12. Lui è qui
❝ Ti ho visto ballare in una stanza affollata
Sembri così felice quando non sono con te. ❞
DAMIANO POV
È passato un anno da quando ho preso Bea e l'ho portata con me, un anno che non vede la sua bambina.
Un anno che mi è sembrato di stare in paradiso, la vedo sorridere sul divano con Tyler.
In un solo anno ha fatto da mamma a Tyler, più di quanto non abbia fatto Angela nei suoi quattro anni di vita.
Il mio bambino proprio ieri ha fatto il compleanno, il dieci settembre il mio ometto ha festeggiato i suoi bellissimi quattro anni.
Sta crescendo davvero tanto, tra qualche mese anche sua madre uscirà dalla clinica.
L'ho spedita lì per disintossicarsi, tempo fa ho scoperto che usufruiba di alcol e droghe, ho dovuto ripagare anche i suoi debiti, non voglio che la madre di mio figlio sia una drogata con dei debiti.
Voglio che quando uscirà sia nuova di zecca, in grado di potersi prendere cura di nostro figlio.
Non volevo perdonarla ma, Bea mi ha costretto a farlo.
Mi ha detto che tutti meritiamo una seconda possibilità, Bea mi ha stravolto la vita e Tyler me l'ha cambiata in meglio.
Oggi Bea deciderà cosa vuole fare, so già la sua decisione, o perlomeno lo immagino, anche se deciderà di andare via, io sono contento di questo anno che abbia passato con me.
«Come stanno le mie persone preferite?» chiedo avvicinandomi alle persone più importanti della mia vita.
«Guarda Tyler, papà bruto è arrivato»
Sorrido a quel nomignolo datomi tempo fa, «davvero mi consideri ancora una bestia?»
«No, ma il nomignolo mi piace» dice, «vado a prendere lo yogurt a Tyler, tu stá attento a lui, bruto»
La vedo camminare come una principessa verso la cucina, e me ne beo della sua bellezza.
Non abbiamo mai fatto nulla, nessun bacio, nessuna scopata, nessuna toccatina ma, sono ancora innamorato di lei come lo sono sempre stato.
«Ecco qui l'aereo planino per Tyler» mormora Beatrice, tornando con cucchiaino e yogurt in mano, imboccando Tyler.
«Vuoi imboccare anche me, принцеса?»
«Quando mi dirai il significato di quel nomignolo?» chiede tra l'incazzata e la divertita.
«Chissà un giorno» mi limito a dire, «dunque, mi vorresti imboccare?»
Guarda Tyler, «che dici piccolo, possiamo dare il tuo yogurt a papà bruto?»
Tyler ride, «papà no, yogurt mio»
«Bravo, tesoro. Così si fa» mormora Bea alzando la mano per fare il batti cinque con Tyler.
Una volta finto lo yogurt Bea invita Tyler a giocare sul tappetino pieno di giochi dispersi qua e là.
«Sai che dobbiamo parlare» dice.
Lo so eccome!
«Oggi è un anno»
«Lo so, so anche che vorrai andare. È stato comunque meraviglioso passare quest'anno insieme a te, e grazie per esserti preso cura di Tyler»
Annuisce, «grazie della compressione. Ho una richiesta per te»
«Tutto quello che vuoi»
«La pace tra la famiglia, voglio che tu e Diego chiariate, e voglio continuare a vedere Tyler. In fondo sono stata, anche se per poco, una seconda mamma per lui»
«Non posso assicurarti che chiarirò con Diego, ma potrai vedere quando vuoi Tyler»
«Promettimi che non farai mai più una cazzata come "rapirmi"»
«Non lo farò più. Ho capito che se si ama realmente una persona la si deve lasciare libera. Diego è l'uomo più fortunato del mondo ad averti, vi auguro il meglio, potrai non credermi ma, ti assicuro che sono sincero. Ti lascerò libera, non sentirai più parlare di me e, non darò più del filo da torcere a Diego».
La vedo sorridere, Cristo quant'è bella!
