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Il lunedì...

Chicago

Tatiana's Povs

Inizio Flashback

Il sabato
Io e Benny siamo nel mio studio, alla Centrale di Chicago. Ci stiamo baciando...
Quando a un certo punto lui si stacca da me e sentiamo qualcuno strillare e, poi, dire <<ehy!! Sveglia!!! Il sole è alto, dormiglioni!!!!!!!>> e nel frattempo sento come se qualcuno stesse saltando sopra di me.
Aspetta... ma... questa è mia figlia Chantal!
Mi sveglio di soprassalto con accanto mio marito che è praticamente schiacciato come uno scarafaggio al letto e mi ritrovo allo stesso modo pure io per colpa della mia piccola Chantal che strilla e salta sopra di noi. Questa bambina sembra sempre una selvaggia in mezzo alla giungla. E, come se non bastasse, anche l'aspetto fisico, ereditato da suo padre, la fa sembrare tale. Sembra un maschiaccio. Un maschiaccio selvaggio. Da una parte questo è un vantaggio perché la rende... un po' speciale. Ma lei è da sempre un po' speciale. E non lo dico solo perché sono sua madre. Lo dico anche perché è la prova vivente dell'amore che unisce me e anche Ben. Lei è un po' come la prova vivente del mix che io e mio marito completiamo. Si perché lei ha l'aspetto (a parte il colore degli occhi che ha ereditato da me e le lentiggini sulle guance e sul naso, per il resto è tutta suo padre) e la spensieratezza costante di suo padre (come fanno ad avere una forte spensieratezza anche quando ci sono certi problemi, lo sanno solo loro) e poi ha quell'istinto avventuriero e allo stesso tempo pragmatico che ho sempre io e poi sembra anche molto intelligente proprio come me (tra me e Ben, la più intuitiva sono io, lui si limita semplicemente ad aiutare. Perché ha molta forza fisica, rispetto a me, che sono forte solamente emotivamente o quando sono determinata a proteggere qualcuno o a superare un'ostacolo.).
Poi, però, in casi come questo, può rivelarsi un difetto, dato che rompe le scatole!
<<Chantal!>> tuono contro di lei, facendola finire di saltare, finalmente. Ma non scende ancora dal letto, perciò, l'avverto <<Se non scendi subito ti prendo in braccio, ti porto in camera tua e ti rinchiudo lì dentro fino a quando non mi viene voglia di farti uscire. E non solo. Non ti porto né da mangiare, né da bere e non ti faccio uscire nemmeno per andare in bagno. Ah. E ti chiudo la finestra della tua stanza con il lucchetto. Così che tu non possa uscire neanche da lì>> concludo seria, guardandola negli occhi.
Lei mi guarda con aria triste e scende dal letto.
<<Brava la mia cucciola.>> dico io sorridendole e le chiedo <<tesoro... verresti qui ad abbracciarmi? Per favore, fa' il giro del letto.>> lei annuisce e fa quello che gli ho detto.
Aww com'è bello svegliarsi al mattino e ricevere un caloroso abbraccio come questo...
Ben, che in questi casi chiamo sempre "Ben lo guastafeste" o "il papà guastafeste" guarda l'orario alla sveglia accanto al suo comodino e si stropriccia gli occhi sedendosi. Poi si gira verso di me annuncia <<Tatiana, mia regina, la nostra cara principessa, Chantal, aveva ragione. Siamo due dormiglioni. Sono le sette e mezza del mattino e noi siamo ancora a letto come i ghiri a letargo. Mentre Chantal si è già preparata per andare all'asilo.>> dice indicando prima noi due e poi Chantal. Poi continua rivolto verso la sua principessa, come a lui piace chiamare spesso Chantal <<Scommetto che ti sei pure preparata lo zainetto, vero, piccola peste?>>
Chantal per risposta sorride e poi precisa <<Sì... ma... in realtà... il toast che devo portare all'asilo lo sta preparando Cara...>>
<<Cara è qui?!>> la interrompo esterefatta.
Lei annuisce con la testolina e poi precisa ancora <<Sì, l'ho fatta entrare io...>>
<<Wow la principessa si allena già a cinque anni a diventare una brava e buona donnina di casa... chi l'avrebbe mai detto!>> la interrompe, Ben.
C'è un'attimo di silenzio, poi si sente la voce di Cara gridare <<Chantal! Ti ho messo il toast dentro lo zainetto!>>
<<Ok, grazie, Cara!>> risponde contenta, Chantal.
<<Chantal, vai a mettere lo zainetto alle spalle, che ti porto all'asilo!>> esclama Cara.
Chantal sbuffa, ma prima che possa annuire, intervengo io, gridando <<Cara, se prima io non vengo lì dentro, tu non porti mia figlia da nessuna parte!>> non è che non mi fidi di lei... ma non sta nemmeno bene che mia figlia gestisca la sua babysitter da sola.
<<Ok, signora Clember>> risponde Cara.
***
Io e Ben ci vestiamo per andare al lavoro, con la nostra solita tuta.
