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16. Confessioni

❝ Non voglio dire che mi manchi
Se non so se ti manco
Non voglio dire la cosa sbagliata
What If I Told You That I Love You ❞

Attenzione! Qui ci sarà una rivelazione che scioccherà completamente BEA 💓

DIEGO POV

«Tua figlia» mi fermo, «Beatrice verrà a parlarti»

«Le sono grato» risponde il bastardo

«Se solo proverai a farla stare male, farò in modo di farti morire lentamente e dolorosamente»

«Non ho più le forze di trattarla male, voglio solo parlarle nei miei ultimi giorni di vita. Voglio che sappia la verità»

Inarco un sopracciglio «di quale verità stai parlando?»

«Parlerò solo con lei»

«Se solo oserai scombussolare la sua vita, rendendola triste, vedrai di cosa sono capace» sogghigno a denti stretti.

BEATRICE POV

«Sono qui, dimmi ciò che devi dirmi» dico fredda, sedendomi a una distanza abbastanza da quell'essere spregievole.

«Vuoi che te lo dica diretto o che...» lo blocco, perché non voglio prolungare la nostra conversazione, voglio chr mi dica ciò che vuole e poi sparire dalla mia vita.

«Diretto» mi limito a dire, rimane a bocca aperta per la mia freddezza ma, d'altronde cosa si aspettava?

Dall'ultima volta che l'ho visto è cambiato molto, non ha più quell'aria da stronzo, adesso sembra un cane bastardo abbandonato dalla vita.

Un animale ingabbiato con delle catene, ecco cos'è.

Annuisce con un cenno della testa «non sei mia figlia»

Mi blocco, rimango sbalordita...

«I-i i-io cos-a?» chiedo balbettando...

Calde lacrime cercano di inondare i miei occhi ma, sono veloce a cacciarle via, non voglio mostrarmi debole... non davanti a lui perlomeno.

«Ti sei chiesta perché ti trattassi così, ecco la risposta» dice con un tono freddo ma, con un il viso tutt'altro che freddo.

Se non lo conoscessi così bene potrei giurare di aver intravisto tristezza, delusione, amarezza.

«Che significa? Non capisco»

«Ho trovato tua madre nel letto con un'altro uomo. Il mio migliore amico» mormora abbassando lo sguardo, «amavo tua madre come non mai ma, lei ha preferito tradirmi con la persona che io consideravo un fratello. Dopo pochi mesi tua madre mi ha detto di aspettare un bambino, mi ha anche mentito dicendomi che era il mio ma, lei non sa che anni prima avevo fatto diversi esami in cui è risultato che io ero sterile»

«Perché me lo stai dicendo solo ora?»

«Perché sono certo che tua madre non avrebbe mai il coraggio di dirtelo, ed io... io sto morendo»

«Come stai morendo?»

«Prima che tuo marito mi catturasse e imprigionasse come un maiale»

«Sei un maiale» lo interrompo.

«Prima che mi catturasse avevo scoperto di avere un cancro hai polmoni, e ora la malattia senza le giuste cure si è senz'altro degenerato» continua, «non volevo lasciarti con questi dubbi del perché tuo padre ti odiasse così tanto. So che non è colpa mia ma, quando ti guardi vedo tua madre e la rabbia prende il sopravvento»

Le lacrime che ho cercato più volte di cacciare via, ora stanno inondando io mio viso accaldato, dalla rabbia e dalla delusione, non solo verso mio padre, principalmente verso mia madre.

Colei che ho sempre definito la mia ancora di salvezza in questo momento mi ha trascinata in un burrone senza uscita.

Colei di cui mi sono sempre fidata, nascondeva un segreto grande quando una casa. Una verità che resterà lì nel mio cuore, a massacrarlo per sempre.

Quel vuoto che avevo lasciato da molto tempo, sta tornando a riprendermi, tirandomi sempre più in giù per evitare che io fugga anche da lì.

«I-io devo andare» dico scattando indietro, quasi cadendo con la sedia.

