità.
Deddy si propose di farle la domanda, nonostante si conoscessero pochissimo e Giulia non capisse cosa volesse mai chiederle.
Sangio, accanto a lei, sorrise invece in modo malizioso: forse lui si che sapeva qualcosa.
<< Sei interessata a qualcuno attualmente? >>
Rosa lo guardò stranita.
<< È il gioco! >> alzò le mani lui, ridacchiando.
Giulia pensò che fosse molto carino, anche se fino a quel momento non lo aveva mai notato.
<< No, per adesso no >> rispose la ballerina, sostenendo lo sguardo del ragazzo come Giulia non riusciva mai a fare con il sesso maschile.
Sangio si avvicinò al suo orecchio.
<< Starebbero bene insieme, che dici? >>
Lei strabuzzò gli occhi stupita.
<< Tu sai qualcosa che io non so >> mormorò, vicinissima a lui come non era mai stata.
Il ragazzo ridacchiò, sollevando le spalle.
Si, decisamente sapeva qualcosa.
Andarono avanti con Tommaso che fu costretto a cantare Yellow di Aka7even, poi Martina che dovette mettere in classifica tutti i ragazzi, ricevendo occhiate poco entusiaste da parte del suo fidanzato.
<< Giulia, tocca a te >>
<< Eccalà! >> esclamò lei, facendo ridacchiare tutti.
Scelse verità, perché era il primo giro e un obbligo non sarebbe riuscita a sopportarlo.
Fu Enula a farle la domanda.
Giulia non sapeva perchè, ma sentiva che la cantante covava una strana curiosità verso di lei, come se volesse dirle qualcosa che apertamente non riusciva ad esprimere.
<< Chi baceresti tra i ragazzi? >>
Giulia si morse il labbro a disagio, cercando lo sguardo di Martina dall'altra parte del cerchio.
L'amica annuì, come a dirle che poteva dire la verità senza avere paura.
Ma dire la verità era come spogliarsi davanti a tutti, spogliarsi davanti a lui, affianco a lui.
Non era sicura di esserne capace, non era sicura di voler glielo dire così.
Eppure lui sapeva già ciò che lei provava, glielo aveva detto chiaramente il giorno prima.
E tu perché sei attratta da me?
<< Giulia? >>
Doveva rispondere.
O la va o la spacca.
<< Sangio >> mormorò << Bacerei Sangio >>
Lo disse nel modo più serio che conoscesse, impedendosi di scoppiare a ridere come suo solito.
E lo disse senza guardarlo, senza pensare neppure di voltarsi verso di lui.
Enula annuì, sorridendo appena.
Che fosse quella la cosa che voleva chiederle? Voleva sapere se era interessata a Sangio?
Fin dai primi giorni Giulia aveva notato che la ragazza era particolarmente presa da lui, ma Sangiovanni non l'aveva mai calcolata più di tanto fino alla sera della discoteca.
<< Sangio, tocca a te >> era stata Rosa a dirlo, come se volesse richiamarlo da uno stato di trance.
Che reazione aveva avuto alla sua frase? Aveva sorriso, era rimasto stupito, si era rabbuiato?
Giulia desiderò disperatamente poter tornare a dieci secondi prima e voltarsi, anche se aveva una tremenda paura di leggere un'emozione che le avrebbe fatto male.
<< Obbligo >>
Lei deglutì pesantemente.
<< 5 minuti nello sgabuzzino con una ragazza a tua scelta >> gli disse Alessandro, ammiccando velatamente verso Giulia.
Lei si coprì il viso con le mani, imbarazzata al massimo.
Sperava che la scegliesse, lo desiderava visceralmente.
Eppure, allo stesso tempo, aveva il terrore che lo facesse.
Lui si inumidì le labbra, pronto per rispondere, ed il cuore di Giulia perse un battito.
L'avrebbe scelta, se lo sentiva.
Le aveva detto di essere attratto da lei, l'aveva guardata in modo inequivocabile, forse aveva perfino preso una pausa dalla sua ragazza...
<< Enula >>
*
<< Adesso tu mi spieghi perché siamo qui >>
Chiusi in uno spazio troppo piccolo perché potesse fingere di non averla sentita, Sangio si grattò la nuca a disagio.
<< Perchè non sapevo chi scegliere >> mormorò.
Enula alzò gli occhi al cielo.
<< Sul serio? Mi credi così stupida? >>
Lui sbuffò pesantemente.
<< Enula, che vuoi? >>
<< Che tu sia sincero e mi dica perché non hai scelto Giulia >>
Scosse la testa, fingendosi divertito.
Ma non lo era: era un fascio di nervi e chiunque lo avrebbe percepito anche a distanza di chilometri, figurarsi una ragazza cocciuta come lei in uno stanzino così piccolo.
<< Perché avrei dovuto scegliere Giulia? >>
Sentiva il rumore delle proprie unghie mentre si arrampicava disperatamente sugli specchi.
Perché non riusciva mai a dire davvero ciò che sentiva?