Appena siamo pronti andiamo in cucina dove prendiamo un caffè e salutiamo Cara che poco dopo esce di casa insieme a Chantal per portarla all'asilo.
Io e Ben, nel frattempo, usciamo, pure e andiamo al lavoro.
***
Appena arriviamo al nostro ufficio, che abbiamo in comune, qualcuno chiama al cellulare di Ben.
<<Sì, pronto?>> risponde Ben
<<... Ok... arriviamo tra pochissimo, capo>> chiude la telefonata e si rivolge a me <<Il capo, ci vuole entrambi nel suo ufficio, subito. Dice che ci deve parlare di una cosa molto importante.>>
<<Beh... allora andiamo>> dico posando la mia borsa sulla mia scrivania e avviandomi alla porta, seguita da lui.
***
Abbiamo appena bussato alla porta dell'ufficio del
capo-direttore e si sente lui dire <<Avanti, signori Clember!>> noi per risposta entriamo e Ben chiude la porta.
Il capo si alza dalla sua sedia e si avvicina e inizia <<come ho detto al telefono, devo parlare a entrambi di una cosa importante...>> si sofferma un'attimo per trovare le parole e poi continua <<Bene... vi comunico che stamattina presto, la capo-direttrice della Centrale di polizia di New York mi ha chiamato al cellulare dello studio e mi ha detto che ha bisogno di voi, signori Clember, e della signorina Ganstrow per risolvere 28 casi di femminicidi avvenuti a New York negli ultimi cinque anni e mezzo, insieme a una speciale squadra di altri poliziotti e tre detective provenienti da vari paesi di America, Europa e Asia.
Il detective che collabora con la Centrale di New York pensa che si tratti, in tutti i casi, di solamente un killer, perché i cadaveri delle donne uccise vengono sempre ritrovati nella stessa maniera e l'arma del delitto è sempre la stessa. In poche parole, la capo-direttrice della Centrale di New York mi ha chiesto il vostro trasferimento e anche quello della signorina Ganstrow. Non ho potuto rifiutare, anche perché... a quanto ho capito... forse si occupa dei casi anche l'FBI.>>
<<Ah...>> risponde Ben
<<Sappiate che la signora, al telefono, mi ha detto che avete già prenotata una stanza da letto matrimoniale in un B & B di New York, si chiama "Da Matthew"... e ha pure prenotato i vostri biglietti d'aereo per arrivare a New York, che, a proposito, ho qui, proprio nella mia scrivania, tenete...>> interrompe il capo a Ben, porgendoci due biglietti che ha preso dalla scrivania che noi prendiamo.
Poi mi viene in mente una domanda importante, su una persona altrettanto importante: Chantal.
<<Sa, signor Enteros, io e mio marito abbiamo una figlia di cinque anni, si chiama Chantal. Secondo lei, possiamo portarla con noi?>> chiedo subito.
<<Non credo, troppo rischioso...>> risponde lui e poi continua <<E anche se si potesse fare... ho controllato i voli del vostro aereo pochi minuti fa e... sono finiti tutti i biglietti, mi spiace. Vi consiglierei di lasciarla a un parente.... fino a quando non riuscirete a risolvere tutti i casi.>>
<<Veramente... noi non abbiamo parenti a cui lasciarla... cioè... veramente sì, ci sarebbe la sorella di mia moglie Alba, ma lei abita in Brasile, vicino la foresta amazzonica, dove lavora come ambientalista... non mi va di portarla lì... Alba non è tanto brava con i bambini e poi, in Brasile, vicino alla foresta, credo ci sia pericolo di malattie per una bambina dall'età di mia figlia...>> lo interrompe Ben.
<<Possiamo sempre lasciarla a Cara, dopotutto lavora per noi da due anni... e loro due si vogliono bene come sorelle...>> intervengo io.
<<Mh... in effetti l'idea mi piace. Credo che Cara accetterà, quella ragazza è una ragazza d'oro e, come dici tu, vuole molto bene alla nostra principessa... ok, allora chiederemo a Cara...>> risponde Ben.
Sentiamo il capo schiarirsi la voce e dire <<Bene se la questione "Chantal" è risolta... io vorrei dirvi le ultime cose che ho da dirvi...>>
<<Ma certo!>> rispondiamo io e Ben insieme
<<Bene... devo solo dire che ora vi darò una parte liquida del vostro ultimo stipendio da parte mia... il resto lo troverete nel vostro conto corrente entro questo pomeriggio...Quando uscirete da questa porta voglio solo che chiamerete la signorina Ganstrow, dato che ancora non l'ho vista arrivare nel monitor che mi fa vedere ciò che registra la telecamera dell'entrata. Poi, dopo per me siete liberissimi di andare anche a casa. Il vostro lavoro qui è terminato. Buon lavoro a New York.>> dice lui porgendoci un piccolo portafogli con il nostro stipendio, come fa di solito.
<<Ok, grazie. Buona giornata>> rispondiamo in coro io e Ben, prendendo il portafogli e uscendo dallo studio del nostro ormai ex capo.