«Come faremo? Dico dove mi lascerai?»
«A casa tua»
Scatta dal divano, «scherzi?»
«Se ti avvicini a casa nostra ti uccideranno» mormora preoccupata, «dopo quello che hai fatto, Diego non mi darà ascolto nemmeno a me»
«Hai paura che muoia?» dico malizioso.
«Ho paura che Tyler rimanga senza un padre, visto che sulla madre non può nemmeno contare» risponde a tono.
«Inizia a preparare le tue valigie, ti porto a casa» dico
«Quei vestiti» dice bloccandomi, «non sono miei, cioè voglio dire li hai comprati tu»
«Se li vuoi saranno tuoi, se nel caso non li volessi fa niente, lasciali pure li. Vado a preparare le mie cose e quelle di Tyler»
Annuisce e si dirige in camera sua, la guardo mentre sale le scale, cercando di darle il mio addio in modo silenzioso e doloroso.
Con la consapevolezza che non rivedrò più, Diego non me lo permetterà una seconda volta, mi ucciderà al primo tentativo.
Nonché era mia intenzione rapirla di nuovo, non lo rifarei.
Non mi sono pentito di averlo fatto la prima volta, ma ho capito che devo lasciarla andare, ho notato quanto soffrisse per la mancanza dei suoi cari, anche se lei, non lo dava a mostrare.
Ma in questo anno ho iniziato a conoscerla, a capirla.
«Addio angelo mio» dico in silenzio, mentre la vedo scomparire da dietro l'angolo.
Perché lei è stata il mio angelo porta luce, ha illuminato il mio cammino, la mia vita, la mia anima.
Tutto ciò che in me era nero, lei l'ha reso colorato.
«Che dici, piccolo? Ti mancherà anche a te?» chiedo sorridendo, prendendo in braccio Beatrice.
«Papà io Beatrice bene»
Lo accarezzo dolcemente, «anche io le voglio bene, ma non dirglielo, ok?» dico facendogli l'occhiolino, in risposta mi sorride.
Poi lo porto sopra per sistemare anche le nostre cose, in serata partiremo.
Metterò fine alle torture di Beatrice, metterò fine hai suoi incubi la notte, metterò fine per darle finalmente la pace tanto voluta e aspettata.
Ho capito che non potrà mai amarla, e me ne devo fare una ragione, non posso continuare a torturare lei e torturare il mio cuore.
«Io sono pronta» mormora distraendomi, «io sto prendendo le ultime cose di Tyler» dico frettolosamente, vorrei che arrivassimo prima che si fa buio.
Tyler ha molta paura del buio è vorrei evitare di innescare ulteriormente la sua paura.
La guardo con la sua valigia rosa in mano, l'avevo comprata insieme a tutto il resto «li hai presi alla fine?»
«Si, li prendo come un tuo regalo. In fondo non posso non accettare un regalo da un mio amico, no?»
«Ammettilo che li hai presi solo perché ti piacciono da impazzire, ho buon gusto in fatto di outfit femminile» dico facendole un occhiolino.
«Sono stata scoperta» mormora con le mani alzare, in segno di arresa, «ti aiuto».
Dopo aver fatto caricare tutto in macchina dai miei uomini siamo pronti a lasciare questo posto per sempre.
«Capo abbiamo un problema» dice uno dei miei uomini entrando di corsa.
Solo una persona in questi momento può causarmi qualche problema, Diego Martelli.
Lui è qui, l'ha trovata!
Vedo Beatrice in preda al panico, stringe forte Tyler come se volesse proteggerlo a tutti i costi. Mi avvicino lentamente e sussurro «non preoccuparti, lui è qui. È venuto a prenderti»
Sgrana gli occhi alla mia confessione, «Dieg-o?» chiede balbettando.
Annuisco, «chi credevi?»
«Qualche tuo nemico»
«Beh, ci hai azzeccato!»
«Aspetta» mi blocca prendendomi il polso, «promettimi che chiarirai con lui»
Annuisco, «ti prometto solo che ci proverò»
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