<< Forse perchè ti piace? >>
Finse di ridere e gli uscì malissimo.
<< Oh andiamo Sà, non prendermi per il culo >>
Enula si stava innervosendo, per qualche strana ragione sembrava aver preso particolarmente a cuore quella questione.
<< Avevamo detto di essere amici, no? >>
<< Ed essere amici vuol dire assecondarti nelle tue stronzate? >>
Enula non ne poteva più.
<< Essere amici vuol dire dirmi la verità, cazzo! >>
Lui si morse il labbro con forza.
Non poteva dirle la verità, non avrebbe mai saputo spiegarle perché non aveva potuto scegliere Giulia.
Sospirò profondamente, cercando di calmarsi.
Sapeva che con una come Enula non avrebbe avuto senso continuare ad insistere, così optò per la sincerità sperando che lei apprezzasse il poco che riusciva a darle.
<< Tu vuoi davvero essermi amica? >>
Lei lo guardò con le labbra arricciate, a metà tra il fastidio e la tenerezza, poi però annuì.
<< E allora possiamo solo restare in silenzio? Per favore >>
Enula allungò una mano a prendere la sua.
Si era infastidita tanto per il suo atteggiamento, ma quell'ultima frase in qualche modo era riuscita ad aprire uno spiraglio sul mondo che Sangiovanni nascondeva dentro.
Lui era palesemente in difficoltà senza riuscire ad esprimerlo a parole ed Enula, per quanto fosse abituata a tirar sempre fuori qualsiasi suo pensiero, rispettava il suo essere ed era più che decisa a comprenderlo.
<< Mancano ancora due minuti >> gli sorrise allora << Che dici se ti racconto un po' di me? >>
*
Giulia aveva intrapreso con Martina e Rosa un intenso gioco di sguardi, l'unica cosa che ancora le impediva di impazzire in un momento come quello.
Il gioco era andato avanti, ma lei non aveva più seguito neppure una parola.
Continuava a pensare a quello stanzino delle scope, a cosa stessero facendo lì dentro e a quanto fosse rimasta delusa da quella scelta.
Era convinta che avrebbe fatto il suo nome, era convinta di non essersi illusa, che per una volta nella vita ci fosse davvero un ragazzo al quale interessava.
Evandro le si avvicinò, il solito cappellino schiacciato in testa.
<< Mi accompagni fuori a fumare? Questo gioco è una merda >>
Martina e Rosa annuirono entrambe, come a dire che le avrebbe effettivamente fatto bene prendere un po' d'aria.
E così afferrò la mano del suo amico, ringraziandolo per averla salvata da quella situazione che le stava palesemente facendo male.
<< Vuoi raccontarmi qualcosa? >>
Evandro era sempre molto discreto e questo era uno dei motivi che più spingeva le persone a confidarsi con lui.
Giulia avrebbe voluto sorridergli, ma si limitò ad una smorfia riconoscente.
<< D'accordo, ne parliamo un'altra volta >> mormorò lui << Però voglio dirti che, per quanto io voglia bene a Sangio, stasera ha fatto proprio una cazzata >>
A quel punto lei riuscì a sorridere davvero.
Evandro allora le raccontò delle lezioni e del suo nuovo inedito, distraendola per un po' dai suoi pensieri tristi e disillusi.
Ed intanto Sangio ed Enula uscivano dallo stanzino, ritrovando lo stesso gruppo al quale però mancava inevitabilmente qualcuno.
Lui avrebbe voluto chiedere dov'era, ma non aveva voglia che qualcuno gli dicesse niente su Giulia nè sul loro rapporto.
Sapeva di aver sbagliato e sapeva che ci fosse rimasta male, forse era proprio quello il motivo per cui se n'era andata.
<< Raga che dite se continuiamo sopra? Qui sulle sedie si sta scomodi >> propose Tommaso, ricevendo in risposta numerosi assensi.
Sangio si allungò verso Enula mentre tutti gli altri iniziavano a spostarsi verso le scale.
<< Me la dai una sigaretta? >>
<< Tu non eri quello che non fumava? >>
Lui ridacchiò, estraendo una Malboro dal pacchetto.
Aveva voglia di distruggersi ancora un po' i polmoni, almeno quanto bastava per zittire la propria coscienza.
Non si aspettava di uscire dall'albergo e di trovarsi lei seduta sugli scalini.
Evandro stava parlando a telefono poco più in là e neppure si era accorto del suo arrivo.
Erano soli.
🎀 Angolo autrice 🎀
Vi sfido a non odiare Sangio in questo capitolo! Ahahaha
Diciamo che questa volta abbiamo visto un po' meglio il punto di vista di Giulia, ma nel prossimo (che arriverà sabato come sempre) capiremo meglio anche le vere intenzioni di lui.
Cosa credete gli sia passato per la testa? Perché non ha scelto Giù? Fatemi sapere!
Ps: chi pensate che sarà il primo ad entrare al serale?
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