Fine Flashback

Tatiana's Povs

Aeroporto di Chicago

Oggi è lunedì, sono le quattro del pomeriggio e io, Ben, Chantal, Cara e Lindah siamo in aereoporto. Tra poco facciamo l'imbarco e andiamo dentro l'aereo e partiamo per andare a New York. Io e Ben abbiamo detto qualcosa della situazione a Cara, che ha accettato di badare a Chantal fino a nuovo ordine e adesso stiamo abbracciando entrambe raccomandandole di fare attenzione a sé stesse. E di andare sempre d'accordo...
Adesso stiamo facendo l'imbarco, nel frattempo leggo un messaggio che mi è arrivato dal mio ex capo: Sabato ho dimenticato di dirvi che al vostro arrivo, all'aeroporto di New York, troverete una vostra collega di New York che fa parte della squadra. Non so se la signorina Ganstrow ve l'ha detto. Comunque vi prego di dirlo anche a suo marito. Buon viaggio.
Rispondo: Certamente, grazie.
E riferisco a mio marito che si trova dietro di me e annuisce.
***
Ora stiamo andando dentro l'aereo. Guardiamo intorno a noi e poi entriamo prendendo posto. Dopo pochi minuti, partiamo.
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Nota d'autrice:
Capitolo un bel po' lungo. Spero vi sia piaciuto vedere cosa è successo a Ben e a Tatiana quando hanno saputo del transferimento.
Adesso scrivo il prossimo capitolo. Baci.
fabioluccia03

P.s: vi sta piacendo questa storia ?

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