«Aspetta» mi giro lentamente, fissando l'uomo pelle e ossa dalla carnagione quasi bianca, e i capelli lunghi e brizzolati, «non vuoi sapere il nome di tuo padre?» chiede, facendomi bloccare il respiro.

Lo voglio davvero sapere?

«Si» dico frettolosamente, senza pensarci due volte.

«Cristian Manzano»

(Cristian)

Cristian Manzano, Cristian Manzano, Cristian Manzano...

Perché è un nome così familiare?

E come un battibaleno il suo ricordo mi riaffiora, sento tutto nero e cado nel buio totale.

DIEGO POV

«Beatrice è ancora dentro?» chiedo a Victor, il capo guardia.

«Si, capo»

Che strano, e da più di due ore che manca, aveva detto di rimanere solo pochi minuti.

Mi avvio nella stanza 35, quella di suo padre, e la vedo lì. Distanza e priva di sensi.

«Che cazzo gli hai fatto?» urlo scaraventando suo padre lontano dal corpo di Beatrice.

«Dimmi cosa cazzo è successo» sbraito, prendendola in braccio.

«Non lo so, stava poco bene e poi dal nulla è svenuta»

La prendo facendo attenzione ed esco subito dal seminterrato, vedo sua madre turbata venirmi accanto, «chiama subito Thomas, la porto in camera»

La vedo avventarsi col viso preoccupato verso il telefono e digitare il numero di Thomas.

Giuro che questa volta quel bastardo me la pagherà, appena Bea si alzerà mi spiegherà cosa è successo, e di quell' ammasso di ossa non ne rimarrà più nulla.

«Diego» sbotta Thomas entrando di corsa dalla porta, «cosa è successo?»

«L'ho trovata così» rispondo.

Thomas inizia subito a controllarla e quando sta per alzare la maglietta per controllare il battito lo fermo, «e' necessario?» chiedo geloso.

«Lo è, so che sei scosso ma, sono io, Thomas. Lascia che faccia il mio lavoro»

Mi scosto e lo lascio continuare, «credo che debba solo riposare, il battito va bene ma, la pressione è un po' alta» mormora, «dalle queste ogni dodici ore, si riprenderà» dice porgendomi una scatola di pillole.

Annuisco e lo accompagno alla porta, torno da Bea sedendomi accanto a lei sul letto.

La accarezzo dolcemente, sembra così fragile ma dannatamente forte e coraggiosa.

«Coma sta?» chiede sua mamma entrando piano, «ha detto che si riprenderà»

«Se vuoi puoi andare, sto io con lei» mormora sua madre.

«Faccio una telefonata a Rafael per avvisarlo di non andare in azienda» dico, prendendo il telefono.

Avevo il silenzioso, mi sono ritrovata dieci chiamate di Maggie e decide di messaggi nell'arco solo di mezzo secondo.

Questa ragazza, come Bea, non conoscono la pazienza.

«Fai pure, aspetterò io qui» dice Tiana dolcemente.

Sblocco il telefono e decido di aprire i messaggi di Maggie.

Era molto preoccupata per Beatrice, dopo averla assicurata avvio una chiamata con Rafael, avvisandolo della mia totale assenza.

Rido hai messaggi di Maggie, è davvero una grande amica per Beatrice, se non sbaglio, d'altronde, si frequentano dall'infanzia.

Ritorno in camera, sua madre è ancora lì, con il viso preoccupato mentre accarezza il suo viso.

«Io allora vado in salotto da Chloe, dovrebbe essersi già svegliata. Pomeriggio è crollata sul divano» mormora.

«Grazie per tutto Tiana»

«Devo essere io a ringraziarti, tesoro» mi dona un casto bacio sulla guancia e poi va fuori.

Tiana è come una seconda mamma, anche se, sono consapevole che nessuno potrà mai rimpiazzare la mia.

«Non preoccuparti tesoro mio, mi prenderò io cura di te» dico dando un bacio sulla fronte e addormentandomi abbracciato a lei.

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